MEGALOURETRA

MALFORMAZIONI CONGENITE, CROMOSOMOPATIE E SINDROMI GENETICHE

NOTE INFORMATIVE
  

La megalouretra è una rara malformazione congenita dell’apparato genito-urinario caratterizzata da una dilatazione abnorme dell’uretra, il condotto che trasporta l’urina dalla vescica all’esterno del corpo.

Questa dilatazione può interessare l’intera uretra (megalouretra totale) o solo una sua porzione (megalouretra parziale). La megalouretra si verifica quasi esclusivamente nei maschi.

Epidemiologia

La megalouretra è una condizione estremamente rara, con una prevalenza stimata di circa 1 caso ogni 100.000 nati vivi maschi. Non ci sono dati sufficienti per stabilire se ci siano fattori etnici o geografici che influenzano la sua incidenza.

Eziologia e genetica

La causa esatta della megalouretra non è ancora completamente compresa. Si ritiene che sia il risultato di un difetto nello sviluppo embrionale dell’uretra e delle strutture circostanti, che si verifica durante le prime settimane di gestazione.

Nella maggior parte dei casi, la megalouretra è una condizione isolata e non associata ad altre anomalie. Tuttavia, in alcuni casi può essere parte di sindromi genetiche complesse o essere associata ad altre malformazioni congenite, come anomalie cardiache, renali o gastrointestinali.

Patogenesi

La patogenesi della megalouretra è legata all’assenza o al deficit di sviluppo del tessuto muscolare liscio e/o del tessuto connettivo elastico nella parete uretrale. Questo deficit strutturale causa una debolezza della parete uretrale, che si dilata progressivamente sotto la pressione dell’urina.

A seconda della porzione di uretra interessata, si distinguono due forme principali di megalouretra:

    • Megalouretra scafoidea: la dilatazione interessa solo la porzione distale dell’uretra, nel glande del pene.
    • Megalouretra fusiforme: la dilatazione interessa l’intera uretra peniena.
Manifestazioni cliniche

Le manifestazioni cliniche della megalouretra variano a seconda della gravità della dilatazione e della presenza di altre anomalie associate. I sintomi più comuni includono:

    • Difficoltà nella minzione: il flusso urinario può essere debole, intermittente o assente, con conseguente ritenzione urinaria.
    • Dilatazione del pene: il pene può apparire ingrossato e deforme a causa della dilatazione dell’uretra.
    • Incontinenza urinaria: la perdita involontaria di urina può essere presente a causa della debolezza dello sfintere uretrale.
    • Infezioni del tratto urinario: la stasi urinaria favorisce la proliferazione batterica e le infezioni.

Nei casi più gravi, la megalouretra può causare gravi complicanze, come l’insufficienza renale o la sepsi.

Diagnosi

La diagnosi di megalouretra si basa sull’esame obiettivo, l’ecografia del tratto urinario e l’uretrocistografia minzionale, un esame radiologico che permette di visualizzare l’uretra durante la minzione. In alcuni casi, può essere necessaria una cistoscopia per valutare direttamente l’uretra.

Prognosi

La prognosi della megalouretra dipende dalla gravità della dilatazione, dalla presenza di altre anomalie associate e dalla tempestività del trattamento.

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NOME PRESIDIO

CITTÁ

Azienda Ospedaliero – Universitaria Ospedali Riuniti di Ancona

Ancona (AN)

Centro Interregionale delle Malattie Rare del Piemonte e della Valle d’Aosta

Aosta (AO)

Azienda Ospedaliero – Universitaria Consorziale Policlinico di Bari

Bari (BA)

Azienda Ospedaliera Gaetano Rummo

Benevento (BN)

Azienda Ospedaliero-Universitaria Policlinico – S.Orsola Malpighi di Bologna

Bologna (BO)

Ospedale Centrale di Bolzano

Bolzano (BZ)

Spedali Civili di Brescia – Ospedale dei Bambini – ASST Spedali Civili, Brescia

Brescia (BS)

ASSL Cagliari – Ospedale Santissima Trinità

Cagliari (CA)

Azienda Ospedaliera G. Brotzu

Cagliari (CA)

Azienda Ospedaliero Universitaria “G. Rodolico – San Marco”

Catania (CT)

ASL 2 Chieti – Ospedale Policlinico SS. Annunziata

Chieti (CH)

Azienda Ospedaliera Universitaria Careggi Firenze

Firenze (FI)

Azienda Ospedaliera Universitaria Meyer

Firenze (FI)

Istituto Giannina Gaslini – Ospedale Pediatrico IRCCS

Genova (GE)

Ospedale Policlinico San Martino – Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico

Genova (GE)

ASST Lecco – Presidio Ospedaliero “Alessandro Manzoni”

Lecco (LC)

Azienda ospedaliera Universitaria Policlinico “G. Martino”

Messina (ME)

Fondazione IRCCS Ca Granda Ospedale Maggiore Policlinico di Milano

Milano (MI)

IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano

Milano (MI)

Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena

Modena (MO)

AOU  Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”

Napoli (NA)

Azienda Ospedaliera Universitaria “Federico II”

Napoli (NA)

Azienda Ospedaliera di Rilievo Nazionale “A. Cardarelli”

Napoli (NA)

Azienda Ospedaliera di Rilievo Nazionale “Santobono – Pausilipon”

Napoli (NA)

Azienda Ospedale Università di Padova

Padova (PD)

Azienda Ospedaliera Universitaria Policlinico Paolo Giaccone

Palermo (PA)

Azienda Ospedaliera- Ospedali riuniti Villa Sofia- Cervello

Palermo (PA)

Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma Ospedale Maggiore

Parma (PR)

Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo di Pavia

Pavia (PV)

Azienda Ospedaliera di Perugia

Perugia (PG)

Azienda AUSL Reggio Emilia – “Arcispedale S. Maria Nuova”

Reggio nell’Emilia (RE)

Azienda Ospedaliera San Camillo Forlanini

Roma (RM)

Azienda Ospedaliero-Universitaria “Policlinico Umberto I”

Roma (RM)

Fondazione Policlinico Universitario A.Gemelli – Università del Sacro Cuore

Roma (RM)

Ospedale Pediatrico Bambino Gesù – IRCCS

Roma (RM)

Centro Interregionale delle Malattie Rare del Piemonte e della Valle d’Aosta

Torino (TO)

Presidio Ospedaliero “Santa Chiara” – Trento

Trento (TN)

AULSS 2 Marca Trevigiana – Polo Ospedaliero di Treviso – Ca’ Foncello

Treviso (TV)

IRCCS Materno Infantile Burlo Garofolo

Trieste (TS)

Presidio Ospedaliero Universitario “Santa Maria della Misericordia”

Udine (UD)

AULLS9 Scaligera- Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona

Verona (VR)

AULSS 8 Berica – Ospedale San Bortolo di Vicenza

Vicenza (VI)

Non esistono farmaci specifici per trattare la megalouretra. L’approccio terapeutico si concentra principalmente sulla chirurgia correttiva, che mira a ricostruire l’uretra e ripristinare la sua funzionalità.

Il tipo di intervento chirurgico dipende dalla gravità della condizione e può includere:

    • Uretroplastica: ricostruzione dell’uretra per ridurre il diametro e correggere eventuali deformità.
    • Meatotomia: allargamento dell’apertura uretrale (meato) se troppo stretto.
    • Cistostomia: creazione di un’apertura artificiale nella vescica per drenare l’urina in caso di ostruzione grave.

Oltre alla chirurgia, possono essere necessari altri trattamenti per gestire le complicanze associate alla megalouretra, come:

    • Cateterismo intermittente: per svuotare la vescica se la minzione è difficoltosa.
    • Antibiotici: per prevenire o trattare le infezioni del tratto urinario.