MALATTIE SPINOCEREBELLARI

MALATTIE DEL SISTEMA NERVOSO CENTRALE E PERIFERICO

NOTE INFORMATIVE
  

Le malattie spinocerebellari (SCA) sono un gruppo eterogeneo di disturbi neurodegenerativi rari caratterizzati dalla progressiva degenerazione del cervelletto e delle sue connessioni con il midollo spinale e il tronco encefalico.

Questa degenerazione porta a una serie di problemi di coordinazione motoria, equilibrio e andatura.

Epidemiologia
    • La prevalenza globale delle SCA è stimata tra 1 e 5 casi per 100.000 persone.
    • L’età di esordio è variabile, ma spesso si manifesta tra i 30 e i 50 anni.
    • Alcune SCA sono più comuni in determinate popolazioni o aree geografiche.
Eziologia e Genetica

La maggior parte delle SCA sono causate da mutazioni genetiche ereditate con modalità autosomica dominante, il che significa che una persona ha bisogno di ereditare solo una copia del gene mutato da un genitore per sviluppare la malattia. Sono state identificate oltre 40 diverse SCA, ciascuna con una specifica mutazione genetica.

    • Le mutazioni più comuni coinvolgono l’espansione di ripetizioni di trinucleotidi (CAG, CTG, GAA) all’interno di geni specifici.
    • Alcune SCA sono causate da mutazioni in geni che codificano per proteine coinvolte nella funzione cerebellare, come canali ionici, proteine ​​strutturali e proteine ​​coinvolte nel trasporto assonale.
Patogenesi

Le mutazioni genetiche nelle SCA portano alla produzione di proteine ​​anomale che si accumulano nelle cellule nervose, causando disfunzione e morte cellulare. Il meccanismo esatto con cui queste proteine ​​causano la neurodegenerazione non è completamente compreso, ma si ritiene che coinvolga:

    • Alterazione del ripiegamento proteico e aggregazione
    • Disfunzione mitocondriale
    • Stress ossidativo
    • Disregolazione del calcio intracellulare
    • Apoptosi (morte cellulare programmata)
Manifestazioni Cliniche

I sintomi delle SCA variano a seconda del tipo specifico e della gravità della malattia, ma generalmente includono:

    • Atassia: difficoltà di coordinazione dei movimenti volontari, che porta a instabilità nell’andatura, difficoltà nell’articolazione delle parole (disartria) e tremori intenzionali.
    • Dismetria: incapacità di controllare la distanza e la velocità dei movimenti.
    • Disdiadococinesia: difficoltà a eseguire movimenti rapidi e alternati.
    • Nistagmo: movimenti oculari involontari e ritmici.
    • Debolezza muscolare: progressiva perdita di forza muscolare, in particolare negli arti inferiori.
    • Disturbi del linguaggio: difficoltà nell’articolazione delle parole e nella deglutizione.
    • Disturbi cognitivi: problemi di memoria, attenzione e funzioni esecutive.
    • Disturbi psichiatrici: depressione, ansia e irritabilità.
Diagnosi

La diagnosi di SCA si basa su:

    • Esame neurologico: per valutare i segni e i sintomi neurologici.
    • Storia familiare: per identificare eventuali casi simili in famiglia.
    • Test genetici: per identificare la specifica mutazione genetica responsabile della malattia.
    • Risonanza magnetica (RM) del cervello: per visualizzare eventuali anomalie strutturali nel cervelletto e in altre aree del cervello.
Prognosi

Le SCA sono malattie progressive e incurabili. La progressione della malattia e l’aspettativa di vita variano a seconda del tipo specifico di SCA e della gravità dei sintomi.

  • Alcune forme di SCA progrediscono lentamente, mentre altre possono portare a una disabilità significativa entro pochi anni dall’esordio.
  • Non esiste una cura per le SCA, ma i trattamenti sintomatici possono aiutare a gestire i sintomi e migliorare la qualità della vita.

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NOME PRESIDIO

CITTÁ

Azienda Ospedaliero – Universitaria Ospedali Riuniti di Ancona

Ancona (AN)

Ospedale Civile “Lorenzo Bonomo” – Andria

Andria (BT)

Centro Interregionale delle Malattie Rare del Piemonte e della Valle d’Aosta

Aosta (AO)

Azienda Usl Toscana Sud-Est – Arezzo

Arezzo (AR)

Azienda Ospedaliera S.G. Moscati

Avellino (AV)

Azienda Ospedaliero – Universitaria Consorziale Policlinico di Bari

Bari (BA)

Ospedale “Monsignor Raffaele Dimiccoli” – Barletta

Barletta (BT)

AULSS 7 Pedemontana

Bassano del Grappa (VI)

AULSS 1 Dolomiti

Belluno (BL)

Azienda Ospedaliera Gaetano Rummo

Benevento (BN)

ASST Papa Giovanni XXIII – Ospedale Papa Giovanni XXIII

Bergamo (BG)

Azienda Ospedaliero-Universitaria Policlinico – S.Orsola Malpighi di Bologna

Bologna (BO)

Aziende AUSL di Bologna

Bologna (BO)

Ospedale Centrale di Bolzano

Bolzano (BZ)

IRCCS Eugenio Medea – Associazione La Nostra Famiglia – Polo di Bosisio Parini (LC)

Bosisio Parini (LC)

Centro Clinico NeMO – Fondazione Serena ONLUS di Brescia

Brescia (BS)

Spedali Civili di Brescia – Ospedale dei Bambini – ASST Spedali Civili, Brescia

Brescia (BS)

I.R.C.C.S. “Eugenio Medea” – Brindisi

Brindisi (BR)

ASSL Cagliari – Ospedale Binaghi

Cagliari (CA)

Azienda Ospedaliera G. Brotzu

Cagliari (CA)

Azienda Ospedaliero-Universitaria di Cagliari

Cagliari (CA)

Azienda Ospedaliera di Caserta “Sant’Anna e San Sebastiano”

Caserta (CE)

Azienda Ospedaliero Universitaria “G. Rodolico – San Marco”

Catania (CT)

Azienda Ospedaliero Universitaria Catanzaro- Policlinico Germaneto

Catanzaro (CZ)

ASL 2 Chieti – Ospedale Policlinico SS. Annunziata

Chieti (CH)

Polo Regionale IRCCS “E. Medea” – Conegliano

Conegliano (TV)

Azienda Ospedaliera di Cosenza – Presidio Ospedaliero “ANNUNZIATA”

Cosenza (CS)

Azienda USL Toscana Centro – Azienda USL 11 Empoli

Empoli (FI)

Azienda Ospedaliera Universitaria di Ferrara – “Arcispedale S.Anna”

Ferrara (FE)

Azienda Ospedaliera Universitaria Careggi Firenze

Firenze (FI)

Azienda Ospedaliera Universitaria Meyer

Firenze (FI)

Azienda USL Toscana Centro – Azienda USL 11 – Firenze

Firenze (FI)

Istituto Giannina Gaslini – Ospedale Pediatrico IRCCS

Genova (GE)

Ospedale Policlinico San Martino – Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico

Genova (GE)

Azienda Usl Toscana Sud-Est – USL 9 Grosseto

Grosseto (GR)

ASL 5 – Presidio Ospedaliero del Levante Ligure – “Ospedale S.Andrea”

La Spezia (SP)

ASL Latina

Latina (LT)

ASL 4 – Presidio Ospedaliero “Ospedale del Tigullio” – Polo di Lavagna

Lavagna (GE)

Azienda ospedaliera Universitaria Policlinico “G. Martino”

Messina (ME)

Fondazione IRCCS Ca Granda Ospedale Maggiore Policlinico di Milano

Milano (MI)

Fondazione IRCCS Istituto Neurologico Carlo Besta di Milano

Milano (MI)

IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano

Milano (MI)

Ospedale Niguarda di Milano – ASST Grande Ospedale Metropolitano Niguarda

Milano (MI)

Ospedale dei Bambini V. Buzzi di Milano – ASST Fatebenefratelli-Sacco

Milano (MI)

AUSL Modena – Ospedale S.Agostino Estense di Baggiovara

Modena (MO)

AOU  Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”

Napoli (NA)

Azienda Ospedaliera Specialistica “Dei Colli”

Napoli (NA)

Azienda Ospedaliera Universitaria “Federico II”

Napoli (NA)

Azienda Ospedaliera di Rilievo Nazionale “Santobono – Pausilipon”

Napoli (NA)

ASSL Nuoro – Ospedale “San Francesco” di Nuoro

Nuoro (NU)

Azienda Ospedale Università di Padova

Padova (PD)

U.L.S.S. 6 – Euganea

Padova (PD)

Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma Ospedale Maggiore

Parma (PR)

IRCCS Istituto Neurologico Nazionale a Carattere Scientifico “Fondazione Mondino” di Pavia

Pavia (PV)

Azienda Ospedaliera di Perugia

Perugia (PG)

USL UMBRIA 1

Perugia (PG)

ASL 2 – Ospedale Santa Corona

Pietra Ligure (SV)

Azienda Ospedaliera Universitaria Pisa – Ospedale Santa Chiara Pisa

Pisa (PI)

Azienda Usl Toscana nord ovest – USL 5 Pisa

Pisa (PI)

Azienda Usl Toscana nord ovest – Versilia e Lucca

Pisa (PI)

IRCCS Stella Maris Pisa

Pisa (PI)

Azienda USL Toscana Centro – Azienda USL 3 Pistoia

Pistoia (PT)

ASS 5 – Azienda per l’Assistenza Sanitaria n.5 “Friuli Occidentale” – Presidio Ospedaliero di Pordenone

Pordenone (PN)

Azienda Ospedaliera Regionale San Carlo di Potenza

Potenza (PZ)

IRCCS NEUROMED – Istituto Neurologico Mediterraneo

Pozzilli (IS)

Azienda USL Toscana Centro – Azienda USL 4 Prato

Prato (PO)

Azienda AUSL Reggio Emilia – “Arcispedale S. Maria Nuova”

Reggio nell’Emilia (RE)

ASL RM 1 – Azienda Ospedaliero – Universitaria Sant’Andrea

Roma (RM)

ASL RM 1 – Ospedale San Filippo Neri

Roma (RM)

Azienda Ospedaliera San Camillo Forlanini

Roma (RM)

Azienda Ospedaliero-Universitaria “Policlinico Umberto I”

Roma (RM)

Fondazione Policlinico Universitario A.Gemelli – Università del Sacro Cuore

Roma (RM)

Fondazione Policlinico Universitario Campus Bio-Medico

Roma (RM)

Ospedale Pediatrico Bambino Gesù – IRCCS

Roma (RM)

Azienda Ospedaliera Universitaria OO.RR “San Giovanni di Dio Ruggi d’Aragona”

Salerno (SA)

I.R.C.C.S. “Casa Sollievo della Sofferenza” – San Giovanni Rotondo

San Giovanni Rotondo (FG)

Azienda Ospedaliera Universitaria Sassari

Sassari (SS)

Azienda Ospedaliera Universitaria Siena

Siena (SI)

ASL 4 – Presidio Ospedaliero “G. Mazzini”

Teramo (TE)

Azienda Ospedaliera S.Maria di Terni

Terni (TR)

USL UMBRIA 2

Terni (TR)

Centro Interregionale delle Malattie Rare del Piemonte e della Valle d’Aosta

Torino (TO)

Presidio Ospedaliero “Santa Chiara” – Trento

Trento (TN)

AULSS 2 Marca Trevigiana – Polo Ospedaliero di Treviso – Ca’ Foncello

Treviso (TV)

Azienda Sanitaria Universitaria Giuliano Isontina

Trieste (TS)

IRCCS Materno Infantile Burlo Garofolo

Trieste (TS)

Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico Associazione Oasi Maria SS. ONLUS

Troina (EN)

Presidio Ospedaliero Universitario “Santa Maria della Misericordia”

Udine (UD)

AULSS 3 Serenissima

Venezia (VE)

AULLS9 Scaligera – Ospedale Polo Riabilitativo Provinciale

Verona (VR)

AULLS9 Scaligera- Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona

Verona (VR)

AULSS 8 Berica – Ospedale San Bortolo di Vicenza

Vicenza (VI)

ASL Viterbo – Ospedale di Belcolle

Viterbo (VT)

Non esistono farmaci specifici in grado di curare le atassie spinocerebellari (SCA).

Tuttavia, ci sono trattamenti che possono aiutare a gestire i sintomi e migliorare la qualità della vita dei pazienti:

Farmaci:
    • Per i sintomi specifici: Possono essere prescritti farmaci per alleviare sintomi come tremori, spasticità, depressione e disturbi del sonno. Ad esempio, il riluzolo, un farmaco approvato per la SLA, si è dimostrato promettente in alcuni studi per rallentare la progressione della SCA di tipo 7.
    • Terapie sperimentali: Sono in corso studi clinici per valutare l’efficacia di nuovi farmaci per le SCA. Un esempio è il BHV-4157, che ha ricevuto la designazione di “farmaco orfano” dalla FDA per il trattamento delle SCA.
Altri trattamenti:
    • Fisioterapia: Esercizi mirati possono aiutare a mantenere la forza muscolare, la flessibilità e l’equilibrio.
    • Logopedia: Può essere utile per migliorare la comunicazione e la deglutizione.
    • Terapia occupazionale: Aiuta i pazienti ad adattarsi alle limitazioni fisiche e a mantenere l’indipendenza nelle attività quotidiane.