MALATTIA DI REFSUM

MALATTIE DEL METABOLISMO

NOTE INFORMATIVE
  

La malattia di Refsum, anche conosciuta come malattia di Refsum classica o dell’adulto, è una rara malattia neurologica ereditaria. È caratterizzata dall’accumulo di acido fitanico nell’organismo, una sostanza grassa che si trova in alcuni alimenti.

Questo accumulo causa danni a diversi organi e sistemi, in particolare al sistema nervoso, agli occhi e alla pelle.

Epidemiologia

La malattia di Refsum è estremamente rara, con una prevalenza stimata di circa 1 caso ogni 1.000.000 di persone in tutto il mondo. Non sembra esserci una predisposizione etnica o geografica particolare.

Eziologia e genetica

La malattia di Refsum è causata da mutazioni nel gene PHYH, che codifica per l’enzima fitanoil-CoA idrossilasi. Questo enzima è responsabile della degradazione dell’acido fitanico. Le mutazioni nel gene PHYH portano a una carenza o a un malfunzionamento dell’enzima, con conseguente accumulo di acido fitanico nell’organismo. La malattia di Refsum si eredita con modalità autosomica recessiva, il che significa che entrambi i genitori devono essere portatori di una mutazione nel gene PHYH affinché il figlio possa sviluppare la malattia.

Patogenesi

L’acido fitanico si accumula in diversi tessuti dell’organismo, in particolare nelle membrane cellulari. Questo accumulo interferisce con la normale funzione delle cellule, causando danni a diversi organi e sistemi. I meccanismi esatti attraverso i quali l’acido fitanico causa danni non sono ancora completamente compresi, ma si ritiene che possa interferire con la conduzione nervosa, la funzione mitocondriale e altri processi cellulari.

Manifestazioni cliniche

Le manifestazioni cliniche della malattia di Refsum sono variabili e possono insorgere in età diverse, dall’infanzia all’età adulta. I sintomi più comuni includono:

    • Neuropatia periferica: debolezza, intorpidimento e dolore agli arti, spesso con andamento progressivo.
    • Atassia cerebellare: difficoltà di coordinazione dei movimenti, instabilità e tremori.
    • Retinite pigmentosa: degenerazione della retina che causa progressiva perdita della vista, cecità notturna e restringimento del campo visivo.
    • Anosmia: perdita dell’olfatto.
    • Sordità: perdita dell’udito, spesso neurosensoriale.
    • Ittiosi: pelle secca e squamosa.
    • Anomalie scheletriche: accorciamento delle dita delle mani e dei piedi, deformità ossee.
    • Aritmia cardiaca: alterazioni del ritmo cardiaco.
Diagnosi

La diagnosi di malattia di Refsum si basa sulla combinazione di:

    • Esame clinico: valutazione dei sintomi e dei segni neurologici.
    • Esami di laboratorio: dosaggio dei livelli di acido fitanico nel sangue e nelle urine.
    • Test genetici: ricerca di mutazioni nel gene PHYH.
    • Elettromiografia (EMG) e studi della conduzione nervosa: per valutare la funzione dei nervi periferici.
    • Elettroretinogramma (ERG): per valutare la funzione della retina.
Prognosi

La prognosi della malattia di Refsum è variabile e dipende dalla gravità dei sintomi e dall’età di insorgenza. La malattia ha un decorso progressivo, ma la velocità di progressione può variare da persona a persona. La diagnosi precoce e il trattamento tempestivo possono rallentare la progressione della malattia e migliorare la qualità di vita dei pazienti. Non esiste una cura definitiva per la malattia di Refsum, ma il trattamento si concentra sulla riduzione dei livelli di acido fitanico nell’organismo attraverso la dieta e, in alcuni casi, la plasmaferesi.

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NOME PRESIDIO

CITTÁ

Ospedale Civile “Lorenzo Bonomo” – Andria

Andria (BT)

Centro Interregionale delle Malattie Rare del Piemonte e della Valle d’Aosta

Aosta (AO)

Azienda Usl Toscana Sud-Est – Arezzo

Arezzo (AR)

Azienda Ospedaliera S.G. Moscati

Avellino (AV)

Azienda Ospedaliero – Universitaria Consorziale Policlinico di Bari

Bari (BA)

AULSS 7 Pedemontana

Bassano del Grappa (VI)

Azienda Ospedaliera Gaetano Rummo

Benevento (BN)

Azienda Ospedaliero-Universitaria Policlinico – S.Orsola Malpighi di Bologna

Bologna (BO)

Aziende AUSL di Bologna

Bologna (BO)

Ospedale Centrale di Bolzano

Bolzano (BZ)

IRCCS Eugenio Medea – Associazione La Nostra Famiglia – Polo di Bosisio Parini (LC)

Bosisio Parini (LC)

ASST Mantova – Presidio Riabilitativo Multifunzionale Don Primo Mazzolari

Bozzolo (MN)

Centro Clinico NeMO – Fondazione Serena ONLUS di Brescia

Brescia (BS)

Spedali Civili di Brescia – Ospedale dei Bambini – ASST Spedali Civili, Brescia

Brescia (BS)

I.R.C.C.S. “Eugenio Medea” – Brindisi

Brindisi (BR)

Presidio Ospedaliero “Di Summa – Perrino” – Brindisi

Brindisi (BR)

ASSL Cagliari – Ospedale Binaghi

Cagliari (CA)

Azienda Ospedaliera G. Brotzu

Cagliari (CA)

Azienda Ospedaliero-Universitaria di Cagliari

Cagliari (CA)

Azienda Ospedaliera di Caserta “Sant’Anna e San Sebastiano”

Caserta (CE)

Azienda Ospedaliero Universitaria “G. Rodolico – San Marco”

Catania (CT)

Azienda Ospedaliero Universitaria Catanzaro- Policlinico Germaneto

Catanzaro (CZ)

Azienda USL di Cesena – “Ospedale M. Bufalini”

Cesena (FC)

ASL 2 Chieti – Ospedale Policlinico SS. Annunziata

Chieti (CH)

Polo Regionale IRCCS “E. Medea” – Conegliano

Conegliano (TV)

Azienda Ospedaliera di Cosenza – Presidio Ospedaliero “ANNUNZIATA”

Cosenza (CS)

Azienda USL Toscana Centro – Azienda USL 11 Empoli

Empoli (FI)

Azienda Ospedaliera Universitaria di Ferrara – “Arcispedale S.Anna”

Ferrara (FE)

Azienda Ospedaliera Universitaria Careggi Firenze

Firenze (FI)

Azienda Ospedaliera Universitaria Meyer

Firenze (FI)

ASL 3 – Ospedale Villa Scassi

Genova (GE)

Istituto Giannina Gaslini – Ospedale Pediatrico IRCCS

Genova (GE)

Ospedale Policlinico San Martino – Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico

Genova (GE)

Azienda Usl Toscana Sud-Est – USL 9 Grosseto

Grosseto (GR)

ASL 1 – Ospedale di Imperia

Imperia (IM)

ASL 5 – Presidio Ospedaliero del Levante Ligure – “Ospedale S.Andrea”

La Spezia (SP)

ASL Latina

Latina (LT)

Ospedale “Vito Fazzi” – Lecce

Lecce (LE)

Azienda Usl Toscana nord ovest – USL 6 Livorno

Livorno (LI)

Azienda ospedaliera Universitaria Policlinico “G. Martino”

Messina (ME)

Centro Clinico Nemo – Fondazione Serena Onlus di Milano

Milano (MI)

Fondazione IRCCS Ca Granda Ospedale Maggiore Policlinico di Milano

Milano (MI)

Fondazione IRCCS Istituto Neurologico Carlo Besta di Milano

Milano (MI)

IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano

Milano (MI)

Ospedale Niguarda di Milano – ASST Grande Ospedale Metropolitano Niguarda

Milano (MI)

Ospedale S. Paolo di Milano -ASST SS. Paolo e Carlo

Milano (MI)

AUSL Modena – Ospedale S.Agostino Estense di Baggiovara

Modena (MO)

Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena

Modena (MO)

AOU  Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”

Napoli (NA)

Azienda Ospedaliera Universitaria “Federico II”

Napoli (NA)

Azienda Ospedaliera di Rilievo Nazionale “A. Cardarelli”

Napoli (NA)

Azienda Ospedaliera di Rilievo Nazionale “Santobono – Pausilipon”

Napoli (NA)

ASSL Nuoro – Ospedale “San Francesco” di Nuoro

Nuoro (NU)

Azienda Ospedale Università di Padova

Padova (PD)

U.L.S.S. 6 – Euganea

Padova (PD)

Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma Ospedale Maggiore

Parma (PR)

IRCCS Istituto Neurologico Nazionale a Carattere Scientifico “Fondazione Mondino” di Pavia

Pavia (PV)

Azienda Ospedaliera di Perugia

Perugia (PG)

USL UMBRIA 1

Perugia (PG)

ASL 2 – Ospedale Santa Corona

Pietra Ligure (SV)

Azienda Ospedaliera Universitaria Pisa – Ospedale Santa Chiara Pisa

Pisa (PI)

Azienda Usl Toscana nord ovest – USL 5 Pisa

Pisa (PI)

Azienda Usl Toscana nord ovest – Versilia e Lucca

Pisa (PI)

IRCCS Stella Maris Pisa

Pisa (PI)

Azienda USL Toscana Centro – Azienda USL 3 Pistoia

Pistoia (PT)

ASS 5 – Azienda per l’Assistenza Sanitaria n.5 “Friuli Occidentale” – Presidio Ospedaliero di Pordenone

Pordenone (PN)

Azienda USL Toscana Centro – Azienda USL 4 Prato

Prato (PO)

Grande Ospedale Metropolitano – Ospedali Riuniti di Reggio Calabria

Reggio di Calabria (RC)

Azienda AUSL Reggio Emilia – “Arcispedale S. Maria Nuova”

Reggio nell’Emilia (RE)

ASL RM 1 – Azienda Ospedaliero – Universitaria Sant’Andrea

Roma (RM)

ASL RM 1 – Ospedale San Filippo Neri

Roma (RM)

Azienda Ospedaliera San Camillo Forlanini

Roma (RM)

Azienda Ospedaliero-Universitaria “Policlinico Umberto I”

Roma (RM)

Fondazione Policlinico Universitario A.Gemelli – Università del Sacro Cuore

Roma (RM)

Ospedale Pediatrico Bambino Gesù – IRCCS

Roma (RM)

Policlinico Tor Vergata

Roma (RM)

Azienda Ospedaliera Universitaria OO.RR “San Giovanni di Dio Ruggi d’Aragona”

Salerno (SA)

I.R.C.C.S. “Casa Sollievo della Sofferenza” – San Giovanni Rotondo

San Giovanni Rotondo (FG)

Azienda Ospedaliera Universitaria Sassari

Sassari (SS)

ASL 2 – Ospedale San Paolo

Savona (SV)

Azienda Ospedaliera Universitaria Siena

Siena (SI)

ASL 4 – Presidio Ospedaliero “G. Mazzini”

Teramo (TE)

Azienda Ospedaliera S.Maria di Terni

Terni (TR)

Centro Interregionale delle Malattie Rare del Piemonte e della Valle d’Aosta

Torino (TO)

Presidio Ospedaliero “Santa Chiara” – Trento

Trento (TN)

AULSS 2 Marca Trevigiana – Polo Ospedaliero di Treviso – Ca’ Foncello

Treviso (TV)

Pia Fondazione di Culto e Religione “Cardinale Giovanni Panico” – Azienda Ospedaliera

Tricase (LE)

Azienda Sanitaria Universitaria Giuliano Isontina

Trieste (TS)

IRCCS Materno Infantile Burlo Garofolo

Trieste (TS)

Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico Associazione Oasi Maria SS. ONLUS

Troina (EN)

Presidio Ospedaliero Universitario “Santa Maria della Misericordia”

Udine (UD)

AULLS9 Scaligera – Ospedale Polo Riabilitativo Provinciale

Verona (VR)

AULLS9 Scaligera- Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona

Verona (VR)

AULSS 8 Berica – Ospedale San Bortolo di Vicenza

Vicenza (VI)

Non esistono farmaci specifici per curare la malattia di Refsum. Tuttavia, ci sono trattamenti che possono aiutare a gestire i sintomi e rallentare la progressione della malattia.

Trattamenti principali:
    • Dieta: La pietra angolare del trattamento è una dieta rigorosamente povera di acido fitanico, la sostanza che si accumula nell’organismo a causa del difetto genetico. Ciò significa evitare alimenti come:
      • Carne rossa (manzo, agnello)
      • Latticini (latte, formaggio, burro)
      • Alcuni pesci (merluzzo, eglefino, tonno)
      • Verdure a foglia verde (spinaci, cavolo riccio)
    • Plasmaferesi: In alcuni casi, soprattutto all’inizio della malattia o in presenza di sintomi gravi, si può ricorrere alla plasmaferesi. Questa procedura permette di rimuovere l’acido fitanico dal sangue.
Altri trattamenti:
    • Farmaci: Alcuni farmaci possono essere utilizzati per gestire sintomi specifici, come antiepilettici per le convulsioni o farmaci per le aritmie cardiache.
    • Fisioterapia: La fisioterapia può aiutare a migliorare la forza muscolare, la coordinazione e la mobilità, contrastando gli effetti dell’atassia e della neuropatia periferica.