MALATTIA DI NORRIE

MALFORMAZIONI CONGENITE, CROMOSOMOPATIE E SINDROMI GENETICHE

NOTE INFORMATIVE
  

La malattia di Norrie, nota anche come displasia oculo-acustico-cerebrale, è una condizione genetica rara caratterizzata da anomalie oculari congenite che portano alla cecità.

In alcuni casi, possono manifestarsi anche sordità e deficit cognitivi.

Epidemiologia

La malattia di Norrie è estremamente rara, con una prevalenza stimata di 1 caso ogni 100.000 nati vivi. Colpisce prevalentemente i maschi, mentre le femmine sono generalmente portatrici sane.

Eziologia e genetica

La malattia di Norrie è causata da mutazioni nel gene NDP, situato sul cromosoma X. Questo gene è responsabile della produzione di una proteina chiamata norrina, che svolge un ruolo cruciale nello sviluppo dell’occhio, dell’orecchio e del cervello.

La malattia si trasmette con modalità recessiva legata all’X. Ciò significa che:

    • I maschi, avendo un solo cromosoma X, manifestano la malattia se ereditano il gene mutato dalla madre.
    • Le femmine, avendo due cromosomi X, sono generalmente portatrici sane, a meno che non ereditino il gene mutato da entrambi i genitori.
Patogenesi

Le mutazioni nel gene NDP causano una produzione anomala o assente di norrina. Questo deficit proteico interferisce con il normale sviluppo dei vasi sanguigni nell’occhio, portando alla formazione di tessuto fibroso e al distacco della retina. Le anomalie vascolari possono interessare anche l’orecchio interno e il cervello, causando sordità e deficit cognitivi.

Manifestazioni cliniche

Le manifestazioni cliniche della malattia di Norrie possono variare da individuo a individuo, ma le più comuni includono:

    • Cecità congenita: i bambini affetti da malattia di Norrie nascono ciechi o sviluppano cecità nelle prime settimane di vita a causa di anomalie oculari, come la cataratta congenita, il glaucoma e il distacco della retina.
    • Sordità: la sordità neurosensoriale progressiva è presente in circa il 20-30% dei pazienti, con esordio generalmente nell’infanzia.
    • Deficit cognitivi: ritardo dello sviluppo e disabilità intellettiva possono manifestarsi in una percentuale variabile di pazienti.
    • Altre manifestazioni: in alcuni casi possono presentarsi anche altri sintomi, come epilessia, disturbi comportamentali, e anomalie dello sviluppo psicomotorio.
Diagnosi

La diagnosi di malattia di Norrie si basa su:

    • Esame oftalmologico: permette di identificare le anomalie oculari caratteristiche della malattia.
    • Test genetici: confermano la diagnosi identificando le mutazioni nel gene NDP.
    • Esami audiologici: valutano la funzionalità uditiva.
    • Valutazione neuropsicologica: indaga lo sviluppo cognitivo e comportamentale.
Prognosi

La prognosi della malattia di Norrie è variabile e dipende dalla gravità delle manifestazioni cliniche. La cecità è generalmente irreversibile, mentre la sordità può essere progressiva. Il supporto educativo e riabilitativo precoce è fondamentale per favorire lo sviluppo e l’autonomia dei pazienti.

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NOME PRESIDIO

CITTÁ

Azienda Ospedaliero – Universitaria Ospedali Riuniti di Ancona

Ancona (AN)

Centro Interregionale delle Malattie Rare del Piemonte e della Valle d’Aosta

Aosta (AO)

Azienda Ospedaliera S.G. Moscati

Avellino (AV)

Azienda Ospedaliera Gaetano Rummo

Benevento (BN)

Ospedale Centrale di Bolzano

Bolzano (BZ)

Azienda Ospedaliero Universitaria “G. Rodolico – San Marco”

Catania (CT)

Azienda ospedaliera Universitaria Policlinico “G. Martino”

Messina (ME)

AOU  Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”

Napoli (NA)

Azienda Ospedaliera Universitaria “Federico II”

Napoli (NA)

Azienda Ospedaliera di Rilievo Nazionale “A. Cardarelli”

Napoli (NA)

Azienda Ospedaliera di Rilievo Nazionale “Santobono – Pausilipon”

Napoli (NA)

IRCCS Sacro Cuore Don Calabria- Negrar Verona

Negrar (VR)

Azienda Ospedale Università di Padova

Padova (PD)

U.L.S.S. 6 – Euganea

Padova (PD)

Azienda Ospedaliera Universitaria Policlinico Paolo Giaccone

Palermo (PA)

Azienda Ospedaliera- Ospedali riuniti Villa Sofia- Cervello

Palermo (PA)

IRCCS Istituto Neurologico Nazionale a Carattere Scientifico “Fondazione Mondino” di Pavia

Pavia (PV)

Azienda Ospedaliera di Perugia

Perugia (PG)

Fondazione Policlinico Universitario A.Gemelli – Università del Sacro Cuore

Roma (RM)

Azienda Ospedaliera Universitaria Siena

Siena (SI)

Centro Interregionale delle Malattie Rare del Piemonte e della Valle d’Aosta

Torino (TO)

Presidio Ospedaliero “Santa Chiara” – Trento

Trento (TN)

IRCCS Materno Infantile Burlo Garofolo

Trieste (TS)

Presidio Ospedaliero Universitario “Santa Maria della Misericordia”

Udine (UD)

AULLS9 Scaligera- Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona

Verona (VR)

AULSS 8 Berica – Ospedale San Bortolo di Vicenza

Vicenza (VI)

Non esistono farmaci specifici o trattamenti curativi per la malattia di Norrie.

Questa rara malattia genetica colpisce principalmente la vista, causando cecità congenita o gravemente compromessa dalla nascita, e può essere associata a problemi di udito e sviluppo.

Le opzioni terapeutiche si concentrano sulla gestione dei sintomi e sul miglioramento della qualità della vita:

    • Interventi oculistici: nei casi in cui si verifica il distacco della retina, si può intervenire chirurgicamente, anche se spesso con risultati limitati.
    • Ausili per la vista: l’utilizzo di ausili per ipovedenti può aiutare i pazienti a sfruttare al meglio la vista residua.
    • Apparecchi acustici e impianti cocleari: per gestire la perdita dell’udito.
    • Supporto psicologico e riabilitazione: per affrontare le difficoltà emotive e sociali legate alla malattia e per sviluppare al massimo le capacità residue.
    • Terapie di supporto: per gestire eventuali altri sintomi, come convulsioni o problemi comportamentali.

La ricerca sulla malattia di Norrie è attiva e si concentra su diverse aree, tra cui:

    • Terapia genica: si sta studiando la possibilità di correggere il difetto genetico che causa la malattia.
    • Farmaci neuroprotettivi: per proteggere le cellule nervose della retina e dell’orecchio interno dai danni.
    • Sviluppo di nuovi approcci terapeutici: come la terapia cellulare e l’ingegneria tissutale.