MALATTIA DI NASU-HAKOLA

MALATTIE DEL SISTEMA NERVOSO CENTRALE E PERIFERICO

NOTE INFORMATIVE
  

La malattia di Nasu-Hakola (NHD), anche conosciuta come osteodisplasia lipomembranosa policistica con leucoencefalopatia sclerosante (PLOSL), è una rara malattia genetica che colpisce sia il sistema nervoso centrale che le ossa.

Epidemiologia

La NHD è una malattia estremamente rara, con una prevalenza stimata di 1 caso ogni 1.000.000 di persone. È stata descritta in tutto il mondo, senza una particolare predisposizione geografica o etnica.

Eziologia e Genetica

La NHD è causata da mutazioni in uno dei due geni:

    • TREM2: codifica per una proteina recettoriale espressa sulle cellule microgliali, coinvolte nella risposta immunitaria del cervello.
    • DAP12: codifica per una proteina adattatrice che trasduce i segnali del recettore TREM2.

Queste mutazioni portano a un’alterata funzione delle cellule microgliali, con conseguente infiammazione cronica e neurodegenerazione. La NHD è ereditata con modalità autosomica recessiva, il che significa che entrambi i genitori devono essere portatori di una mutazione nel gene responsabile per trasmettere la malattia al figlio.

Patogenesi

La patogenesi della NHD non è ancora completamente compresa. Si ritiene che le mutazioni in TREM2 e DAP12 compromettano la capacità delle cellule microgliali di eliminare detriti cellulari e proteine tossiche, come la beta-amiloide, che si accumulano nel cervello causando danno neuronale e neurodegenerazione. Inoltre, l’infiammazione cronica contribuisce al processo patologico.

Manifestazioni Cliniche

La NHD si manifesta in due fasi principali:

    1. Fase ossea (20-30 anni):

      • Dolore osseo a livello di mani, polsi, caviglie e piedi.
      • Fratture ossee ricorrenti, spesso spontanee o a seguito di traumi minimi.
      • Cisti ossee multiple, visibili alle radiografie.
    2. Fase neurologica (30-50 anni):

      • Declino cognitivo progressivo, con perdita di memoria, difficoltà di concentrazione e di linguaggio.
      • Cambiamenti di personalità, con apatia, irritabilità e disinibizione.
      • Disturbi del movimento, come tremori, rigidità e difficoltà di coordinazione.
      • Sintomi psichiatrici, come depressione, ansia e psicosi.
Diagnosi

La diagnosi di NHD si basa su:

    • Esame clinico: valutazione dei sintomi neurologici e delle lesioni ossee.
    • Radiografie: evidenziano le cisti ossee caratteristiche.
    • Risonanza magnetica (RM) cerebrale: mostra alterazioni della sostanza bianca, atrofia cerebrale e dilatazione dei ventricoli.
    • Test genetici: confermano la diagnosi identificando le mutazioni in TREM2 o DAP12.

Diagnosi differenziale:

È importante distinguere la NHD da altre condizioni con sintomi simili, come:

  • Altre leucodistrofie
  • Malattia di Alzheimer
  • Schizofrenia
  • Osteoporosi
Prognosi

La NHD è una malattia progressiva e invalidante, con un decorso variabile da individuo a individuo. La fase neurologica porta a una grave demenza e alla perdita dell’autonomia. Non esiste una cura specifica per la NHD. Il trattamento è sintomatico e mira a gestire i sintomi neurologici e psichiatrici, prevenire le fratture e migliorare la qualità di vita.

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NOME PRESIDIO

CITTÁ

Azienda Ospedaliero – Universitaria Ospedali Riuniti di Ancona

Ancona (AN)

Centro Interregionale delle Malattie Rare del Piemonte e della Valle d’Aosta

Aosta (AO)

Azienda Ospedaliera S.G. Moscati

Avellino (AV)

Azienda Ospedaliero – Universitaria Consorziale Policlinico di Bari

Bari (BA)

AULSS 7 Pedemontana

Bassano del Grappa (VI)

AULSS 1 Dolomiti

Belluno (BL)

Azienda Ospedaliera Gaetano Rummo

Benevento (BN)

Azienda Ospedaliero-Universitaria Policlinico – S.Orsola Malpighi di Bologna

Bologna (BO)

Aziende AUSL di Bologna

Bologna (BO)

Ospedale Centrale di Bolzano

Bolzano (BZ)

IRCCS Eugenio Medea – Associazione La Nostra Famiglia – Polo di Bosisio Parini (LC)

Bosisio Parini (LC)

Spedali Civili di Brescia – Ospedale dei Bambini – ASST Spedali Civili, Brescia

Brescia (BS)

I.R.C.C.S. “Eugenio Medea” – Brindisi

Brindisi (BR)

ASSL Cagliari – Ospedale Binaghi

Cagliari (CA)

Azienda Ospedaliera G. Brotzu

Cagliari (CA)

Azienda Ospedaliero Universitaria “G. Rodolico – San Marco”

Catania (CT)

Azienda Ospedaliera di Catanzaro Pugliese Ciaccio

Catanzaro (CZ)

Azienda Ospedaliero Universitaria Catanzaro- Policlinico Germaneto

Catanzaro (CZ)

ASL 2 Chieti – Ospedale Policlinico SS. Annunziata

Chieti (CH)

Polo Regionale IRCCS “E. Medea” – Conegliano

Conegliano (TV)

Azienda Ospedaliera Universitaria Careggi Firenze

Firenze (FI)

Istituto Giannina Gaslini – Ospedale Pediatrico IRCCS

Genova (GE)

Ospedale Policlinico San Martino – Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico

Genova (GE)

ASL Latina

Latina (LT)

Azienda ospedaliera Universitaria Policlinico “G. Martino”

Messina (ME)

Fondazione IRCCS Istituto Neurologico Carlo Besta di Milano

Milano (MI)

IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano

Milano (MI)

Ospedale L. Sacco di Milano – ASST Fatebenefratelli-Sacco

Milano (MI)

Ospedale dei Bambini V. Buzzi di Milano – ASST Fatebenefratelli-Sacco

Milano (MI)

ASST Monza – Ospedale San Gerardo

Monza (MB)

Azienda Ospedaliera Specialistica “Dei Colli”

Napoli (NA)

Azienda Ospedaliera Universitaria “Federico II”

Napoli (NA)

Azienda Ospedale Università di Padova

Padova (PD)

U.L.S.S. 6 – Euganea

Padova (PD)

Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma Ospedale Maggiore

Parma (PR)

IRCCS Istituto Neurologico Nazionale a Carattere Scientifico “Fondazione Mondino” di Pavia

Pavia (PV)

Azienda Ospedaliera di Perugia

Perugia (PG)

USL UMBRIA 1

Perugia (PG)

Azienda Ospedaliera Universitaria Pisa – Ospedale Santa Chiara Pisa

Pisa (PI)

ASS 5 – Azienda per l’Assistenza Sanitaria n.5 “Friuli Occidentale” – Presidio Ospedaliero di Pordenone

Pordenone (PN)

IRCCS NEUROMED – Istituto Neurologico Mediterraneo

Pozzilli (IS)

Grande Ospedale Metropolitano – Ospedali Riuniti di Reggio Calabria

Reggio di Calabria (RC)

Azienda AUSL Reggio Emilia – “Arcispedale S. Maria Nuova”

Reggio nell’Emilia (RE)

ASL RM 1 – Azienda Ospedaliero – Universitaria Sant’Andrea

Roma (RM)

Azienda Ospedaliero-Universitaria “Policlinico Umberto I”

Roma (RM)

Ospedale Pediatrico Bambino Gesù – IRCCS

Roma (RM)

Azienda Ospedaliera Universitaria OO.RR “San Giovanni di Dio Ruggi d’Aragona”

Salerno (SA)

Azienda Ospedaliera Universitaria Siena

Siena (SI)

Centro Interregionale delle Malattie Rare del Piemonte e della Valle d’Aosta

Torino (TO)

Presidio Ospedaliero “Santa Chiara” – Trento

Trento (TN)

AULSS 2 Marca Trevigiana – Polo Ospedaliero di Treviso – Ca’ Foncello

Treviso (TV)

Azienda Sanitaria Universitaria Giuliano Isontina

Trieste (TS)

IRCCS Materno Infantile Burlo Garofolo

Trieste (TS)

Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico Associazione Oasi Maria SS. ONLUS

Troina (EN)

Presidio Ospedaliero Universitario “Santa Maria della Misericordia”

Udine (UD)

AULSS 3 Serenissima

Venezia (VE)

AULLS9 Scaligera – Ospedale Polo Riabilitativo Provinciale

Verona (VR)

AULLS9 Scaligera- Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona

Verona (VR)

AULSS 8 Berica – Ospedale San Bortolo di Vicenza

Vicenza (VI)

Non esistono farmaci specifici o trattamenti curativi per la malattia di Nasu-Hakola.

La presa in carico di questa rara malattia genetica è principalmente sintomatica, ovvero si concentra sull’alleviare i sintomi e migliorare la qualità della vita del paziente.

Alcuni approcci terapeutici che possono essere utilizzati includono:

    • Farmaci antiepilettici: per prevenire o controllare le convulsioni, un sintomo neurologico comune nella malattia di Nasu-Hakola.
    • Analgesici: per gestire il dolore causato dalle lesioni ossee e dalle fratture.
    • Fisioterapia e terapia occupazionale: per mantenere la mobilità e l’autonomia il più a lungo possibile.