NOTE INFORMATIVE SU QUESTA MALATTIA
La malattia di Morquio, nota anche come mucopolisaccaridosi IV (MPS IV), è una rara malattia genetica che colpisce il metabolismo.
Questa condizione interferisce con la capacità del corpo di scomporre lunghe catene di molecole di zucchero chiamate glicosaminoglicani (GAG). L’accumulo di GAG nei tessuti causa vari problemi di salute, in particolare nello scheletro.
Epidemiologia
La malattia di Morquio è una condizione rara, con una prevalenza stimata di 1 caso ogni 200.000 nati vivi. Non sembra esserci una predisposizione etnica o geografica particolare.
Eziologia e genetica
La malattia di Morquio è causata da mutazioni in uno dei due geni:
-
- GALNS: responsabile della produzione dell’enzima N-acetilgalattosamina-6-solfatasi (GALNS), necessario per la degradazione del cheratan solfato. Le mutazioni in questo gene causano la Morquio di tipo A, la forma più comune.
- GLB1: responsabile della produzione dell’enzima beta-galattosidasi, necessario per la degradazione del cheratan solfato e del ganglioside GM1. Le mutazioni in questo gene causano la Morquio di tipo B, una forma più rara e generalmente meno grave.
La malattia di Morquio si eredita con un pattern autosomico recessivo. Ciò significa che un bambino deve ereditare una copia del gene mutato da entrambi i genitori per sviluppare la malattia.
Patogenesi
La carenza degli enzimi GALNS o GLB1 porta all’accumulo di cheratan solfato nei lisosomi, organelli cellulari responsabili della degradazione dei materiali di scarto. Questo accumulo causa danni a vari tessuti e organi, in particolare alle ossa, alla cartilagine e ai tessuti connettivi.
Manifestazioni cliniche
I sintomi della malattia di Morquio variano da persona a persona e possono essere lievi o gravi. I segni e sintomi più comuni includono:
-
- Scheletro:
- Bassa statura con tronco corto: la crescita delle ossa lunghe è compromessa, portando a una statura sproporzionata.
- Deformità della colonna vertebrale: cifosi, scoliosi e iperlordosi sono comuni.
- Deformità del torace: pectus carinatum (torace a carena) o pectus excavatum (torace escavato).
- Ginocchio valgo: le ginocchia si piegano verso l’interno.
- Lassità articolare: articolazioni ipermobili.
- Displasia dell’anca.
- Mani corte e tozze con difficoltà di movimento.
- Altri sistemi:
- Problemi respiratori: ostruzione delle vie aeree, apnea notturna, polmonite ricorrente.
- Problemi cardiaci: valvulopatie, cardiomiopatia.
- Problemi visivi: opacità corneale, glaucoma.
- Problemi uditivi: perdita dell’udito.
- Epatosplenomegalia: ingrossamento del fegato e della milza.
- Ernie.
- Ritardo nello sviluppo motorio.
- Intelligenza normale.
- Scheletro:
Diagnosi
La diagnosi della malattia di Morquio si basa su una combinazione di:
-
- Esame fisico: valutazione dei segni clinici caratteristici.
- Esami di laboratorio:
- Analisi delle urine: per rilevare la presenza di cheratan solfato.
- Test enzimatici: per misurare l’attività degli enzimi GALNS o GLB1 nei leucociti o nei fibroblasti cutanei.
- Test genetici: per identificare le mutazioni nei geni GALNS o GLB1.
- Radiografie: per valutare le anomalie scheletriche.
Prognosi
La prognosi della malattia di Morquio varia a seconda della gravità della condizione e delle complicanze che si sviluppano. Le complicanze più gravi includono:
-
- Compromissione respiratoria: può portare a insufficienza respiratoria e morte.
- Compressione del midollo spinale: può causare paralisi.
- Problemi cardiaci: possono portare a insufficienza cardiaca.
L’aspettativa di vita può essere ridotta, ma con una gestione adeguata, molte persone con malattia di Morquio possono vivere una vita relativamente lunga e piena.
CENTRI DI DIAGNOSI E CURA PER QUESTA MALATTIA
Per trovare i collegamenti con la Struttura Ospedaliera di tuo interesse, cercala nella sezione “STRUTTURE OSPEDALIERE” (<< cliccando)
NOME PRESIDIO |
CITTÁ |
Azienda Ospedaliero – Universitaria Ospedali Riuniti di Ancona |
Ancona (AN) |
Centro Interregionale delle Malattie Rare del Piemonte e della Valle d’Aosta |
Aosta (AO) |
Istituto Ortopedico Rizzoli – Sicilia |
Bagheria (PA) |
Azienda Ospedaliero – Universitaria Consorziale Policlinico di Bari |
Bari (BA) |
Azienda Ospedaliero-Universitaria Policlinico – S.Orsola Malpighi di Bologna |
Bologna (BO) |
Ospedale Centrale di Bolzano |
Bolzano (BZ) |
Spedali Civili di Brescia – Ospedale dei Bambini – ASST Spedali Civili, Brescia |
Brescia (BS) |
A.S.Re.M – Policlinico Ospedaliero ” A.Cardarelli” |
Campobasso (CB) |
Azienda Ospedaliero Universitaria “G. Rodolico – San Marco” |
Catania (CT) |
Azienda Ospedaliero Universitaria Catanzaro- Policlinico Germaneto |
Catanzaro (CZ) |
ASL 2 Chieti – Ospedale Policlinico SS. Annunziata |
Chieti (CH) |
Azienda Ospedaliera di Cosenza – Presidio Ospedaliero “ANNUNZIATA” |
Cosenza (CS) |
Istituto Giannina Gaslini – Ospedale Pediatrico IRCCS |
Genova (GE) |
Fondazione IRCCS Ca Granda Ospedale Maggiore Policlinico di Milano |
Milano (MI) |
Ospedale S. Paolo di Milano -ASST SS. Paolo e Carlo |
Milano (MI) |
Ospedale dei Bambini V. Buzzi di Milano – ASST Fatebenefratelli-Sacco |
Milano (MI) |
AUSL Modena – Ospedale S.Agostino Estense di Baggiovara |
Modena (MO) |
Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena |
Modena (MO) |
ASST Monza – Ospedale San Gerardo |
Monza (MB) |
AOU Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli” |
Napoli (NA) |
Azienda Ospedaliera Universitaria “Federico II” |
Napoli (NA) |
Azienda Ospedaliera di Rilievo Nazionale “Santobono – Pausilipon” |
Napoli (NA) |
Azienda Ospedale Università di Padova |
Padova (PD) |
ARNAS Civico – Di Cristina Benfratelli |
Palermo (PA) |
Azienda Ospedaliera Universitaria Policlinico Paolo Giaccone |
Palermo (PA) |
Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo di Pavia |
Pavia (PV) |
Azienda Ospedaliera di Perugia |
Perugia (PG) |
USL UMBRIA 1 |
Perugia (PG) |
ASL 3 – Ospedale Civile Spirito Santo |
Pescara (PE) |
Azienda USL di Piacenza – Ospedale Guglielmo da Saliceto |
Piacenza (PC) |
ASS 5 – Azienda per l’Assistenza Sanitaria n.5 “Friuli Occidentale” – Presidio Ospedaliero di Pordenone |
Pordenone (PN) |
Grande Ospedale Metropolitano – Ospedali Riuniti di Reggio Calabria |
Reggio di Calabria (RC) |
Azienda Ospedaliero-Universitaria “Policlinico Umberto I” |
Roma (RM) |
Fondazione Policlinico Universitario A.Gemelli – Università del Sacro Cuore |
Roma (RM) |
Ospedale Pediatrico Bambino Gesù – IRCCS |
Roma (RM) |
Azienda Ospedaliera Universitaria OO.RR “San Giovanni di Dio Ruggi d’Aragona” |
Salerno (SA) |
Centro Interregionale delle Malattie Rare del Piemonte e della Valle d’Aosta |
Torino (TO) |
Presidio Ospedaliero “Santa Chiara” – Trento |
Trento (TN) |
Azienda Sanitaria Universitaria Giuliano Isontina |
Trieste (TS) |
IRCCS Materno Infantile Burlo Garofolo |
Trieste (TS) |
Presidio Ospedaliero Universitario “Santa Maria della Misericordia” |
Udine (UD) |
AULLS9 Scaligera- Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona |
Verona (VR) |
FARMACI SPECIFICI PER QUESTA MALATTIA
Esistono farmaci specifici e altri trattamenti per la malattia di Morquio.
Farmaci specifici:
-
- Elosulfase alfa (Vimizim®): è una terapia enzimatica sostitutiva (TES) approvata per il trattamento della MPS IV A. Questo farmaco fornisce all’organismo l’enzima mancante (N-acetilgalattosamina-6-solfatasi) necessario per degradare i glicosaminoglicani (GAG) che si accumulano nei lisosomi delle cellule. La TES può aiutare ad alleviare i sintomi, migliorare la qualità della vita e rallentare la progressione della malattia.
Altri trattamenti:
Oltre alla TES, altri trattamenti possono essere utilizzati per gestire i sintomi e le complicanze della malattia di Morquio:
-
- Chirurgia: può essere necessaria per correggere deformità scheletriche, stabilizzare la colonna vertebrale, trattare la compressione del midollo spinale o sostituire le valvole cardiache.
- Fisioterapia e terapia occupazionale: aiutano a mantenere la mobilità articolare, la forza muscolare e l’indipendenza nelle attività quotidiane.
- Supporto respiratorio: può essere necessario in caso di problemi respiratori, come l’apnea notturna o l’insufficienza respiratoria.
- Cure palliative: si concentrano sul miglioramento della qualità della vita dei pazienti e delle loro famiglie, gestendo il dolore e altri sintomi.