MALATTIA DI ENGELMANN

MALFORMAZIONI CONGENITE, CROMOSOMOPATIE E SINDROMI GENETICHE

NOTE INFORMATIVE
  

La malattia di Engelmann, nota anche come displasia diafisaria progressiva o sindrome di Camurati-Engelmann, è una malattia rara che colpisce le ossa. È caratterizzata da un ispessimento anomalo (iperostosi) e indurimento (sclerosi) delle ossa lunghe degli arti (femore, tibia, omero, radio, ulna), del cranio, della colonna vertebrale e del bacino.

Questo processo può causare dolore, debolezza muscolare e difficoltà motorie.

Epidemiologia

La malattia di Engelmann è estremamente rara, con una prevalenza stimata inferiore a 1 caso su 1.000.000 di persone in tutto il mondo. Colpisce entrambi i sessi, sebbene alcuni studi suggeriscano una leggera prevalenza nei maschi. L’età di esordio è variabile, ma i sintomi si manifestano solitamente nell’infanzia o nell’adolescenza, con un’età media di circa 13 anni.

Eziologia e Genetica

La malattia di Engelmann è causata da mutazioni nel gene TGFB1, che codifica per una proteina chiamata “fattore di crescita trasformante beta 1” (TGF-β1). Questa proteina svolge un ruolo cruciale nella regolazione della crescita e dello sviluppo osseo. Le mutazioni nel gene TGFB1 causano un’aumentata attività del TGF-β1, che a sua volta porta all’iperostosi e alla sclerosi ossea caratteristiche della malattia.

La malattia di Engelmann è ereditata con modalità autosomica dominante. Ciò significa che una singola copia del gene mutato è sufficiente per causare la malattia. Un individuo affetto ha quindi il 50% di probabilità di trasmettere la mutazione a ciascun figlio.

Patogenesi

L’aumentata attività del TGF-β1 causata dalle mutazioni nel gene TGFB1 porta ad un’eccessiva produzione di tessuto osseo. Questo processo, noto come iperostosi, colpisce principalmente la diafisi (la parte centrale) delle ossa lunghe, ma può interessare anche altre ossa come il cranio, la colonna vertebrale e il bacino. L’iperostosi può causare dolore, deformità ossee e difficoltà motorie.

Manifestazioni Cliniche

Le manifestazioni cliniche della malattia di Engelmann sono variabili e possono includere:

      • Dolore osseo: è il sintomo più comune e spesso il primo a manifestarsi. Il dolore può essere diffuso o localizzato alle ossa colpite, ed è spesso esacerbato dall’attività fisica e dal freddo.
      • Debolezza muscolare: può essere presente a causa del dolore e della difficoltà di movimento, ma può anche essere causata da un coinvolgimento diretto dei muscoli.
      • Difficoltà motorie: l’iperostosi e la debolezza muscolare possono causare difficoltà nella deambulazione, rigidità articolare e limitazione dei movimenti.
      • Deformità ossee: l’ispessimento delle ossa può causare deformità visibili, soprattutto a livello degli arti inferiori.
      • Altri sintomi: possono includere affaticamento, perdita di appetito, febbre, anemia, cefalee e problemi neurologici come la compressione dei nervi cranici.
Diagnosi

La diagnosi della malattia di Engelmann si basa sulla combinazione di:

    • Esame clinico: valutazione dei sintomi e dei segni clinici.
    • Radiografie: mostrano l’ispessimento e l’indurimento delle ossa, in particolare a livello della diafisi delle ossa lunghe.
    • Scintigrafia ossea: può evidenziare le aree di iperattività ossea.
    • Test genetici: confermano la diagnosi identificando le mutazioni nel gene TGFB1.
Prognosi

La prognosi della malattia di Engelmann è variabile e dipende dalla gravità dei sintomi e dall’età di esordio. La malattia è cronica e progressiva, ma la velocità di progressione può essere molto diversa da persona a persona.

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NOME PRESIDIO

CITTÁ

Azienda Ospedaliero – Universitaria Ospedali Riuniti di Ancona

Ancona (AN)

Centro Interregionale delle Malattie Rare del Piemonte e della Valle d’Aosta

Aosta (AO)

ASL 3 – Ospedale La Colletta

Arenzano (GE)

Azienda Ospedaliera S.G. Moscati

Avellino (AV)

Istituto Ortopedico Rizzoli – Sicilia

Bagheria (PA)

Azienda Ospedaliero – Universitaria Consorziale Policlinico di Bari

Bari (BA)

AULSS 7 Pedemontana

Bassano del Grappa (VI)

Azienda Ospedaliera Gaetano Rummo

Benevento (BN)

Azienda Ospedaliero-Universitaria Policlinico – S.Orsola Malpighi di Bologna

Bologna (BO)

Istituto Ortopedico Rizzoli

Bologna (BO)

Ospedale Centrale di Bolzano

Bolzano (BZ)

Spedali Civili di Brescia – Ospedale dei Bambini – ASST Spedali Civili, Brescia

Brescia (BS)

Presidio Ospedaliero “Di Summa – Perrino” – Brindisi

Brindisi (BR)

Azienda Ospedaliera G. Brotzu

Cagliari (CA)

Azienda Ospedaliero Universitaria “G. Rodolico – San Marco”

Catania (CT)

Azienda Ospedaliero Universitaria Catanzaro- Policlinico Germaneto

Catanzaro (CZ)

ASL 2 Chieti – Ospedale Policlinico SS. Annunziata

Chieti (CH)

Azienda Ospedaliera di Cosenza – Presidio Ospedaliero “ANNUNZIATA”

Cosenza (CS)

Azienda Ospedaliera Universitaria Careggi Firenze

Firenze (FI)

Azienda Ospedaliera Universitaria Meyer

Firenze (FI)

Azienda USL Toscana Centro – Azienda USL 11 – Firenze

Firenze (FI)

Ente Ospedaliero Ospedali Galliera

Genova (GE)

Istituto Giannina Gaslini – Ospedale Pediatrico IRCCS

Genova (GE)

Ospedale Policlinico San Martino – Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico

Genova (GE)

ASL 5 – Presidio Ospedaliero del Levante Ligure – “Ospedale S.Andrea”

La Spezia (SP)

ASST Lecco – Presidio Ospedaliero “Alessandro Manzoni”

Lecco (LC)

ASST Ovest Milanese – Ospedale di Magenta

Magenta (MI)

Azienda ospedaliera Universitaria Policlinico “G. Martino”

Messina (ME)

Fondazione IRCCS Ca Granda Ospedale Maggiore Policlinico di Milano

Milano (MI)

IRCCS Istituto Auxologico Italiano

Milano (MI)

IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano

Milano (MI)

Ospedale S. Paolo di Milano -ASST SS. Paolo e Carlo

Milano (MI)

Polo Ortotraumatologico e Reumatologico (ex G. Pini)

Milano (MI)

Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena

Modena (MO)

ASST Monza – Ospedale San Gerardo

Monza (MB)

AOU  Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”

Napoli (NA)

Azienda Ospedaliera Universitaria “Federico II”

Napoli (NA)

Azienda Ospedaliera di Rilievo Nazionale “A. Cardarelli”

Napoli (NA)

Azienda Ospedaliera di Rilievo Nazionale “Santobono – Pausilipon”

Napoli (NA)

Azienda Ospedale Università di Padova

Padova (PD)

Azienda Ospedaliera Universitaria Policlinico Paolo Giaccone

Palermo (PA)

Azienda Ospedaliera- Ospedali riuniti Villa Sofia- Cervello

Palermo (PA)

Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma Ospedale Maggiore

Parma (PR)

Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo di Pavia

Pavia (PV)

Azienda Ospedaliera di Perugia

Perugia (PG)

Azienda Ospedaliera Universitaria Pisa – Ospedale Cisanello

Pisa (PI)

Azienda Ospedaliera Universitaria Pisa – Ospedale Santa Chiara Pisa

Pisa (PI)

Grande Ospedale Metropolitano – Ospedali Riuniti di Reggio Calabria

Reggio di Calabria (RC)

Azienda AUSL Reggio Emilia – “Arcispedale S. Maria Nuova”

Reggio nell’Emilia (RE)

ASL RM 1 – Azienda Ospedaliero – Universitaria Sant’Andrea

Roma (RM)

Azienda Ospedaliera San Camillo Forlanini

Roma (RM)

Azienda Ospedaliero-Universitaria “Policlinico Umberto I”

Roma (RM)

Fondazione Policlinico Universitario A.Gemelli – Università del Sacro Cuore

Roma (RM)

Ospedale Pediatrico Bambino Gesù – IRCCS

Roma (RM)

IRCCS Istituto Clinico Humanitas di Rozzano

Rozzano (MI)

ASST Lariana – Ospedale Sant’Anna

San Fermo della Battaglia (CO)

I.R.C.C.S. “Casa Sollievo della Sofferenza” – San Giovanni Rotondo

San Giovanni Rotondo (FG)

Azienda Ospedaliera Universitaria Sassari

Sassari (SS)

ASL 2 – Ospedale San Paolo

Savona (SV)

Azienda Ospedaliera Universitaria Siena

Siena (SI)

Centro Interregionale delle Malattie Rare del Piemonte e della Valle d’Aosta

Torino (TO)

Presidio Ospedaliero “Santa Chiara” – Trento

Trento (TN)

AULSS 2 Marca Trevigiana – Polo Ospedaliero di Treviso – Ca’ Foncello

Treviso (TV)

Pia Fondazione di Culto e Religione “Cardinale Giovanni Panico” – Azienda Ospedaliera

Tricase (LE)

IRCCS Materno Infantile Burlo Garofolo

Trieste (TS)

Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico Associazione Oasi Maria SS. ONLUS

Troina (EN)

Presidio Ospedaliero Universitario “Santa Maria della Misericordia”

Udine (UD)

AULLS9 Scaligera- Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona

Verona (VR)

Non esiste una cura specifica per questa condizione.

Tuttavia, ci sono diversi trattamenti che possono aiutare a gestire i sintomi e migliorare la qualità della vita dei pazienti:

    • Farmaci:

      • Corticosteroidi: possono essere utilizzati per ridurre l’infiammazione e il dolore.
      • Bisfosfonati: possono aiutare a rafforzare le ossa e ridurre il rischio di fratture.
      • Analgesici: per il controllo del dolore.
    • Terapie non farmacologiche:

      • Fisioterapia: per migliorare la forza muscolare, la flessibilità e la mobilità.
      • Terapia occupazionale: per aiutare i pazienti a svolgere le attività quotidiane.
      • Supporto psicologico: per aiutare i pazienti e le loro famiglie a gestire l’impatto emotivo della malattia.
      • Chirurgia: in alcuni casi, può essere necessaria per correggere deformità ossee o per trattare complicanze come la compressione del midollo spinale.