MALATTIA DI BATTEN

MALATTIE DEL METABOLISMO

NOTE INFORMATIVE
  

La malattia di Batten, o ceroidolipofuscinosi neuronale (NCL), è una rara malattia neurodegenerativa ereditaria che colpisce principalmente i bambini.

È caratterizzata da un accumulo di sostanze grasse e proteine (lipofuscine) nelle cellule del cervello e di altri tessuti, causando una progressiva perdita delle funzioni neurologiche.

Epidemiologia

La malattia di Batten è una condizione rara, con una prevalenza stimata tra 1 e 4 casi ogni 100.000 nati vivi a livello mondiale. Tuttavia, la prevalenza può variare in base all’etnia e alla posizione geografica. Alcune varianti della malattia sono più comuni in determinate popolazioni, come la variante giovanile (JNCL) che è più frequente in Finlandia.

Eziologia e Genetica

La malattia di Batten è causata da mutazioni in specifici geni che codificano per proteine coinvolte nel funzionamento dei lisosomi, organelli cellulari responsabili della degradazione e del riciclaggio dei materiali cellulari. Ad oggi, sono stati identificati almeno 14 geni diversi associati alla malattia di Batten, ognuno dei quali causa una variante specifica con caratteristiche cliniche e un’età di esordio diverse.

La malattia di Batten si trasmette con modalità autosomica recessiva, il che significa che un individuo deve ereditare due copie del gene mutato (una da ciascun genitore) per sviluppare la malattia. I genitori di un bambino affetto sono portatori sani, ovvero hanno una copia del gene mutato e una copia normale.

Patogenesi

Le mutazioni nei geni associati alla malattia di Batten causano un malfunzionamento dei lisosomi, con conseguente accumulo di lipofuscine all’interno delle cellule. Questo accumulo interferisce con le normali funzioni cellulari, portando alla morte delle cellule e alla progressiva degenerazione del tessuto cerebrale.

Manifestazioni Cliniche

Le manifestazioni cliniche della malattia di Batten variano a seconda della variante specifica e dell’età di esordio. Tuttavia, alcuni sintomi comuni includono:

    • Problemi di vista: perdita progressiva della vista, spesso uno dei primi sintomi a manifestarsi.
    • Declino cognitivo: difficoltà di apprendimento, perdita di memoria, regressione dello sviluppo.
    • Problemi motori: difficoltà di coordinazione, movimenti involontari, rigidità muscolare.
    • Convulsioni: epilessia di vario tipo.
    • Problemi comportamentali: irritabilità, aggressività, ansia.
    • Demenza: nelle fasi avanzate della malattia.
Diagnosi

La diagnosi della malattia di Batten si basa su una combinazione di:

    • Esame clinico: valutazione dei sintomi e della storia del paziente.
    • Esami oculistici: elettroretinogramma (ERG) per valutare la funzione della retina.
    • Esami di neuroimaging: risonanza magnetica (RM) del cervello per evidenziare eventuali anomalie.
    • Test genetici: analisi del DNA per identificare le mutazioni nei geni associati alla malattia di Batten.
    • Biopsia cutanea: analisi di un campione di pelle per evidenziare l’accumulo di lipofuscine.
Prognosi

La prognosi della malattia di Batten è generalmente sfavorevole, con un decorso progressivo e una riduzione dell’aspettativa di vita. L’età di esordio e la variante specifica della malattia influenzano la progressione e la gravità dei sintomi. Attualmente non esiste una cura per la malattia di Batten, ma sono disponibili terapie di supporto per gestire i sintomi e migliorare la qualità di vita dei pazienti.

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NOME PRESIDIO

CITTÁ

Azienda Ospedaliero – Universitaria Ospedali Riuniti di Ancona

Ancona (AN)

Centro Interregionale delle Malattie Rare del Piemonte e della Valle d’Aosta

Aosta (AO)

Azienda Ospedaliera S.G. Moscati

Avellino (AV)

Azienda Ospedaliera Gaetano Rummo

Benevento (BN)

Azienda Ospedaliero-Universitaria Policlinico – S.Orsola Malpighi di Bologna

Bologna (BO)

Aziende AUSL di Bologna

Bologna (BO)

Ospedale Centrale di Bolzano

Bolzano (BZ)

Spedali Civili di Brescia – Ospedale dei Bambini – ASST Spedali Civili, Brescia

Brescia (BS)

I.R.C.C.S. “Eugenio Medea” – Brindisi

Brindisi (BR)

A.S.Re.M – Policlinico Ospedaliero ” A.Cardarelli”

Campobasso (CB)

Azienda Ospedaliera di Caserta “Sant’Anna e San Sebastiano”

Caserta (CE)

Azienda Ospedaliero Universitaria “G. Rodolico – San Marco”

Catania (CT)

Azienda Ospedaliero Universitaria Catanzaro- Policlinico Germaneto

Catanzaro (CZ)

ASL 2 Chieti – Ospedale Policlinico SS. Annunziata

Chieti (CH)

Azienda Ospedaliera Universitaria Meyer

Firenze (FI)

Istituto Giannina Gaslini – Ospedale Pediatrico IRCCS

Genova (GE)

Ospedale Policlinico San Martino – Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico

Genova (GE)

Fondazione IRCCS Istituto Neurologico Carlo Besta di Milano

Milano (MI)

Ospedale S. Paolo di Milano -ASST SS. Paolo e Carlo

Milano (MI)

ASST Monza – Ospedale San Gerardo

Monza (MB)

AOU  Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”

Napoli (NA)

Azienda Ospedaliera Universitaria “Federico II”

Napoli (NA)

Azienda Ospedaliera di Rilievo Nazionale “Santobono – Pausilipon”

Napoli (NA)

Azienda Ospedale Università di Padova

Padova (PD)

Azienda Ospedaliera Universitaria Policlinico Paolo Giaccone

Palermo (PA)

IRCCS Istituto Neurologico Nazionale a Carattere Scientifico “Fondazione Mondino” di Pavia

Pavia (PV)

Azienda Ospedaliera di Perugia

Perugia (PG)

IRCCS Stella Maris Pisa

Pisa (PI)

ASS 5 – Azienda per l’Assistenza Sanitaria n.5 “Friuli Occidentale” – Presidio Ospedaliero di Pordenone

Pordenone (PN)

Azienda Ospedaliero-Universitaria “Policlinico Umberto I”

Roma (RM)

Fondazione Policlinico Universitario A.Gemelli – Università del Sacro Cuore

Roma (RM)

Ospedale Pediatrico Bambino Gesù – IRCCS

Roma (RM)

Azienda Ospedaliera Universitaria OO.RR “San Giovanni di Dio Ruggi d’Aragona”

Salerno (SA)

Azienda Ospedaliera Universitaria Siena

Siena (SI)

Centro Interregionale delle Malattie Rare del Piemonte e della Valle d’Aosta

Torino (TO)

Presidio Ospedaliero “Santa Chiara” – Trento

Trento (TN)

Azienda Sanitaria Universitaria Giuliano Isontina

Trieste (TS)

IRCCS Materno Infantile Burlo Garofolo

Trieste (TS)

Presidio Ospedaliero Universitario “Santa Maria della Misericordia”

Udine (UD)

AULLS9 Scaligera- Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona

Verona (VR)

Esistono farmaci specifici e altri trattamenti per la malattia di Batten, anche se al momento non esiste una cura definitiva.

Farmaci specifici:
  • Cerliponasi alfa (Brineura): Questo farmaco è una terapia enzimatica sostitutiva approvata per il trattamento della malattia di Batten di tipo 2 (CLN2). Agisce sostituendo l’enzima mancante che causa l’accumulo di sostanze tossiche nelle cellule cerebrali.
Altri trattamenti:
  • Farmaci antiepilettici: Per controllare le crisi epilettiche, un sintomo comune della malattia di Batten.
  • Fisioterapia: Per aiutare a mantenere la mobilità e la funzione muscolare.
  • Terapia occupazionale: Per aiutare i pazienti a svolgere le attività quotidiane.
  • Logopedia: Per aiutare con i problemi di linguaggio e comunicazione.
  • Supporto psicologico: Per i pazienti e le loro famiglie.
Terapie in fase di sviluppo:
  • Terapia genica: Sono in corso studi clinici per valutare la sicurezza e l’efficacia della terapia genica per alcune forme di malattia di Batten. La terapia genica mira a correggere il difetto genetico che causa la malattia.
  • Farmaci per ridurre l’accumulo di sostanze tossiche: Sono in fase di sviluppo farmaci che mirano a ridurre l’accumulo di sostanze tossiche nelle cellule cerebrali, che è una delle cause principali dei danni neurologici nella malattia di Batten.