MALATTIA DEL FEGATO POLICISTICO

MALFORMAZIONI CONGENITE, CROMOSOMOPATIE E SINDROMI GENETICHE

NOTE INFORMATIVE
  

La malattia del fegato policistico (PLD) è una condizione caratterizzata dalla presenza di numerose cisti piene di liquido nel fegato.

Queste cisti, di dimensioni variabili, possono aumentare di numero e volume nel tempo, portando in alcuni casi a un ingrossamento significativo dell’organo.

Epidemiologia

La PLD è una malattia relativamente rara, con una prevalenza stimata tra l’1% e il 5% nella popolazione generale. È più comune nelle donne e la sua incidenza aumenta con l’età. Spesso si manifesta in associazione alla malattia del rene policistico (PKD), ma può presentarsi anche in forma isolata.

Eziologia e Genetica

La PLD isolata è causata da mutazioni genetiche che alterano lo sviluppo e la funzione dei dotti biliari. La maggior parte dei casi è ereditata con modalità autosomica dominante, il che significa che una singola copia del gene mutato è sufficiente per causare la malattia. I geni principalmente coinvolti sono:

    • PRKCSH: codifica per la proteina chinasi C substrato 80K-H
    • SEC63: codifica per una proteina coinvolta nel trasporto delle proteine nel reticolo endoplasmatico
Patogenesi

Le mutazioni genetiche alla base della PLD causano un’alterazione nella crescita e nella differenziazione delle cellule epiteliali dei dotti biliari. Questo porta alla formazione di dilatazioni cistiche che si riempiono di liquido. Con il tempo, queste cisti possono aumentare di numero e dimensioni, comprimendo il tessuto epatico sano e causando un ingrossamento del fegato.

Manifestazioni Cliniche

Nella maggior parte dei casi, la PLD è asintomatica e viene scoperta casualmente durante esami di imaging eseguiti per altri motivi. Tuttavia, quando le cisti diventano molto grandi o numerose, possono causare:

    • Dolore addominale: spesso localizzato nel quadrante superiore destro, può essere sordo e continuo o acuto e intermittente.
    • Sensazione di pienezza e gonfiore addominale: dovuta all’ingrossamento del fegato.
    • Nausea e vomito: possono verificarsi se le cisti comprimono lo stomaco o l’intestino.
    • Difficoltà respiratorie: se il fegato ingrossato comprime il diaframma.
    • Ittero: raro, si verifica se le cisti ostruiscono i dotti biliari.
Diagnosi

La diagnosi di PLD si basa sull’imaging del fegato. Le tecniche più utilizzate sono:

    • Ecografia addominale: esame di primo livello, permette di visualizzare le cisti e valutare le dimensioni del fegato.
    • Tomografia computerizzata (TC) addominale: fornisce immagini più dettagliate del fegato e delle cisti.
    • Risonanza magnetica (RM) addominale: offre un’eccellente visualizzazione delle cisti e dei tessuti circostanti.
Prognosi

Nella maggior parte dei casi, la PLD ha un decorso benigno e non influenza significativamente l’aspettativa di vita. Le complicanze sono rare e includono:

    • Infezione delle cisti: può causare dolore, febbre e altri sintomi.
    • Emorragia nelle cisti: può causare dolore addominale improvviso e anemia.
    • Rottura delle cisti: evento raro, può causare dolore intenso e peritonite.
    • Insufficienza epatica: molto rara, si verifica solo in casi di PLD grave con compromissione estesa del tessuto epatico.

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NOME PRESIDIO

CITTÁ

Azienda Ospedaliero – Universitaria Ospedali Riuniti di Ancona

Ancona (AN)

Centro Interregionale delle Malattie Rare del Piemonte e della Valle d’Aosta

Aosta (AO)

Azienda Ospedaliera S.G. Moscati

Avellino (AV)

Azienda Ospedaliero – Universitaria Consorziale Policlinico di Bari

Bari (BA)

Azienda Ospedaliera Gaetano Rummo

Benevento (BN)

ASST Papa Giovanni XXIII – Ospedale Papa Giovanni XXIII

Bergamo (BG)

Azienda Ospedaliero-Universitaria Policlinico – S.Orsola Malpighi di Bologna

Bologna (BO)

Ospedale Centrale di Bolzano

Bolzano (BZ)

Azienda Ospedaliera G. Brotzu

Cagliari (CA)

Azienda Ospedaliero-Universitaria di Cagliari

Cagliari (CA)

I.R.C.C.S. “Saverio De Bellis” – Castellana Grotte (BA)

Castellana Grotte (BA)

Azienda Ospedaliero Universitaria “G. Rodolico – San Marco”

Catania (CT)

Azienda Ospedaliera di Catanzaro Pugliese Ciaccio

Catanzaro (CZ)

Azienda Ospedaliero Universitaria Catanzaro- Policlinico Germaneto

Catanzaro (CZ)

Azienda Ospedaliera Universitaria Careggi Firenze

Firenze (FI)

Azienda USL Toscana Centro – Azienda USL 11 – Firenze

Firenze (FI)

Istituto Giannina Gaslini – Ospedale Pediatrico IRCCS

Genova (GE)

Ospedale Policlinico San Martino – Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico

Genova (GE)

Azienda ospedaliera Universitaria Policlinico “G. Martino”

Messina (ME)

Ospedale S. Paolo di Milano -ASST SS. Paolo e Carlo

Milano (MI)

AUSL Modena – Ospedale S.Agostino Estense di Baggiovara

Modena (MO)

Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena

Modena (MO)

ASST Monza – Ospedale San Gerardo

Monza (MB)

AOU  Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”

Napoli (NA)

Azienda Ospedaliera Universitaria “Federico II”

Napoli (NA)

Azienda Ospedaliera di Rilievo Nazionale “A. Cardarelli”

Napoli (NA)

Azienda Ospedaliera di Rilievo Nazionale “Santobono – Pausilipon”

Napoli (NA)

Azienda Ospedale Università di Padova

Padova (PD)

Azienda Ospedaliera Universitaria Policlinico Paolo Giaccone

Palermo (PA)

Azienda Ospedaliera- Ospedali riuniti Villa Sofia- Cervello

Palermo (PA)

Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico (IRCCS) Istituto Mediterraneo per i Trapianti e Terapie ad Alta Specializzazione (ISMETT)

Palermo (PA)

Azienda Ospedaliera di Perugia

Perugia (PG)

Azienda Ospedaliera Universitaria Pisa – Ospedale Cisanello

Pisa (PI)

ASS 5 – Azienda per l’Assistenza Sanitaria n.5 “Friuli Occidentale” – Presidio Ospedaliero di Pordenone

Pordenone (PN)

Grande Ospedale Metropolitano – Ospedali Riuniti di Reggio Calabria

Reggio di Calabria (RC)

Azienda AUSL Reggio Emilia – “Arcispedale S. Maria Nuova”

Reggio nell’Emilia (RE)

Azienda USL di Rimini – Ospedale Infermi

Rimini (RN)

Fondazione Policlinico Universitario A.Gemelli – Università del Sacro Cuore

Roma (RM)

Azienda Ospedaliera Universitaria OO.RR “San Giovanni di Dio Ruggi d’Aragona”

Salerno (SA)

Azienda Ospedaliera Universitaria Sassari

Sassari (SS)

Azienda Ospedaliera Universitaria Siena

Siena (SI)

Centro Interregionale delle Malattie Rare del Piemonte e della Valle d’Aosta

Torino (TO)

Presidio Ospedaliero “Santa Chiara” – Trento

Trento (TN)

AULSS 2 Marca Trevigiana – Polo Ospedaliero di Treviso – Ca’ Foncello

Treviso (TV)

Azienda Sanitaria Universitaria Giuliano Isontina

Trieste (TS)

IRCCS Materno Infantile Burlo Garofolo

Trieste (TS)

Presidio Ospedaliero Universitario “Santa Maria della Misericordia”

Udine (UD)

AULLS9 Scaligera- Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona

Verona (VR)

Esistono farmaci specifici e altri trattamenti per la malattia del fegato policistico (PLD).

Farmaci:
    • Analoghi della somatostatina: come lanreotide e octreotide, sono attualmente il trattamento farmacologico più utilizzato per la PLD. Questi farmaci possono aiutare a ridurre il volume del fegato e rallentare la crescita delle cisti.
    • Altri farmaci: sono in fase di studio altri farmaci, come gli inibitori della mTOR e gli agonisti del recettore della somatostatina.
Altri trattamenti:
    • Aspirazione e sclerosi delle cisti: questa procedura può essere utilizzata per trattare le cisti sintomatiche, riducendone le dimensioni e alleviando i sintomi come dolore e pressione.
    • Fenestrazione chirurgica: in questa procedura, le cisti più grandi vengono aperte e le loro pareti vengono rimosse per ridurre la pressione sul fegato e sugli organi circostanti.
    • Resezione epatica: in alcuni casi, potrebbe essere necessario rimuovere chirurgicamente una parte del fegato contenente numerose cisti.
    • Trapianto di fegato: nei casi più gravi, quando gli altri trattamenti non sono efficaci o le complicanze sono gravi, può essere necessario un trapianto di fegato.