LISSENCEFALIA ISOLATA O SINDROMICA

MALFORMAZIONI CONGENITE, CROMOSOMOPATIE E SINDROMI GENETICHE

NOTE INFORMATIVE
  

La Lissencefalia, che letteralmente significa “cervello liscio“, è una rara malformazione cerebrale caratterizzata da un anomalo sviluppo della corteccia cerebrale, la parte più esterna del cervello responsabile di funzioni cognitive complesse come il linguaggio, la memoria e il ragionamento.

Invece di presentare la tipica struttura con pieghe e solchi (giri e solchi), la superficie del cervello appare liscia o con poche circonvoluzioni.

Questa condizione si manifesta con un ampio spettro di gravità, che va da lievi difficoltà di apprendimento a gravi disabilità intellettive, epilessia intrattabile e problemi motori. La Lissencefalia può presentarsi in forma isolata o come parte di una sindrome più complessa, associata ad altre anomalie congenite.

Epidemiologia

La Lissencefalia è una malattia rara, con una prevalenza stimata di circa 11.7 casi per milione di nati vivi. Tuttavia, la sua reale incidenza potrebbe essere sottostimata a causa della difficoltà di diagnosi nelle forme più lievi.

Eziologia e Genetica

La Lissencefalia è causata da un’alterazione del processo di migrazione neuronale, ovvero il movimento delle cellule nervose dalla loro zona di origine verso la loro posizione finale nella corteccia cerebrale durante lo sviluppo fetale. Questo processo, che si verifica principalmente tra la 12a e la 24a settimana di gestazione, è fondamentale per la corretta formazione della struttura e delle connessioni del cervello.

Le cause della Lissencefalia sono eterogenee e possono essere di natura genetica o ambientale.

Fattori genetici:

  • Mutazioni in geni specifici: La maggior parte dei casi di Lissencefalia è causata da mutazioni in geni che regolano la migrazione neuronale, come LIS1, DCX, RELN e ARX. Queste mutazioni possono essere ereditate dai genitori (autosomiche dominanti o recessive) o verificarsi de novo.
  • Anomalie cromosomiche: Delezioni o duplicazioni di regioni cromosomiche possono anche contribuire allo sviluppo della Lissencefalia.

Fattori ambientali:

  • Infezioni virali durante la gravidanza: Infezioni come la citomegalovirus possono interferire con lo sviluppo del cervello fetale.
  • Ischemia o ipossia fetale: La mancanza di ossigeno al cervello durante la gravidanza può danneggiare le cellule nervose in migrazione.
  • Esposizione a tossine o farmaci teratogeni: L’esposizione a sostanze tossiche durante la gravidanza può aumentare il rischio di malformazioni cerebrali.

Manifestazioni Cliniche

Le manifestazioni cliniche della Lissencefalia sono variabili e dipendono dalla gravità dell’anomalia cerebrale e dalla presenza di altre malformazioni. I sintomi più comuni includono:

  • Ritardo dello sviluppo psicomotorio: I bambini con Lissencefalia possono presentare ritardi nell’acquisizione delle tappe fondamentali dello sviluppo, come il controllo della testa, la posizione seduta, la deambulazione e il linguaggio.
  • Disabilità intellettiva: La gravità della disabilità intellettiva può variare da lieve a grave.
  • Epilessia: Le crisi epilettiche sono frequenti nella Lissencefalia e possono essere difficili da controllare con i farmaci.
  • Difficoltà di alimentazione: Problemi di deglutizione e reflusso gastroesofageo sono comuni.
  • Anomalie muscolari: Ipotonia (riduzione del tono muscolare) o spasticità (aumento del tono muscolare) possono essere presenti.
  • Microcefalia: La circonferenza cranica può essere inferiore alla norma.
  • Dismorfismi facciali: Alcuni pazienti possono presentare caratteristiche facciali particolari, come fronte alta e prominente, radice del naso appiattita e filtro lungo.

Diagnosi

La diagnosi di Lissencefalia si basa sulla valutazione clinica e sui risultati degli esami strumentali.

  • Esame obiettivo neurologico: Valutazione delle funzioni motorie, sensoriali e cognitive.
  • Elettroencefalogramma (EEG): Registrazione dell’attività elettrica cerebrale per identificare eventuali anomalie.
  • Risonanza magnetica (RM) cerebrale: Tecnica di imaging che fornisce immagini dettagliate del cervello, permettendo di visualizzare la superficie liscia o con poche circonvoluzioni caratteristica della Lissencefalia.
  • Test genetici: Analisi del DNA per identificare eventuali mutazioni in geni associati alla Lissencefalia.

Prognosi

La prognosi della Lissencefalia è variabile e dipende dalla gravità della malformazione cerebrale e dalla presenza di altre anomalie. In generale, i pazienti con forme più gravi hanno un’aspettativa di vita ridotta e richiedono assistenza continua per le attività quotidiane.

Le principali complicanze della Lissencefalia includono:

  • Epilessia intrattabile: Le crisi epilettiche frequenti e difficili da controllare possono causare danni cerebrali progressivi.
  • Problemi respiratori: Infezioni respiratorie ricorrenti e difficoltà respiratorie sono comuni.
  • Malnutrizione: Le difficoltà di alimentazione possono portare a malnutrizione e ritardo della crescita.

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NOME PRESIDIO

CITTÁ

Azienda Ospedaliero – Universitaria Ospedali Riuniti di Ancona

Ancona (AN)

Centro Interregionale delle Malattie Rare del Piemonte e della Valle d’Aosta

Aosta (AO)

Azienda Ospedaliera S.G. Moscati

Avellino (AV)

Azienda Ospedaliero – Universitaria Consorziale Policlinico di Bari

Bari (BA)

Azienda Ospedaliera Gaetano Rummo

Benevento (BN)

Azienda Ospedaliero-Universitaria Policlinico – S.Orsola Malpighi di Bologna

Bologna (BO)

Aziende AUSL di Bologna

Bologna (BO)

Ospedale Centrale di Bolzano

Bolzano (BZ)

IRCCS Eugenio Medea – Associazione La Nostra Famiglia – Polo di Bosisio Parini (LC)

Bosisio Parini (LC)

Spedali Civili di Brescia – Ospedale dei Bambini – ASST Spedali Civili, Brescia

Brescia (BS)

I.R.C.C.S. “Eugenio Medea” – Brindisi

Brindisi (BR)

Azienda Ospedaliera G. Brotzu

Cagliari (CA)

Azienda Ospedaliero Universitaria “G. Rodolico – San Marco”

Catania (CT)

Azienda Ospedaliero Universitaria Catanzaro- Policlinico Germaneto

Catanzaro (CZ)

ASL 2 Chieti – Ospedale Policlinico SS. Annunziata

Chieti (CH)

Polo Regionale IRCCS “E. Medea” – Conegliano

Conegliano (TV)

Azienda Ospedaliera Universitaria Meyer

Firenze (FI)

Ente Ospedaliero Ospedali Galliera

Genova (GE)

Istituto Giannina Gaslini – Ospedale Pediatrico IRCCS

Genova (GE)

Azienda ospedaliera Universitaria Policlinico “G. Martino”

Messina (ME)

Fondazione IRCCS Istituto Neurologico Carlo Besta di Milano

Milano (MI)

Ospedale S. Paolo di Milano -ASST SS. Paolo e Carlo

Milano (MI)

Ospedale dei Bambini V. Buzzi di Milano – ASST Fatebenefratelli-Sacco

Milano (MI)

Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena

Modena (MO)

AOU  Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”

Napoli (NA)

Azienda Ospedaliera Universitaria “Federico II”

Napoli (NA)

Azienda Ospedaliera di Rilievo Nazionale “A. Cardarelli”

Napoli (NA)

Azienda Ospedaliera di Rilievo Nazionale “Santobono – Pausilipon”

Napoli (NA)

Azienda Ospedale Università di Padova

Padova (PD)

U.L.S.S. 6 – Euganea

Padova (PD)

Azienda Ospedaliera Universitaria Policlinico Paolo Giaccone

Palermo (PA)

Azienda Ospedaliera- Ospedali riuniti Villa Sofia- Cervello

Palermo (PA)

Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma Ospedale Maggiore

Parma (PR)

IRCCS Istituto Neurologico Nazionale a Carattere Scientifico “Fondazione Mondino” di Pavia

Pavia (PV)

Azienda Ospedaliera di Perugia

Perugia (PG)

USL UMBRIA 1

Perugia (PG)

IRCCS Stella Maris Pisa

Pisa (PI)

Azienda Ospedaliera Regionale San Carlo di Potenza

Potenza (PZ)

Grande Ospedale Metropolitano – Ospedali Riuniti di Reggio Calabria

Reggio di Calabria (RC)

Azienda AUSL Reggio Emilia – “Arcispedale S. Maria Nuova”

Reggio nell’Emilia (RE)

Azienda Ospedaliero-Universitaria “Policlinico Umberto I”

Roma (RM)

Fondazione Policlinico Universitario A.Gemelli – Università del Sacro Cuore

Roma (RM)

Ospedale Pediatrico Bambino Gesù – IRCCS

Roma (RM)

I.R.C.C.S. “Casa Sollievo della Sofferenza” – San Giovanni Rotondo

San Giovanni Rotondo (FG)

Azienda Ospedaliera Universitaria Sassari

Sassari (SS)

Azienda Ospedaliera Universitaria Siena

Siena (SI)

Centro Interregionale delle Malattie Rare del Piemonte e della Valle d’Aosta

Torino (TO)

Presidio Ospedaliero “Santa Chiara” – Trento

Trento (TN)

AULSS 2 Marca Trevigiana – Polo Ospedaliero di Treviso – Ca’ Foncello

Treviso (TV)

IRCCS Materno Infantile Burlo Garofolo

Trieste (TS)

Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico Associazione Oasi Maria SS. ONLUS

Troina (EN)

Presidio Ospedaliero Universitario “Santa Maria della Misericordia”

Udine (UD)

AULLS9 Scaligera – Ospedale Polo Riabilitativo Provinciale

Verona (VR)

AULLS9 Scaligera- Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona

Verona (VR)

AULSS 8 Berica – Ospedale San Bortolo di Vicenza

Vicenza (VI)

Non esistono farmaci specifici per curare la lissencefalia isolata o sindromica.

Il trattamento per la lissencefalia si concentra sulla gestione dei sintomi e sul miglioramento della qualità della vita del paziente. Questo può includere:

  • Farmaci: per controllare le convulsioni (epilessia), la spasticità muscolare, i disturbi del sonno e altri sintomi.
  • Terapia fisica e occupazionale: per aiutare a migliorare le capacità motorie, la forza muscolare e l’indipendenza nelle attività quotidiane.
  • Logopedia: per aiutare a migliorare le capacità di comunicazione e di deglutizione.
  • Supporto nutrizionale: per garantire una crescita e uno sviluppo adeguati.
  • Interventi chirurgici: in alcuni casi, può essere necessario un intervento chirurgico per correggere problemi come l’idrocefalo (accumulo di liquido nel cervello).