NOTE INFORMATIVE SU QUESTA MALATTIA
Il linfedema idiopatico è una condizione cronica caratterizzata da gonfiore, tipicamente negli arti, causato da un accumulo di liquido linfatico nei tessuti.
Questa condizione si verifica a causa di un’anomalia nello sviluppo o nella funzione del sistema linfatico, che è responsabile del drenaggio dei fluidi in eccesso dal corpo. Il termine “idiopatico” indica che la causa esatta di questa anomalia è sconosciuta.
Epidemiologia
Il linfedema idiopatico è una malattia rara, con una prevalenza stimata tra 1,15 e 250 casi per 100.000 persone. Questa condizione può manifestarsi a qualsiasi età, ma è più comunemente diagnosticata durante l’adolescenza o la prima età adulta. Le donne sono più colpite degli uomini, con un rapporto di circa 3:1.
Eziologia e Genetica
Come accennato in precedenza, la causa esatta del linfedema idiopatico è sconosciuta. Tuttavia, si ritiene che una combinazione di fattori genetici e ambientali possa contribuire allo sviluppo della condizione.
Fattori genetici:
- Mutazioni genetiche: Sono state identificate diverse mutazioni genetiche associate al linfedema idiopatico, tra cui mutazioni nei geni FOXC2, SOX18 e GJC2. Queste mutazioni possono influenzare lo sviluppo e la funzione dei vasi linfatici.
- Familiarità: Il linfedema idiopatico può essere ereditario, con una storia familiare della condizione che aumenta il rischio di sviluppare la malattia.
Fattori ambientali:
- Traumi: Lesioni agli arti, come fratture o interventi chirurgici, possono danneggiare i vasi linfatici e contribuire allo sviluppo del linfedema.
- Infezioni: Infezioni ricorrenti, come la cellulite, possono danneggiare il sistema linfatico e aumentare il rischio di linfedema.
- Obesità: L’obesità può aumentare la pressione sui vasi linfatici e rendere più difficile il drenaggio dei fluidi.
Manifestazioni Cliniche
Il sintomo principale del linfedema idiopatico è il gonfiore, che può interessare un arto (unilaterale) o entrambi gli arti (bilaterale). Il gonfiore può essere:
- Lieve: Difficilmente percettibile, con un leggero aumento di volume dell’arto.
- Moderato: Gonfiore evidente, con difficoltà a indossare abiti o gioielli.
- Grave: Gonfiore significativo, con deformazione dell’arto e limitazione della mobilità.
Altri sintomi possono includere:
- Sensazione di pesantezza o tensione nell’arto colpito.
- Dolore o fastidio.
- Pelle tesa e lucida.
- Difficoltà a muovere l’arto.
- Infezioni ricorrenti.
Diagnosi
La diagnosi di linfedema idiopatico si basa principalmente sulla storia clinica del paziente e sull’esame fisico. Il medico valuterà la presenza di gonfiore, la sua localizzazione e la sua consistenza.
Per confermare la diagnosi e escludere altre condizioni, possono essere eseguiti i seguenti esami:
- Linfoscintigrafia: Un esame che utilizza un tracciante radioattivo per visualizzare il flusso linfatico e identificare eventuali ostruzioni.
- Ecografia: Un esame che utilizza onde sonore per visualizzare i tessuti molli e i vasi linfatici.
- Risonanza magnetica (RM): Un esame che fornisce immagini dettagliate dei tessuti e degli organi interni.
Prognosi
Il linfedema idiopatico è una condizione cronica che non può essere completamente curata. Tuttavia, con un trattamento adeguato, i sintomi possono essere gestiti e la progressione della malattia può essere rallentata.
La prognosi dipende da diversi fattori, tra cui:
- Età di insorgenza: Il linfedema che si manifesta in età precoce tende ad avere una prognosi peggiore.
- Gravità del gonfiore: Un gonfiore più grave è associato a una prognosi peggiore.
- Presenza di complicanze: Complicanze come infezioni o ulcere possono peggiorare la prognosi.
CENTRI DI DIAGNOSI E CURA PER QUESTA MALATTIA
Per trovare i collegamenti con la Struttura Ospedaliera di tuo interesse, cercala nella sezione “STRUTTURE OSPEDALIERE” (<< cliccando)
NOME PRESIDIO |
CITTÁ |
Azienda Ospedaliero – Universitaria Ospedali Riuniti di Ancona |
Ancona (AN) |
Centro Interregionale delle Malattie Rare del Piemonte e della Valle d’Aosta |
Aosta (AO) |
AULSS 7 Pedemontana |
Bassano del Grappa (VI) |
Azienda Ospedaliero-Universitaria Policlinico – S.Orsola Malpighi di Bologna |
Bologna (BO) |
Ospedale Centrale di Bolzano |
Bolzano (BZ) |
Spedali Civili di Brescia – Ospedale dei Bambini – ASST Spedali Civili, Brescia |
Brescia (BS) |
Azienda Ospedaliera G. Brotzu |
Cagliari (CA) |
Azienda Ospedaliero-Universitaria di Cagliari |
Cagliari (CA) |
Azienda Ospedaliero Universitaria “G. Rodolico – San Marco” |
Catania (CT) |
Azienda Ospedaliera Universitaria Careggi Firenze |
Firenze (FI) |
Istituto Giannina Gaslini – Ospedale Pediatrico IRCCS |
Genova (GE) |
Ospedale Policlinico San Martino – Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico |
Genova (GE) |
Ospedale “Vito Fazzi” – Lecce |
Lecce (LE) |
Azienda Usl Toscana nord ovest – USL 1 Massa e Carrara |
Massa (MS) |
Azienda ospedaliera Universitaria Policlinico “G. Martino” |
Messina (ME) |
IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano |
Milano (MI) |
Ospedale Niguarda di Milano – ASST Grande Ospedale Metropolitano Niguarda |
Milano (MI) |
Ospedale dei Bambini V. Buzzi di Milano – ASST Fatebenefratelli-Sacco |
Milano (MI) |
AOU Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli” |
Napoli (NA) |
Azienda Ospedaliera Specialistica “Dei Colli” |
Napoli (NA) |
Azienda Ospedaliera Universitaria “Federico II” |
Napoli (NA) |
Azienda Ospedaliera di Rilievo Nazionale “Santobono – Pausilipon” |
Napoli (NA) |
Azienda Ospedale Università di Padova |
Padova (PD) |
ARNAS Civico – Di Cristina Benfratelli |
Palermo (PA) |
Azienda Ospedaliera Universitaria Policlinico Paolo Giaccone |
Palermo (PA) |
Azienda Ospedaliera- Ospedali riuniti Villa Sofia- Cervello |
Palermo (PA) |
Azienda Ospedaliera di Perugia |
Perugia (PG) |
ASL 3 – Pescara |
Pescara (PE) |
Azienda Ospedaliera Universitaria Pisa – Ospedale Cisanello |
Pisa (PI) |
ASS 5 – Azienda per l’Assistenza Sanitaria n.5 “Friuli Occidentale” – Presidio Ospedaliero di Pordenone |
Pordenone (PN) |
Grande Ospedale Metropolitano – Ospedali Riuniti di Reggio Calabria |
Reggio di Calabria (RC) |
Azienda Ospedaliero-Universitaria “Policlinico Umberto I” |
Roma (RM) |
Fondazione Policlinico Universitario A.Gemelli – Università del Sacro Cuore |
Roma (RM) |
Ospedale Pediatrico Bambino Gesù – IRCCS |
Roma (RM) |
Azienda Ospedaliera Universitaria OO.RR “San Giovanni di Dio Ruggi d’Aragona” |
Salerno (SA) |
ASL 5 – Presidio Ospedaliero del Levante Ligure – “Ospedale San Bartolomeo” |
Sarzana (SP) |
Centro Interregionale delle Malattie Rare del Piemonte e della Valle d’Aosta |
Torino (TO) |
Presidio Ospedaliero “Santa Chiara” – Trento |
Trento (TN) |
AULSS 2 Marca Trevigiana – Polo Ospedaliero di Treviso – Ca’ Foncello |
Treviso (TV) |
Azienda Sanitaria Universitaria Giuliano Isontina |
Trieste (TS) |
IRCCS Materno Infantile Burlo Garofolo |
Trieste (TS) |
Presidio Ospedaliero Universitario “Santa Maria della Misericordia” |
Udine (UD) |
AULLS9 Scaligera- Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona |
Verona (VR) |
AULSS 8 Berica – Ospedale San Bortolo di Vicenza |
Vicenza (VI) |
FARMACI SPECIFICI PER QUESTA MALATTIA
Non esistono farmaci specifici per curare il linfedema idiopatico.
Tuttavia, esistono diverse opzioni terapeutiche che possono aiutare a gestire i sintomi e migliorare la qualità della vita delle persone con linfedema idiopatico. Queste includono:
Terapia fisica e occupazionale:
- Bendaggio compressivo: L’applicazione di bende elastiche aiuta a ridurre il gonfiore e a migliorare il flusso linfatico.
- Drenaggio linfatico manuale: Un massaggio specializzato che aiuta a drenare il liquido linfatico in eccesso.
- Esercizi specifici: Esercizi delicati e mirati possono aiutare a migliorare il flusso linfatico e a rafforzare i muscoli degli arti colpiti.
- Indumenti compressivi: Calze, guanti o maniche compressive possono aiutare a mantenere il gonfiore sotto controllo.
- Cura della pelle: È importante mantenere la pelle pulita e idratata per prevenire infezioni.
Altri trattamenti:
- Chirurgia: In alcuni casi, la chirurgia può essere un’opzione per rimuovere il tessuto in eccesso o per creare nuovi percorsi per il flusso linfatico.
- Terapia farmacologica: Alcuni farmaci, come i diuretici, possono essere utilizzati per ridurre il gonfiore, ma non sono una cura per il linfedema.
- Pneumoterapia intermittente: Un dispositivo che applica una pressione intermittente all’arto colpito per aiutare a drenare il liquido linfatico.