LINFEDEMA EREDITARIO DI TIPO I

MALATTIE DEL SISTEMA CIRCOLATORIO

NOTE INFORMATIVE
  

Il linfedema ereditario di tipo I, noto anche come malattia di Nonne-Milroy, è una malattia rara del sistema linfatico caratterizzata da gonfiore cronico degli arti, in genere gambe e piedi, causato da un accumulo anomalo di linfa nei tessuti.

Questa condizione è presente fin dalla nascita o si sviluppa entro i primi due anni di vita.

Epidemiologia

Il linfedema ereditario di tipo I è una condizione rara, con una prevalenza stimata di circa 1 caso ogni 100.000 persone. Colpisce entrambi i sessi in egual misura.

Eziologia e Genetica

La malattia di Nonne-Milroy è causata da mutazioni nel gene FLT4, che codifica per il recettore 3 del fattore di crescita endoteliale vascolare (VEGFR-3). Questo recettore svolge un ruolo cruciale nello sviluppo e nel mantenimento del sistema linfatico. Le mutazioni in FLT4 compromettono la funzione del VEGFR-3, causando un’anomalia nello sviluppo dei vasi linfatici e un conseguente accumulo di linfa nei tessuti.

La malattia di Nonne-Milroy si trasmette con modalità autosomica dominante. Ciò significa che una singola copia del gene mutato è sufficiente per causare la malattia. Un individuo affetto ha il 50% di probabilità di trasmettere la mutazione a ciascun figlio.

Manifestazioni Cliniche

Il sintomo principale del linfedema ereditario di tipo I è il gonfiore cronico di uno o entrambi gli arti inferiori. Il gonfiore può essere presente fin dalla nascita o manifestarsi entro i primi due anni di vita. Altri segni e sintomi possono includere:

  • Gonfiore che peggiora durante il giorno e migliora con il riposo notturno
  • Pelle tesa e lucida
  • Dolore o sensazione di pesantezza agli arti
  • Maggiore suscettibilità alle infezioni cutanee
  • Formazione di papillomi cutanei
  • Chiluria (presenza di linfa nelle urine)

Diagnosi

La diagnosi di linfedema ereditario di tipo I si basa sulla storia clinica del paziente, sull’esame obiettivo e su indagini strumentali. Le indagini strumentali utili per la diagnosi includono:

  • Linfoscintigrafia: un esame che valuta il flusso linfatico
  • Risonanza magnetica (RM): utile per visualizzare i vasi linfatici e i tessuti circostanti
  • Test genetico: per identificare mutazioni nel gene FLT4

Prognosi

Il linfedema ereditario di tipo I è una condizione cronica che non può essere completamente curata. Tuttavia, un trattamento adeguato può aiutare a controllare i sintomi e a prevenire le complicanze. La prognosi a lungo termine dipende dalla gravità del linfedema e dalla presenza di complicanze.

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NOME PRESIDIO

CITTÁ

Azienda Ospedaliero – Universitaria Ospedali Riuniti di Ancona

Ancona (AN)

Centro Interregionale delle Malattie Rare del Piemonte e della Valle d’Aosta

Aosta (AO)

AULSS 7 Pedemontana

Bassano del Grappa (VI)

Azienda Ospedaliero-Universitaria Policlinico – S.Orsola Malpighi di Bologna

Bologna (BO)

Ospedale Centrale di Bolzano

Bolzano (BZ)

Spedali Civili di Brescia – Ospedale dei Bambini – ASST Spedali Civili, Brescia

Brescia (BS)

Azienda Ospedaliera G. Brotzu

Cagliari (CA)

Azienda Ospedaliero-Universitaria di Cagliari

Cagliari (CA)

Azienda Ospedaliero Universitaria “G. Rodolico – San Marco”

Catania (CT)

Istituto Giannina Gaslini – Ospedale Pediatrico IRCCS

Genova (GE)

Ospedale Policlinico San Martino – Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico

Genova (GE)

Ospedale “Vito Fazzi” – Lecce

Lecce (LE)

Azienda ospedaliera Universitaria Policlinico “G. Martino”

Messina (ME)

IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano

Milano (MI)

Ospedale Niguarda di Milano – ASST Grande Ospedale Metropolitano Niguarda

Milano (MI)

Ospedale dei Bambini V. Buzzi di Milano – ASST Fatebenefratelli-Sacco

Milano (MI)

AOU  Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”

Napoli (NA)

Azienda Ospedaliera Specialistica “Dei Colli”

Napoli (NA)

Azienda Ospedaliera Universitaria “Federico II”

Napoli (NA)

Azienda Ospedaliera di Rilievo Nazionale “Santobono – Pausilipon”

Napoli (NA)

Azienda Ospedale Università di Padova

Padova (PD)

ARNAS Civico – Di Cristina Benfratelli

Palermo (PA)

Azienda Ospedaliera Universitaria Policlinico Paolo Giaccone

Palermo (PA)

Azienda Ospedaliera- Ospedali riuniti Villa Sofia- Cervello

Palermo (PA)

Azienda Ospedaliera di Perugia

Perugia (PG)

ASL 3 – Pescara

Pescara (PE)

ASS 5 – Azienda per l’Assistenza Sanitaria n.5 “Friuli Occidentale” – Presidio Ospedaliero di Pordenone

Pordenone (PN)

Grande Ospedale Metropolitano – Ospedali Riuniti di Reggio Calabria

Reggio di Calabria (RC)

Azienda Ospedaliero-Universitaria “Policlinico Umberto I”

Roma (RM)

Fondazione Policlinico Universitario A.Gemelli – Università del Sacro Cuore

Roma (RM)

Ospedale Pediatrico Bambino Gesù – IRCCS

Roma (RM)

Azienda Ospedaliera Universitaria OO.RR “San Giovanni di Dio Ruggi d’Aragona”

Salerno (SA)

ASL 5 – Presidio Ospedaliero del Levante Ligure – “Ospedale San Bartolomeo”

Sarzana (SP)

Centro Interregionale delle Malattie Rare del Piemonte e della Valle d’Aosta

Torino (TO)

Presidio Ospedaliero “Santa Chiara” – Trento

Trento (TN)

AULSS 2 Marca Trevigiana – Polo Ospedaliero di Treviso – Ca’ Foncello

Treviso (TV)

Azienda Sanitaria Universitaria Giuliano Isontina

Trieste (TS)

IRCCS Materno Infantile Burlo Garofolo

Trieste (TS)

Presidio Ospedaliero Universitario “Santa Maria della Misericordia”

Udine (UD)

AULLS9 Scaligera- Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona

Verona (VR)

AULSS 8 Berica – Ospedale San Bortolo di Vicenza

Vicenza (VI)

Non esistono farmaci specifici per curare il linfedema ereditario di tipo I (o malattia di Milroy). Il trattamento si concentra sulla gestione dei sintomi e sul miglioramento della qualità della vita.

Ecco alcune opzioni terapeutiche:

Terapia conservativa:

  • Terapia fisica complessa decongestiva (TFC): è il trattamento principale per il linfedema. Include:
    • Drenaggio linfatico manuale (DLM): un massaggio delicato che aiuta a spostare il liquido linfatico dalla zona gonfia.
    • Bendaggio multistrato: applicazione di bende compressive per ridurre il gonfiore e favorire il flusso linfatico.
    • Esercizi specifici: movimenti che aiutano a pompare il liquido linfatico.
    • Cura della pelle: per prevenire infezioni e lesioni.
  • Indumenti compressivi: calze, guanti o maniche elastiche che aiutano a mantenere il gonfiore sotto controllo.
  • Pneumoterapia intermittente: un dispositivo che applica una pressione sequenziale sull’arto interessato per favorire il drenaggio linfatico.

Terapia chirurgica:

  • Microchirurgia: procedure come l’anastomosi linfatico-venulare o il trapianto di linfonodi possono essere considerate in casi selezionati per migliorare il drenaggio linfatico.
  • Liposuzione: può essere utile per rimuovere il tessuto adiposo in eccesso che si è accumulato a causa del linfedema cronico.

Farmaci:

  • Benzopironi: possono essere utili per ridurre il gonfiore e la fibrosi, ma la loro efficacia nel linfedema ereditario di tipo I è ancora dibattuta.
  • Diuretici: possono essere prescritti per ridurre la ritenzione idrica, ma devono essere usati con cautela perché possono causare disidratazione.
  • Antibiotici: utili in caso di infezioni cutanee, che sono più frequenti nelle persone con linfedema.