NOTE INFORMATIVE SU QUESTA MALATTIA
La linfangectasia intestinale primitiva è una malattia rara caratterizzata dalla dilatazione dei vasi linfatici dell’intestino tenue.
Questa dilatazione anomala compromette il normale flusso della linfa, causando la perdita di proteine, lipidi e linfociti nel lume intestinale.
Epidemiologia
La linfangectasia intestinale primitiva è una condizione rara, con una prevalenza stimata di 1-3 casi per 100.000 persone. Si manifesta in genere nell’infanzia, ma può presentarsi anche in età adulta. Non sembra esserci una predisposizione di genere.
Eziologia e Genetica
La linfangectasia intestinale primitiva è causata da un’anomalia congenita dello sviluppo del sistema linfatico intestinale. Nella maggior parte dei casi, la causa esatta di questa anomalia è sconosciuta. Tuttavia, in alcuni casi, la linfangectasia intestinale primitiva può essere associata a mutazioni genetiche che influenzano lo sviluppo dei vasi linfatici.
Ad esempio, mutazioni nel gene CCBE1 sono state collegate alla linfangectasia intestinale primitiva. Questo gene è coinvolto nella formazione e nel mantenimento dei vasi linfatici. Altre mutazioni genetiche associate alla malattia includono quelle nei geni VEGFR3 e FOXC2.
Manifestazioni Cliniche
Le manifestazioni cliniche della linfangectasia intestinale primitiva sono principalmente dovute alla perdita di proteine, lipidi e linfociti nell’intestino. I sintomi più comuni includono:
- Edema: L’edema, o gonfiore, è causato dalla perdita di proteine nell’intestino, che riduce la pressione oncotica del sangue e favorisce l’accumulo di liquidi nei tessuti. L’edema può essere generalizzato o localizzato, interessando principalmente le gambe e i piedi.
- Diarrea: La diarrea è spesso cronica e può essere accompagnata da steatorrea, ovvero la presenza di grassi nelle feci.
- Dolore addominale: Il dolore addominale può essere crampiforme o continuo e può essere aggravato dai pasti.
- Nausea e vomito: Questi sintomi possono essere presenti in alcuni casi.
- Ritardo della crescita: Nei bambini, la linfangectasia intestinale primitiva può causare un ritardo della crescita a causa del malassorbimento dei nutrienti.
- Linfedema: Il linfedema è un gonfiore causato dall’accumulo di linfa nei tessuti. Può interessare gli arti, il viso o altre parti del corpo.
- Versamento pleurico o pericardico: In alcuni casi, la perdita di proteine può causare l’accumulo di liquido nella cavità pleurica (versamento pleurico) o nella cavità pericardica (versamento pericardico).
Diagnosi
La diagnosi di linfangectasia intestinale primitiva si basa sulla combinazione di:
- Anamnesi e esame obiettivo: Il medico raccoglierà informazioni sui sintomi del paziente e effettuerà un esame obiettivo per valutare la presenza di edema, linfedema e altri segni clinici.
- Esami del sangue: Gli esami del sangue possono rivelare bassi livelli di proteine (ipoalbuminemia), linfociti (linfopenia) e colesterolo.
- Esame delle feci: L’esame delle feci può mostrare la presenza di steatorrea.
- Endoscopia e biopsia: L’endoscopia digestiva con biopsia dell’intestino tenue è l’esame più importante per la diagnosi di linfangectasia intestinale primitiva. La biopsia permette di osservare al microscopio la dilatazione dei vasi linfatici nella mucosa intestinale.
- Linfangiografia: La linfangiografia è una tecnica radiologica che permette di visualizzare i vasi linfatici. Può essere utile per confermare la diagnosi e valutare l’estensione della malattia.
Prognosi
La prognosi della linfangectasia intestinale primitiva è generalmente buona, soprattutto se la diagnosi viene fatta precocemente e il trattamento viene iniziato tempestivamente. La maggior parte dei pazienti può gestire i sintomi e condurre una vita normale con un’adeguata terapia.
CENTRI DI DIAGNOSI E CURA PER QUESTA MALATTIA
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NOME PRESIDIO |
CITTÁ |
Azienda Ospedaliero – Universitaria Ospedali Riuniti di Ancona |
Ancona (AN) |
Centro Interregionale delle Malattie Rare del Piemonte e della Valle d’Aosta |
Aosta (AO) |
Azienda Ospedaliera S.G. Moscati |
Avellino (AV) |
Azienda Ospedaliero-Universitaria Policlinico – S.Orsola Malpighi di Bologna |
Bologna (BO) |
Ospedale Centrale di Bolzano |
Bolzano (BZ) |
Spedali Civili di Brescia – Ospedale dei Bambini – ASST Spedali Civili, Brescia |
Brescia (BS) |
Azienda Ospedaliera di Caserta “Sant’Anna e San Sebastiano” |
Caserta (CE) |
Azienda Ospedaliera di Rilievo Nazionale e di Alta Specializzazione (ARNAS) Garibaldi – Nesima |
Catania (CT) |
Azienda Ospedaliero Universitaria “G. Rodolico – San Marco” |
Catania (CT) |
Azienda Ospedaliero Universitaria Catanzaro- Policlinico Germaneto |
Catanzaro (CZ) |
Azienda Ospedaliera Universitaria Careggi Firenze |
Firenze (FI) |
Istituto Giannina Gaslini – Ospedale Pediatrico IRCCS |
Genova (GE) |
Ospedale Policlinico San Martino – Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico |
Genova (GE) |
Azienda ospedaliera Universitaria Policlinico “G. Martino” |
Messina (ME) |
Fondazione IRCCS Ca Granda Ospedale Maggiore Policlinico di Milano |
Milano (MI) |
Ospedale Niguarda di Milano – ASST Grande Ospedale Metropolitano Niguarda |
Milano (MI) |
Ospedale dei Bambini V. Buzzi di Milano – ASST Fatebenefratelli-Sacco |
Milano (MI) |
AOU Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli” |
Napoli (NA) |
Azienda Ospedaliera Universitaria “Federico II” |
Napoli (NA) |
Azienda Ospedaliera di Rilievo Nazionale “Santobono – Pausilipon” |
Napoli (NA) |
Azienda Ospedale Università di Padova |
Padova (PD) |
ARNAS Civico – Di Cristina Benfratelli |
Palermo (PA) |
Azienda Ospedaliera- Ospedali riuniti Villa Sofia- Cervello |
Palermo (PA) |
Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico (IRCCS) Istituto Mediterraneo per i Trapianti e Terapie ad Alta Specializzazione (ISMETT) |
Palermo (PA) |
Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma Ospedale Maggiore |
Parma (PR) |
Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo di Pavia |
Pavia (PV) |
Azienda Ospedaliera di Perugia |
Perugia (PG) |
Azienda Ospedaliera Universitaria Pisa – Ospedale Cisanello |
Pisa (PI) |
Ospedale Pediatrico Bambino Gesù – IRCCS |
Roma (RM) |
ASL 5 – Presidio Ospedaliero del Levante Ligure – “Ospedale San Bartolomeo” |
Sarzana (SP) |
Centro Interregionale delle Malattie Rare del Piemonte e della Valle d’Aosta |
Torino (TO) |
Presidio Ospedaliero “Santa Chiara” – Trento |
Trento (TN) |
AULSS 2 Marca Trevigiana – Polo Ospedaliero di Treviso – Ca’ Foncello |
Treviso (TV) |
Azienda Sanitaria Universitaria Giuliano Isontina |
Trieste (TS) |
IRCCS Materno Infantile Burlo Garofolo |
Trieste (TS) |
Presidio Ospedaliero Universitario “Santa Maria della Misericordia” |
Udine (UD) |
AULLS9 Scaligera- Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona |
Verona (VR) |
FARMACI SPECIFICI PER QUESTA MALATTIA
Non esistono farmaci specifici per curare la linfangectasia intestinale primitiva. Il trattamento si concentra principalmente sulla gestione dei sintomi e sul miglioramento della qualità della vita.
Ecco le principali opzioni terapeutiche:
- Dieta a basso contenuto di grassi e ricca di proteine: Questo è il cardine del trattamento. I grassi a catena lunga vengono sostituiti con trigliceridi a catena media (MCT), che vengono assorbiti direttamente nel sangue e non nel sistema linfatico, riducendo la formazione di linfa nell’intestino.
- Supplementazione: Spesso sono necessari integratori di vitamine liposolubili (A, D, E, K) e calcio, che possono essere malassorbiti a causa della malattia.
- Controllo dell’edema: L’accumulo di liquidi può essere contrastato con diuretici, bendaggi compressivi e, in alcuni casi, con infusioni di albumina.
- Farmaci per controllare i sintomi: Possono essere utilizzati farmaci antidiarroici, immunosoppressori o octreotide (un analogo della somatostatina) per ridurre la perdita di proteine e migliorare i sintomi.
- Chirurgia: In rari casi, può essere considerata la resezione intestinale o l’anastomosi linfatico-venosa per ridurre la pressione nel sistema linfatico.