LEUCODISTROFIE

MALATTIE DEL SISTEMA NERVOSO CENTRALE E PERIFERICO

NOTE INFORMATIVE
  

Le leucodistrofie sono un gruppo eterogeneo di malattie genetiche rare che colpiscono la sostanza bianca del cervello, il midollo spinale e talvolta i nervi periferici.

La sostanza bianca è composta principalmente da fibre nervose mielinizzate, responsabili della trasmissione rapida ed efficiente degli impulsi nervosi. Nelle leucodistrofie, la mielina, la guaina protettiva che avvolge le fibre nervose, viene danneggiata o distrutta, compromettendo la conduzione degli impulsi nervosi e causando una vasta gamma di sintomi neurologici.

Epidemiologia

L’incidenza complessiva delle leucodistrofie è stimata in circa 1 caso ogni 7.600 nati vivi. Tuttavia, la prevalenza varia a seconda del tipo specifico di leucodistrofia. Alcune forme sono più comuni di altre, e alcune hanno una distribuzione geografica specifica. Ad esempio, la leucodistrofia metacromatica è più frequente nelle popolazioni di origine europea, mentre la malattia di Krabbe è più comune nelle popolazioni di origine scandinava.

Eziologia e genetica

Le leucodistrofie sono causate da mutazioni in geni che codificano per proteine coinvolte nella formazione, nel mantenimento o nella funzione della mielina. La maggior parte delle leucodistrofie sono ereditate con modalità autosomica recessiva, il che significa che un individuo deve ereditare due copie del gene mutato (una da ciascun genitore) per sviluppare la malattia. Alcune leucodistrofie, come la malattia di Pelizaeus-Merzbacher, sono ereditate con modalità legata al cromosoma X, il che significa che il gene mutato si trova sul cromosoma X. In questo caso, i maschi sono più frequentemente colpiti rispetto alle femmine.

Manifestazioni cliniche

Le manifestazioni cliniche delle leucodistrofie sono molto variabili e dipendono dal tipo specifico di leucodistrofia, dall’età di esordio e dalla gravità della malattia. I sintomi possono includere:

  • Disturbi motori: difficoltà di deambulazione, spasticità, atassia, distonia, tremori
  • Disturbi cognitivi: ritardo mentale, difficoltà di apprendimento, perdita di memoria, demenza
  • Disturbi del linguaggio: difficoltà di articolazione, afasia
  • Disturbi della vista: perdita della vista, nistagmo, atrofia ottica
  • Disturbi dell’udito: perdita dell’udito, sordità
  • Epilessia
  • Problemi comportamentali

Diagnosi

La diagnosi di leucodistrofia si basa sulla valutazione clinica, sull’imaging cerebrale (risonanza magnetica), sui test genetici e, in alcuni casi, sulla biopsia cerebrale. La risonanza magnetica è fondamentale per identificare le alterazioni caratteristiche della sostanza bianca. I test genetici consentono di confermare la diagnosi e di identificare la mutazione specifica responsabile della malattia.

Prognosi

La prognosi delle leucodistrofie è generalmente sfavorevole, ma varia a seconda del tipo specifico di leucodistrofia. Alcune forme hanno un decorso rapidamente progressivo e portano alla morte in pochi anni, mentre altre hanno un decorso più lento e consentono una sopravvivenza più lunga. Non esiste una cura definitiva per le leucodistrofie, ma sono disponibili trattamenti sintomatici e di supporto per migliorare la qualità di vita dei pazienti. La ricerca scientifica sta facendo progressi nella comprensione delle leucodistrofie e nello sviluppo di nuove terapie, come la terapia genica e la terapia cellulare.

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NOME PRESIDIO

CITTÁ

Azienda Ospedaliero – Universitaria Ospedali Riuniti di Ancona

Ancona (AN)

Centro Interregionale delle Malattie Rare del Piemonte e della Valle d’Aosta

Aosta (AO)

Azienda Usl Toscana Sud-Est – Arezzo

Arezzo (AR)

Azienda Ospedaliera S.G. Moscati

Avellino (AV)

Azienda Ospedaliero – Universitaria Consorziale Policlinico di Bari

Bari (BA)

AULSS 7 Pedemontana

Bassano del Grappa (VI)

AULSS 1 Dolomiti

Belluno (BL)

Azienda Ospedaliera Gaetano Rummo

Benevento (BN)

Azienda Ospedaliero-Universitaria Policlinico – S.Orsola Malpighi di Bologna

Bologna (BO)

Aziende AUSL di Bologna

Bologna (BO)

Ospedale Centrale di Bolzano

Bolzano (BZ)

IRCCS Eugenio Medea – Associazione La Nostra Famiglia – Polo di Bosisio Parini (LC)

Bosisio Parini (LC)

Spedali Civili di Brescia – Ospedale dei Bambini – ASST Spedali Civili, Brescia

Brescia (BS)

I.R.C.C.S. “Eugenio Medea” – Brindisi

Brindisi (BR)

ASSL Cagliari – Ospedale Binaghi

Cagliari (CA)

Azienda Ospedaliera G. Brotzu

Cagliari (CA)

Azienda Ospedaliera di Caserta “Sant’Anna e San Sebastiano”

Caserta (CE)

Azienda Ospedaliero Universitaria “G. Rodolico – San Marco”

Catania (CT)

Azienda Ospedaliera di Catanzaro Pugliese Ciaccio

Catanzaro (CZ)

Azienda Ospedaliero Universitaria Catanzaro- Policlinico Germaneto

Catanzaro (CZ)

ASL 2 Chieti – Ospedale Policlinico SS. Annunziata

Chieti (CH)

Polo Regionale IRCCS “E. Medea” – Conegliano

Conegliano (TV)

Azienda Ospedaliera Universitaria Meyer

Firenze (FI)

Istituto Giannina Gaslini – Ospedale Pediatrico IRCCS

Genova (GE)

Ospedale Policlinico San Martino – Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico

Genova (GE)

ASL Latina

Latina (LT)

Azienda ospedaliera Universitaria Policlinico “G. Martino”

Messina (ME)

Fondazione IRCCS Istituto Neurologico Carlo Besta di Milano

Milano (MI)

IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano

Milano (MI)

Ospedale L. Sacco di Milano – ASST Fatebenefratelli-Sacco

Milano (MI)

Ospedale dei Bambini V. Buzzi di Milano – ASST Fatebenefratelli-Sacco

Milano (MI)

ASST Monza – Ospedale San Gerardo

Monza (MB)

AOU  Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”

Napoli (NA)

Azienda Ospedaliera Specialistica “Dei Colli”

Napoli (NA)

Azienda Ospedaliera Universitaria “Federico II”

Napoli (NA)

Azienda Ospedaliera di Rilievo Nazionale “Santobono – Pausilipon”

Napoli (NA)

Azienda Ospedale Università di Padova

Padova (PD)

U.L.S.S. 6 – Euganea

Padova (PD)

Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma Ospedale Maggiore

Parma (PR)

IRCCS Istituto Neurologico Nazionale a Carattere Scientifico “Fondazione Mondino” di Pavia

Pavia (PV)

Azienda Ospedaliera di Perugia

Perugia (PG)

USL UMBRIA 1

Perugia (PG)

Azienda Ospedaliera Universitaria Pisa – Ospedale Cisanello

Pisa (PI)

Azienda Ospedaliera Universitaria Pisa – Ospedale Santa Chiara Pisa

Pisa (PI)

IRCCS Stella Maris Pisa

Pisa (PI)

ASS 5 – Azienda per l’Assistenza Sanitaria n.5 “Friuli Occidentale” – Presidio Ospedaliero di Pordenone

Pordenone (PN)

Azienda Ospedaliera Regionale San Carlo di Potenza

Potenza (PZ)

IRCCS NEUROMED – Istituto Neurologico Mediterraneo

Pozzilli (IS)

Grande Ospedale Metropolitano – Ospedali Riuniti di Reggio Calabria

Reggio di Calabria (RC)

Azienda AUSL Reggio Emilia – “Arcispedale S. Maria Nuova”

Reggio nell’Emilia (RE)

ASL RM 1 – Azienda Ospedaliero – Universitaria Sant’Andrea

Roma (RM)

Azienda Ospedaliero-Universitaria “Policlinico Umberto I”

Roma (RM)

Ospedale Pediatrico Bambino Gesù – IRCCS

Roma (RM)

Azienda Ospedaliera Universitaria OO.RR “San Giovanni di Dio Ruggi d’Aragona”

Salerno (SA)

Azienda Ospedaliera Universitaria Sassari

Sassari (SS)

Azienda Ospedaliera Universitaria Siena

Siena (SI)

Centro Interregionale delle Malattie Rare del Piemonte e della Valle d’Aosta

Torino (TO)

Presidio Ospedaliero “Santa Chiara” – Trento

Trento (TN)

AULSS 2 Marca Trevigiana – Polo Ospedaliero di Treviso – Ca’ Foncello

Treviso (TV)

Azienda Sanitaria Universitaria Giuliano Isontina

Trieste (TS)

IRCCS Materno Infantile Burlo Garofolo

Trieste (TS)

Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico Associazione Oasi Maria SS. ONLUS

Troina (EN)

Presidio Ospedaliero Universitario “Santa Maria della Misericordia”

Udine (UD)

AULSS 3 Serenissima

Venezia (VE)

AULLS9 Scaligera – Ospedale Polo Riabilitativo Provinciale

Verona (VR)

AULLS9 Scaligera- Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona

Verona (VR)

AULSS 8 Berica – Ospedale San Bortolo di Vicenza

Vicenza (VI)

Esistono farmaci specifici e altri trattamenti per alcune leucodistrofie, sebbene la disponibilità e l’efficacia possano variare a seconda del tipo specifico di leucodistrofia.

Ecco alcune informazioni chiave:

Farmaci specifici:

  • Terapia genica: Nel 2020, è stata approvata in Europa la prima terapia genica per la leucodistrofia metacromatica (MLD), chiamata Libmeldy (atidarsagene autotemcel). Questa terapia, che prevede la correzione del difetto genetico nelle cellule staminali del paziente, ha dimostrato risultati promettenti nel rallentare la progressione della malattia e migliorare la qualità della vita.
  • Trapianto di cellule staminali ematopoietiche: Questo trattamento può essere efficace per alcune leucodistrofie, come la MLD e la malattia di Krabbe, soprattutto se effettuato in fase precoce. Il trapianto può rallentare la progressione della malattia e migliorare i sintomi neurologici.
  • Terapia enzimatica sostitutiva: Questo approccio prevede la somministrazione dell’enzima mancante o difettoso. È in fase di studio per diverse leucodistrofie, ma al momento non è ancora disponibile come trattamento standard.

Altri trattamenti:

  • Fisioterapia: Aiuta a mantenere la mobilità, la forza muscolare e la flessibilità.
  • Logopedia: Supporta le capacità di comunicazione e deglutizione.
  • Terapia occupazionale: Aiuta i pazienti a mantenere l’indipendenza nelle attività quotidiane.