ITTIOSI CONGENITE

MALATTIE DELLA CUTE E DEL TESSUTO SOTTOCUTANEO

NOTE INFORMATIVE
  

Le ittiosi congenite (IC) rappresentano un gruppo eterogeneo di malattie genetiche rare della pelle caratterizzate da un’alterazione del processo di cheratinizzazione.

Questa anomalia porta ad un accumulo eccessivo di squame sulla superficie cutanea, conferendo alla pelle un aspetto secco, ruvido e squamoso, simile a quello delle squame di un pesce (da cui il nome “ittiosi”).

Epidemiologia

L’incidenza complessiva delle IC è stimata in circa 1 caso ogni 200.000 nati vivi. Tuttavia, la prevalenza varia a seconda del tipo specifico di ittiosi e della popolazione considerata.

Eziologia e Genetica

Le IC sono causate da mutazioni in geni che codificano per proteine coinvolte nella formazione e nel mantenimento della barriera cutanea. Queste mutazioni possono essere ereditate in modo autosomico recessivo, autosomico dominante o legato al cromosoma X. Ad oggi, sono stati identificati oltre 40 geni associati alle diverse forme di ittiosi congenita.

Manifestazioni Cliniche

Le manifestazioni cliniche delle IC sono molto variabili e dipendono dal tipo specifico di ittiosi e dalla gravità della mutazione genetica. In generale, i sintomi più comuni includono:

    • Desquamazione cutanea diffusa: le squame possono essere di dimensioni e colore variabili (biancastre, grigiastre, brunastre) e possono interessare tutto il corpo o solo alcune aree.
    • Secchezza cutanea (xerosi): la pelle appare secca, ruvida e screpolata.
    • Eritrodermia: arrossamento diffuso della pelle, spesso presente nelle forme più gravi.
    • Prurito: può essere di intensità variabile e peggiorare con il grattamento.
    • Fissurazioni cutanee: la pelle può presentare delle spaccature dolorose, soprattutto nelle zone di flessione.
    • Ipercheratosi: ispessimento dello strato corneo della pelle.
    • Alterazioni degli annessi cutanei: capelli fragili e radi, unghie ispessite e deformate, anomalie della sudorazione.

Diagnosi

La diagnosi di IC si basa principalmente sull’esame clinico e sull’anamnesi familiare. In alcuni casi, può essere necessaria una biopsia cutanea per confermare la diagnosi e identificare il tipo specifico di ittiosi. L’analisi genetica può essere utile per individuare la mutazione responsabile della malattia e per la consulenza genetica.

Prognosi

La prognosi delle IC dipende dal tipo specifico di ittiosi e dalla gravità delle manifestazioni cliniche. In generale, le forme più gravi possono avere un impatto significativo sulla qualità di vita del paziente e possono essere associate a complicanze come infezioni cutanee, disidratazione, difficoltà di termoregolazione e problemi oculari.

Per trovare i collegamenti con la Struttura Ospedaliera di tuo interesse, cercala nella sezione STRUTTURE OSPEDALIERE (<< cliccando)

NOME PRESIDIO

CITTÁ

Azienda Ospedaliero – Universitaria Ospedali Riuniti di Ancona

Ancona (AN)

Centro Interregionale delle Malattie Rare del Piemonte e della Valle d’Aosta

Aosta (AO)

Azienda Ospedaliera S.G. Moscati

Avellino (AV)

Azienda Ospedaliero – Universitaria Consorziale Policlinico di Bari

Bari (BA)

Azienda Ospedaliero-Universitaria Policlinico – S.Orsola Malpighi di Bologna

Bologna (BO)

Ospedale Centrale di Bolzano

Bolzano (BZ)

Spedali Civili di Brescia – Ospedale dei Bambini – ASST Spedali Civili, Brescia

Brescia (BS)

Azienda Ospedaliera G. Brotzu

Cagliari (CA)

Azienda Ospedaliero-Universitaria di Cagliari

Cagliari (CA)

Azienda Ospedaliero Universitaria “G. Rodolico – San Marco”

Catania (CT)

Azienda Ospedaliera di Catanzaro Pugliese Ciaccio

Catanzaro (CZ)

Azienda Ospedaliero Universitaria Catanzaro- Policlinico Germaneto

Catanzaro (CZ)

ASL 2 Chieti – Ospedale Policlinico SS. Annunziata

Chieti (CH)

Azienda Ospedaliera Universitaria Meyer

Firenze (FI)

Azienda USL Toscana Centro – Azienda USL 11 – Firenze

Firenze (FI)

Istituto Giannina Gaslini – Ospedale Pediatrico IRCCS

Genova (GE)

Ospedale Policlinico San Martino – Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico

Genova (GE)

Azienda Usl Toscana Sud-Est – USL 9 Grosseto

Grosseto (GR)

ASL 5 – Presidio Ospedaliero del Levante Ligure – “Ospedale S.Andrea”

La Spezia (SP)

ASL 1 L’Aquila – Ospedale regionale San Salvatore

L’Aquila (AQ)

Azienda ospedaliera Universitaria Policlinico “G. Martino”

Messina (ME)

Fondazione IRCCS Ca Granda Ospedale Maggiore Policlinico di Milano

Milano (MI)

Ospedale S. Paolo di Milano -ASST SS. Paolo e Carlo

Milano (MI)

Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena

Modena (MO)

AOU  Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”

Napoli (NA)

Azienda Ospedaliera Universitaria “Federico II”

Napoli (NA)

Azienda Ospedaliera di Rilievo Nazionale “A. Cardarelli”

Napoli (NA)

Azienda Ospedaliera di Rilievo Nazionale “Santobono – Pausilipon”

Napoli (NA)

Azienda Ospedale Università di Padova

Padova (PD)

Azienda Ospedaliera Universitaria Policlinico Paolo Giaccone

Palermo (PA)

Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma Ospedale Maggiore

Parma (PR)

Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo di Pavia

Pavia (PV)

Azienda Ospedaliera di Perugia

Perugia (PG)

ASL 3 – Ospedale Civile Spirito Santo

Pescara (PE)

Azienda Ospedaliera Universitaria Pisa – Ospedale Santa Chiara Pisa

Pisa (PI)

Azienda Usl Toscana nord ovest – Versilia e Lucca

Pisa (PI)

ASS 5 – Azienda per l’Assistenza Sanitaria n.5 “Friuli Occidentale” – Presidio Ospedaliero di Pordenone

Pordenone (PN)

Azienda Ospedaliera Regionale San Carlo di Potenza

Potenza (PZ)

Azienda USL Toscana Centro – Azienda USL 4 Prato

Prato (PO)

Grande Ospedale Metropolitano – Ospedali Riuniti di Reggio Calabria

Reggio di Calabria (RC)

Azienda AUSL Reggio Emilia – “Arcispedale S. Maria Nuova”

Reggio nell’Emilia (RE)

Azienda Ospedaliero-Universitaria “Policlinico Umberto I”

Roma (RM)

Fondazione Policlinico Universitario A.Gemelli – Università del Sacro Cuore

Roma (RM)

IRCCS – Istituto Dermopatico Dell’Immacolata

Roma (RM)

Ospedale Pediatrico Bambino Gesù – IRCCS

Roma (RM)

I.R.C.C.S. “Casa Sollievo della Sofferenza” – San Giovanni Rotondo

San Giovanni Rotondo (FG)

Azienda Ospedaliera Universitaria Sassari

Sassari (SS)

Azienda Ospedaliera Universitaria Siena

Siena (SI)

ASL 4 – Presidio Ospedaliero “G. Mazzini”

Teramo (TE)

Azienda Ospedaliera S.Maria di Terni

Terni (TR)

Centro Interregionale delle Malattie Rare del Piemonte e della Valle d’Aosta

Torino (TO)

Presidio Ospedaliero “Santa Chiara” – Trento

Trento (TN)

U.L.S.S. 2 Marca Trevigiana – Polo Ospedaliero di Treviso

Treviso (TV)

Pia Fondazione di Culto e Religione “Cardinale Giovanni Panico” – Azienda Ospedaliera

Tricase (LE)

Azienda Sanitaria Universitaria Giuliano Isontina

Trieste (TS)

IRCCS Materno Infantile Burlo Garofolo

Trieste (TS)

Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico Associazione Oasi Maria SS. ONLUS

Troina (EN)

Presidio Ospedaliero Universitario “Santa Maria della Misericordia”

Udine (UD)

Azienda U.L.S.S. 3 Serenissima -Mestre

Venezia (VE)

Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona

Verona (VR)

U.L.S.S. 8 Berica – Ospedale San Bortolo di Vicenza

Vicenza (VI)

Non esistono farmaci specifici che curino l’ittiosi congenita, ma sono disponibili diversi trattamenti che aiutano a gestire i sintomi e migliorare la qualità della vita dei pazienti.

Trattamenti topici:

  • Emollienti: sono la base del trattamento per tutti i tipi di ittiosi. Aiutano a idratare la pelle, ridurre la desquamazione e prevenire le screpolature. Sono disponibili in diverse formulazioni (creme, lozioni, unguenti) e devono essere applicati più volte al giorno, soprattutto dopo il bagno o la doccia.
  • Cheratolitici: contengono sostanze come l’acido lattico, l’acido salicilico o l’urea, che aiutano a rimuovere le squame e ammorbidire la pelle.
  • Retinoidi topici: derivati della vitamina A, possono essere utili in alcuni casi, ma possono causare irritazione e fotosensibilità.

Trattamenti sistemici:

  • Retinoidi orali: come l’acitretina o l’isotretinoina, possono essere efficaci in alcune forme di ittiosi, ma sono associati a effetti collaterali significativi e richiedono un attento monitoraggio medico.
  • Farmaci biologici: sono in fase di studio per il trattamento di alcune forme di ittiosi, ma la loro efficacia e sicurezza a lungo termine non sono ancora state completamente stabilite.