ITTIOSI A ISTRICE, TIPO CURTH – MACKLIN

MALATTIE DELLA CUTE E DEL TESSUTO SOTTOCUTANEO

NOTE INFORMATIVE
  

L’ittiosi a istrice di Curth-Macklin (IHCM) è una rara genodermatosi appartenente al gruppo delle ittiosi congenite autosomiche dominanti.

È caratterizzata da un’ipercheratosi epidermolitica massiva, con ispessimento dello strato corneo che conferisce alla pelle un aspetto verrucoso, spinoso, “a istrice”.

2. Epidemiologia

L’IHCM è una malattia estremamente rara, con una prevalenza stimata inferiore a 1/1.000.000. Data la sua rarità, non sono disponibili dati epidemiologici precisi sulla sua distribuzione geografica e demografica.

3. Eziologia e Genetica

L’IHCM è causata da mutazioni eterozigoti nel gene KRT1 o KRT10, che codificano per le cheratine 1 e 10, proteine fondamentali per l’integrità strutturale dell’epidermide. Queste mutazioni determinano un’alterazione nella formazione dei filamenti di cheratina, con conseguente aggregazione anomala e rottura delle cellule epidermiche.

4. Manifestazioni Cliniche

Le manifestazioni cliniche dell’IHCM sono variabili, anche all’interno di una stessa famiglia. L’esordio si verifica generalmente alla nascita o nella prima infanzia.

  • Ipercheratosi: La caratteristica principale è la presenza di un’ipercheratosi diffusa, di colore grigio-brunastro, con aspetto verrucoso o spinoso (“a istrice”). Le lesioni sono più evidenti sulle superfici estensorie degli arti, sul tronco e sulle pieghe cutanee.
  • Cheratoderma palmoplantare: Ispessimento della pelle dei palmi delle mani e delle piante dei piedi, che può essere presente in forma lieve o grave.
  • Altri segni: Possono essere presenti anche eritema, ragadi, desquamazione e prurito. In alcuni casi, si possono osservare alterazioni delle unghie e dei capelli.

5. Diagnosi

La diagnosi di IHCM si basa sull’esame clinico e sull’anamnesi familiare. L’esame istologico della cute mostra un’ipercheratosi ortocheratosica con acantosi e papillomatosi. L’analisi al microscopio elettronico rivela la presenza di aggregati anomali di cheratina. La conferma diagnostica si ottiene con l’analisi genetica, che identifica la mutazione responsabile della malattia.

6. Diagnosi Differenziale

L’IHCM deve essere distinta da altre forme di ittiosi, in particolare dall’ipercheratosi epidermolitica, che presenta un quadro clinico simile ma è caratterizzata dalla presenza di bolle e erosioni cutanee.

7. Prognosi

L’IHCM è una malattia cronica che non può essere guarita. Tuttavia, le manifestazioni cliniche possono essere alleviate con un trattamento adeguato. La prognosi è generalmente buona, anche se la qualità della vita può essere compromessa dalla presenza di lesioni cutanee estese e dal prurito.

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NOME PRESIDIO

CITTÁ

Azienda Ospedaliero – Universitaria Ospedali Riuniti di Ancona

Ancona (AN)

Centro Interregionale delle Malattie Rare del Piemonte e della Valle d’Aosta

Aosta (AO)

Azienda Ospedaliera S.G. Moscati

Avellino (AV)

Azienda Ospedaliero-Universitaria Policlinico – S.Orsola Malpighi di Bologna

Bologna (BO)

Ospedale Centrale di Bolzano

Bolzano (BZ)

Spedali Civili di Brescia – Ospedale dei Bambini – ASST Spedali Civili, Brescia

Brescia (BS)

Azienda Ospedaliera G. Brotzu

Cagliari (CA)

Azienda Ospedaliero-Universitaria di Cagliari

Cagliari (CA)

Azienda Ospedaliero Universitaria “G. Rodolico – San Marco”

Catania (CT)

Azienda Ospedaliero Universitaria Catanzaro- Policlinico Germaneto

Catanzaro (CZ)

ASL 2 Chieti – Ospedale Policlinico SS. Annunziata

Chieti (CH)

Azienda Ospedaliera Universitaria Meyer

Firenze (FI)

Istituto Giannina Gaslini – Ospedale Pediatrico IRCCS

Genova (GE)

Ospedale Policlinico San Martino – Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico

Genova (GE)

Azienda Usl Toscana Sud-Est – USL 9 Grosseto

Grosseto (GR)

ASL 5 – Presidio Ospedaliero del Levante Ligure – “Ospedale S.Andrea”

La Spezia (SP)

ASL 1 L’Aquila – Ospedale regionale San Salvatore

L’Aquila (AQ)

Azienda ospedaliera Universitaria Policlinico “G. Martino”

Messina (ME)

Fondazione IRCCS Ca Granda Ospedale Maggiore Policlinico di Milano

Milano (MI)

Ospedale S. Paolo di Milano -ASST SS. Paolo e Carlo

Milano (MI)

Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena

Modena (MO)

AOU  Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”

Napoli (NA)

Azienda Ospedaliera Universitaria “Federico II”

Napoli (NA)

Azienda Ospedaliera di Rilievo Nazionale “A. Cardarelli”

Napoli (NA)

Azienda Ospedaliera di Rilievo Nazionale “Santobono – Pausilipon”

Napoli (NA)

Azienda Ospedale Università di Padova

Padova (PD)

Azienda Ospedaliera Universitaria Policlinico Paolo Giaccone

Palermo (PA)

Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma Ospedale Maggiore

Parma (PR)

Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo di Pavia

Pavia (PV)

Azienda Ospedaliera di Perugia

Perugia (PG)

ASL 3 – Ospedale Civile Spirito Santo

Pescara (PE)

Azienda Ospedaliera Universitaria Pisa – Ospedale Santa Chiara Pisa

Pisa (PI)

Azienda Usl Toscana nord ovest – Versilia e Lucca

Pisa (PI)

ASS 5 – Azienda per l’Assistenza Sanitaria n.5 “Friuli Occidentale” – Presidio Ospedaliero di Pordenone

Pordenone (PN)

Grande Ospedale Metropolitano – Ospedali Riuniti di Reggio Calabria

Reggio di Calabria (RC)

Azienda AUSL Reggio Emilia – “Arcispedale S. Maria Nuova”

Reggio nell’Emilia (RE)

Azienda Ospedaliero-Universitaria “Policlinico Umberto I”

Roma (RM)

Fondazione Policlinico Universitario A.Gemelli – Università del Sacro Cuore

Roma (RM)

IRCCS – Istituto Dermopatico Dell’Immacolata

Roma (RM)

Ospedale Pediatrico Bambino Gesù – IRCCS

Roma (RM)

I.R.C.C.S. “Casa Sollievo della Sofferenza” – San Giovanni Rotondo

San Giovanni Rotondo (FG)

Azienda Ospedaliera Universitaria Sassari

Sassari (SS)

Azienda Ospedaliera Universitaria Siena

Siena (SI)

ASL 4 – Presidio Ospedaliero “G. Mazzini”

Teramo (TE)

Azienda Ospedaliera S.Maria di Terni

Terni (TR)

Centro Interregionale delle Malattie Rare del Piemonte e della Valle d’Aosta

Torino (TO)

Presidio Ospedaliero “Santa Chiara” – Trento

Trento (TN)

U.L.S.S. 2 Marca Trevigiana – Polo Ospedaliero di Treviso

Treviso (TV)

Pia Fondazione di Culto e Religione “Cardinale Giovanni Panico” – Azienda Ospedaliera

Tricase (LE)

Azienda Sanitaria Universitaria Giuliano Isontina

Trieste (TS)

IRCCS Materno Infantile Burlo Garofolo

Trieste (TS)

Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico Associazione Oasi Maria SS. ONLUS

Troina (EN)

Presidio Ospedaliero Universitario “Santa Maria della Misericordia”

Udine (UD)

Azienda U.L.S.S. 3 Serenissima -Mestre

Venezia (VE)

Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona

Verona (VR)

U.L.S.S. 8 Berica – Ospedale San Bortolo di Vicenza

Vicenza (VI)

Non esistono farmaci specifici per curare questa condizione.

Tuttavia, sono disponibili diversi trattamenti che possono aiutare a gestire i sintomi e migliorare la qualità della vita dei pazienti. Questi trattamenti mirano principalmente a:

  • Idratare la pelle: l’applicazione regolare di creme emollienti e idratanti aiuta a ridurre la secchezza e la desquamazione.
  • Rimuovere le squame: l’utilizzo di prodotti cheratolitici, come l’acido salicilico o l’urea, può favorire l’esfoliazione e la rimozione delle squame.
  • Controllare l’infiammazione: in alcuni casi, possono essere prescritti farmaci topici o sistemici per ridurre l’infiammazione e il prurito.
  • Prevenire le infezioni: una buona igiene e l’uso di antisettici possono aiutare a prevenire le infezioni cutanee.

È importante sottolineare che la risposta ai trattamenti può variare da persona a persona. È fondamentale consultare un dermatologo esperto in malattie rare della pelle per ottenere una diagnosi accurata e un piano di trattamento personalizzato.