ISTIOCITOSI A CELLULE DI LANGERHANS

MALATTIE DEL SISTEMA IMMUNITARIO

NOTE INFORMATIVE
  

L’istiocitosi a cellule di Langerhans (LCH) è una malattia rara caratterizzata dall’accumulo anomalo di cellule dendritiche, in particolare cellule di Langerhans, in vari organi e tessuti del corpo.

Queste cellule, normalmente coinvolte nella risposta immunitaria, proliferano in modo incontrollato e formano granulomi, causando danni e disfunzioni agli organi colpiti.

Epidemiologia

L’LCH è una malattia rara con un’incidenza stimata di 4-5 nuovi casi per milione di bambini all’anno. Si manifesta principalmente nei bambini di età compresa tra 1 e 15 anni, con un picco di incidenza tra 1 e 4 anni. Negli adulti, l’LCH è ancora più rara, con un’incidenza di circa 1-2 casi per milione di adulti all’anno.

Eziologia e Genetica

L’eziologia dell’LCH non è ancora completamente compresa. Mentre in passato si pensava fosse una malattia neoplastica, oggi è considerata una disordine infiammatorio con un possibile background genetico.

Recenti studi hanno identificato mutazioni somatiche nel gene BRAF, presente in oltre il 50% dei pazienti con LCH, e in altri geni coinvolti nelle vie di segnalazione cellulare (MAPK). Queste mutazioni contribuiscono alla proliferazione incontrollata delle cellule di Langerhans. Tuttavia, non è ancora chiaro quale sia il fattore scatenante che innesca queste mutazioni. Sono state proposte diverse ipotesi, tra cui infezioni virali e fattori ambientali, ma nessuna di queste è stata confermata.

Manifestazioni Cliniche

L’LCH è una malattia molto eterogenea, con un’ampia gamma di manifestazioni cliniche che dipendono dall’organo o dagli organi coinvolti. Può presentarsi come una malattia localizzata a un singolo organo (forma unifocale) o coinvolgere più organi (forma multifocale).

Le manifestazioni cliniche più comuni includono:

  • Lesioni ossee: sono la manifestazione più frequente, soprattutto nei bambini. Le ossa più colpite sono il cranio, le costole, la colonna vertebrale e le ossa lunghe. Le lesioni ossee possono causare dolore, gonfiore e fratture patologiche.
  • Lesioni cutanee: si manifestano con papule, noduli, vescicole o erosioni, soprattutto sul cuoio capelluto, sul tronco e nelle pieghe cutanee. Nei neonati, possono presentarsi come un’eruzione cutanea simile alla dermatite seborroica.
  • Diabete insipido centrale: è causato dal coinvolgimento dell’ipofisi e si manifesta con poliuria (aumento della produzione di urina) e polidipsia (aumento della sete).
  • Otite media esterna: è un’infezione dell’orecchio esterno che può causare dolore, prurito e secrezione.
  • Coinvolgimento polmonare: si manifesta con tosse, dispnea e dolore toracico. Nei fumatori, può evolvere in fibrosi polmonare.
  • Epatosplenomegalia: ingrossamento del fegato e della milza.
  • Linfadenopatia: ingrossamento dei linfonodi.

Diagnosi

La diagnosi di LCH si basa sulla combinazione di:

  • Esame obiettivo: valutazione dei sintomi e dei segni clinici.
  • Indagini radiologiche: radiografie, TC, risonanza magnetica per identificare le lesioni ossee e il coinvolgimento di altri organi.
  • Biopsia: prelievo di un campione di tessuto dalla lesione per l’esame istologico. L’esame istologico mostra la presenza di cellule di Langerhans e di altre cellule infiammatorie.
  • Immunoistochimica: analisi del tessuto bioptico per identificare marcatori specifici delle cellule di Langerhans, come CD1a e S100.
  • Analisi genetica: ricerca di mutazioni nel gene BRAF e in altri geni correlati.

Prognosi

La prognosi dell’LCH è variabile e dipende da diversi fattori, tra cui:

  • Età del paziente: la prognosi è generalmente migliore nei bambini rispetto agli adulti.
  • Estensione della malattia: la malattia localizzata a un singolo organo ha una prognosi migliore rispetto alla malattia multisistemica.
  • Organi coinvolti: il coinvolgimento di organi vitali, come il fegato, i polmoni o il sistema nervoso centrale, peggiora la prognosi.
  • Risposta al trattamento: la risposta alla terapia è un fattore prognostico importante.

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NOME PRESIDIO

CITTÁ

Azienda Ospedaliero – Universitaria Ospedali Riuniti di Ancona

Ancona (AN)

Centro Interregionale delle Malattie Rare del Piemonte e della Valle d’Aosta

Aosta (AO)

ASL 3 – Ospedale La Colletta

Arenzano (GE)

Azienda Usl Toscana Sud-Est – Arezzo

Arezzo (AR)

CRO – Centro di Riferimento Oncologico di Aviano

Aviano (PN)

Istituto Ortopedico Rizzoli – Sicilia

Bagheria (PA)

Azienda Ospedaliero – Universitaria Consorziale Policlinico di Bari

Bari (BA)

Ospedale “V. Emanuele II” – Bisceglie

Bisceglie (BT)

Azienda Ospedaliero-Universitaria Policlinico – S.Orsola Malpighi di Bologna

Bologna (BO)

Istituto Ortopedico Rizzoli

Bologna (BO)

Ospedale Centrale di Bolzano

Bolzano (BZ)

Spedali Civili di Brescia – Ospedale dei Bambini – ASST Spedali Civili, Brescia

Brescia (BS)

Presidio Ospedaliero “Di Summa – Perrino” – Brindisi

Brindisi (BR)

Azienda Ospedaliera G. Brotzu

Cagliari (CA)

Azienda Ospedaliero Universitaria “G. Rodolico – San Marco”

Catania (CT)

Azienda Ospedaliera di Catanzaro Pugliese Ciaccio

Catanzaro (CZ)

Azienda Ospedaliero Universitaria Catanzaro- Policlinico Germaneto

Catanzaro (CZ)

Azienda Ospedaliera di Cosenza – Presidio Ospedaliero “ANNUNZIATA”

Cosenza (CS)

Azienda Ospedaliera Universitaria Careggi Firenze

Firenze (FI)

Azienda Ospedaliera Universitaria Meyer

Firenze (FI)

Azienda Ospedaliera Universitaria “Ospedali Riuniti” – Foggia

Foggia (FG)

Azienda USL di Forlì – Ospedale G.B. Morgagni – L. Pierantoni

Forlì (FC)

Istituto Giannina Gaslini – Ospedale Pediatrico IRCCS

Genova (GE)

Ospedale Policlinico San Martino – Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico

Genova (GE)

Azienda ospedaliera Universitaria Policlinico “G. Martino”

Messina (ME)

Fondazione IRCCS Ca Granda Ospedale Maggiore Policlinico di Milano

Milano (MI)

Fondazione IRCCS Istituto Nazionale dei Tumori di Milano

Milano (MI)

Fondazione IRCCS Istituto Neurologico Carlo Besta di Milano

Milano (MI)

IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano

Milano (MI)

Ospedale Niguarda di Milano – ASST Grande Ospedale Metropolitano Niguarda

Milano (MI)

Ospedale San Giuseppe di Milano

Milano (MI)

Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena

Modena (MO)

ASST Monza – Ospedale San Gerardo

Monza (MB)

AOU  Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”

Napoli (NA)

Azienda Ospedaliera Specialistica “Dei Colli”

Napoli (NA)

Azienda Ospedaliera Universitaria “Federico II”

Napoli (NA)

Azienda Ospedaliera di Rilievo Nazionale “Santobono – Pausilipon”

Napoli (NA)

Azienda Ospedale Università di Padova

Padova (PD)

ARNAS Civico – Di Cristina Benfratelli

Palermo (PA)

Azienda Ospedaliera- Ospedali riuniti Villa Sofia- Cervello

Palermo (PA)

Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico (IRCCS) Istituto Mediterraneo per i Trapianti e Terapie ad Alta Specializzazione (ISMETT)

Palermo (PA)

Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo di Pavia

Pavia (PV)

Azienda Ospedaliera di Perugia

Perugia (PG)

ASL 3 – Ospedale Civile Spirito Santo

Pescara (PE)

Azienda Ospedaliera Universitaria Pisa – Ospedale Santa Chiara Pisa

Pisa (PI)

Azienda USL Toscana Centro – Azienda USL 3 Pistoia

Pistoia (PT)

ASS 5 – Azienda per l’Assistenza Sanitaria n.5 “Friuli Occidentale” – Presidio Ospedaliero di Pordenone

Pordenone (PN)

Azienda Ospedaliera Regionale San Carlo di Potenza

Potenza (PZ)

Grande Ospedale Metropolitano – Ospedali Riuniti di Reggio Calabria

Reggio di Calabria (RC)

Azienda AUSL Reggio Emilia – “Arcispedale S. Maria Nuova”

Reggio nell’Emilia (RE)

ASL RM 1 – Azienda Ospedaliero – Universitaria Sant’Andrea

Roma (RM)

Azienda Ospedaliero-Universitaria “Policlinico Umberto I”

Roma (RM)

Fondazione Policlinico Universitario A.Gemelli – Università del Sacro Cuore

Roma (RM)

Ospedale Pediatrico Bambino Gesù – IRCCS

Roma (RM)

IRCCS Istituto Clinico Humanitas di Rozzano

Rozzano (MI)

Azienda Ospedaliera Universitaria Sassari

Sassari (SS)

ASL 2 – Ospedale San Paolo

Savona (SV)

Azienda Ospedaliera Universitaria Siena

Siena (SI)

Presidio Ospedaliero Centrale “SS. Annunziata” – Taranto

Taranto (TA)

Azienda Ospedaliera S.Maria di Terni

Terni (TR)

USL UMBRIA 2

Terni (TR)

Centro Interregionale delle Malattie Rare del Piemonte e della Valle d’Aosta

Torino (TO)

Presidio Ospedaliero “Santa Chiara” – Trento

Trento (TN)

U.L.S.S. 2 Marca Trevigiana – Polo Ospedaliero di Treviso

Treviso (TV)

Azienda Sanitaria Universitaria Giuliano Isontina

Trieste (TS)

IRCCS Materno Infantile Burlo Garofolo

Trieste (TS)

Presidio Ospedaliero Universitario “Santa Maria della Misericordia”

Udine (UD)

ASST Sette Laghi – Ospedale “Filippo Del Ponte” di Varese

Varese (VA)

Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona

Verona (VR)

Esistono farmaci specifici e altri trattamenti per l’istiocitosi a cellule di Langerhans (LCH). La terapia specifica dipende da diversi fattori, tra cui l’età del paziente, l’estensione della malattia e gli organi coinvolti.

Farmaci:

  • Chemioterapia: spesso utilizzata per le forme multisistemiche di LCH, può includere farmaci come vinblastina e prednisone.
  • Terapie mirate: per pazienti con mutazioni specifiche, come la mutazione BRAF V600, possono essere utilizzati farmaci come dabrafenib e trametinib.
  • Altri farmaci: a seconda dei sintomi e delle complicanze, possono essere prescritti altri farmaci, come antidolorifici, antibiotici o farmaci per controllare la funzione endocrina.

Altri trattamenti:

  • Chirurgia: può essere necessaria per rimuovere lesioni ossee o per trattare complicanze come l’accumulo di liquido nel cervello (idrocefalo).
  • Radioterapia: può essere utilizzata per trattare lesioni ossee o altre lesioni che non rispondono alla chemioterapia.
  • Trapianto di cellule staminali: può essere un’opzione per i pazienti con LCH che non rispondono ad altri trattamenti.
  • Cure palliative: mirano a migliorare la qualità della vita dei pazienti con LCH avanzata, alleviando i sintomi e fornendo supporto psicologico.