ISTIDINEMIA

MALATTIE DEL METABOLISMO

NOTE INFORMATIVE
  

L’istidinemia è una rara malattia metabolica ereditaria caratterizzata dall’accumulo dell’aminoacido istidina nell’organismo.

Questa condizione è causata da un deficit dell’enzima istidasi, responsabile della conversione dell’istidina in acido urocanico.

Epidemiologia

L’istidinemia è una condizione rara, con una prevalenza stimata di circa 1 caso ogni 10.000-20.000 nati vivi. Tuttavia, la sua prevalenza effettiva potrebbe essere sottostimata a causa della frequente assenza di sintomi evidenti. La malattia si manifesta in tutte le etnie, ma sembra essere più comune in Giappone.

Eziologia e Genetica

L’istidinemia è causata da mutazioni nel gene HAL, situato sul cromosoma 12q22-q24.1, che codifica per l’enzima istidasi. La malattia si trasmette con modalità autosomica recessiva, il che significa che un individuo deve ereditare due copie del gene mutato (una da ciascun genitore) per manifestare la malattia. I genitori di un individuo affetto sono generalmente portatori sani, ovvero possiedono una copia del gene mutato e una copia normale.

Manifestazioni Cliniche

Nella maggior parte dei casi, l’istidinemia è asintomatica. Tuttavia, alcuni individui possono presentare:

  • Ritardo mentale: Sebbene non sia una caratteristica costante, alcuni pazienti possono manifestare un ritardo nello sviluppo intellettivo.
  • Difficoltà di linguaggio: Problemi nell’articolazione delle parole e nel linguaggio espressivo.
  • Disturbi comportamentali: Iperattività, difficoltà di attenzione e altri problemi comportamentali sono stati riportati in alcuni casi.
  • Convulsioni: In rari casi, possono verificarsi episodi convulsivi.

È importante sottolineare che la correlazione tra l’istidinemia e queste manifestazioni cliniche non è ancora del tutto chiara, e molti individui affetti non presentano alcun sintomo.

Diagnosi

La diagnosi di istidinemia si basa su:

  • Screening neonatale: In alcuni paesi, lo screening neonatale per l’istidinemia è incluso nei programmi di screening di routine. Questo test misura i livelli di istidina nel sangue prelevato dal tallone del neonato.
  • Test di conferma: In caso di screening neonatale positivo o sospetto clinico, vengono effettuati test di conferma per misurare l’attività dell’enzima istidasi e i livelli di istidina nel sangue e nelle urine.
  • Analisi genetica: L’analisi del gene HAL può confermare la diagnosi e identificare le specifiche mutazioni presenti.

Prognosi

La prognosi per gli individui con istidinemia è generalmente buona. La maggior parte dei pazienti non sviluppa sintomi significativi e conduce una vita normale. Nei casi in cui si manifestano sintomi neurologici o comportamentali, un intervento precoce con una dieta a basso contenuto di istidina può contribuire a migliorare lo sviluppo e la qualità della vita.

Per trovare i collegamenti con la Struttura Ospedaliera di tuo interesse, cercala nella sezione STRUTTURE OSPEDALIERE (<< cliccando)

NOME PRESIDIO

CITTÁ

Centro Interregionale delle Malattie Rare del Piemonte e della Valle d’Aosta

Aosta (AO)

Azienda Ospedaliero – Universitaria Consorziale Policlinico di Bari

Bari (BA)

ASST Papa Giovanni XXIII – Ospedale Papa Giovanni XXIII

Bergamo (BG)

Azienda Ospedaliero-Universitaria Policlinico – S.Orsola Malpighi di Bologna

Bologna (BO)

Aziende AUSL di Bologna

Bologna (BO)

Ospedale Centrale di Bolzano

Bolzano (BZ)

Spedali Civili di Brescia – Ospedale dei Bambini – ASST Spedali Civili, Brescia

Brescia (BS)

Azienda Ospedaliera G. Brotzu

Cagliari (CA)

Azienda Ospedaliero Universitaria “G. Rodolico – San Marco”

Catania (CT)

AOU Renato Dulbecco di Catanzaro

Catanzaro (CZ)

Azienda Ospedaliero Universitaria Catanzaro- Policlinico Germaneto

Catanzaro (CZ)

ASL 2 Chieti – Ospedale Policlinico SS. Annunziata

Chieti (CH)

Azienda Ospedaliera di Cosenza – Presidio Ospedaliero “ANNUNZIATA”

Cosenza (CS)

Azienda USL Toscana Centro – Azienda USL 11 Empoli

Empoli (FI)

Azienda Ospedaliera Universitaria Careggi Firenze

Firenze (FI)

Azienda Ospedaliera Universitaria Meyer

Firenze (FI)

Azienda Ospedaliera Universitaria “Ospedali Riuniti” – Foggia

Foggia (FG)

Istituto Giannina Gaslini – Ospedale Pediatrico IRCCS

Genova (GE)

Ospedale Policlinico San Martino – Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico

Genova (GE)

Azienda ospedaliera Universitaria Policlinico “G. Martino”

Messina (ME)

Fondazione IRCCS Ca Granda Ospedale Maggiore Policlinico di Milano

Milano (MI)

Fondazione IRCCS Istituto Neurologico Carlo Besta di Milano

Milano (MI)

IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano

Milano (MI)

Ospedale Niguarda di Milano – ASST Grande Ospedale Metropolitano Niguarda

Milano (MI)

Ospedale S. Paolo di Milano -ASST SS. Paolo e Carlo

Milano (MI)

Ospedale dei Bambini V. Buzzi di Milano – ASST Fatebenefratelli-Sacco

Milano (MI)

Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena

Modena (MO)

ASST Monza – Ospedale San Gerardo

Monza (MB)

Azienda Ospedaliera di Rilievo Nazionale “Santobono – Pausilipon”

Napoli (NA)

Azienda Ospedale Università di Padova

Padova (PD)

U.L.S.S. 6 – Euganea

Padova (PD)

ARNAS Civico – Di Cristina Benfratelli

Palermo (PA)

Azienda Ospedaliera Universitaria Policlinico Paolo Giaccone

Palermo (PA)

Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma Ospedale Maggiore

Parma (PR)

Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo di Pavia

Pavia (PV)

IRCCS Istituto Neurologico Nazionale a Carattere Scientifico “Fondazione Mondino” di Pavia

Pavia (PV)

Azienda Ospedaliera di Perugia

Perugia (PG)

Azienda USL di Piacenza – Ospedale Guglielmo da Saliceto

Piacenza (PC)

Azienda Ospedaliera Universitaria Pisa – Ospedale Santa Chiara Pisa

Pisa (PI)

IRCCS Stella Maris Pisa

Pisa (PI)

ASS 5 – Azienda per l’Assistenza Sanitaria n.5 “Friuli Occidentale” – Presidio Ospedaliero di Pordenone

Pordenone (PN)

Azienda AUSL Reggio Emilia – “Arcispedale S. Maria Nuova”

Reggio nell’Emilia (RE)

Azienda Ospedaliero-Universitaria “Policlinico Umberto I”

Roma (RM)

Fondazione Policlinico Universitario A.Gemelli – Università del Sacro Cuore

Roma (RM)

Ospedale Pediatrico Bambino Gesù – IRCCS

Roma (RM)

Azienda Ospedaliera Universitaria Siena

Siena (SI)

Centro Interregionale delle Malattie Rare del Piemonte e della Valle d’Aosta

Torino (TO)

Presidio Ospedaliero “Santa Chiara” – Trento

Trento (TN)

U.L.S.S. 2 Marca Trevigiana – Polo Ospedaliero di Treviso

Treviso (TV)

Azienda Sanitaria Universitaria Giuliano Isontina

Trieste (TS)

IRCCS Materno Infantile Burlo Garofolo

Trieste (TS)

Presidio Ospedaliero Universitario “Santa Maria della Misericordia”

Udine (UD)

Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona

Verona (VR)

Non esistono farmaci specifici per curare l’istidinemia.

Tuttavia, poiché la maggior parte delle persone con istidinemia non manifesta sintomi o problemi di salute significativi, il trattamento si concentra principalmente sulla gestione dei livelli di istidina e sulla prevenzione di eventuali complicazioni.

Ecco alcune delle strategie terapeutiche utilizzate:

  • Dieta a basso contenuto di istidina: In alcuni casi, soprattutto nei neonati e nei bambini piccoli, può essere raccomandata una dieta con un ridotto apporto di istidina per mantenere i livelli di questo amminoacido entro un intervallo accettabile. Questo approccio può aiutare a prevenire potenziali problemi di sviluppo neurologico. È importante che la dieta sia seguita sotto la supervisione di un medico o di un dietologo specializzato in malattie metaboliche, per garantire un adeguato apporto nutrizionale.
  • Monitoraggio e follow-up regolari: È fondamentale un monitoraggio medico regolare per valutare i livelli di istidina e lo stato di salute generale. Questo può includere esami del sangue, delle urine e valutazioni dello sviluppo neurologico, soprattutto nei bambini.
  • Supporto e consulenza genetica: La consulenza genetica può essere utile per le famiglie con istidinemia, per comprendere meglio la malattia, il modello di ereditarietà e il rischio di ricorrenza in future gravidanze.