IPOMELANOSI DI ITO

MALATTIE DELLA CUTE E DEL TESSUTO SOTTOCUTANEO

NOTE INFORMATIVE
  

L’Ipomelanosi di Ito è una rara malattia della pigmentazione caratterizzata da macchie cutanee ipopigmentate (più chiare) con una distribuzione a chiazze o a strisce che seguono le linee di Blaschko.

Queste linee rappresentano i percorsi di migrazione dei neuroblasti embrionali e non corrispondono ai nervi o ai vasi sanguigni.

Epidemiologia

  • Prevalenza: stimata tra 1:8.000 e 1:10.000 nati vivi.
  • Distribuzione: colpisce entrambi i sessi, senza predilezione etnica.
  • Incidenza: non ci sono dati precisi sull’incidenza, ma si ritiene che possa essere sottostimata a causa della variabilità delle manifestazioni cliniche e della difficoltà diagnostica.

Eziologia e Genetica

L’Ipomelanosi di Ito è causata da un mosaicism genetico, ovvero la presenza di due o più linee cellulari geneticamente distinte all’interno dello stesso individuo. Le cellule con la mutazione genetica responsabile dell’ipomelanosi sono presenti solo in alcune aree della pelle, dando origine alle caratteristiche macchie ipopigmentate.

Le mutazioni genetiche associate all’Ipomelanosi di Ito sono diverse e possono coinvolgere geni che regolano lo sviluppo e la migrazione dei melanociti, le cellule responsabili della produzione di melanina. Alcuni dei geni implicati includono:

  • GNAS1: codifica per la proteina Gs alfa, coinvolta nella trasduzione del segnale intracellulare.
  • KRAS: oncogene che regola la proliferazione e la differenziazione cellulare.
  • NRAS: altro oncogene con funzioni simili a KRAS.

La maggior parte dei casi di Ipomelanosi di Ito sono sporadici, ovvero non ereditari. Tuttavia, sono stati descritti alcuni casi familiari con trasmissione autosomica dominante.

Manifestazioni Cliniche

Le macchie ipopigmentate sono il segno distintivo dell’Ipomelanosi di Ito. Possono variare per forma, dimensione e distribuzione, ma in genere presentano le seguenti caratteristiche:

  • Colore: bianco, grigio chiaro o marrone chiaro.
  • Forma: a chiazze irregolari, a strisce lineari o a vortice.
  • Distribuzione: seguono le linee di Blaschko, spesso su un lato del corpo.
  • Localizzazione: più frequenti su tronco, arti e collo, ma possono interessare anche il viso e il cuoio capelluto.

Oltre alle macchie cutanee, l’Ipomelanosi di Ito può essere associata a una serie di altre anomalie, tra cui:

  • Anomalie neurologiche: ritardo mentale, epilessia, autismo, disturbi del movimento.
  • Anomalie oculari: strabismo, nistagmo, coloboma.
  • Anomalie muscoloscheletriche: scoliosi, deformità degli arti.
  • Anomalie dentali: malformazioni dei denti.

Diagnosi

La diagnosi di Ipomelanosi di Ito si basa principalmente sull’esame clinico e sulla valutazione delle caratteristiche delle macchie ipopigmentate. La biopsia cutanea può essere utile per confermare la diagnosi e escludere altre condizioni. L’analisi genetica può essere effettuata per identificare la mutazione responsabile, ma non è sempre necessaria per la diagnosi.

Diagnosi differenziale

È importante distinguere l’Ipomelanosi di Ito da altre condizioni che possono presentare macchie ipopigmentate, come:

  • Nevo acromico: macchia congenita singola, ben delimitata, di colore bianco.
  • Piebaldismo: malattia autosomica dominante caratterizzata da macchie bianche su fronte, tronco e arti.
  • Sclerosi tuberosa: malattia genetica con macchie ipopigmentate, angiofibromi facciali e altre anomalie.

Prognosi

La prognosi dell’Ipomelanosi di Ito dipende dalla presenza e dalla gravità delle anomalie associate. Le macchie cutanee sono benigne e non richiedono trattamento. Le anomalie neurologiche, se presenti, possono influenzare significativamente la qualità della vita del paziente.

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NOME PRESIDIO

CITTÁ

Azienda Ospedaliero – Universitaria Ospedali Riuniti di Ancona

Ancona (AN)

Centro Interregionale delle Malattie Rare del Piemonte e della Valle d’Aosta

Aosta (AO)

Azienda Ospedaliera S.G. Moscati

Avellino (AV)

Azienda Ospedaliero – Universitaria Consorziale Policlinico di Bari

Bari (BA)

Azienda Ospedaliera Gaetano Rummo

Benevento (BN)

Azienda Ospedaliero-Universitaria Policlinico – S.Orsola Malpighi di Bologna

Bologna (BO)

Ospedale Centrale di Bolzano

Bolzano (BZ)

Spedali Civili di Brescia – Ospedale dei Bambini – ASST Spedali Civili, Brescia

Brescia (BS)

Azienda Ospedaliera G. Brotzu

Cagliari (CA)

Azienda Ospedaliero Universitaria “G. Rodolico – San Marco”

Catania (CT)

Azienda Ospedaliero Universitaria Catanzaro- Policlinico Germaneto

Catanzaro (CZ)

Azienda Ospedaliera Universitaria Careggi Firenze

Firenze (FI)

Azienda Ospedaliera Universitaria Meyer

Firenze (FI)

Istituto Giannina Gaslini – Ospedale Pediatrico IRCCS

Genova (GE)

Ospedale Policlinico San Martino – Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico

Genova (GE)

ASL 5 – Presidio Ospedaliero del Levante Ligure – “Ospedale S.Andrea”

La Spezia (SP)

Azienda ospedaliera Universitaria Policlinico “G. Martino”

Messina (ME)

Fondazione IRCCS Ca Granda Ospedale Maggiore Policlinico di Milano

Milano (MI)

Ospedale Fatebenefratelli e oftalmico di Milano – ASST Fatebenefratelli-Sacco

Milano (MI)

Ospedale S. Paolo di Milano -ASST SS. Paolo e Carlo

Milano (MI)

Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena

Modena (MO)

AOU  Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”

Napoli (NA)

Azienda Ospedaliera Universitaria “Federico II”

Napoli (NA)

Azienda Ospedaliera di Rilievo Nazionale “A. Cardarelli”

Napoli (NA)

Azienda Ospedaliera di Rilievo Nazionale “Santobono – Pausilipon”

Napoli (NA)

Azienda Ospedale Università di Padova

Padova (PD)

Azienda Ospedaliera Universitaria Policlinico Paolo Giaccone

Palermo (PA)

Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma Ospedale Maggiore

Parma (PR)

Azienda Ospedaliera di Perugia

Perugia (PG)

Azienda Ospedaliera Universitaria Pisa – Ospedale Santa Chiara Pisa

Pisa (PI)

ASS 5 – Azienda per l’Assistenza Sanitaria n.5 “Friuli Occidentale” – Presidio Ospedaliero di Pordenone

Pordenone (PN)

Grande Ospedale Metropolitano – Ospedali Riuniti di Reggio Calabria

Reggio di Calabria (RC)

Azienda AUSL Reggio Emilia – “Arcispedale S. Maria Nuova”

Reggio nell’Emilia (RE)

Azienda Ospedaliero-Universitaria “Policlinico Umberto I”

Roma (RM)

Fondazione Policlinico Universitario A.Gemelli – Università del Sacro Cuore

Roma (RM)

Ospedale Pediatrico Bambino Gesù – IRCCS

Roma (RM)

I.R.C.C.S. “Casa Sollievo della Sofferenza” – San Giovanni Rotondo

San Giovanni Rotondo (FG)

Azienda Ospedaliera Universitaria Sassari

Sassari (SS)

Azienda Ospedaliera Universitaria Siena

Siena (SI)

Azienda Ospedaliera S.Maria di Terni

Terni (TR)

Centro Interregionale delle Malattie Rare del Piemonte e della Valle d’Aosta

Torino (TO)

Presidio Ospedaliero “Santa Chiara” – Trento

Trento (TN)

U.L.S.S. 2 Marca Trevigiana – Polo Ospedaliero di Treviso

Treviso (TV)

Azienda Sanitaria Universitaria Giuliano Isontina

Trieste (TS)

IRCCS Materno Infantile Burlo Garofolo

Trieste (TS)

Presidio Ospedaliero Universitario “Santa Maria della Misericordia”

Udine (UD)

Azienda U.L.S.S. 3 Serenissima -Mestre

Venezia (VE)

Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona

Verona (VR)

U.L.S.S. 8 Berica – Ospedale San Bortolo di Vicenza

Vicenza (VI)

Non esistono farmaci specifici per curare l’Ipomelanosi di Ito. Questa malattia rara, caratterizzata da macchie chiare sulla pelle a causa della mancanza di melanina, è spesso associata ad altre anomalie come quelle del sistema nervoso centrale, degli occhi o dei muscoli.

Il trattamento si concentra quindi sulla gestione delle eventuali condizioni associate:

  • Anomalie del sistema nervoso centrale: se presenti, come epilessia o ritardo dello sviluppo, vengono trattate con farmaci specifici (antiepilettici, terapie di supporto).
  • Anomalie oculari: se presenti, vengono trattate con interventi specifici a seconda del problema.
  • Anomalie muscoloscheletriche: se presenti, possono richiedere fisioterapia o interventi chirurgici.