NOTE INFORMATIVE SU QUESTA MALATTIA
L’ipogonadismo ipogonadotropo congenito (CHH) è una condizione rara caratterizzata da un deficit di ormoni sessuali (testosterone negli uomini, estrogeni nelle donne) causato da una produzione insufficiente di gonadotropine, ormoni ipofisari che stimolano le gonadi (testicoli e ovaie).
Questa deficienza ormonale si traduce in un mancato o incompleto sviluppo puberale e, negli adulti, in infertilità.
Epidemiologia
La CHH è una condizione rara, con una prevalenza stimata di 1 caso ogni 10.000-30.000 individui. È più comune nei maschi rispetto alle femmine.
Eziologia e Genetica
La CHH può essere causata da un’ampia varietà di fattori genetici e, più raramente, acquisiti. La maggior parte dei casi sono dovuti a mutazioni in geni che regolano lo sviluppo e la funzione dell’asse ipotalamo-ipofisario-gonadico.
Alcune delle mutazioni genetiche più comuni associate alla CHH includono:
- Gene GNRHR: codifica per il recettore dell’ormone di rilascio delle gonadotropine (GnRH), responsabile della stimolazione del rilascio di gonadotropine dall’ipofisi.
- Gene KISS1: codifica per la kisspeptina, un neuropeptide che stimola il rilascio di GnRH.
- Gene KAL1: associato alla sindrome di Kallmann, una forma di CHH caratterizzata da ipogonadismo e anosmia (perdita dell’olfatto).
La CHH può essere ereditata con diverse modalità:
- Autosomica recessiva: entrambi i genitori devono essere portatori della mutazione genetica affinché la malattia si manifesti nel figlio.
- Autosomica dominante: è sufficiente una copia del gene mutato per sviluppare la malattia.
- Legata al cromosoma X: la mutazione è presente sul cromosoma X.
In alcuni casi, la CHH può essere causata da fattori acquisiti, come traumi cranici, tumori ipofisari o interventi chirurgici al cervello.
Manifestazioni Cliniche
Le manifestazioni cliniche della CHH variano a seconda del sesso, dell’età di esordio e della gravità del deficit ormonale.
Nei maschi:
- Alla nascita: micropene e/o criptorchidismo (testicoli ritenuti).
- Durante la pubertà: assenza o ritardo dello sviluppo dei caratteri sessuali secondari (crescita dei peli pubici e ascellari, sviluppo della massa muscolare, cambiamento del timbro della voce).
- In età adulta: infertilità, riduzione della libido, disfunzione erettile, osteoporosi, diminuzione della massa muscolare e della forza fisica, anemia, depressione e ansia.
Nelle femmine:
- Durante la pubertà: assenza o ritardo dello sviluppo dei caratteri sessuali secondari (sviluppo del seno, crescita dei peli pubici e ascellari, menarca).
- In età adulta: amenorrea (assenza di mestruazioni), infertilità, secchezza vaginale, vampate di calore, osteoporosi, diminuzione della libido.
Diagnosi
La diagnosi di CHH si basa su:
- Anamnesi e esame obiettivo: valutazione dei sintomi e dei segni clinici.
- Dosaggi ormonali: bassi livelli di testosterone (negli uomini) o estradiolo (nelle donne), associati a bassi livelli di gonadotropine (LH e FSH).
- Test di stimolazione con GnRH: valuta la risposta dell’ipofisi alla stimolazione con GnRH.
- Risonanza magnetica nucleare (RMN) dell’encefalo: per escludere la presenza di tumori ipofisari o altre anomalie cerebrali.
- Test genetici: per identificare eventuali mutazioni genetiche associate alla CHH.
Prognosi
La prognosi della CHH è generalmente buona se la diagnosi è precoce e il trattamento è adeguato. La terapia ormonale sostitutiva con testosterone (negli uomini) o estrogeni e progesterone (nelle donne) può indurre lo sviluppo puberale e ripristinare la fertilità.
CENTRI DI DIAGNOSI E CURA PER QUESTA MALATTIA
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NOME PRESIDIO |
CITTÁ |
Azienda Ospedaliero – Universitaria Ospedali Riuniti di Ancona |
Ancona (AN) |
Centro Interregionale delle Malattie Rare del Piemonte e della Valle d’Aosta |
Aosta (AO) |
Azienda Ospedaliera S.G. Moscati |
Avellino (AV) |
Azienda Ospedaliero – Universitaria Consorziale Policlinico di Bari |
Bari (BA) |
Azienda Ospedaliera Gaetano Rummo |
Benevento (BN) |
Azienda Ospedaliero-Universitaria Policlinico – S.Orsola Malpighi di Bologna |
Bologna (BO) |
Aziende AUSL di Bologna |
Bologna (BO) |
Ospedale Centrale di Bolzano |
Bolzano (BZ) |
Spedali Civili di Brescia – Ospedale dei Bambini – ASST Spedali Civili, Brescia |
Brescia (BS) |
Azienda Ospedaliera G. Brotzu |
Cagliari (CA) |
Azienda Ospedaliero-Universitaria di Cagliari |
Cagliari (CA) |
Azienda Ospedaliera di Rilievo Nazionale e di Alta Specializzazione (ARNAS) Garibaldi – Nesima |
Catania (CT) |
AOU Renato Dulbecco di Catanzaro |
Catanzaro (CZ) |
Azienda Ospedaliera di Catanzaro Pugliese Ciaccio |
Catanzaro (CZ) |
Azienda Ospedaliero Universitaria Catanzaro- Policlinico Germaneto |
Catanzaro (CZ) |
Presidio Ospedaliero “G. Tatarella” – Cerignola |
Cerignola (FG) |
ASL 2 Chieti – Ospedale Policlinico SS. Annunziata |
Chieti (CH) |
Azienda Ospedaliera Universitaria Careggi Firenze |
Firenze (FI) |
Azienda Ospedaliera Universitaria Meyer |
Firenze (FI) |
Azienda USL di Forlì – Ospedale G.B. Morgagni – L. Pierantoni |
Forlì (FC) |
Ospedale “Sacro Cuore di Gesù” Gallipoli |
Gallipoli (LE) |
Istituto Giannina Gaslini – Ospedale Pediatrico IRCCS |
Genova (GE) |
Ospedale Policlinico San Martino – Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico |
Genova (GE) |
ASL 1 L’Aquila – Ospedale regionale San Salvatore |
L’Aquila (AQ) |
Azienda ospedaliera Universitaria Policlinico “G. Martino” |
Messina (ME) |
Fondazione IRCCS Ca Granda Ospedale Maggiore Policlinico di Milano |
Milano (MI) |
IRCCS Istituto Auxologico Italiano |
Milano (MI) |
IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano |
Milano (MI) |
Ospedale Niguarda di Milano – ASST Grande Ospedale Metropolitano Niguarda |
Milano (MI) |
AUSL Modena – Ospedale S.Agostino Estense di Baggiovara |
Modena (MO) |
Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena |
Modena (MO) |
ASST Spedali Civili – Ospedale di Montichiari |
Montichiari (BS) |
ASST Monza – Ospedale San Gerardo |
Monza (MB) |
Azienda Ospedaliera Universitaria “Federico II” |
Napoli (NA) |
Azienda Ospedaliera di Rilievo Nazionale “A. Cardarelli” |
Napoli (NA) |
Azienda Ospedaliera di Rilievo Nazionale “Santobono – Pausilipon” |
Napoli (NA) |
Azienda Ospedale Università di Padova |
Padova (PD) |
Azienda Ospedaliera Universitaria Policlinico Paolo Giaccone |
Palermo (PA) |
Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma Ospedale Maggiore |
Parma (PR) |
Istituti Clinici Scientifici Maugeri – IRCCS di Pavia |
Pavia (PV) |
Azienda Ospedaliera di Perugia |
Perugia (PG) |
USL UMBRIA 1 |
Perugia (PG) |
ASL 3 – Ospedale Civile Spirito Santo |
Pescara (PE) |
ASS 5 – Azienda per l’Assistenza Sanitaria n.5 “Friuli Occidentale” – Presidio Ospedaliero di Pordenone |
Pordenone (PN) |
Azienda Sanitaria Locale di Potenza (ASP) |
Potenza (PZ) |
Azienda AUSL Reggio Emilia – “Arcispedale S. Maria Nuova” |
Reggio nell’Emilia (RE) |
ASL RM 2 – “Ospedale S. Eugenio” e “Ospedale CTO Andrea Alesini” |
Roma (RM) |
Azienda Ospedaliera San Camillo Forlanini |
Roma (RM) |
Azienda Ospedaliero-Universitaria “Policlinico Umberto I” |
Roma (RM) |
Fondazione Policlinico Universitario A.Gemelli – Università del Sacro Cuore |
Roma (RM) |
Ospedale Pediatrico Bambino Gesù – IRCCS |
Roma (RM) |
IRCCS Istituto Clinico Humanitas di Rozzano |
Rozzano (MI) |
Azienda Ospedaliera Universitaria OO.RR “San Giovanni di Dio Ruggi d’Aragona” |
Salerno (SA) |
Azienda Ospedaliera Universitaria Sassari |
Sassari (SS) |
ASL 2 – Ospedale San Paolo |
Savona (SV) |
Azienda Ospedaliera Universitaria Siena |
Siena (SI) |
Presidio Ospedaliero Centrale “SS. Annunziata” – Taranto |
Taranto (TA) |
ASL 4 – Presidio Ospedaliero “G. Mazzini” |
Teramo (TE) |
Azienda Ospedaliera S.Maria di Terni |
Terni (TR) |
Centro Interregionale delle Malattie Rare del Piemonte e della Valle d’Aosta |
Torino (TO) |
Presidio Ospedaliero “Santa Chiara” – Trento |
Trento (TN) |
U.L.S.S. 2 Marca Trevigiana – Polo Ospedaliero di Treviso |
Treviso (TV) |
Azienda Sanitaria Universitaria Giuliano Isontina |
Trieste (TS) |
IRCCS Materno Infantile Burlo Garofolo |
Trieste (TS) |
Presidio Ospedaliero Universitario “Santa Maria della Misericordia” |
Udine (UD) |
Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona |
Verona (VR) |
U.L.S.S. 8 Berica – Ospedale San Bortolo di Vicenza |
Vicenza (VI) |
FARMACI SPECIFICI PER QUESTA MALATTIA
Esistono farmaci specifici e altri trattamenti per l’ipogonadismo ipogonadotropo congenito (CHH). La scelta del trattamento dipende da diversi fattori, tra cui il sesso del paziente, la presenza o meno di un desiderio di fertilità e la gravità della condizione.
Obiettivi del trattamento:
- Indurre la pubertà: se la pubertà non è iniziata spontaneamente.
- Mantenere le caratteristiche sessuali secondarie: una volta che la pubertà è stata indotta.
- Ottenere la fertilità: se desiderata.
Trattamenti:
- Terapia ormonale sostitutiva:
- Maschi: testosterone, somministrato tramite iniezioni, gel, cerotti o impianti.
- Femmine: estrogeni e progesterone, somministrati tramite pillole, cerotti o gel.
- Gonadotropine:
- Ormone follicolo-stimolante (FSH) e ormone luteinizzante (LH): stimolano la produzione di spermatozoi nei maschi e la maturazione degli ovociti nelle femmine. Somministrati tramite iniezioni.
- GnRH pulsatile:
- Somministrazione pulsatile di GnRH tramite una pompa, che imita il rilascio naturale dell’ormone. Può essere utilizzato per indurre la pubertà e la fertilità.
Altri trattamenti:
- Chirurgia: in alcuni casi, può essere necessaria per correggere anomalie fisiche associate al CHH, come la criptorchidia (testicoli ritenuti) nei maschi.
- Consulenza genetica: può essere utile per i pazienti e le loro famiglie per comprendere la causa genetica del CHH e il rischio di trasmissione ai figli.
- Supporto psicologico: può aiutare i pazienti a gestire l’impatto emotivo e sociale del CHH.
Ricerca:
La ricerca sul CHH è in corso e sono in fase di sviluppo nuovi trattamenti, come terapie geniche e nuovi fa