IPERVALINEMIA

MALATTIE DEL METABOLISMO

NOTE INFORMATIVE
  

L‘ipervalinemia è una rara malattia genetica del metabolismo degli aminoacidi caratterizzata da un accumulo anomalo di valina nel sangue.

Questa condizione è causata da un deficit dell’enzima valina transaminasi, responsabile della degradazione della valina.

Epidemiologia

L’ipervalinemia è una condizione estremamente rara, con una prevalenza stimata inferiore a 1 su 1.000.000 di nati vivi. Ad oggi, sono stati segnalati meno di 50 casi in tutto il mondo.

Eziologia e Genetica

L’ipervalinemia è causata da mutazioni nel gene BCAT2, che codifica per l’enzima valina transaminasi. Questo enzima è responsabile della conversione della valina in un intermedio metabolico che può essere ulteriormente degradato. Le mutazioni in BCAT2 portano a una riduzione o assenza dell’attività enzimatica, con conseguente accumulo di valina nell’organismo. L’ipervalinemia è ereditata con un pattern autosomico recessivo, il che significa che un individuo deve ereditare due copie del gene mutato (una da ciascun genitore) per sviluppare la malattia.

Manifestazioni Cliniche

Le manifestazioni cliniche dell’ipervalinemia sono variabili e possono presentarsi in diverse fasce d’età, dall’infanzia all’età adulta. I sintomi più comuni includono:

  • Vomito
  • Disidratazione
  • Acidosi metabolica
  • Ritardo della crescita
  • Difficoltà di alimentazione
  • Ipotonia
  • Convulsioni
  • Ritardo dello sviluppo psicomotorio
  • Disabilità intellettiva
  • Disturbi del movimento

In alcuni casi, l’ipervalinemia può essere asintomatica.

Diagnosi

La diagnosi di ipervalinemia si basa sull’individuazione di elevati livelli di valina nel sangue e nelle urine attraverso specifici esami di laboratorio. La conferma diagnostica si ottiene mediante l’analisi genetica del gene BCAT2.

Prognosi

La prognosi dell’ipervalinemia è variabile e dipende dalla gravità della condizione e dalla tempestività della diagnosi e del trattamento. Nei casi più gravi, l’ipervalinemia può portare a complicanze neurologiche significative. Un trattamento precoce e adeguato può migliorare la prognosi e ridurre il rischio di complicanze.

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NOME PRESIDIO

CITTÁ

Centro Interregionale delle Malattie Rare del Piemonte e della Valle d’Aosta

Aosta (AO)

Azienda Ospedaliero – Universitaria Consorziale Policlinico di Bari

Bari (BA)

ASST Papa Giovanni XXIII – Ospedale Papa Giovanni XXIII

Bergamo (BG)

Azienda Ospedaliero-Universitaria Policlinico – S.Orsola Malpighi di Bologna

Bologna (BO)

Aziende AUSL di Bologna

Bologna (BO)

Ospedale Centrale di Bolzano

Bolzano (BZ)

Spedali Civili di Brescia – Ospedale dei Bambini – ASST Spedali Civili, Brescia

Brescia (BS)

Azienda Ospedaliera G. Brotzu

Cagliari (CA)

Azienda Ospedaliero Universitaria “G. Rodolico – San Marco”

Catania (CT)

AOU Renato Dulbecco di Catanzaro

Catanzaro (CZ)

Azienda Ospedaliero Universitaria Catanzaro- Policlinico Germaneto

Catanzaro (CZ)

ASL 2 Chieti – Ospedale Policlinico SS. Annunziata

Chieti (CH)

Azienda Ospedaliera di Cosenza – Presidio Ospedaliero “ANNUNZIATA”

Cosenza (CS)

Azienda USL Toscana Centro – Azienda USL 11 Empoli

Empoli (FI)

Azienda Ospedaliera Universitaria Careggi Firenze

Firenze (FI)

Azienda Ospedaliera Universitaria Meyer

Firenze (FI)

Azienda Ospedaliera Universitaria “Ospedali Riuniti” – Foggia

Foggia (FG)

Istituto Giannina Gaslini – Ospedale Pediatrico IRCCS

Genova (GE)

Ospedale Policlinico San Martino – Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico

Genova (GE)

Azienda ospedaliera Universitaria Policlinico “G. Martino”

Messina (ME)

Fondazione IRCCS Ca Granda Ospedale Maggiore Policlinico di Milano

Milano (MI)

Fondazione IRCCS Istituto Neurologico Carlo Besta di Milano

Milano (MI)

IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano

Milano (MI)

Ospedale Niguarda di Milano – ASST Grande Ospedale Metropolitano Niguarda

Milano (MI)

Ospedale S. Paolo di Milano -ASST SS. Paolo e Carlo

Milano (MI)

Ospedale dei Bambini V. Buzzi di Milano – ASST Fatebenefratelli-Sacco

Milano (MI)

Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena

Modena (MO)

ASST Monza – Ospedale San Gerardo

Monza (MB)

AOU  Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”

Napoli (NA)

Azienda Ospedaliera Universitaria “Federico II”

Napoli (NA)

Azienda Ospedaliera di Rilievo Nazionale “Santobono – Pausilipon”

Napoli (NA)

Azienda Ospedale Università di Padova

Padova (PD)

U.L.S.S. 6 – Euganea

Padova (PD)

ARNAS Civico – Di Cristina Benfratelli

Palermo (PA)

Azienda Ospedaliera Universitaria Policlinico Paolo Giaccone

Palermo (PA)

Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma Ospedale Maggiore

Parma (PR)

Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo di Pavia

Pavia (PV)

IRCCS Istituto Neurologico Nazionale a Carattere Scientifico “Fondazione Mondino” di Pavia

Pavia (PV)

Azienda Ospedaliera di Perugia

Perugia (PG)

Azienda USL di Piacenza – Ospedale Guglielmo da Saliceto

Piacenza (PC)

Azienda Ospedaliera Universitaria Pisa – Ospedale Santa Chiara Pisa

Pisa (PI)

IRCCS Stella Maris Pisa

Pisa (PI)

ASS 5 – Azienda per l’Assistenza Sanitaria n.5 “Friuli Occidentale” – Presidio Ospedaliero di Pordenone

Pordenone (PN)

Azienda AUSL Reggio Emilia – “Arcispedale S. Maria Nuova”

Reggio nell’Emilia (RE)

Azienda Ospedaliero-Universitaria “Policlinico Umberto I”

Roma (RM)

Fondazione Policlinico Universitario A.Gemelli – Università del Sacro Cuore

Roma (RM)

Ospedale Pediatrico Bambino Gesù – IRCCS

Roma (RM)

Azienda Ospedaliera Universitaria Siena

Siena (SI)

Centro Interregionale delle Malattie Rare del Piemonte e della Valle d’Aosta

Torino (TO)

Presidio Ospedaliero “Santa Chiara” – Trento

Trento (TN)

U.L.S.S. 2 Marca Trevigiana – Polo Ospedaliero di Treviso

Treviso (TV)

Azienda Sanitaria Universitaria Giuliano Isontina

Trieste (TS)

IRCCS Materno Infantile Burlo Garofolo

Trieste (TS)

Presidio Ospedaliero Universitario “Santa Maria della Misericordia”

Udine (UD)

Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona

Verona (VR)

Non esiste una cura specifica per l’ipervalinemia. Tuttavia, ci sono trattamenti che possono aiutare a gestire la condizione e a prevenirne le complicanze.

Il trattamento principale per l’ipervalinemia è una dieta a basso contenuto di valina. Questo significa limitare l’assunzione di alimenti ricchi di proteine, come carne, pesce, uova e latticini. In alcuni casi, potrebbe essere necessario utilizzare formule speciali a basso contenuto di valina.

Oltre alla dieta, altri trattamenti possono includere:

  • Supplementi di leucina, isoleucina e triptofano: questi aminoacidi possono aiutare a compensare lo squilibrio causato dall’eccesso di valina.
  • Farmaci: in alcuni casi, possono essere utilizzati farmaci per aiutare a controllare i sintomi, come convulsioni o vomito.
  • Terapia di supporto: a seconda dei sintomi specifici, la terapia di supporto può includere fisioterapia, logopedia o terapia occupazionale.