IPERTENSIONE POLMONARE ARTERIOSA IDIOPATICA

MALATTIE DEL METABOLISMO

NOTE INFORMATIVE
  

L‘ipertensione polmonare arteriosa idiopatica (IPAH) è una malattia rara e progressiva caratterizzata da un aumento della pressione sanguigna nelle arterie polmonari.

Questa condizione porta ad un affaticamento del cuore, in particolare del ventricolo destro, e può condurre a insufficienza cardiaca. La denominazione “idiopatica” indica che la causa della malattia è sconosciuta.

Epidemiologia

L’IPAH è una malattia rara con una prevalenza stimata di 15-50 casi per milione di adulti. Colpisce prevalentemente le donne in età giovane-adulta, con un picco di incidenza tra i 30 e i 40 anni. Tuttavia, può manifestarsi a qualsiasi età.

Eziologia e Genetica

Come suggerisce il termine “idiopatica”, la causa esatta dell’IPAH è sconosciuta. Tuttavia, si ritiene che una combinazione di fattori genetici e ambientali contribuisca allo sviluppo della malattia.

  • Fattori genetici: Mutazioni in diversi geni sono state associate all’IPAH, tra cui il gene BMPR2 (Bone Morphogenetic Protein Receptor 2). Questo gene è coinvolto nella crescita e nello sviluppo dei vasi sanguigni. Altre mutazioni genetiche associate all’IPAH includono quelle nei geni ACVRL1, ENG, SMAD9, KCNK3 e CAV1. Tuttavia, è importante sottolineare che solo una minoranza di pazienti con IPAH presenta mutazioni in questi geni.
  • Fattori ambientali: Alcuni fattori ambientali possono aumentare il rischio di sviluppare IPAH, tra cui l’esposizione a determinati farmaci (come le anfetamine), infezioni virali e malattie autoimmuni.

Manifestazioni Cliniche

I sintomi dell’IPAH sono spesso aspecifici e possono includere:

  • Dispnea (fiato corto), inizialmente durante lo sforzo e poi anche a riposo.
  • Affaticamento
  • Dolore toracico
  • Sincope (svenimento)
  • Edema (gonfiore) alle gambe e alle caviglie
  • Cianosi (colorazione bluastra della pelle e delle mucose)

Con il progredire della malattia, i sintomi possono peggiorare e portare a complicanze come insufficienza cardiaca destra, aritmie cardiache e tromboembolismo polmonare.

Diagnosi

La diagnosi di IPAH richiede una serie di esami, tra cui:

  • Ecocardiogramma: Questo esame utilizza gli ultrasuoni per valutare la struttura e la funzione del cuore e può fornire una stima della pressione arteriosa polmonare.
  • Cateterismo cardiaco destro: Questo esame invasivo prevede l’inserimento di un catetere in una vena e la sua avanzata fino al cuore destro per misurare direttamente la pressione arteriosa polmonare.
  • Test di funzionalità respiratoria: Questi test misurano la capacità polmonare e il flusso d’aria.
  • Scintigrafia polmonare: Questo esame utilizza un tracciante radioattivo per valutare il flusso sanguigno nei polmoni.
  • Test genetici: Possono essere eseguiti test genetici per identificare eventuali mutazioni associate all’IPAH.

Prognosi

La prognosi dell’IPAH è variabile e dipende da diversi fattori, tra cui la gravità della malattia al momento della diagnosi, la risposta al trattamento e la presenza di altre condizioni mediche. In assenza di trattamento, la sopravvivenza media è di circa 2-3 anni dalla diagnosi. Tuttavia, grazie ai progressi nella terapia, la prognosi è migliorata significativamente negli ultimi anni. I trattamenti attualmente disponibili possono aiutare a controllare i sintomi, rallentare la progressione della malattia e migliorare la qualità della vita.

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NOME PRESIDIO

CITTÁ

Centro Interregionale delle Malattie Rare del Piemonte e della Valle d’Aosta

Aosta (AO)

Azienda Ospedaliero – Universitaria Consorziale Policlinico di Bari

Bari (BA)

ASST Papa Giovanni XXIII – Ospedale Papa Giovanni XXIII

Bergamo (BG)

Azienda Ospedaliero-Universitaria Policlinico – S.Orsola Malpighi di Bologna

Bologna (BO)

Aziende AUSL di Bologna

Bologna (BO)

Ospedale Centrale di Bolzano

Bolzano (BZ)

Spedali Civili di Brescia – Ospedale dei Bambini – ASST Spedali Civili, Brescia

Brescia (BS)

Azienda Ospedaliera G. Brotzu

Cagliari (CA)

Azienda Ospedaliero Universitaria “G. Rodolico – San Marco”

Catania (CT)

AOU Renato Dulbecco di Catanzaro

Catanzaro (CZ)

Azienda Ospedaliero Universitaria Catanzaro- Policlinico Germaneto

Catanzaro (CZ)

ASL 2 Chieti – Ospedale Policlinico SS. Annunziata

Chieti (CH)

Azienda Ospedaliera di Cosenza – Presidio Ospedaliero “ANNUNZIATA”

Cosenza (CS)

Azienda USL Toscana Centro – Azienda USL 11 Empoli

Empoli (FI)

Azienda Ospedaliera Universitaria Careggi Firenze

Firenze (FI)

Azienda Ospedaliera Universitaria Meyer

Firenze (FI)

Azienda Ospedaliera Universitaria “Ospedali Riuniti” – Foggia

Foggia (FG)

Istituto Giannina Gaslini – Ospedale Pediatrico IRCCS

Genova (GE)

Ospedale Policlinico San Martino – Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico

Genova (GE)

Azienda ospedaliera Universitaria Policlinico “G. Martino”

Messina (ME)

Fondazione IRCCS Ca Granda Ospedale Maggiore Policlinico di Milano

Milano (MI)

Fondazione IRCCS Istituto Neurologico Carlo Besta di Milano

Milano (MI)

IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano

Milano (MI)

Ospedale Niguarda di Milano – ASST Grande Ospedale Metropolitano Niguarda

Milano (MI)

Ospedale S. Paolo di Milano -ASST SS. Paolo e Carlo

Milano (MI)

Ospedale dei Bambini V. Buzzi di Milano – ASST Fatebenefratelli-Sacco

Milano (MI)

Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena

Modena (MO)

ASST Monza – Ospedale San Gerardo

Monza (MB)

AOU  Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”

Napoli (NA)

Azienda Ospedaliera Universitaria “Federico II”

Napoli (NA)

Azienda Ospedaliera di Rilievo Nazionale “Santobono – Pausilipon”

Napoli (NA)

Azienda Ospedale Università di Padova

Padova (PD)

U.L.S.S. 6 – Euganea

Padova (PD)

ARNAS Civico – Di Cristina Benfratelli

Palermo (PA)

Azienda Ospedaliera Universitaria Policlinico Paolo Giaccone

Palermo (PA)

Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma Ospedale Maggiore

Parma (PR)

Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo di Pavia

Pavia (PV)

IRCCS Istituto Neurologico Nazionale a Carattere Scientifico “Fondazione Mondino” di Pavia

Pavia (PV)

Azienda Ospedaliera di Perugia

Perugia (PG)

Azienda Ospedaliera Universitaria Pisa – Ospedale Santa Chiara Pisa

Pisa (PI)

IRCCS Stella Maris Pisa

Pisa (PI)

ASS 5 – Azienda per l’Assistenza Sanitaria n.5 “Friuli Occidentale” – Presidio Ospedaliero di Pordenone

Pordenone (PN)

Azienda AUSL Reggio Emilia – “Arcispedale S. Maria Nuova”

Reggio nell’Emilia (RE)

Azienda Ospedaliero-Universitaria “Policlinico Umberto I”

Roma (RM)

Fondazione Policlinico Universitario A.Gemelli – Università del Sacro Cuore

Roma (RM)

Ospedale Pediatrico Bambino Gesù – IRCCS

Roma (RM)

Azienda Ospedaliera Universitaria Siena

Siena (SI)

Centro Interregionale delle Malattie Rare del Piemonte e della Valle d’Aosta

Torino (TO)

Presidio Ospedaliero “Santa Chiara” – Trento

Trento (TN)

U.L.S.S. 2 Marca Trevigiana – Polo Ospedaliero di Treviso

Treviso (TV)

Azienda Sanitaria Universitaria Giuliano Isontina

Trieste (TS)

IRCCS Materno Infantile Burlo Garofolo

Trieste (TS)

Presidio Ospedaliero Universitario “Santa Maria della Misericordia”

Udine (UD)

Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona

Verona (VR)

Esistono farmaci specifici e altri trattamenti per l’ipertensione polmonare arteriosa idiopatica (IPAI).

Negli ultimi anni sono stati sviluppati diversi farmaci che possono aiutare a gestire i sintomi e rallentare la progressione della malattia. Questi farmaci agiscono su diverse vie molecolari coinvolte nello sviluppo dell’IPAI, tra cui:

  • Via dell’endotelina: farmaci come bosentan (Tracleer®) e ambrisentan (Volibris®) bloccano l’azione dell’endotelina, una sostanza che provoca il restringimento dei vasi sanguigni.
  • Via dell’ossido nitrico: farmaci come sildenafil (Revatio®) e tadalafil (Adcirca®) aumentano i livelli di ossido nitrico, una sostanza che favorisce la dilatazione dei vasi sanguigni.
  • Via della prostaciclina: farmaci come epoprostenolo (Flolan®) e iloprost (Ventavis®) mimano l’azione della prostaciclina, una sostanza che dilata i vasi sanguigni e previene la formazione di coaguli.
  • Via BMPR2: sotatercept (Winrevair®) è un nuovo farmaco che inibisce il segnale dell’attivina, regolando la proliferazione delle cellule vascolari.

Oltre ai farmaci, altri trattamenti per l’IPAI includono:

  • Ossigenoterapia: può aiutare a migliorare i livelli di ossigeno nel sangue.
  • Trapianto di polmone: può essere un’opzione per i pazienti con malattia grave che non rispondono ad altri trattamenti.
  • Cambiamenti dello stile di vita: come una dieta sana, esercizio fisico regolare e la gestione dello stress, possono aiutare a migliorare la qualità della vita.