IPERPLASIA ADRENALICA CONGENITA

MALATTIE DEL METABOLISMO

NOTE INFORMATIVE
  

L‘iperplasia adrenalica congenita (CAH) rappresenta un gruppo di disordini autosomici recessivi caratterizzati da un deficit enzimatico nella produzione di cortisolo e/o aldosterone da parte delle ghiandole surrenali.

Epidemiologia

La CAH ha una prevalenza globale stimata di circa 1 caso ogni 10.000-15.000 nati vivi. La forma più comune, causata dal deficit di 21-idrossilasi, rappresenta circa il 90-95% dei casi. L’incidenza varia a seconda delle popolazioni, con frequenze maggiori in alcune comunità isolate o con elevati tassi di consanguineità.

Eziologia e Genetica

La CAH è causata da mutazioni in geni che codificano per enzimi coinvolti nella steroidogenesi surrenalica. La maggior parte dei casi è dovuta a mutazioni nel gene CYP21A2, che codifica per l’enzima 21-idrossilasi. Altre forme meno comuni sono causate da deficit di 11β-idrossilasi, 3β-idrossisteroide deidrogenasi di tipo 2, 17α-idrossilasi/17,20-liasi e StAR (proteina regolatrice acuta steroidogenica).

La trasmissione è autosomica recessiva, il che significa che entrambi i genitori devono essere portatori di una mutazione nel gene responsabile per trasmettere la malattia al figlio.

Manifestazioni Cliniche

Le manifestazioni cliniche della CAH dipendono dal tipo di deficit enzimatico, dalla gravità del deficit e dal sesso del paziente. Si possono distinguere tre forme principali:

  • Forma con perdita di sale: caratterizzata da deficit di cortisolo e aldosterone, con conseguente perdita di sodio, disidratazione, ipotensione e iperkaliemia. Questa forma si manifesta in genere nelle prime settimane di vita e può essere potenzialmente fatale se non trattata tempestivamente.
  • Forma virilizzante semplice: caratterizzata da deficit di cortisolo e eccesso di androgeni. Nelle femmine, ciò può causare ambiguità genitale alla nascita, con clitoromegalia e fusione delle grandi labbra. Nei maschi, i genitali esterni possono apparire normali alla nascita, ma si può osservare una crescita accelerata e uno sviluppo puberale precoce.
  • Forma non classica: caratterizzata da un deficit enzimatico parziale, con sintomi più lievi che possono manifestarsi in età infantile, adolescenziale o adulta. Nelle femmine, i sintomi possono includere irsutismo, acne, oligomenorrea o infertilità. Nei maschi, si può osservare pubertà precoce o infertilità.

Diagnosi

La diagnosi di CAH si basa su:

  • Esami di laboratorio: dosaggio degli ormoni steroidei nel sangue e nelle urine, in particolare 17-idrossiprogesterone, androstenedione, testosterone e cortisolo.
  • Test di stimolazione con ACTH: valuta la capacità delle ghiandole surrenali di produrre cortisolo in risposta alla stimolazione con ACTH.
  • Analisi genetica: ricerca di mutazioni nei geni coinvolti nella steroidogenesi surrenalica.
  • Imaging: ecografia surrenalica per valutare le dimensioni e la morfologia delle ghiandole surrenali.

Prognosi

La prognosi della CAH dipende dalla tempestività della diagnosi e dall’adeguatezza del trattamento. Con una diagnosi precoce e un trattamento appropriato, la maggior parte dei pazienti può condurre una vita normale. Tuttavia, è importante un follow-up a lungo termine per monitorare la crescita, lo sviluppo puberale, la funzione surrenalica e gli eventuali effetti collaterali del trattamento.

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NOME PRESIDIO CITTÁ

Centro Interregionale delle Malattie Rare del Piemonte e della Valle d’Aosta

Aosta (AO)

Azienda Ospedaliero – Universitaria Consorziale Policlinico di Bari

Bari (BA)

ASST Papa Giovanni XXIII – Ospedale Papa Giovanni XXIII

Bergamo (BG)

Azienda Ospedaliero-Universitaria Policlinico – S.Orsola Malpighi di Bologna

Bologna (BO)

Aziende AUSL di Bologna

Bologna (BO)

Ospedale Centrale di Bolzano

Bolzano (BZ)

Spedali Civili di Brescia – Ospedale dei Bambini – ASST Spedali Civili, Brescia

Brescia (BS)

Azienda Ospedaliera G. Brotzu

Cagliari (CA)

Azienda Ospedaliero Universitaria “G. Rodolico – San Marco”

Catania (CT)

AOU Renato Dulbecco di Catanzaro

Catanzaro (CZ)

Azienda Ospedaliero Universitaria Catanzaro- Policlinico Germaneto

Catanzaro (CZ)

ASL 2 Chieti – Ospedale Policlinico SS. Annunziata

Chieti (CH)

Azienda Ospedaliera di Cosenza – Presidio Ospedaliero “ANNUNZIATA”

Cosenza (CS)

Azienda USL Toscana Centro – Azienda USL 11 Empoli

Empoli (FI)

Azienda Ospedaliera Universitaria Careggi Firenze

Firenze (FI)

Azienda Ospedaliera Universitaria Meyer

Firenze (FI)

Azienda Ospedaliera Universitaria “Ospedali Riuniti” – Foggia

Foggia (FG)

Istituto Giannina Gaslini – Ospedale Pediatrico IRCCS

Genova (GE)

Ospedale Policlinico San Martino – Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico

Genova (GE)

Azienda ospedaliera Universitaria Policlinico “G. Martino”

Messina (ME)

Fondazione IRCCS Ca Granda Ospedale Maggiore Policlinico di Milano

Milano (MI)

Fondazione IRCCS Istituto Neurologico Carlo Besta di Milano

Milano (MI)

IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano

Milano (MI)

Ospedale Niguarda di Milano – ASST Grande Ospedale Metropolitano Niguarda

Milano (MI)

Ospedale S. Paolo di Milano -ASST SS. Paolo e Carlo

Milano (MI)

Ospedale dei Bambini V. Buzzi di Milano – ASST Fatebenefratelli-Sacco

Milano (MI)

Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena

Modena (MO)

ASST Monza – Ospedale San Gerardo

Monza (MB)

Azienda Ospedaliera di Rilievo Nazionale “Santobono – Pausilipon”

Napoli (NA)

Azienda Ospedale Università di Padova

Padova (PD)

U.L.S.S. 6 – Euganea

Padova (PD)

ARNAS Civico – Di Cristina Benfratelli

Palermo (PA)

Azienda Ospedaliera Universitaria Policlinico Paolo Giaccone

Palermo (PA)

Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma Ospedale Maggiore

Parma (PR)

Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo di Pavia

Pavia (PV)

IRCCS Istituto Neurologico Nazionale a Carattere Scientifico “Fondazione Mondino” di Pavia

Pavia (PV)

Azienda Ospedaliera di Perugia

Perugia (PG)

Azienda Ospedaliera Universitaria Pisa – Ospedale Santa Chiara Pisa

Pisa (PI)

IRCCS Stella Maris Pisa

Pisa (PI)

ASS 5 – Azienda per l’Assistenza Sanitaria n.5 “Friuli Occidentale” – Presidio Ospedaliero di Pordenone

Pordenone (PN)

Azienda AUSL Reggio Emilia – “Arcispedale S. Maria Nuova”

Reggio nell’Emilia (RE)

Azienda Ospedaliero-Universitaria “Policlinico Umberto I”

Roma (RM)

Fondazione Policlinico Universitario A.Gemelli – Università del Sacro Cuore

Roma (RM)

Ospedale Pediatrico Bambino Gesù – IRCCS

Roma (RM)

Azienda Ospedaliera Universitaria Siena

Siena (SI)

Centro Interregionale delle Malattie Rare del Piemonte e della Valle d’Aosta

Torino (TO)

Presidio Ospedaliero “Santa Chiara” – Trento

Trento (TN)

U.L.S.S. 2 Marca Trevigiana – Polo Ospedaliero di Treviso

Treviso (TV)

Azienda Sanitaria Universitaria Giuliano Isontina

Trieste (TS)

IRCCS Materno Infantile Burlo Garofolo

Trieste (TS)

Presidio Ospedaliero Universitario “Santa Maria della Misericordia”

Udine (UD)

Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona

Verona (VR)

Esistono farmaci specifici e altri trattamenti per l’iperplasia adrenalinica congenita (CAH).

Farmaci:

  • Glucocorticoidi: come l’idrocortisone o il prednisone, sono la pietra angolare del trattamento. Servono a sostituire il cortisolo, un ormone che le persone con CAH non producono a sufficienza. Aiutano a controllare i livelli di androgeni, prevenire la crisi surrenalica e consentire una crescita e uno sviluppo normali.
  • Mineralcorticoidi: come il fludrocortisone, possono essere necessari per alcune forme di CAH per aiutare a regolare il sodio e il potassio nel corpo.

Altri trattamenti:

  • Chirurgia: in alcuni casi, la chirurgia può essere necessaria per correggere l’ambiguità genitale nei neonati di sesso femminile.
  • Terapia di supporto: può includere la consulenza per affrontare le sfide emotive e sociali associate alla CAH.
  • Monitoraggio regolare: è essenziale per valutare la crescita, lo sviluppo e i livelli ormonali e per adattare il trattamento secondo necessità.