GASTROSCHISI

MALFORMAZIONI CONGENITE, CROMOSOMOPATIE E SINDROMI GENETICHE

NOTE INFORMATIVE
  

La gastroschisi è una malformazione congenita della parete addominale caratterizzata dalla protrusione di visceri addominali, tipicamente l’intestino, attraverso un difetto parietale situato a destra dell’inserzione del cordone ombelicale.

A differenza dell’onfalocele, nella gastroschisi i visceri non sono ricoperti da una membrana o sacco protettivo, ma sono direttamente esposti al liquido amniotico.

Epidemiologia

L’incidenza della gastroschisi è in aumento negli ultimi decenni, con una prevalenza stimata di 1 caso ogni 2.000-5.000 nati vivi. Questa condizione sembra colpire maggiormente i neonati da madri giovani, con un picco di incidenza tra i 15 e i 20 anni.

Eziologia e Genetica

Le cause esatte della gastroschisi sono ancora sconosciute, ma si ritiene che siano coinvolti fattori genetici e ambientali. Alcuni studi hanno suggerito un possibile ruolo di mutazioni in geni coinvolti nello sviluppo della parete addominale, ma non sono state ancora identificate alterazioni genetiche specifiche associate alla gastroschisi. Tra i fattori di rischio ambientali, sono stati implicati il fumo materno, l’abuso di alcol e droghe durante la gravidanza, l’esposizione a pesticidi e l’assunzione di alcuni farmaci, come l’aspirina.

Manifestazioni Cliniche

La gastroschisi è generalmente diagnosticata durante l’ecografia prenatale. Alla nascita, il difetto parietale e la protrusione dei visceri sono evidenti. L’intestino può apparire edematoso, infiammato e ricoperto da una membrana fibrinosa a causa dell’esposizione al liquido amniotico. Possono essere presenti anche altre anomalie associate, come malrotazione intestinale, atresia intestinale e difetti cardiaci.

Diagnosi

La diagnosi prenatale si basa sull’ecografia fetale, che permette di visualizzare il difetto parietale e la protrusione dei visceri. Dopo la nascita, la diagnosi è clinica, basata sull’osservazione diretta del difetto. Possono essere eseguiti esami di imaging, come la radiografia addominale, per valutare la posizione degli organi interni e identificare eventuali complicanze.

Prognosi

La prognosi per i neonati con gastroschisi è generalmente buona, grazie ai progressi nella chirurgia neonatale e nella terapia intensiva. La correzione chirurgica del difetto viene eseguita subito dopo la nascita, con la reintroduzione dei visceri nella cavità addominale e la chiusura della parete. In alcuni casi, potrebbe essere necessario un approccio in più tempi, con l’utilizzo di protesi o la creazione di un silo per contenere i visceri e permettere una graduale riduzione del difetto.

Le complicanze postoperatorie possono includere infezioni, necrosi intestinale, sindrome da intestino corto e problemi di motilità intestinale. La prognosi a lungo termine è generalmente buona, ma alcuni bambini possono presentare problemi di alimentazione, disturbi della crescita e complicanze a carico dell’apparato digerente.

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NOME PRESIDIO

CITTÁ

Azienda Ospedaliero – Universitaria Ospedali Riuniti di Ancona

Ancona (AN)

Centro Interregionale delle Malattie Rare del Piemonte e della Valle d’Aosta

Aosta (AO)

Azienda Ospedaliera S.G. Moscati

Avellino (AV)

Azienda Ospedaliero – Universitaria Consorziale Policlinico di Bari

Bari (BA)

Azienda Ospedaliera Gaetano Rummo

Benevento (BN)

ASST Papa Giovanni XXIII – Ospedale Papa Giovanni XXIII

Bergamo (BG)

Azienda Ospedaliero-Universitaria Policlinico – S.Orsola Malpighi di Bologna

Bologna (BO)

Ospedale Centrale di Bolzano

Bolzano (BZ)

Spedali Civili di Brescia – Ospedale dei Bambini – ASST Spedali Civili, Brescia

Brescia (BS)

Azienda Ospedaliero Universitaria “G. Rodolico – San Marco”

Catania (CT)

Azienda Ospedaliera Universitaria Meyer

Firenze (FI)

Istituto Giannina Gaslini – Ospedale Pediatrico IRCCS

Genova (GE)

Azienda ospedaliera Universitaria Policlinico “G. Martino”

Messina (ME)

Fondazione IRCCS Ca Granda Ospedale Maggiore Policlinico di Milano

Milano (MI)

Ospedale Niguarda di Milano – ASST Grande Ospedale Metropolitano Niguarda

Milano (MI)

Ospedale dei Bambini V. Buzzi di Milano – ASST Fatebenefratelli-Sacco

Milano (MI)

Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena

Modena (MO)

AOU  Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”

Napoli (NA)

Azienda Ospedaliera Universitaria “Federico II”

Napoli (NA)

Azienda Ospedaliera di Rilievo Nazionale “A. Cardarelli”

Napoli (NA)

Azienda Ospedaliera di Rilievo Nazionale “Santobono – Pausilipon”

Napoli (NA)

Azienda Ospedale Università di Padova

Padova (PD)

Azienda Ospedaliera Universitaria Policlinico Paolo Giaccone

Palermo (PA)

Azienda Ospedaliera- Ospedali riuniti Villa Sofia- Cervello

Palermo (PA)

Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo di Pavia

Pavia (PV)

Azienda Ospedaliera di Perugia

Perugia (PG)

ASL 3 – Ospedale Civile Spirito Santo

Pescara (PE)

Azienda AUSL Reggio Emilia – “Arcispedale S. Maria Nuova”

Reggio nell’Emilia (RE)

Azienda USL di Rimini – Ospedale Infermi

Rimini (RN)

Azienda Ospedaliero-Universitaria “Policlinico Umberto I”

Roma (RM)

Ospedale Pediatrico Bambino Gesù – IRCCS

Roma (RM)

Azienda Ospedaliera Universitaria Siena

Siena (SI)

Centro Interregionale delle Malattie Rare del Piemonte e della Valle d’Aosta

Torino (TO)

Presidio Ospedaliero “Santa Chiara” – Trento

Trento (TN)

IRCCS Materno Infantile Burlo Garofolo

Trieste (TS)

Presidio Ospedaliero Universitario “Santa Maria della Misericordia”

Udine (UD)

ASST Sette Laghi – Ospedale “Filippo Del Ponte” di Varese

Varese (VA)

Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona

Verona (VR)

U.L.S.S. 8 Berica – Ospedale San Bortolo di Vicenza

Vicenza (VI)

Sebbene non esistano farmaci specifici per prevenire o curare la gastroschisi, diversi trattamenti medici e chirurgici sono fondamentali per la gestione di questa condizione.

Trattamenti Immediati Dopo la Nascita:

  • Copertura Sterile: Gli intestini esposti vengono immediatamente coperti con garze sterili e umide per prevenire infezioni e mantenere l’idratazione.
  • Sonda Nasogastrica: Viene inserito un sondino attraverso il naso fino allo stomaco per drenare i liquidi e l’aria, riducendo il rischio di gonfiore e vomito.
  • Liquidi Intravenosi: Somministrazione di liquidi e nutrienti per via endovenosa per mantenere l’idratazione e l’equilibrio elettrolitico del bambino.
  • Antibiotici: Per prevenire infezioni.

Intervento Chirurgico:

L’intervento chirurgico è il trattamento principale per la gastroschisi e viene solitamente eseguito subito dopo la nascita. La procedura prevede:

  • Reinserimento degli intestini: Gli intestini vengono delicatamente riposizionati nella cavità addominale.
  • Chiusura del difetto: Il foro nella parete addominale viene chiuso.

In alcuni casi, potrebbe essere necessario un intervento in più fasi se la cavità addominale è troppo piccola per accogliere tutti gli intestini in una volta sola. In questi casi, si utilizza un “silo” per coprire gli intestini e permettere loro di rientrare gradualmente nell’addome.

Cure Post-Operatorie:

  • Monitoraggio: Il bambino viene attentamente monitorato in un’unità di terapia intensiva neonatale per controllare la funzionalità degli organi, l’idratazione e la presenza di eventuali complicazioni.
  • Nutrizione: Inizialmente, la nutrizione viene fornita per via endovenosa. Gradualmente, si introduce l’alimentazione per bocca, iniziando con piccole quantità di latte materno o formula.
  • Gestione del dolore: Somministrazione di farmaci antidolorifici per alleviare il dolore post-operatorio.

Altri Trattamenti:

  • Supporto Respiratorio: Se il bambino ha difficoltà respiratorie, potrebbe essere necessario un supporto ventilatorio.
  • Terapia Fisica: In alcuni casi, la fisioterapia può essere utile per aiutare il bambino a recuperare la forza e la mobilità dopo l’intervento.