FIBRODISPLASIA OSSIFICANTE PROGRESSIVA

MALATTIE DEL SISTEMA OSTEOMUSCOLARE E DEL TESSUTO CONNETTIVO

NOTE INFORMATIVE
  

La Fibrodisplasia Ossificante Progressiva (FOP) è una malattia genetica rara e invalidante caratterizzata dalla progressiva ossificazione eterotopica, ovvero dalla formazione di osso al di fuori dello scheletro normale.

Questo processo porta alla formazione di ponti ossei che bloccano le articolazioni, limitando progressivamente il movimento e causando gravi deformità.

Epidemiologia

La FOP colpisce circa 1 persona ogni 2 milioni, senza distinzione di sesso, etnia o background geografico. Attualmente, si stimano circa 800 casi in tutto il mondo, con circa 25-30 casi in Italia.

Eziologia e Genetica

La FOP è causata da una mutazione autosomica dominante nel gene ACVR1, che codifica per un recettore della proteina morfogenetica dell’osso (BMP). Questa mutazione rende il recettore iperattivo, causando una risposta eccessiva alla BMP e portando alla formazione di osso in tessuti molli come muscoli, tendini e legamenti. Nella maggior parte dei casi, la mutazione è una mutazione de novo, ovvero non è ereditata dai genitori.

Manifestazioni Cliniche

  • Malformazioni congenite delle dita dei piedi: Uno dei primi segni distintivi della FOP è la presenza di malformazioni congenite delle dita dei piedi, in particolare l’alluce, che può essere più corto o curvo.
  • Ossificazione eterotopica: L’ossificazione progressiva inizia solitamente durante l’infanzia, con episodi di gonfiore doloroso e infiammazione dei tessuti molli. Questi episodi, spesso scatenati da traumi, portano alla formazione di osso eterotopico, che blocca progressivamente le articolazioni.
  • Progressione della malattia: La progressione della FOP è variabile, ma in genere porta a una grave disabilità. L’ossificazione inizia solitamente a livello del collo e delle spalle, per poi estendersi alla schiena, al torace e agli arti.
  • Complicanze: Le complicanze della FOP includono difficoltà respiratorie, problemi di alimentazione, deformità della colonna vertebrale, sordità conduttiva e disabilità fisica progressiva.

Diagnosi

La diagnosi di FOP si basa sulla presenza di caratteristiche cliniche specifiche, in particolare le malformazioni congenite delle dita dei piedi e l’ossificazione eterotopica. La diagnosi può essere confermata da un test genetico per la mutazione del gene ACVR1.

Diagnosi differenziale: È importante distinguere la FOP da altre condizioni che possono causare ossificazione eterotopica, come:

  • Sindrome di Bechterew: una malattia infiammatoria cronica che colpisce principalmente la colonna vertebrale.
  • Ossificazione eterotopica traumatica: formazione di osso in seguito a un trauma.
  • Miosite ossificante: infiammazione muscolare che può portare alla formazione di osso.

Prognosi

Non esiste una cura per la FOP e la progressione della malattia è inesorabile. L’aspettativa di vita è ridotta, con una sopravvivenza media di 40 anni. La causa di morte più comune è l’insufficienza respiratoria, dovuta all’ossificazione della gabbia toracica.

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NOME PRESIDIO

CITTÁ

Azienda Ospedaliero – Universitaria Ospedali Riuniti di Ancona

Ancona (AN)

Centro Interregionale delle Malattie Rare del Piemonte e della Valle d’Aosta

Aosta (AO)

Azienda Ospedaliera S.G. Moscati

Avellino (AV)

Istituto Ortopedico Rizzoli – Sicilia

Bagheria (PA)

Azienda Ospedaliero – Universitaria Consorziale Policlinico di Bari

Bari (BA)

Azienda Ospedaliera Gaetano Rummo

Benevento (BN)

Ospedale Centrale di Bolzano

Bolzano (BZ)

Azienda Ospedaliera G. Brotzu

Cagliari (CA)

Azienda Ospedaliero-Universitaria di Cagliari

Cagliari (CA)

Azienda Ospedaliero Universitaria “G. Rodolico – San Marco”

Catania (CT)

Azienda Ospedaliera di Cosenza – Presidio Ospedaliero “ANNUNZIATA”

Cosenza (CS)

Istituto Giannina Gaslini – Ospedale Pediatrico IRCCS

Genova (GE)

Ospedale Policlinico San Martino – Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico

Genova (GE)

AOU  Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”

Napoli (NA)

ASL Napoli 1

Napoli (NA)

Azienda Ospedaliera Universitaria “Federico II”

Napoli (NA)

Azienda Ospedaliera di Rilievo Nazionale “Santobono – Pausilipon”

Napoli (NA)

Azienda Ospedale Università di Padova

Padova (PD)

ARNAS Civico – Di Cristina Benfratelli

Palermo (PA)

Azienda Ospedaliera Universitaria Policlinico Paolo Giaccone

Palermo (PA)

Azienda Ospedaliera- Ospedali riuniti Villa Sofia- Cervello

Palermo (PA)

Azienda Ospedaliera di Perugia

Perugia (PG)

Azienda Ospedaliera Universitaria Pisa – Ospedale Santa Chiara Pisa

Pisa (PI)

ASS 5 – Azienda per l’Assistenza Sanitaria n.5 “Friuli Occidentale” – Presidio Ospedaliero di Pordenone

Pordenone (PN)

Azienda AUSL Reggio Emilia – “Arcispedale S. Maria Nuova”

Reggio nell’Emilia (RE)

Azienda Ospedaliera San Camillo Forlanini

Roma (RM)

Azienda Ospedaliero-Universitaria “Policlinico Umberto I”

Roma (RM)

Fondazione Policlinico Universitario A.Gemelli – Università del Sacro Cuore

Roma (RM)

Ospedale Pediatrico Bambino Gesù – IRCCS

Roma (RM)

Policlinico Tor Vergata

Roma (RM)

Azienda Ospedaliera Universitaria OO.RR “San Giovanni di Dio Ruggi d’Aragona”

Salerno (SA)

ASL 2 – Ospedale San Paolo

Savona (SV)

Centro Interregionale delle Malattie Rare del Piemonte e della Valle d’Aosta

Torino (TO)

Presidio Ospedaliero “Santa Chiara” – Trento

Trento (TN)

U.L.S.S. 2 Marca Trevigiana – Polo Ospedaliero di Treviso

Treviso (TV)

Azienda Sanitaria Universitaria Giuliano Isontina

Trieste (TS)

IRCCS Materno Infantile Burlo Garofolo

Trieste (TS)

Presidio Ospedaliero Universitario “Santa Maria della Misericordia”

Udine (UD)

Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona

Verona (VR)

U.L.S.S. 8 Berica – Ospedale San Bortolo di Vicenza

Vicenza (VI)

Non esiste una cura per la Fibrodisplasia Ossificante Progressiva (FOP), ma ci sono farmaci e trattamenti che possono aiutare a gestire i sintomi e migliorare la qualità della vita dei pazienti.

Farmaci:

  • Palovarotene: Questo farmaco è stato recentemente approvato dalla FDA negli Stati Uniti per il trattamento della FOP. Agisce riducendo la formazione di nuovo osso eterotopico, una caratteristica chiave della malattia. Tuttavia, al momento (Ottobre 2024) non è ancora stato approvato in Europa.
  • Corticosteroidi: Possono essere usati per ridurre l’infiammazione e il dolore durante i periodi di riacutizzazione della malattia. È importante sottolineare che i corticosteroidi non prevengono la formazione di nuovo osso.
  • Farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS): Come l’ibuprofene o il naprossene, possono essere utilizzati per alleviare il dolore e l’infiammazione.

Altri trattamenti:

  • Fisioterapia: Può aiutare a mantenere la flessibilità articolare e la forza muscolare, migliorando la mobilità e la qualità della vita.
  • Terapia occupazionale: Può aiutare i pazienti ad adattarsi alle limitazioni fisiche e a svolgere le attività quotidiane in modo più indipendente.