FEBBRE PERIODICA EREDITARIA

MALATTIE DEL SISTEMA IMMUNITARIO

NOTE INFORMATIVE
  

Le febbri periodiche ereditarie (FPE) sono un gruppo di malattie autoinfiammatorie rare, caratterizzate da episodi ricorrenti di febbre e infiammazione sistemica, spesso accompagnati da sintomi come dolore addominale, toracico, articolare, eruzioni cutanee e altri segni di infiammazione.

Epidemiologia

La prevalenza esatta delle FPE è sconosciuta, ma si stima che colpiscano circa 1 persona su 10.000. Alcune FPE, come la febbre mediterranea familiare (FMF), sono più comuni in determinate popolazioni, come quelle del bacino del Mediterraneo.

Eziologia e Genetica

Le FPE sono causate da mutazioni genetiche che alterano la regolazione del sistema immunitario innato, portando ad un’attivazione incontrollata dell’infiammazione. La maggior parte delle FPE sono ereditate con modalità autosomica recessiva, il che significa che un individuo deve ereditare due copie del gene mutato (una da ciascun genitore) per sviluppare la malattia. Alcune FPE, come la sindrome PFAPA, possono avere un’ereditarietà più complessa o non essere chiaramente genetiche.

Manifestazioni Cliniche

Le manifestazioni cliniche delle FPE variano a seconda del tipo specifico di malattia. Tuttavia, alcune caratteristiche comuni includono:

  • Episodi ricorrenti di febbre: La febbre può essere elevata e durare da poche ore a diversi giorni.
  • Sintomi sistemici: Possono includere dolore addominale, toracico, articolare, mal di testa, eruzioni cutanee, affaticamento, e infiammazione di vari organi (pericardite, pleurite, artrite).
  • Assenza di infezione: Gli episodi febbrili non sono causati da un’infezione.
  • Periodo asintomatico tra gli attacchi: Tra gli episodi, gli individui affetti da FPE sono generalmente asintomatici.

Diagnosi

La diagnosi di FPE può essere complessa, poiché i sintomi possono essere simili a quelli di altre malattie. Il processo diagnostico include:

  • Anamnesi e esame obiettivo: Raccolta dettagliata della storia clinica del paziente e valutazione dei sintomi.
  • Esami di laboratorio: Possono includere emocromo completo, velocità di eritrosedimentazione (VES), proteina C-reattiva (PCR), e analisi delle urine. Durante gli attacchi, questi esami mostrano tipicamente segni di infiammazione.
  • Test genetici: Identificazione delle mutazioni genetiche specifiche associate alle diverse FPE.
  • Esclusione di altre cause: È importante escludere altre possibili cause di febbre ricorrente, come infezioni o malattie autoimmuni.

Prognosi

La prognosi delle FPE varia a seconda del tipo specifico di malattia e della gravità dei sintomi. Alcune FPE, come la FMF, possono causare complicanze a lungo termine, come l’amiloidosi, una condizione in cui una proteina anomala si accumula negli organi, causando danni. Tuttavia, con una diagnosi precoce e un trattamento adeguato, la maggior parte degli individui affetti da FPE può avere una buona qualità di vita.

Tipi di Febbre Periodica Ereditaria

Esistono diverse forme di FPE, tra cui:

  • Febbre Mediterranea Familiare (FMF): La FPE più comune, caratterizzata da attacchi di febbre, dolore addominale, toracico e articolare.
  • Sindrome PFAPA (Febbre Periodica con Faringite, Adenite e Afte al cavo orale): Colpisce principalmente i bambini e si manifesta con episodi di febbre, mal di gola, ingrossamento dei linfonodi del collo e afte in bocca.
  • Criopirinopatie: Un gruppo di FPE causate da mutazioni nel gene NLRP3, che includono l’orticaria familiare da freddo (FCAS), la sindrome di Muckle-Wells (MWS) e la malattia infiammatoria multisistemica ad esordio neonatale (NOMID).
  • Sindrome da deficit di mevalonato chinasi (MKD): Caratterizzata da episodi ricorrenti di febbre, eruzioni cutanee, dolori addominali e linfoadenopatia.
  • TRAPS (Sindrome da deficit del recettore del TNF): Causada da mutazioni nel gene TNFRSF1A, che codifica per un recettore del fattore di necrosi tumorale (TNF), una citochina coinvolta nell’infiammazione.

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NOME PRESIDIO

CITTÁ

Azienda Ospedaliero – Universitaria Ospedali Riuniti di Ancona

Ancona (AN)

Centro Interregionale delle Malattie Rare del Piemonte e della Valle d’Aosta

Aosta (AO)

ASL 3 – Ospedale La Colletta

Arenzano (GE)

Azienda Ospedaliera S.G. Moscati

Avellino (AV)

CRO – Centro di Riferimento Oncologico di Aviano

Aviano (PN)

Azienda Ospedaliero – Universitaria Consorziale Policlinico di Bari

Bari (BA)

Ospedale “Monsignor Raffaele Dimiccoli” – Barletta

Barletta (BT)

ASST Papa Giovanni XXIII – Ospedale Papa Giovanni XXIII

Bergamo (BG)

Azienda Ospedaliero-Universitaria Policlinico – S.Orsola Malpighi di Bologna

Bologna (BO)

Ospedale Centrale di Bolzano

Bolzano (BZ)

Spedali Civili di Brescia – Ospedale dei Bambini – ASST Spedali Civili, Brescia

Brescia (BS)

Presidio Ospedaliero “Di Summa – Perrino” – Brindisi

Brindisi (BR)

Azienda Ospedaliero Universitaria “G. Rodolico – San Marco”

Catania (CT)

AOU Renato Dulbecco di Catanzaro

Catanzaro (CZ)

Azienda Ospedaliera di Catanzaro Pugliese Ciaccio

Catanzaro (CZ)

Azienda Ospedaliero Universitaria Catanzaro- Policlinico Germaneto

Catanzaro (CZ)

ASL 2 Chieti – Ospedale Policlinico SS. Annunziata

Chieti (CH)

Azienda Ospedaliera di Cosenza – Presidio Ospedaliero “ANNUNZIATA”

Cosenza (CS)

Azienda Ospedaliera Universitaria di Ferrara – “Arcispedale S.Anna”

Ferrara (FE)

Azienda Ospedaliera Universitaria Careggi Firenze

Firenze (FI)

Azienda Ospedaliera Universitaria Meyer

Firenze (FI)

Azienda Ospedaliera Universitaria “Ospedali Riuniti” – Foggia

Foggia (FG)

Istituto Giannina Gaslini – Ospedale Pediatrico IRCCS

Genova (GE)

Ospedale Policlinico San Martino – Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico

Genova (GE)

ASL 1 – Ospedale di Imperia

Imperia (IM)

ASL 1 L’Aquila – Ospedale regionale San Salvatore

L’Aquila (AQ)

ASL 4 – Presidio Ospedaliero “Ospedale del Tigullio” – Polo di Lavagna

Lavagna (GE)

Ospedale “Vito Fazzi” – Lecce

Lecce (LE)

ASST Ovest Milanese – Ospedale di Magenta

Magenta (MI)

ASST Mantova – Presidio Ospedaliero di Mantova

Mantova (MN)

Azienda ospedaliera Universitaria Policlinico “G. Martino”

Messina (ME)

Fondazione IRCCS Ca Granda Ospedale Maggiore Policlinico di Milano

Milano (MI)

IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano

Milano (MI)

Ospedale Fatebenefratelli e oftalmico di Milano – ASST Fatebenefratelli-Sacco

Milano (MI)

Ospedale L. Sacco di Milano – ASST Fatebenefratelli-Sacco

Milano (MI)

Ospedale Niguarda di Milano – ASST Grande Ospedale Metropolitano Niguarda

Milano (MI)

Polo Ortotraumatologico e Reumatologico (ex G. Pini)

Milano (MI)

AOU  Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”

Napoli (NA)

Azienda Ospedaliera Universitaria “Federico II”

Napoli (NA)

Azienda Ospedaliera di Rilievo Nazionale “A. Cardarelli”

Napoli (NA)

Azienda Ospedaliera di Rilievo Nazionale “Santobono – Pausilipon”

Napoli (NA)

Azienda Ospedale Università di Padova

Padova (PD)

Azienda Ospedaliera Universitaria Policlinico Paolo Giaccone

Palermo (PA)

Azienda Ospedaliera- Ospedali riuniti Villa Sofia- Cervello

Palermo (PA)

Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma Ospedale Maggiore

Parma (PR)

Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo di Pavia

Pavia (PV)

Azienda Ospedaliera di Perugia

Perugia (PG)

Azienda Ospedaliera Universitaria Pisa – Ospedale Santa Chiara Pisa

Pisa (PI)

ASS 5 – Azienda per l’Assistenza Sanitaria n.5 “Friuli Occidentale” – Presidio Ospedaliero di Pordenone

Pordenone (PN)

Azienda USL di Romagna – Ospedale di Ravenna

Ravenna (RA)

Grande Ospedale Metropolitano – Ospedali Riuniti di Reggio Calabria

Reggio di Calabria (RC)

Azienda AUSL Reggio Emilia – “Arcispedale S. Maria Nuova”

Reggio nell’Emilia (RE)

ASL RM 2 – “Ospedale S. Eugenio” e “Ospedale CTO Andrea Alesini”

Roma (RM)

Azienda Ospedaliero-Universitaria “Policlinico Umberto I”

Roma (RM)

Fondazione Policlinico Universitario A.Gemelli – Università del Sacro Cuore

Roma (RM)

Fondazione Policlinico Universitario Campus Bio-Medico

Roma (RM)

Ospedale Pediatrico Bambino Gesù – IRCCS

Roma (RM)

Azienda Ospedaliera Universitaria OO.RR “San Giovanni di Dio Ruggi d’Aragona”

Salerno (SA)

I.R.C.C.S. “Casa Sollievo della Sofferenza” – San Giovanni Rotondo

San Giovanni Rotondo (FG)

ASL 2 – Ospedale San Paolo

Savona (SV)

Azienda Ospedaliera Universitaria Siena

Siena (SI)

ASL 4 – Presidio Ospedaliero “G. Mazzini”

Teramo (TE)

Azienda Ospedaliera S.Maria di Terni

Terni (TR)

Centro Interregionale delle Malattie Rare del Piemonte e della Valle d’Aosta

Torino (TO)

Presidio Ospedaliero “Santa Chiara” – Trento

Trento (TN)

ASST Bergamo Ovest – Ospedale “Treviglio-Caravaggio” di Treviglio

Treviglio (BG)

U.L.S.S. 2 Marca Trevigiana – Polo Ospedaliero di Treviso

Treviso (TV)

IRCCS Materno Infantile Burlo Garofolo

Trieste (TS)

Presidio Ospedaliero Universitario “Santa Maria della Misericordia”

Udine (UD)

ASST Sette Laghi – Ospedale “Filippo Del Ponte” di Varese

Varese (VA)

Ospedale di Circolo e Fondazione Macchi di Varese

Varese (VA)

Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona

Verona (VR)

Esistono farmaci specifici e altri trattamenti per le febbri periodiche ereditarie (FPE).

La scelta del trattamento dipende dal tipo specifico di FPE e dalla gravità dei sintomi.

Ecco alcune opzioni terapeutiche comuni:

Farmaci:

  • Colchicina: è spesso il farmaco di prima linea per la febbre mediterranea familiare (FMF), la forma più comune di FPE. Aiuta a prevenire gli attacchi di febbre e a ridurre l’infiammazione.
  • Farmaci biologici: come canakinumab (Ilaris®), anakinra (Kineret®) e rilonacept (Arcalyst®) sono anticorpi monoclonali o antagonisti del recettore dell’interleuchina-1 (IL-1) che bloccano l’azione di questa proteina infiammatoria. Sono efficaci in diverse forme di FPE, tra cui la sindrome periodica associata al recettore 1 del fattore di necrosi tumorale (TRAPS), la sindrome da iperimmunoglobulinemia D con febbre ricorrente (HIDS) e la sindrome periodica associata alla criopirina (CAPS).
  • Altri farmaci: in alcuni casi, possono essere utilizzati farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS), corticosteroidi o altri immunosoppressori per controllare i sintomi.

Altri trattamenti:

  • Tonsillectomia: può essere utile in alcuni casi di sindrome PFAPA (febbre periodica con stomatite aftosa, faringite e adenite).