ERITROCHERATOLISI HIEMALIS

MALATTIE DELLA CUTE E DEL TESSUTO SOTTOCUTANEO

NOTE INFORMATIVE
  

L’eritrocheratolisi hiemalis (EH) è una rara malattia genetica della pelle caratterizzata da eritema (arrossamento), ipercheratosi (ispessimento dello strato corneo) e desquamazione ricorrente dei palmi delle mani e delle piante dei piedi.

La condizione è tipicamente aggravata durante i mesi invernali, da cui il nome “hiemalis”.

Sinonimi:

  • Eritrocheratolisi invernale
  • Malattia di Oudtshoorn

Epidemiologia:

L’EH è una condizione estremamente rara, con una prevalenza stimata inferiore a 1 su 1.000.000. Sebbene inizialmente si ritenesse limitata al Sudafrica, casi sono stati segnalati in tutto il mondo, suggerendo una distribuzione globale.

Eziologia e Genetica:

L’EH è causata da una mutazione nel gene SERPINB7, che codifica per una proteina coinvolta nella regolazione della crescita e della differenziazione delle cellule della pelle. La malattia viene ereditata con modalità autosomica dominante, il che significa che una singola copia del gene mutato è sufficiente per causare la malattia.

Manifestazioni Cliniche:

I sintomi dell’EH di solito compaiono nell’infanzia o nella prima età adulta e includono:

  • Eritema: arrossamento della pelle dei palmi delle mani e delle piante dei piedi.
  • Ipercheratosi: ispessimento e indurimento della pelle, che può portare a screpolature e ragadi.
  • Desquamazione: distacco di squame di pelle, spesso in modo ciclico.
  • Prurito: sensazione di prurito, che può essere intenso in alcuni casi.
  • Dolore: possibile dolore o fastidio, soprattutto in presenza di ragadi.

L’EH può manifestarsi con diversi livelli di gravità, da forme lievi con desquamazione occasionale a forme gravi con eritema, ipercheratosi e desquamazione persistenti.

Fattori Scatenanti:

Diversi fattori possono scatenare o peggiorare i sintomi dell’EH, tra cui:

  • Freddo: l’esposizione al freddo è un fattore scatenante comune, da cui il nome “hiemalis”.
  • Calore: anche l’esposizione al calore può peggiorare i sintomi in alcuni casi.
  • Stress: lo stress emotivo può contribuire alle riacutizzazioni.
  • Traumi: traumi fisici alla pelle possono innescare la desquamazione.
  • Mestruazioni: le fluttuazioni ormonali durante il ciclo mestruale possono influenzare i sintomi.

Diagnosi:

La diagnosi di EH si basa principalmente sull’esame obiettivo e sull’anamnesi del paziente. In alcuni casi, può essere eseguita una biopsia cutanea per confermare la diagnosi ed escludere altre condizioni. L’analisi genetica può essere utile per identificare la mutazione specifica nel gene SERPINB7.

Diagnosi Differenziale:

L’EH può essere confusa con altre condizioni cutanee, tra cui:

  • Psoriasi: una malattia infiammatoria cronica della pelle.
  • Eczema: una condizione cutanea caratterizzata da infiammazione e prurito.
  • Cheratosi palmo-plantare: un gruppo di disturbi che causano ispessimento della pelle dei palmi delle mani e delle piante dei piedi.
  • Tinea pedis: un’infezione fungina dei piedi.

Prognosi:

L’EH è una condizione cronica che può persistere per tutta la vita. Tuttavia, con un trattamento adeguato, la maggior parte dei pazienti può gestire i sintomi e mantenere una buona qualità di vita.

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NOME PRESIDIO

CITTÁ

Azienda Ospedaliero – Universitaria Ospedali Riuniti di Ancona

Ancona (AN)

Centro Interregionale delle Malattie Rare del Piemonte e della Valle d’Aosta

Aosta (AO)

Azienda Ospedaliera S.G. Moscati

Avellino (AV)

Azienda Ospedaliera Gaetano Rummo

Benevento (BN)

Azienda Ospedaliero-Universitaria Policlinico – S.Orsola Malpighi di Bologna

Bologna (BO)

Ospedale Centrale di Bolzano

Bolzano (BZ)

Azienda Ospedaliero Universitaria “G. Rodolico – San Marco”

Catania (CT)

Azienda Ospedaliero Universitaria Catanzaro- Policlinico Germaneto

Catanzaro (CZ)

Azienda ospedaliera Universitaria Policlinico “G. Martino”

Messina (ME)

Fondazione IRCCS Ca Granda Ospedale Maggiore Policlinico di Milano

Milano (MI)

AOU  Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”

Napoli (NA)

Azienda Ospedaliera Universitaria “Federico II”

Napoli (NA)

Azienda Ospedaliera di Rilievo Nazionale “A. Cardarelli”

Napoli (NA)

Azienda Ospedaliera di Rilievo Nazionale “Santobono – Pausilipon”

Napoli (NA)

Azienda Ospedale Università di Padova

Padova (PD)

Azienda Ospedaliera Universitaria Policlinico Paolo Giaccone

Palermo (PA)

Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma Ospedale Maggiore

Parma (PR)

Azienda Ospedaliera di Perugia

Perugia (PG)

ASS 5 – Azienda per l’Assistenza Sanitaria n.5 “Friuli Occidentale” – Presidio Ospedaliero di Pordenone

Pordenone (PN)

Azienda Ospedaliero-Universitaria “Policlinico Umberto I”

Roma (RM)

IRCCS – Istituto Dermopatico Dell’Immacolata

Roma (RM)

Centro Interregionale delle Malattie Rare del Piemonte e della Valle d’Aosta

Torino (TO)

Presidio Ospedaliero “Santa Chiara” – Trento

Trento (TN)

U.L.S.S. 2 Marca Trevigiana – Polo Ospedaliero di Treviso

Treviso (TV)

Azienda Sanitaria Universitaria Giuliano Isontina

Trieste (TS)

IRCCS Materno Infantile Burlo Garofolo

Trieste (TS)

Presidio Ospedaliero Universitario “Santa Maria della Misericordia”

Udine (UD)

Azienda U.L.S.S. 3 Serenissima -Mestre

Venezia (VE)

Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona

Verona (VR)

U.L.S.S. 8 Berica – Ospedale San Bortolo di Vicenza

Vicenza (VI)

L’eritrocheratolisi hiemalis è una malattia cutanea rara e sfortunatamente non esistono farmaci o trattamenti specifici che la curino completamente. Tuttavia, alcuni trattamenti possono aiutare ad alleviare i sintomi e migliorare la qualità della vita dei pazienti.

Trattamenti topici:

  • Emollienti: creme idratanti per ammorbidire la pelle e ridurre la desquamazione.
  • Cheratolitici: creme contenenti urea, acido salicilico o acido lattico per aiutare a rimuovere la pelle morta.
  • Corticosteroidi topici: creme o unguenti a bassa potenza per ridurre l’infiammazione e il prurito.

Trattamenti sistemici:

  • Retinoidi orali: in alcuni casi, possono essere prescritti retinoidi per via orale, come l’acitretina, per ridurre la desquamazione e l’infiammazione. Tuttavia, questi farmaci possono avere effetti collaterali significativi e devono essere usati con cautela.

Altre misure:

  • Evitare l’esposizione al freddo: poiché i sintomi tendono a peggiorare con il freddo, è importante proteggere la pelle dal freddo e dall’umidità.
  • Indossare guanti e calze di cotone: per evitare l’irritazione della pelle.
  • Evitare saponi e detergenti aggressivi: utilizzare detergenti delicati e idratanti.