EMOSIDEROSI POLMONARE IDIOPATICA

MALATTIE DELL’APPARATO RESPIRATORIO

NOTE INFORMATIVE
  

L’emosiderosi polmonare idiopatica (EPI) è una malattia rara caratterizzata da emorragia alveolare diffusa ricorrente (EAD), ovvero sanguinamento nei polmoni, in assenza di una causa sottostante identificabile.

Colpisce principalmente i bambini, con un’età di esordio tipica inferiore ai 10 anni, ma può manifestarsi anche negli adulti.

Eziologia e Patogenesi

La causa precisa dell’EPI rimane sconosciuta, da qui la denominazione “idiopatica”. L’ipotesi principale è che si tratti di una malattia autoimmune, in cui il sistema immunitario attacca erroneamente i capillari polmonari, causando sanguinamento negli alveoli. Fattori genetici e ambientali potrebbero contribuire allo sviluppo della malattia.

Il sanguinamento ricorrente porta all’accumulo di ferro (emosiderina) nei polmoni. Questo accumulo di ferro, a sua volta, causa infiammazione e fibrosi polmonare, compromettendo la funzione respiratoria.

Manifestazioni Cliniche

I sintomi dell’EPI possono variare a seconda della gravità della malattia e dell’età del paziente. Nei bambini, i primi segni possono essere aspecifici, come ritardo nella crescita e anemia sideropenica (da carenza di ferro).

Sintomi più comuni includono:

  • Tosse: spesso produttiva di espettorato schiumoso, a volte tinto di sangue (emottisi)
  • Dispnea: difficoltà respiratoria, inizialmente da sforzo, poi anche a riposo
  • Anemia: pallore, stanchezza, debolezza
  • Dolore toracico
  • Febbre

Negli adulti, i sintomi più frequenti sono dispnea da sforzo e affaticamento, dovuti all’anemia e al danno polmonare.

Diagnosi

La diagnosi di EPI si basa su una combinazione di elementi:

  • Anamnesi e esame obiettivo: valutazione dei sintomi e dei segni clinici
  • Radiografia del torace: può mostrare infiltrati polmonari diffusi, tipici dell’EAD
  • TC del torace ad alta risoluzione: permette una valutazione più dettagliata del parenchima polmonare e l’identificazione di eventuali aree di fibrosi
  • Test di funzionalità respiratoria: per valutare la capacità polmonare e lo scambio gassoso
  • Lavaggio broncoalveolare (BAL): analisi del liquido ottenuto dal lavaggio dei bronchi, che mostra la presenza di siderofagi (macrofagi contenenti emosiderina)
  • Biopsia polmonare: in casi dubbi, per confermare la diagnosi e valutare l’entità del danno polmonare

Diagnosi Differenziale

È importante distinguere l’EPI da altre condizioni che possono causare EAD, come:

  • Malattie autoimmuni: lupus eritematoso sistemico, granulomatosi con poliangioite (GPA)
  • Infezioni: polmonite, tubercolosi
  • Esposizione a tossine: ammoniaca, cloro
  • Malattie cardiache: stenosi mitralica, insufficienza cardiaca congestizia

Prognosi

La prognosi dell’EPI è variabile. Alcuni pazienti hanno una malattia lieve con episodi sporadici di EAD, mentre altri sviluppano una malattia progressiva con fibrosi polmonare e insufficienza respiratoria. L’età di esordio, la gravità dei sintomi e la risposta al trattamento influenzano la prognosi.

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NOME PRESIDIO

CITTÁ

Azienda Ospedaliero – Universitaria Ospedali Riuniti di Ancona

Ancona (AN)

Centro Interregionale delle Malattie Rare del Piemonte e della Valle d’Aosta

Aosta (AO)

Azienda Usl Toscana Sud-Est – Arezzo

Arezzo (AR)

Azienda Ospedaliera S.G. Moscati

Avellino (AV)

Azienda Ospedaliero – Universitaria Consorziale Policlinico di Bari

Bari (BA)

Azienda Ospedaliera Gaetano Rummo

Benevento (BN)

Azienda Ospedaliero-Universitaria Policlinico – S.Orsola Malpighi di Bologna

Bologna (BO)

Ospedale Centrale di Bolzano

Bolzano (BZ)

ASSL Cagliari – Ospedale Santissima Trinità

Cagliari (CA)

Azienda Ospedaliera G. Brotzu

Cagliari (CA)

Azienda Ospedaliero-Universitaria di Cagliari

Cagliari (CA)

Azienda Ospedaliero Universitaria “G. Rodolico – San Marco”

Catania (CT)

Ospedale Policlinico San Martino – Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico

Genova (GE)

Azienda Ospedaliera Papardo

Messina (ME)

Fondazione IRCCS Ca Granda Ospedale Maggiore Policlinico di Milano

Milano (MI)

Ospedale San Giuseppe di Milano

Milano (MI)

AOU  Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”

Napoli (NA)

Azienda Ospedaliera Specialistica “Dei Colli”

Napoli (NA)

Azienda Ospedaliera Universitaria “Federico II”

Napoli (NA)

Azienda Ospedaliera di Rilievo Nazionale “A. Cardarelli”

Napoli (NA)

ASSL Nuoro- Ospedale “Cesare Zonchello” Nuoro

Nuoro (NU)

Azienda Ospedale Università di Padova

Padova (PD)

Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico (IRCCS) Istituto Mediterraneo per i Trapianti e Terapie ad Alta Specializzazione (ISMETT)

Palermo (PA)

Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo di Pavia

Pavia (PV)

Azienda Ospedaliera di Perugia

Perugia (PG)

ASS 5 – Azienda per l’Assistenza Sanitaria n.5 “Friuli Occidentale” – Presidio Ospedaliero di Pordenone

Pordenone (PN)

Azienda Ospedaliera San Camillo Forlanini

Roma (RM)

Fondazione Policlinico Universitario A.Gemelli – Università del Sacro Cuore

Roma (RM)

Ospedale Pediatrico Bambino Gesù – IRCCS

Roma (RM)

Policlinico Tor Vergata

Roma (RM)

Azienda Ospedaliera Universitaria OO.RR “San Giovanni di Dio Ruggi d’Aragona”

Salerno (SA)

Azienda Ospedaliera Universitaria Sassari

Sassari (SS)

USL UMBRIA 2

Terni (TR)

Centro Interregionale delle Malattie Rare del Piemonte e della Valle d’Aosta

Torino (TO)

Presidio Ospedaliero “Santa Chiara” – Trento

Trento (TN)

U.L.S.S. 2 Marca Trevigiana – Polo Ospedaliero di Treviso

Treviso (TV)

Azienda Sanitaria Universitaria Giuliano Isontina

Trieste (TS)

IRCCS Materno Infantile Burlo Garofolo

Trieste (TS)

Presidio Ospedaliero Universitario “Santa Maria della Misericordia”

Udine (UD)

Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona

Verona (VR)

U.L.S.S. 8 Berica – Ospedale San Bortolo di Vicenza

Vicenza (VI)

Esistono farmaci e altri trattamenti per l’emosiderosi polmonare idiopatica (EPI), anche se al momento non esiste una cura definitiva per questa malattia rara. L’obiettivo principale del trattamento è controllare i sintomi, prevenire le complicanze e rallentare la progressione della malattia.

Farmaci:

  • Corticosteroidi: Sono spesso il trattamento di prima linea per l’EPI. Aiutano a ridurre l’infiammazione e il sanguinamento nei polmoni.
  • Immunosoppressori: In alcuni casi, possono essere utilizzati farmaci immunosoppressori come l’azatioprina o la ciclofosfamide per sopprimere il sistema immunitario e ridurre l’infiammazione.
  • Altri farmaci: A seconda dei sintomi e delle complicanze, possono essere prescritti altri farmaci come diuretici per ridurre l’accumulo di liquidi nei polmoni, integratori di ferro per trattare l’anemia e antibiotici per prevenire o trattare le infezioni.

Altri trattamenti:

  • Ossigenoterapia: Può essere necessaria per migliorare la respirazione in caso di difficoltà respiratorie.
  • Ventilazione meccanica: Nei casi più gravi, può essere necessaria la ventilazione meccanica per supportare la respirazione.
  • Trapianto di polmone: In alcuni casi, il trapianto di polmone può essere un’opzione per i pazienti con EPI grave che non rispondono ad altri trattamenti.

Terapie di supporto:

  • Fisioterapia respiratoria: Può aiutare a migliorare la funzione polmonare e la capacità di esercizio.
  • Supporto nutrizionale: Una dieta sana ed equilibrata è importante per mantenere la forza e il benessere generale.
  • Supporto psicologico: Vivere con una malattia rara come l’EPI può essere difficile. Il supporto psicologico può aiutare i pazienti e le loro famiglie a gestire le sfide emotive e pratiche della malattia.