EMOFILIA B

MALATTIE DEL SANGUE E DEGLI ORGANI EMATOPOIETICI

NOTE INFORMATIVE
  

L‘emofilia B è una rara malattia genetica ereditaria che compromette la capacità del sangue di coagulare correttamente.

Ciò si traduce in sanguinamenti prolungati che possono verificarsi spontaneamente o in seguito a lesioni o interventi chirurgici.

Cause:

L’emofilia B è causata da una mutazione o un’alterazione del gene F9, situato sul cromosoma X, che codifica per il fattore IX della coagulazione. Questo fattore è una proteina essenziale nel processo di coagulazione del sangue. La carenza o il malfunzionamento del fattore IX impediscono la formazione di un coagulo stabile, causando sanguinamenti prolungati.

Ereditarietà:

L’emofilia B è una malattia recessiva legata al cromosoma X. Ciò significa che:

  • Le femmine hanno due cromosomi X, quindi se un cromosoma X ha il gene mutato, l’altro cromosoma X può compensare producendo abbastanza fattore IX. Le femmine portatrici del gene mutato di solito non presentano sintomi, ma possono trasmettere la malattia ai figli.
  • I maschi hanno un solo cromosoma X, quindi se ereditano il gene mutato dalla madre, svilupperanno l’emofilia B.

Sintomi:

La gravità dell’emofilia B varia a seconda dell’attività del fattore IX.

  • Emofilia B lieve (attività del fattore IX > 5%): sanguinamento eccessivo dopo traumi, interventi chirurgici o estrazioni dentarie.
  • Emofilia B moderata (attività del fattore IX 1-5%): sanguinamento eccessivo dopo traumi minori e occasionalmente sanguinamenti spontanei.
  • Emofilia B grave (attività del fattore IX < 1%): sanguinamenti spontanei frequenti, spesso nelle articolazioni (emartri) e nei muscoli (ematomi), che possono causare dolore, gonfiore e danni articolari a lungo termine.

Diagnosi:

La diagnosi di emofilia B si basa su:

  • Anamnesi: raccolta di informazioni sui sintomi e sulla storia familiare di disturbi emorragici.
  • Esame obiettivo: valutazione di eventuali segni di sanguinamento.
  • Esami del sangue:
    • Tempo di protrombina (PT): di solito normale nell’emofilia B.
    • Tempo di tromboplastina parziale attivata (aPTT): prolungato nell’emofilia B.
    • Dosaggio del fattore IX: misura l’attività del fattore IX nel sangue.
    • Analisi genetica: identifica la mutazione specifica nel gene F9.

Complicanze:

Le complicanze dell’emofilia B includono:

  • Danni articolari: emartri ripetuti possono causare artrite, dolore cronico e disabilità.
  • Emorragie intracraniche: sanguinamenti nel cervello, potenzialmente letali.
  • Sviluppo di inibitori: alcuni pazienti possono sviluppare anticorpi contro il fattore IX, rendendo il trattamento meno efficace.
  • Trasmissione di infezioni: in passato, l’uso di concentrati di fattore IX derivati dal plasma poteva trasmettere infezioni come l’HIV e l’epatite C. Oggi, i processi di produzione sono molto più sicuri.

Prognosi:

Con una diagnosi precoce, un trattamento adeguato e un attento monitoraggio, le persone con emofilia B possono avere una buona qualità di vita e un’aspettativa di vita quasi normale.

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NOME PRESIDIO

CITTÁ

Ospedale Generale Regionale “ F. Miulli ” – Acquaviva delle Fonti

Acquaviva delle Fonti (BA)

Azienda Ospedaliero – Universitaria Ospedali Riuniti di Ancona

Ancona (AN)

Centro Interregionale delle Malattie Rare del Piemonte e della Valle d’Aosta

Aosta (AO)

Azienda Ospedaliera S.G. Moscati

Avellino (AV)

Azienda Ospedaliero – Universitaria Consorziale Policlinico di Bari

Bari (BA)

Azienda Ospedaliera Gaetano Rummo

Benevento (BN)

ASST Papa Giovanni XXIII – Ospedale Papa Giovanni XXIII

Bergamo (BG)

Azienda Ospedaliero-Universitaria Policlinico – S.Orsola Malpighi di Bologna

Bologna (BO)

Ospedale Centrale di Bolzano

Bolzano (BZ)

Spedali Civili di Brescia – Ospedale dei Bambini – ASST Spedali Civili, Brescia

Brescia (BS)

Azienda Ospedaliera G. Brotzu

Cagliari (CA)

Azienda Ospedaliero-Universitaria di Cagliari

Cagliari (CA)

A.S.Re.M – Policlinico Ospedaliero ” A.Cardarelli”

Campobasso (CB)

Azienda Ospedaliera di Caserta “Sant’Anna e San Sebastiano”

Caserta (CE)

U.L.S.S. 2 Marca Trevigiana – Presidio Ospedaliero di Castelfranco Veneto

Castelfranco Veneto (TV)

Azienda Ospedaliero Universitaria “G. Rodolico – San Marco”

Catania (CT)

Azienda Ospedaliera di Catanzaro Pugliese Ciaccio

Catanzaro (CZ)

Azienda USL di Cesena – “Ospedale M. Bufalini”

Cesena (FC)

ASL 2 Chieti – Ospedale Policlinico SS. Annunziata

Chieti (CH)

Azienda Ospedaliera di Cosenza – Presidio Ospedaliero “ANNUNZIATA”

Cosenza (CS)

Ospedale di Cremona

Cremona (CR)

Azienda Ospedaliera Universitaria Careggi Firenze

Firenze (FI)

Azienda Ospedaliera Universitaria Meyer

Firenze (FI)

Azienda Ospedaliera Universitaria “Ospedali Riuniti” – Foggia

Foggia (FG)

ASL Frosinone – Ospedale Fabrizio Spaziani

Frosinone (FR)

Ente Ospedaliero Ospedali Galliera

Genova (GE)

Istituto Giannina Gaslini – Ospedale Pediatrico IRCCS

Genova (GE)

Ospedale Policlinico San Martino – Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico

Genova (GE)

Azienda Usl Toscana Sud-Est – USL 9 Grosseto

Grosseto (GR)

ASL 1 – Ospedale di Imperia

Imperia (IM)

ASL Latina

Latina (LT)

ASST Lecco – Presidio Ospedaliero “Alessandro Manzoni”

Lecco (LC)

ASST Ovest Milanese – Ospedale di Legnano

Legnano (MI)

ASUR Marche Area Vasta 3 – Ospedale Generale Provinciale Macerata

Macerata (MC)

ASST Mantova – Presidio Ospedaliero di Mantova

Mantova (MN)

Azienda Sanitaria Locale di Matera (ASM)

Matera (MT)

Fondazione IRCCS Ca Granda Ospedale Maggiore Policlinico di Milano

Milano (MI)

IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano

Milano (MI)

Ospedale L. Sacco di Milano – ASST Fatebenefratelli-Sacco

Milano (MI)

Ospedale Niguarda di Milano – ASST Grande Ospedale Metropolitano Niguarda

Milano (MI)

Ospedale S. Paolo di Milano -ASST SS. Paolo e Carlo

Milano (MI)

USL Toscana Sud Est Siena – Ospedali Riuniti della Valdichiana Senese

Montepulciano (SI)

ASST Monza – Ospedale San Gerardo

Monza (MB)

Azienda Ospedaliera Universitaria “Federico II”

Napoli (NA)

Azienda Ospedaliera di Rilievo Nazionale “Santobono – Pausilipon”

Napoli (NA)

Azienda Ospedale Università di Padova

Padova (PD)

Azienda Ospedaliera Universitaria Policlinico Paolo Giaccone

Palermo (PA)

Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma Ospedale Maggiore

Parma (PR)

Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo di Pavia

Pavia (PV)

Azienda Ospedaliera di Perugia

Perugia (PG)

ASL 3 – Ospedale Civile Spirito Santo

Pescara (PE)

Azienda Ospedaliera Universitaria Pisa – Ospedale Santa Chiara Pisa

Pisa (PI)

ASS 5 – Azienda per l’Assistenza Sanitaria n.5 “Friuli Occidentale” – Presidio Ospedaliero di Pordenone

Pordenone (PN)

Azienda Ospedaliera Regionale San Carlo di Potenza

Potenza (PZ)

Grande Ospedale Metropolitano – Ospedali Riuniti di Reggio Calabria

Reggio di Calabria (RC)

ASL Rieti – Ospedale S.Camillo De Lellis

Rieti (RI)

Azienda Ospedaliera San Camillo Forlanini

Roma (RM)

Azienda Ospedaliero-Universitaria “Policlinico Umberto I”

Roma (RM)

Fondazione Policlinico Universitario A.Gemelli – Università del Sacro Cuore

Roma (RM)

Fondazione Policlinico Universitario Campus Bio-Medico

Roma (RM)

Ospedale Pediatrico Bambino Gesù – IRCCS

Roma (RM)

ASL Viterbo – Ospedale S.Anna di Ronciglione

Ronciglione (VT)

IRCCS Istituto Clinico Humanitas di Rozzano

Rozzano (MI)

I.R.C.C.S. “Casa Sollievo della Sofferenza” – San Giovanni Rotondo

San Giovanni Rotondo (FG)

Azienda Ospedaliera Universitaria Sassari

Sassari (SS)

Ospedale “Veris Delli Ponti” – Scorrano

Scorrano (LE)

Azienda Ospedaliera Universitaria Siena

Siena (SI)

Azienda Usl Toscana Sud-Est – USL 7 Siena

Siena (SI)

Presidio Ospedaliero Centrale “SS. Annunziata” – Taranto

Taranto (TA)

ASL 4 – Presidio Ospedaliero “G. Mazzini”

Teramo (TE)

Centro Interregionale delle Malattie Rare del Piemonte e della Valle d’Aosta

Torino (TO)

Presidio Ospedaliero “Santa Chiara” – Trento

Trento (TN)

U.L.S.S. 2 Marca Trevigiana – Polo Ospedaliero di Treviso

Treviso (TV)

Pia Fondazione di Culto e Religione “Cardinale Giovanni Panico” – Azienda Ospedaliera

Tricase (LE)

Azienda Sanitaria Universitaria Giuliano Isontina

Trieste (TS)

IRCCS Materno Infantile Burlo Garofolo

Trieste (TS)

Presidio Ospedaliero Universitario “Santa Maria della Misericordia”

Udine (UD)

Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona

Verona (VR)

U.L.S.S. 9 Scaligera – Ospedale Polo Riabilitativo Provinciale

Verona (VR)

U.L.S.S. 8 Berica – Ospedale San Bortolo di Vicenza

Vicenza (VI)

ASL Viterbo – Ospedale di Belcolle

Viterbo (VT)

Esistono farmaci specifici e altri trattamenti per l’emofilia B.

Farmaci specifici:

  • Terapia sostitutiva con fattore IX: Questo è il trattamento standard per l’emofilia B. Consiste nella somministrazione endovenosa di concentrati di fattore IX, una proteina che aiuta la coagulazione del sangue. La terapia può essere “on demand” (al bisogno, in caso di emorragia) o profilattica (a intervalli regolari per prevenire le emorragie).
  • Terapia genica: Rappresenta un’opzione terapeutica innovativa per l’emofilia B. Si basa sull’introduzione di una copia funzionale del gene del fattore IX nelle cellule del paziente, consentendo al corpo di produrre autonomamente il fattore della coagulazione mancante. Al momento, sono state approvate due terapie geniche per l’emofilia B in Europa: etranacogene dezaparvovec e fidanacogene elaparvovec.

Altri trattamenti:

  • Emicizumab: È un anticorpo monoclonale che mima l’azione del fattore VIII, un’altra proteina coinvolta nella coagulazione del sangue. Può essere utilizzato in pazienti con emofilia A e B con inibitori al fattore VIII o IX.
  • Desmopressina: È un farmaco che stimola il rilascio del fattore VIII immagazzinato nell’organismo. Può essere efficace in alcuni pazienti con emofilia B lieve.
  • Trattamento delle emorragie: In caso di emorragia, oltre alla terapia sostitutiva, possono essere necessari altri interventi, come l’applicazione di ghiaccio, il riposo e l’elevazione dell’arto interessato. In alcuni casi, può essere necessario un intervento chirurgico.