NOTE INFORMATIVE SU QUESTA MALATTIA
L’emocromatosi ereditaria è una malattia genetica caratterizzata da un eccessivo assorbimento di ferro a livello intestinale.
Questo accumulo progressivo di ferro nei tessuti e negli organi può portare a danni seri, soprattutto a carico di fegato, cuore, pancreas, articolazioni e sistema endocrino.
Eziologia e Genetica
La forma più comune di emocromatosi ereditaria è causata da mutazioni nel gene HFE, localizzato sul cromosoma 6. Esistono diverse mutazioni di questo gene, ma le più frequenti sono C282Y e H63D. La malattia si trasmette con modalità autosomica recessiva, il che significa che per svilupparla è necessario ereditare due copie del gene mutato (una da ciascun genitore).
Esistono anche forme più rare di emocromatosi ereditaria, causate da mutazioni in altri geni come HJV, HAMP, TFR2 e SLC40A1. Queste forme possono avere un’ereditarietà autosomica recessiva o dominante e spesso si manifestano in età più giovane rispetto alla forma classica legata al gene HFE.
Fisiopatologia
Il ferro è un elemento essenziale per la vita, ma in quantità eccessive diventa tossico. Normalmente, l’organismo regola l’assorbimento del ferro in base alle necessità. Nelle persone con emocromatosi ereditaria, questo meccanismo di regolazione è alterato, portando ad un accumulo progressivo di ferro.
Il ferro in eccesso si deposita in diversi organi e tessuti, causando danni attraverso la produzione di radicali liberi e lo stress ossidativo.
Manifestazioni Cliniche
I sintomi dell’emocromatosi ereditaria sono variabili e spesso aspecifici, soprattutto nelle fasi iniziali. Possono includere:
- Astenia e affaticamento cronico
- Dolori articolari
- Dolore addominale
- Perdita di libido
- Disturbi del ritmo cardiaco
- Diabete mellito
- Cirrosi epatica
- Bronzo colorazione della pelle
Spesso la diagnosi viene fatta in fase avanzata, quando i danni d’organo sono già presenti.
Diagnosi
La diagnosi di emocromatosi ereditaria si basa su:
- Anamnesi familiare e personale
- Esame obiettivo
- Esami del sangue:
- Ferritina sierica: elevata in caso di accumulo di ferro
- Saturazione della transferrina: elevata in caso di emocromatosi
- Test genetici: per identificare le mutazioni nel gene HFE o in altri geni coinvolti
- Biopsia epatica: per valutare l’entità del deposito di ferro nel fegato e la presenza di fibrosi o cirrosi
Prognosi
La prognosi dell’emocromatosi ereditaria è generalmente buona se la diagnosi viene fatta precocemente e la terapia viene iniziata prima che si sviluppino danni d’organo irreversibili. La flebotomia, se eseguita regolarmente, può prevenire le complicanze e migliorare la qualità di vita dei pazienti.
CENTRI DI DIAGNOSI E CURA PER QUESTA MALATTIA
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NOME PRESIDIO | CITTÁ |
Azienda Ospedaliero – Universitaria Ospedali Riuniti di Ancona |
Ancona (AN) |
Centro Interregionale delle Malattie Rare del Piemonte e della Valle d’Aosta |
Aosta (AO) |
Azienda Ospedaliera S.G. Moscati |
Avellino (AV) |
Azienda Ospedaliero – Universitaria Consorziale Policlinico di Bari |
Bari (BA) |
Azienda Ospedaliera Gaetano Rummo |
Benevento (BN) |
ASST Papa Giovanni XXIII – Ospedale Papa Giovanni XXIII |
Bergamo (BG) |
Azienda Ospedaliero-Universitaria Policlinico – S.Orsola Malpighi di Bologna |
Bologna (BO) |
Ospedale Centrale di Bolzano |
Bolzano (BZ) |
Spedali Civili di Brescia – Ospedale dei Bambini – ASST Spedali Civili, Brescia |
Brescia (BS) |
Presidio Ospedaliero “Di Summa – Perrino” – Brindisi |
Brindisi (BR) |
Ospedale di Busto Arsizio |
Busto Arsizio (VA) |
ASSL Cagliari – Ospedale Santissima Trinità |
Cagliari (CA) |
Azienda Ospedaliera G. Brotzu |
Cagliari (CA) |
Azienda Ospedaliero-Universitaria di Cagliari |
Cagliari (CA) |
A.S.Re.M – Policlinico Ospedaliero ” A.Cardarelli” |
Campobasso (CB) |
ASSL Carbonia – Presidio Ospedaliero Sirai |
Carbonia (SU) |
Presidio Ospedaliero “Francesco Ferrari” – Casarano (LE) |
Casarano (LE) |
I.R.C.C.S. “Saverio De Bellis” – Castellana Grotte (BA) |
Castellana Grotte (BA) |
Azienda Ospedaliera di Rilievo Nazionale e di Alta Specializzazione (ARNAS) Garibaldi – Nesima |
Catania (CT) |
Azienda Ospedaliero Universitaria “G. Rodolico – San Marco” |
Catania (CT) |
AOU Renato Dulbecco di Catanzaro |
Catanzaro (CZ) |
Azienda Ospedaliero Universitaria Catanzaro- Policlinico Germaneto |
Catanzaro (CZ) |
Azienda USL di Cesena – “Ospedale M. Bufalini” |
Cesena (FC) |
ASL 2 Chieti – Ospedale Policlinico SS. Annunziata |
Chieti (CH) |
Azienda Ospedaliera di Cosenza – Presidio Ospedaliero “ANNUNZIATA” |
Cosenza (CS) |
“Ospedale Maggiore” di Crema |
Crema (CR) |
Azienda USL Toscana Centro – Azienda USL 11 Empoli |
Empoli (FI) |
Azienda Ospedaliera Universitaria “Ospedali Riuniti” – Foggia |
Foggia (FG) |
Ente Ospedaliero Ospedali Galliera |
Genova (GE) |
Istituto Giannina Gaslini – Ospedale Pediatrico IRCCS |
Genova (GE) |
Ospedale Policlinico San Martino – Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico |
Genova (GE) |
Azienda Usl Toscana Sud-Est – USL 9 Grosseto |
Grosseto (GR) |
ASL 5 – Presidio Ospedaliero del Levante Ligure – “Ospedale S.Andrea” |
La Spezia (SP) |
ASL Latina |
Latina (LT) |
Ospedale “Vito Fazzi” – Lecce |
Lecce (LE) |
ASST Mantova – Presidio Ospedaliero di Mantova |
Mantova (MN) |
Azienda Sanitaria Locale di Matera (ASM) |
Matera (MT) |
Azienda ospedaliera Universitaria Policlinico “G. Martino” |
Messina (ME) |
Fondazione IRCCS Ca Granda Ospedale Maggiore Policlinico di Milano |
Milano (MI) |
IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano |
Milano (MI) |
AUSL Modena – Ospedale S.Agostino Estense di Baggiovara |
Modena (MO) |
Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena |
Modena (MO) |
ASST Monza – Ospedale San Gerardo |
Monza (MB) |
Azienda Ospedaliera Universitaria “Federico II” |
Napoli (NA) |
Azienda Ospedaliera di Rilievo Nazionale “A. Cardarelli” |
Napoli (NA) |
ASSL Nuoro – Ospedale “San Francesco” di Nuoro |
Nuoro (NU) |
ASSL Olbia – Ospedale Giovanni Paolo II |
Olbia (SS) |
Azienda Ospedale Università di Padova |
Padova (PD) |
Azienda Ospedaliera Universitaria Policlinico Paolo Giaccone |
Palermo (PA) |
Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo di Pavia |
Pavia (PV) |
Azienda Ospedaliera di Perugia |
Perugia (PG) |
ASL 3 – Ospedale Civile Spirito Santo |
Pescara (PE) |
Azienda USL di Piacenza – Ospedale Guglielmo da Saliceto |
Piacenza (PC) |
Azienda Ospedaliera Universitaria Pisa – Ospedale Santa Chiara Pisa |
Pisa (PI) |
Azienda Usl Toscana nord ovest – USL 5 Pisa |
Pisa (PI) |
ASS 5 – Azienda per l’Assistenza Sanitaria n.5 “Friuli Occidentale” – Presidio Ospedaliero di Pordenone |
Pordenone (PN) |
Azienda Ospedaliera Regionale San Carlo di Potenza |
Potenza (PZ) |
Grande Ospedale Metropolitano – Ospedali Riuniti di Reggio Calabria |
Reggio di Calabria (RC) |
Azienda AUSL Reggio Emilia – “Arcispedale S. Maria Nuova” |
Reggio nell’Emilia (RE) |
ASL RM 2 – “Ospedale S. Eugenio” e “Ospedale CTO Andrea Alesini” |
Roma (RM) |
Azienda Ospedaliera San Camillo Forlanini |
Roma (RM) |
Azienda Ospedaliero-Universitaria “Policlinico Umberto I” |
Roma (RM) |
Fondazione Policlinico Universitario A.Gemelli – Università del Sacro Cuore |
Roma (RM) |
Fondazione Policlinico Universitario Campus Bio-Medico |
Roma (RM) |
IRCCS Istituto Regina Elena – Istituto San Gallicano |
Roma (RM) |
Azienda Ospedaliera Universitaria OO.RR “San Giovanni di Dio Ruggi d’Aragona” |
Salerno (SA) |
I.R.C.C.S. “Casa Sollievo della Sofferenza” – San Giovanni Rotondo |
San Giovanni Rotondo (FG) |
Azienda Ospedaliera Universitaria Sassari |
Sassari (SS) |
Azienda Ospedaliera Universitaria Siena |
Siena (SI) |
ASST Valtellina e Alto Lario – Ospedale di Sondrio |
Sondrio (SO) |
Presidio Ospedaliero Centrale “SS. Annunziata” – Taranto |
Taranto (TA) |
Azienda Ospedaliera S.Maria di Terni |
Terni (TR) |
Centro Interregionale delle Malattie Rare del Piemonte e della Valle d’Aosta |
Torino (TO) |
Presidio Ospedaliero “Santa Chiara” – Trento |
Trento (TN) |
Pia Fondazione di Culto e Religione “Cardinale Giovanni Panico” – Azienda Ospedaliera |
Tricase (LE) |
Azienda Sanitaria Universitaria Giuliano Isontina |
Trieste (TS) |
Presidio Ospedaliero Universitario “Santa Maria della Misericordia” |
Udine (UD) |
Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona |
Verona (VR) |
FARMACI SPECIFICI PER QUESTA MALATTIA
Esistono trattamenti specifici per l’emocromatosi ereditaria, anche se non esiste una cura definitiva. L’obiettivo principale è ridurre la quantità di ferro in eccesso nell’organismo e prevenire danni agli organi.
Il trattamento principale è la flebotomia, ovvero il salasso terapeutico. Questo consiste nel prelevare regolarmente una quantità di sangue (simile a una donazione) per rimuovere il ferro in eccesso. La frequenza dei salassi dipende dalla gravità dell’accumulo di ferro. Inizialmente, i salassi possono essere settimanali, ma una volta che i livelli di ferro si sono normalizzati, la frequenza può diminuire a 2-6 volte l’anno.
Per le persone che non possono sottoporsi alla flebotomia, come quelle con anemia o problemi cardiaci, sono disponibili farmaci chelanti del ferro. Questi farmaci si legano al ferro nel corpo e ne favoriscono l’eliminazione attraverso le urine o le feci. Esempi di chelanti del ferro includono:
- Deferoxamina (Desferal): somministrato per iniezione o infusione.
- Deferiprone (Ferriprox): assunto per via orale.
- Deferasirox (Exjade): assunto per via orale.
Oltre a questi trattamenti, è importante seguire una dieta con un ridotto apporto di ferro ed evitare l’alcol, che può peggiorare i danni al fegato. È inoltre fondamentale sottoporsi a controlli regolari per monitorare i livelli di ferro e la funzionalità degli organi.