EMIIPERTROFIA CONGENITA

MALFORMAZIONI CONGENITE, CROMOSOMOPATIE E SINDROMI GENETICHE

NOTE INFORMATIVE
  

L’emipertrofia congenita, nota anche come emi-iperplasia, è una condizione rara caratterizzata da una crescita asimmetrica del corpo, dove una parte è più grande della sua controparte controlaterale.

Questa asimmetria può interessare un intero lato del corpo (emipertrofia), un singolo arto, o anche solo un dito.

Cause

Le cause dell’emipertrofia congenita non sono ancora completamente comprese. Si ritiene che sia il risultato di un’alterazione nella regolazione della crescita cellulare durante lo sviluppo embrionale. Alcuni casi sono associati a mutazioni genetiche, in particolare nel gene AKT1, coinvolto nella via di segnalazione dell’insulina. Tuttavia, nella maggior parte dei casi, la causa genetica rimane sconosciuta.

Classificazione

L’emipertrofia congenita può essere classificata in diverse forme:

  • Emipertrofia isolata: presente alla nascita senza altre anomalie.
  • Emipertrofia complessa: associata a sindromi genetiche come la sindrome di Beckwith-Wiedemann (che include macroglossia, onfalocele e predisposizione a tumori embrionali) o la neurofibromatosi di tipo 1.
  • Emipertrofia secondaria: causata da linfedema cronico o malformazioni vascolari.

Manifestazioni Cliniche

Le manifestazioni cliniche dell’emipertrofia congenita sono variabili e dipendono dalla gravità e dalla localizzazione dell’asimmetria.

  • Asimmetria corporea: può interessare qualsiasi parte del corpo, ma è più comune negli arti inferiori. L’asimmetria può essere evidente alla nascita o svilupparsi gradualmente durante l’infanzia.
  • Dismetria degli arti: differenza di lunghezza tra gli arti, che può causare problemi di postura e deambulazione.
  • Macrodattilia: ingrossamento di uno o più dita.
  • Emicrania: mal di testa emicranico, spesso associato all’emipertrofia.
  • Predisposizione a tumori: in alcuni casi, l’emipertrofia congenita è associata ad un aumentato rischio di sviluppare tumori, in particolare tumore di Wilms, epatoblastoma e neuroblastoma.

Diagnosi

La diagnosi di emipertrofia congenita si basa sull’esame clinico e sulla valutazione dell’asimmetria corporea. Possono essere utili esami strumentali come radiografie, ecografie e risonanza magnetica per valutare l’entità dell’asimmetria e escludere altre condizioni. In alcuni casi, può essere consigliato un test genetico per identificare eventuali mutazioni associate all’emipertrofia.

Prognosi

La prognosi dell’emipertrofia congenita varia a seconda della gravità della condizione e della presenza di eventuali complicanze. Nella maggior parte dei casi, l’aspettativa di vita è normale. Tuttavia, la presenza di tumori o di altre anomalie associate può influenzare la prognosi.

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NOME PRESIDIO

CITTÁ

Azienda Ospedaliero – Universitaria Ospedali Riuniti di Ancona

Ancona (AN)

Centro Interregionale delle Malattie Rare del Piemonte e della Valle d’Aosta

Aosta (AO)

Istituto Ortopedico Rizzoli – Sicilia

Bagheria (PA)

U.L.S.S. 7 Pedemontana – Ospedale di Bassano del Grappa

Bassano del Grappa (VI)

Azienda Ospedaliera Gaetano Rummo

Benevento (BN)

Azienda Ospedaliero-Universitaria Policlinico – S.Orsola Malpighi di Bologna

Bologna (BO)

Ospedale Centrale di Bolzano

Bolzano (BZ)

Azienda Ospedaliero Universitaria “G. Rodolico – San Marco”

Catania (CT)

Azienda Ospedaliero Universitaria Catanzaro- Policlinico Germaneto

Catanzaro (CZ)

Polo Regionale IRCCS “E. Medea” – Conegliano

Conegliano (TV)

Azienda Ospedaliera Universitaria Meyer

Firenze (FI)

Istituto Giannina Gaslini – Ospedale Pediatrico IRCCS

Genova (GE)

Ospedale Policlinico San Martino – Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico

Genova (GE)

ASL 5 – Presidio Ospedaliero del Levante Ligure – “Ospedale S.Andrea”

La Spezia (SP)

Azienda ospedaliera Universitaria Policlinico “G. Martino”

Messina (ME)

Fondazione IRCCS Ca Granda Ospedale Maggiore Policlinico di Milano

Milano (MI)

IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano

Milano (MI)

Ospedale dei Bambini V. Buzzi di Milano – ASST Fatebenefratelli-Sacco

Milano (MI)

Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena

Modena (MO)

ASST Monza – Ospedale San Gerardo

Monza (MB)

AOU  Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”

Napoli (NA)

Azienda Ospedaliera Universitaria “Federico II”

Napoli (NA)

Azienda Ospedaliera di Rilievo Nazionale “A. Cardarelli”

Napoli (NA)

Azienda Ospedaliera di Rilievo Nazionale “Santobono – Pausilipon”

Napoli (NA)

Azienda Ospedale Università di Padova

Padova (PD)

I.R.C.C.S. – Istituto Oncologico Veneto

Padova (PD)

Azienda Ospedaliera Universitaria Policlinico Paolo Giaccone

Palermo (PA)

Azienda Ospedaliera- Ospedali riuniti Villa Sofia- Cervello

Palermo (PA)

Azienda Ospedaliera di Perugia

Perugia (PG)

Azienda Ospedaliera San Camillo Forlanini

Roma (RM)

Azienda Ospedaliero-Universitaria “Policlinico Umberto I”

Roma (RM)

Fondazione Policlinico Universitario A.Gemelli – Università del Sacro Cuore

Roma (RM)

Ospedale Pediatrico Bambino Gesù – IRCCS

Roma (RM)

ASST Lariana – Ospedale Sant’Anna

San Fermo della Battaglia (CO)

I.R.C.C.S. “Casa Sollievo della Sofferenza” – San Giovanni Rotondo

San Giovanni Rotondo (FG)

Azienda Ospedaliera Universitaria Siena

Siena (SI)

Centro Interregionale delle Malattie Rare del Piemonte e della Valle d’Aosta

Torino (TO)

Presidio Ospedaliero “Santa Chiara” – Trento

Trento (TN)

U.L.S.S. 2 Marca Trevigiana – Polo Ospedaliero di Treviso

Treviso (TV)

IRCCS Materno Infantile Burlo Garofolo

Trieste (TS)

Presidio Ospedaliero Universitario “Santa Maria della Misericordia”

Udine (UD)

Azienda U.L.S.S. 3 Serenissima -Mestre

Venezia (VE)

U.L.S.S. 3 Serenissima – I.R.C.C.S. Fondazione Ospedale San Camillo – Venezia Lido

Venezia (VE)

Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona

Verona (VR)

U.L.S.S. 9 Scaligera – Ospedale Polo Riabilitativo Provinciale

Verona (VR)

U.L.S.S. 8 Berica – Ospedale San Bortolo di Vicenza

Vicenza (VI)

Non esistono farmaci specifici per curare l’emipertrofia congenita. Questa condizione, caratterizzata da una crescita eccessiva di una parte del corpo, è causata da alterazioni genetiche complesse e la sua manifestazione varia notevolmente da persona a persona.

Tuttavia, diverse opzioni terapeutiche possono aiutare a gestire i sintomi e migliorare la qualità della vita dei pazienti:

1. Chirurgia:

  • Ortopedica: per correggere le differenze di lunghezza degli arti, le deformità scheletriche e i problemi di postura.
  • Plastica: per ridurre l’asimmetria dei tessuti molli, come muscoli e grasso.

2. Terapia fisica e riabilitazione:

  • Per migliorare la forza muscolare, la flessibilità, l’equilibrio e la coordinazione.
  • Per aiutare i pazienti ad adattarsi alle limitazioni fisiche e a svolgere le attività quotidiane.

3. Supporto psicologico:

  • Per affrontare le sfide emotive e sociali associate all’emipertrofia congenita.

4. Monitoraggio costante:

  • Per individuare e trattare precocemente eventuali complicanze, come tumori (più frequenti nei pazienti con emipertrofia congenita) o problemi cardiaci.