DISTROFIA CORNEALE MACULARE

MALATTIE DELL’APPARATO VISIVO

NOTE INFORMATIVE
  

La distrofia corneale maculare (MCD) è una rara malattia genetica che colpisce la cornea, la porzione trasparente dell’occhio che ricopre l’iride e la pupilla.

Questa condizione provoca un progressivo accumulo di sostanze anomale nello stroma corneale, lo strato intermedio della cornea, causando opacità e perdita della vista.

Epidemiologia

La MCD è una malattia rara con una prevalenza stimata di 1 caso ogni 50.000-100.000 individui a livello globale. Non mostra una predilezione di genere o etnia.

Eziologia e Genetica

La MCD è causata da mutazioni nel gene CHST6, situato sul cromosoma 16. Questo gene codifica per un enzima coinvolto nella produzione di cheratan solfato, un componente importante della cornea. Le mutazioni in CHST6 portano ad una produzione anomala o ridotta di cheratan solfato, causando l’accumulo di glicosaminoglicani (GAG) nello stroma corneale.

La MCD è ereditata con modalità autosomica recessiva, il che significa che un individuo deve ereditare due copie del gene mutato (una da ciascun genitore) per sviluppare la malattia.

Manifestazioni Cliniche

I sintomi della MCD di solito compaiono nella prima o seconda decade di vita. Le manifestazioni cliniche includono:

    • Opacità corneali: le opacità sono inizialmente piccole e sparse, ma tendono a confluire nel tempo, causando una progressiva riduzione della vista.
    • Fotofobia: sensibilità alla luce.
    • Dolore oculare: può essere presente, specialmente in caso di erosioni corneali.
    • Ridotta acuità visiva: la progressiva opacizzazione della cornea porta ad una diminuzione della vista.

Diagnosi

La diagnosi di MCD si basa su:

  • Esame clinico: l’oftalmologo può osservare le caratteristiche opacità corneali durante l’esame con la lampada a fessura.
  • Microscopia confocale corneale: questa tecnica di imaging non invasiva permette di visualizzare in dettaglio le alterazioni dello stroma corneale.
  • Test genetici: l’analisi del gene CHST6 può confermare la diagnosi.
  • Istologia corneale: in caso di trapianto di cornea, l’esame istologico del tessuto corneale può evidenziare l’accumulo di GAG.

Prognosi

La MCD è una malattia progressiva che porta ad una graduale perdita della vista. La velocità di progressione è variabile da individuo a individuo. La cheratoplastica (trapianto di cornea) è il trattamento di elezione per ripristinare la vista. Tuttavia, la MCD può ripresentarsi nel trapianto a causa della persistenza delle cellule del ricevente che producono GAG anomali.

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NOME PRESIDIO

CITTÁ

Ospedale Generale Regionale “ F. Miulli ” – Acquaviva delle Fonti

Acquaviva delle Fonti (BA)

Azienda Ospedaliero – Universitaria Ospedali Riuniti di Ancona

Ancona (AN)

Centro Interregionale delle Malattie Rare del Piemonte e della Valle d’Aosta

Aosta (AO)

Azienda Ospedaliera S.G. Moscati

Avellino (AV)

Azienda Ospedaliero – Universitaria Consorziale Policlinico di Bari

Bari (BA)

Ospedale “Di Venere” – Carbonara di Bari

Bari (BA)

Azienda Ospedaliera Gaetano Rummo

Benevento (BN)

Aziende AUSL di Bologna

Bologna (BO)

Ospedale Centrale di Bolzano

Bolzano (BZ)

Spedali Civili di Brescia – Ospedale dei Bambini – ASST Spedali Civili, Brescia

Brescia (BS)

A.S.Re.M – Policlinico Ospedaliero ” A.Cardarelli”

Campobasso (CB)

Azienda Ospedaliera di Caserta “Sant’Anna e San Sebastiano”

Caserta (CE)

Azienda Ospedaliero Universitaria “G. Rodolico – San Marco”

Catania (CT)

Azienda Ospedaliero Universitaria Catanzaro- Policlinico Germaneto

Catanzaro (CZ)

ASL 2 Chieti – Ospedale Policlinico SS. Annunziata

Chieti (CH)

U.L.S.S. 2 Marca Trevigiana – Presidio Ospedaliero De Gironcoli

Conegliano (TV)

Azienda Ospedaliera di Cosenza – Presidio Ospedaliero “ANNUNZIATA”

Cosenza (CS)

Azienda Ospedaliera Universitaria di Ferrara – “Arcispedale S.Anna”

Ferrara (FE)

Azienda Ospedaliera Universitaria Careggi Firenze

Firenze (FI)

Azienda Ospedaliera Universitaria “Ospedali Riuniti” – Foggia

Foggia (FG)

Ospedale Policlinico San Martino – Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico

Genova (GE)

Azienda ospedaliera Universitaria Policlinico “G. Martino”

Messina (ME)

Fondazione IRCCS Ca Granda Ospedale Maggiore Policlinico di Milano

Milano (MI)

Humanitas San Pio X di Milano

Milano (MI)

Ospedale Niguarda di Milano – ASST Grande Ospedale Metropolitano Niguarda

Milano (MI)

Ospedale S. Paolo di Milano -ASST SS. Paolo e Carlo

Milano (MI)

Ospedale San Giuseppe di Milano

Milano (MI)

Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena

Modena (MO)

ASST Monza – Ospedale San Gerardo

Monza (MB)

AOU  Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”

Napoli (NA)

Azienda Ospedaliera di Rilievo Nazionale “Santobono – Pausilipon”

Napoli (NA)

Azienda Ospedale Università di Padova

Padova (PD)

U.L.S.S. 6 – Euganea

Padova (PD)

Azienda Ospedaliera- Ospedali riuniti Villa Sofia- Cervello

Palermo (PA)

Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma Ospedale Maggiore

Parma (PR)

Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo di Pavia

Pavia (PV)

Azienda Ospedaliera di Perugia

Perugia (PG)

USL UMBRIA 1

Perugia (PG)

Azienda USL di Piacenza – Ospedale Guglielmo da Saliceto

Piacenza (PC)

ASS 5 – Azienda per l’Assistenza Sanitaria n.5 “Friuli Occidentale” – Presidio Ospedaliero di Pordenone

Pordenone (PN)

ASL 4 – Presidio Ospedaliero “Ospedale del Tigullio” – Ospedale Rapallo

Rapallo (GE)

Grande Ospedale Metropolitano – Ospedali Riuniti di Reggio Calabria

Reggio di Calabria (RC)

Azienda AUSL Reggio Emilia – “Arcispedale S. Maria Nuova”

Reggio nell’Emilia (RE)

ASL RM 1 – Presidio Ospedaliero Oftalmico

Roma (RM)

ASL RM 2 – “Ospedale S. Eugenio” e “Ospedale CTO Andrea Alesini”

Roma (RM)

Azienda Ospedaliero-Universitaria “Policlinico Umberto I”

Roma (RM)

Fondazione Policlinico Universitario A.Gemelli – Università del Sacro Cuore

Roma (RM)

Ospedale Pediatrico Bambino Gesù – IRCCS

Roma (RM)

IRCCS Istituto Clinico Humanitas di Rozzano

Rozzano (MI)

Azienda Ospedaliera Universitaria OO.RR “San Giovanni di Dio Ruggi d’Aragona”

Salerno (SA)

I.R.C.C.S. “Casa Sollievo della Sofferenza” – San Giovanni Rotondo

San Giovanni Rotondo (FG)

Azienda Ospedaliera Universitaria Siena

Siena (SI)

Azienda Ospedaliera S.Maria di Terni

Terni (TR)

USL UMBRIA 2

Terni (TR)

Centro Interregionale delle Malattie Rare del Piemonte e della Valle d’Aosta

Torino (TO)

Presidio Ospedaliero “Santa Chiara” – Trento

Trento (TN)

U.L.S.S. 2 Marca Trevigiana – Polo Ospedaliero di Treviso

Treviso (TV)

Azienda Sanitaria Universitaria Giuliano Isontina

Trieste (TS)

IRCCS Materno Infantile Burlo Garofolo

Trieste (TS)

Presidio Ospedaliero Universitario “Santa Maria della Misericordia”

Udine (UD)

Azienda U.L.S.S. 3 Serenissima -Mestre

Venezia (VE)

Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona

Verona (VR)

U.L.S.S. 9 Scaligera – Ospedale Polo Riabilitativo Provinciale

Verona (VR)

Al momento non esistono farmaci specifici per curare la distrofia corneale maculare.

Tuttavia, esistono diverse opzioni terapeutiche che possono aiutare a gestire i sintomi e rallentare la progressione della malattia:

  • Trattamenti non chirurgici:

    • Pomate oculari lubrificanti: per proteggere la cornea e mantenere l’idratazione.
    • Lenti a contatto terapeutiche: per proteggere la cornea e migliorare il comfort.
  • Trattamenti chirurgici:

    • Cheratoplastica lamellare: rimuove gli strati superficiali della cornea e li sostituisce con tessuto sano. Può essere efficace nelle fasi iniziali, ma la malattia può recidivare.
    • Cheratoplastica penetrante: sostituisce l’intera cornea con un tessuto donato. È l’opzione più efficace, ma comporta rischi maggiori.