DISTONIA DI TORSIONE IDIOPATICA

MALATTIE DEL SISTEMA NERVOSO CENTRALE E PERIFERICO

NOTE INFORMATIVE
  

La distonia di torsione idiopatica (DTI) è una malattia neurologica rara caratterizzata da contrazioni muscolari involontarie, sostenute e spesso ripetitive, che causano movimenti di torsione e posture anomale.

Questi movimenti possono interessare qualsiasi parte del corpo, inclusi arti, tronco, collo, viso e corde vocali.

Epidemiologia

La DTI è una malattia rara, con una prevalenza stimata di circa 1-2 casi ogni 100.000 persone. Si manifesta in tutte le etnie e colpisce entrambi i sessi, sebbene alcune forme possano avere una leggera prevalenza femminile. L’esordio dei sintomi può verificarsi a qualsiasi età, ma è più comune nell’infanzia o nell’adolescenza.

Eziologia e Genetica

La DTI è considerata una malattia genetica, sebbene la causa esatta non sia ancora completamente compresa. Sono state identificate diverse mutazioni genetiche associate alla DTI, la più comune delle quali è una mutazione nel gene DYT1, che codifica per una proteina chiamata torsina A. Tuttavia, non tutti gli individui con mutazioni nel gene DYT1 sviluppano la malattia, suggerendo che altri fattori genetici e ambientali possono contribuire allo sviluppo della DTI.

La DTI può essere ereditata con diversi modelli di trasmissione:

  • Autosomica dominante: la forma più comune, in cui un solo genitore affetto può trasmettere la malattia al figlio con una probabilità del 50%.
  • Autosomica recessiva: più rara, in cui entrambi i genitori devono essere portatori della mutazione genetica per trasmettere la malattia al figlio.
  • Sporadica: in alcuni casi, la DTI si verifica senza una storia familiare della malattia, suggerendo una nuova mutazione genetica.

Manifestazioni Cliniche

Le manifestazioni cliniche della DTI sono variabili e dipendono dalla localizzazione e dalla gravità delle contrazioni muscolari. I sintomi possono iniziare in modo insidioso e progredire lentamente nel tempo, oppure possono avere un esordio improvviso e rapido. Alcune delle manifestazioni cliniche più comuni includono:

  • Distonia focale: coinvolgimento di un singolo distretto corporeo, come il blefarospasmo (contrazioni involontarie dei muscoli delle palpebre), la distonia cervicale (torcicollo spasmodico) o il crampo dello scrivano (distonia della mano).
  • Distonia segmentale: coinvolgimento di due o più distretti corporei contigui, come il collo e le spalle.
  • Distonia multifocale: coinvolgimento di due o più distretti corporei non contigui.
  • Distonia generalizzata: coinvolgimento di tutto il corpo, spesso con un esordio agli arti inferiori e progressione verso l’alto.

Oltre ai movimenti involontari, la DTI può causare altri sintomi, come dolore, tremori, difficoltà di linguaggio e deglutizione, e problemi di equilibrio e coordinazione.

Diagnosi

La diagnosi di DTI si basa principalmente sulla valutazione clinica dei sintomi e sull’esclusione di altre condizioni neurologiche che possono causare movimenti involontari simili. Non esiste un singolo test diagnostico specifico per la DTI, ma possono essere utili alcuni esami strumentali, come:

  • Elettromiografia (EMG): per valutare l’attività elettrica dei muscoli.
  • Studi di conduzione nervosa: per misurare la velocità di conduzione degli impulsi nervosi.
  • Risonanza magnetica (RM) dell’encefalo: per escludere altre cause di distonia, come lesioni cerebrali.
  • Test genetici: per identificare mutazioni genetiche associate alla DTI.

Prognosi

La prognosi della DTI è variabile e dipende dalla forma e dalla gravità della malattia. In alcuni casi, la DTI può essere lieve e non progressiva, mentre in altri casi può essere grave e invalidante. La DTI non è una malattia fatale, ma può influire significativamente sulla qualità della vita dei pazienti.

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NOME PRESIDIO

CITTÁ

Ospedale Generale Regionale “ F. Miulli ” – Acquaviva delle Fonti

Acquaviva delle Fonti (BA)

Azienda Ospedaliero – Universitaria Ospedali Riuniti di Ancona

Ancona (AN)

Centro Interregionale delle Malattie Rare del Piemonte e della Valle d’Aosta

Aosta (AO)

Azienda Ospedaliera S.G. Moscati

Avellino (AV)

Azienda Ospedaliero – Universitaria Consorziale Policlinico di Bari

Bari (BA)

Ospedale “Di Venere” – Carbonara di Bari

Bari (BA)

Ospedale “San Paolo” – Bari

Bari (BA)

U.L.S.S. 7 Pedemontana – Ospedale di Bassano del Grappa

Bassano del Grappa (VI)

AULSS 1 Dolomiti

Belluno (BL)

Azienda Ospedaliera Gaetano Rummo

Benevento (BN)

ASST Papa Giovanni XXIII – Ospedale Papa Giovanni XXIII

Bergamo (BG)

Aziende AUSL di Bologna

Bologna (BO)

Ospedale Centrale di Bolzano

Bolzano (BZ)

IRCCS Eugenio Medea – Associazione La Nostra Famiglia – Polo di Bosisio Parini (LC)

Bosisio Parini (LC)

Spedali Civili di Brescia – Ospedale dei Bambini – ASST Spedali Civili, Brescia

Brescia (BS)

Azienda Ospedaliera G. Brotzu

Cagliari (CA)

Azienda Ospedaliero-Universitaria di Cagliari

Cagliari (CA)

Azienda Ospedaliera di Caserta “Sant’Anna e San Sebastiano”

Caserta (CE)

Azienda Ospedaliero Universitaria “G. Rodolico – San Marco”

Catania (CT)

Azienda Ospedaliero Universitaria Catanzaro- Policlinico Germaneto

Catanzaro (CZ)

Polo Regionale IRCCS “E. Medea” – Conegliano

Conegliano (TV)

“Ospedale Maggiore” di Crema

Crema (CR)

Azienda USL Toscana Centro – Azienda USL 11 Empoli

Empoli (FI)

Azienda Ospedaliera Universitaria di Ferrara – “Arcispedale S.Anna”

Ferrara (FE)

Azienda Ospedaliera Universitaria Careggi Firenze

Firenze (FI)

ASL 3 – Ospedale Villa Scassi

Genova (GE)

Istituto Giannina Gaslini – Ospedale Pediatrico IRCCS

Genova (GE)

Ospedale Policlinico San Martino – Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico

Genova (GE)

Azienda Usl Toscana Sud-Est – USL 9 Grosseto

Grosseto (GR)

ASST Ovest Milanese – Ospedale di Legnano

Legnano (MI)

Azienda ospedaliera Universitaria Policlinico “G. Martino”

Messina (ME)

Fondazione IRCCS Ca Granda Ospedale Maggiore Policlinico di Milano

Milano (MI)

Fondazione IRCCS Istituto Neurologico Carlo Besta di Milano

Milano (MI)

IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano

Milano (MI)

IRCCS S. Maria Nascente – Fondazione Don Carlo Gnocchi Onlus (MI)

Milano (MI)

Ospedale L. Sacco di Milano – ASST Fatebenefratelli-Sacco

Milano (MI)

Ospedale S. Paolo di Milano -ASST SS. Paolo e Carlo

Milano (MI)

Polo Ortotraumatologico e Recupero Rieducazione Funzionale (ex CTO)

Milano (MI)

AUSL Modena – Ospedale S.Agostino Estense di Baggiovara

Modena (MO)

AOU  Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”

Napoli (NA)

Azienda Ospedaliera Specialistica “Dei Colli”

Napoli (NA)

Azienda Ospedaliera Universitaria “Federico II”

Napoli (NA)

Azienda Ospedaliera di Rilievo Nazionale “Santobono – Pausilipon”

Napoli (NA)

Azienda Ospedale Università di Padova

Padova (PD)

U.L.S.S. 6 – Euganea

Padova (PD)

Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma Ospedale Maggiore

Parma (PR)

IRCCS Istituto Neurologico Nazionale a Carattere Scientifico “Fondazione Mondino” di Pavia

Pavia (PV)

Azienda Ospedaliera di Perugia

Perugia (PG)

Azienda Ospedaliera Universitaria Pisa – Ospedale Cisanello

Pisa (PI)

Azienda USL Toscana Centro – Azienda USL 3 Pistoia

Pistoia (PT)

ASS 5 – Azienda per l’Assistenza Sanitaria n.5 “Friuli Occidentale” – Presidio Ospedaliero di Pordenone

Pordenone (PN)

Azienda Ospedaliera Regionale San Carlo di Potenza

Potenza (PZ)

IRCCS NEUROMED – Istituto Neurologico Mediterraneo

Pozzilli (IS)

Azienda USL Toscana Centro – Azienda USL 4 Prato

Prato (PO)

Azienda AUSL Reggio Emilia – “Arcispedale S. Maria Nuova”

Reggio nell’Emilia (RE)

ASL RM 1 – Ospedale San Filippo Neri

Roma (RM)

Azienda Ospedaliero-Universitaria “Policlinico Umberto I”

Roma (RM)

Fondazione Policlinico Universitario A.Gemelli – Università del Sacro Cuore

Roma (RM)

Fondazione Policlinico Universitario Campus Bio-Medico

Roma (RM)

Ospedale Pediatrico Bambino Gesù – IRCCS

Roma (RM)

IRCCS Istituto Clinico Humanitas di Rozzano

Rozzano (MI)

Azienda Ospedaliera Universitaria OO.RR “San Giovanni di Dio Ruggi d’Aragona”

Salerno (SA)

I.R.C.C.S. “Casa Sollievo della Sofferenza” – San Giovanni Rotondo

San Giovanni Rotondo (FG)

Azienda Ospedaliera Universitaria Sassari

Sassari (SS)

Azienda Ospedaliera Universitaria Siena

Siena (SI)

Azienda Ospedaliera S.Maria di Terni

Terni (TR)

USL UMBRIA 2

Terni (TR)

Centro Interregionale delle Malattie Rare del Piemonte e della Valle d’Aosta

Torino (TO)

Presidio Ospedaliero “Santa Chiara” – Trento

Trento (TN)

U.L.S.S. 2 Marca Trevigiana – Polo Ospedaliero di Treviso

Treviso (TV)

Azienda Sanitaria Universitaria Giuliano Isontina

Trieste (TS)

IRCCS Materno Infantile Burlo Garofolo

Trieste (TS)

Presidio Ospedaliero Universitario “Santa Maria della Misericordia”

Udine (UD)

U.L.S.S. 3 Serenissima – I.R.C.C.S. Fondazione Ospedale San Camillo – Venezia Lido

Venezia (VE)

Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona

Verona (VR)

U.L.S.S. 9 Scaligera – Ospedale Polo Riabilitativo Provinciale

Verona (VR)

U.L.S.S. 8 Berica – Ospedale San Bortolo di Vicenza

Vicenza (VI)

Esistono farmaci specifici e altri trattamenti per la distonia di torsione idiopatica, anche se al momento non esiste una cura definitiva. L’obiettivo principale è quello di controllare i sintomi e migliorare la qualità della vita del paziente.

Farmaci:

  • Anticolinergici: come il triesifenidile, sono spesso il primo trattamento farmacologico tentato. Aiutano a ridurre i movimenti involontari bloccando l’azione dell’acetilcolina, un neurotrasmettitore coinvolto nel controllo muscolare.
  • Benzodiazepine: come il diazepam o il lorazepam, possono essere utili per ridurre l’ansia e rilassare i muscoli.
  • Baclofene: un rilassante muscolare che può aiutare a ridurre la rigidità e gli spasmi muscolari.
  • Tossina botulinica: iniettata direttamente nei muscoli colpiti, può aiutare a bloccarli e ridurre i movimenti involontari. È particolarmente efficace per le distonie focali, come il blefarospasmo (spasmi delle palpebre) o il torcicollo spasmodico.

Altri trattamenti:

  • Terapia fisica e riabilitativa: può aiutare a migliorare la forza muscolare, la flessibilità e la coordinazione.
  • Terapia occupazionale: può aiutare i pazienti a svolgere le attività quotidiane in modo più indipendente.
  • Sostegno psicologico: può aiutare i pazienti a gestire l’impatto emotivo e sociale della malattia.
  • Chirurgia: in alcuni casi, può essere presa in considerazione la chirurgia per impiantare un dispositivo di stimolazione cerebrale profonda (DBS). Questo dispositivo invia impulsi elettrici a specifiche aree del cervello per aiutare a controllare i sintomi.