DISPLASIA SETTO – OTTICA

MALFORMAZIONI CONGENITE, CROMOSOMOPATIE E SINDROMI GENETICHE

NOTE INFORMATIVE
  

La displasia setto-ottica (DSO), anche nota come sindrome di de Morsier, è una rara malattia congenita che colpisce lo sviluppo delle strutture della linea mediana del cervello.

È caratterizzata da una triade di anomalie: ipoplasia del nervo ottico, assenza del setto pellucido e ipopituitarismo.

Epidemiologia

La DSO è una condizione rara con una prevalenza stimata tra 1/10.000 e 1/50.000 nati vivi. Non sembra esserci una predisposizione di genere o etnia.

Eziologia e Genetica

L’eziologia della DSO è complessa e non completamente compresa. Si ritiene che sia il risultato di un’interruzione dello sviluppo del cervello anteriore durante le prime settimane di gestazione (tra il 23° e il 28° giorno).

Mentre la maggior parte dei casi è sporadica, sono stati identificati alcuni fattori genetici. Mutazioni in geni come HESX1, SOX2 e SOX3 sono state associate alla DSO. Tuttavia, la genetica spiega solo una piccola percentuale di casi, suggerendo che fattori ambientali, come l’esposizione materna a alcol, droghe o infezioni durante la gravidanza, possano svolgere un ruolo significativo.

Manifestazioni Cliniche

La DSO presenta un’ampia gamma di manifestazioni cliniche, che variano da lievi a gravi. I sintomi più comuni includono:

  • Problemi visivi: l’ipoplasia del nervo ottico può causare riduzione dell’acuità visiva, nistagmo (movimenti oculari involontari) e strabismo.
  • Disfunzioni endocrine: l’ipopituitarismo può portare a deficit ormonali, come deficit dell’ormone della crescita (con conseguente bassa statura), ipotiroidismo, insufficienza surrenalica e diabete insipido.
  • Altri sintomi neurologici: possono includere ritardo dello sviluppo, disabilità intellettiva, convulsioni e difficoltà di apprendimento.
  • Anomalie associate: la DSO può essere associata ad altre malformazioni congenite, come la schisi del palato, difetti cardiaci e anomalie renali.

Diagnosi

La diagnosi di DSO si basa sulla presenza di almeno due delle tre caratteristiche principali: ipoplasia del nervo ottico, assenza del setto pellucido e ipopituitarismo. Gli esami diagnostici includono:

  • Esame oftalmologico: per valutare l’acuità visiva e il fondo oculare.
  • Risonanza magnetica (RM) cerebrale: per visualizzare le strutture cerebrali e confermare l’assenza del setto pellucido e l’ipoplasia del nervo ottico.
  • Test endocrinologici: per valutare la funzione ipofisaria e identificare eventuali deficit ormonali.

Prognosi

La prognosi della DSO è variabile e dipende dalla gravità delle manifestazioni cliniche. I problemi visivi tendono a rimanere stabili o a peggiorare lentamente nel tempo. Le disfunzioni endocrine possono essere gestite con terapia ormonale sostitutiva. Il ritardo dello sviluppo e le difficoltà di apprendimento possono richiedere interventi educativi e di supporto.

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NOME PRESIDIO

CITTÁ

Azienda Ospedaliero – Universitaria Ospedali Riuniti di Ancona

Ancona (AN)

Centro Interregionale delle Malattie Rare del Piemonte e della Valle d’Aosta

Aosta (AO)

Azienda Ospedaliera S.G. Moscati

Avellino (AV)

Azienda Ospedaliero – Universitaria Consorziale Policlinico di Bari

Bari (BA)

Azienda Ospedaliera Gaetano Rummo

Benevento (BN)

Azienda Ospedaliero-Universitaria Policlinico – S.Orsola Malpighi di Bologna

Bologna (BO)

Ospedale Centrale di Bolzano

Bolzano (BZ)

Spedali Civili di Brescia – Ospedale dei Bambini – ASST Spedali Civili, Brescia

Brescia (BS)

I.R.C.C.S. “Eugenio Medea” – Brindisi

Brindisi (BR)

Azienda Ospedaliera G. Brotzu

Cagliari (CA)

Azienda Ospedaliero-Universitaria di Cagliari

Cagliari (CA)

Azienda Ospedaliero Universitaria “G. Rodolico – San Marco”

Catania (CT)

ASL 2 Chieti – Ospedale Policlinico SS. Annunziata

Chieti (CH)

Azienda USL Toscana Centro – Azienda USL 11 Empoli

Empoli (FI)

Azienda Ospedaliera Universitaria Careggi Firenze

Firenze (FI)

Azienda Ospedaliera Universitaria Meyer

Firenze (FI)

Istituto Giannina Gaslini – Ospedale Pediatrico IRCCS

Genova (GE)

Ospedale Policlinico San Martino – Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico

Genova (GE)

Azienda ospedaliera Universitaria Policlinico “G. Martino”

Messina (ME)

IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano

Milano (MI)

Ospedale Niguarda di Milano – ASST Grande Ospedale Metropolitano Niguarda

Milano (MI)

Ospedale dei Bambini V. Buzzi di Milano – ASST Fatebenefratelli-Sacco

Milano (MI)

AOU  Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”

Napoli (NA)

Azienda Ospedaliera Universitaria “Federico II”

Napoli (NA)

Azienda Ospedaliera di Rilievo Nazionale “A. Cardarelli”

Napoli (NA)

Azienda Ospedaliera di Rilievo Nazionale “Santobono – Pausilipon”

Napoli (NA)

Azienda Ospedale Università di Padova

Padova (PD)

U.L.S.S. 6 – Euganea

Padova (PD)

Azienda Ospedaliera Universitaria Policlinico Paolo Giaccone

Palermo (PA)

Azienda Ospedaliera- Ospedali riuniti Villa Sofia- Cervello

Palermo (PA)

Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo di Pavia

Pavia (PV)

IRCCS Istituto Neurologico Nazionale a Carattere Scientifico “Fondazione Mondino” di Pavia

Pavia (PV)

Azienda Ospedaliera di Perugia

Perugia (PG)

Azienda Ospedaliera Universitaria Pisa – Ospedale Santa Chiara Pisa

Pisa (PI)

IRCCS Stella Maris Pisa

Pisa (PI)

Azienda AUSL Reggio Emilia – “Arcispedale S. Maria Nuova”

Reggio nell’Emilia (RE)

ASL RM 1 – Azienda Ospedaliero – Universitaria Sant’Andrea

Roma (RM)

Azienda Ospedaliero-Universitaria “Policlinico Umberto I”

Roma (RM)

Fondazione Policlinico Universitario A.Gemelli – Università del Sacro Cuore

Roma (RM)

Ospedale Pediatrico Bambino Gesù – IRCCS

Roma (RM)

I.R.C.C.S. “Casa Sollievo della Sofferenza” – San Giovanni Rotondo

San Giovanni Rotondo (FG)

Centro Interregionale delle Malattie Rare del Piemonte e della Valle d’Aosta

Torino (TO)

Presidio Ospedaliero “Santa Chiara” – Trento

Trento (TN)

IRCCS Materno Infantile Burlo Garofolo

Trieste (TS)

Presidio Ospedaliero Universitario “Santa Maria della Misericordia”

Udine (UD)

Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona

Verona (VR)

U.L.S.S. 8 Berica – Ospedale San Bortolo di Vicenza

Vicenza (VI)

Non esistono farmaci specifici per curare la displasia setto-ottica (DSO).

Il trattamento per la DSO si concentra sulla gestione dei sintomi e delle complicanze. Questo può includere:

  • Terapia ormonale sostitutiva: Molti bambini con DSO hanno bisogno di terapia ormonale sostitutiva per compensare la carenza di ormoni prodotti dall’ipofisi, come l’ormone della crescita, gli ormoni tiroidei e gli ormoni sessuali.
  • Supporto visivo: A seconda della gravità dei problemi visivi, possono essere utili occhiali, lenti a contatto, ausili visivi o altri interventi.
  • Interventi educativi: I bambini con DSO possono beneficiare di programmi educativi individualizzati per aiutarli a raggiungere il loro pieno potenziale.