DISPLASIA NEUROECTODERMICA TIPO CHIME

MALATTIE DELLA CUTE E DEL TESSUTO SOTTOCUTANEO

NOTE INFORMATIVE
  

La displasia neuroectodermica tipo CHIME, anche conosciuta come sindrome di Zunich-Kaye o PIGL-CDG, è una rara malattia genetica multisistemica.

Il suo nome è un acronimo che ne descrive le principali caratteristiche cliniche:

  • Coloboma (difetto dell’occhio)
  • Heart defects (difetti cardiaci)
  • Ichthyosiform dermatosis (dermatosi ittiosiforme)
  • Mental retardation (ritardo mentale)
  • Ear anomalies (anomalie dell’orecchio)

Epidemiologia

La displasia neuroectodermica tipo CHIME è una malattia estremamente rara. La prevalenza esatta è sconosciuta, ma si stima che siano stati descritti meno di 100 casi in tutto il mondo.

Eziologia e Genetica

La malattia è causata da mutazioni nel gene PIGL, che codifica per un enzima coinvolto nella glicosilazione delle proteine. Questo processo è fondamentale per la corretta funzione di molte proteine nel corpo. Le mutazioni in PIGL causano un difetto nella glicosilazione, che porta alle manifestazioni cliniche della sindrome CHIME. La malattia si trasmette con modalità autosomica recessiva, il che significa che entrambi i genitori devono essere portatori di una mutazione nel gene PIGL affinché il figlio ne sia affetto.

Manifestazioni Cliniche

Le manifestazioni cliniche della displasia neuroectodermica tipo CHIME sono variabili e possono includere:

  • Difetti oculari: colobomi (difetti nella struttura dell’occhio), microftalmia (occhi piccoli), cataratta, nistagmo (movimenti oculari involontari)
  • Difetti cardiaci: difetti del setto interatriale o interventricolare, tetralogia di Fallot, anomalie delle valvole cardiache
  • Dermatosi ittiosiforme: pelle secca e squamosa, simile a quella di un pesce
  • Ritardo mentale: di grado variabile, da lieve a grave
  • Anomalie dell’orecchio: sordità conduttiva, orecchie a basso impianto, malformazioni del padiglione auricolare
  • Altri sintomi: convulsioni, ipotonia (tono muscolare ridotto), difficoltà di alimentazione, ritardo nella crescita, anomalie scheletriche.

Diagnosi

La diagnosi di displasia neuroectodermica tipo CHIME si basa sulla presenza di caratteristiche cliniche suggestive e viene confermata da test genetici che identificano mutazioni nel gene PIGL. Possono essere utili anche altri esami, come l’elettrocardiogramma (ECG) per valutare la funzione cardiaca, l’elettroencefalogramma (EEG) per rilevare eventuali anomalie cerebrali e gli esami audiologici per valutare l’udito.

Prognosi

La prognosi della displasia neuroectodermica tipo CHIME è variabile e dipende dalla gravità delle manifestazioni cliniche. Le complicanze cardiache e neurologiche possono influenzare in modo significativo l’aspettativa di vita. È importante una diagnosi precoce e un trattamento sintomatico per migliorare la qualità di vita dei pazienti.

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NOME PRESIDIO

CITTÁ

Azienda Ospedaliero – Universitaria Ospedali Riuniti di Ancona

Ancona (AN)

Centro Interregionale delle Malattie Rare del Piemonte e della Valle d’Aosta

Aosta (AO)

Azienda Ospedaliera S.G. Moscati

Avellino (AV)

Azienda Ospedaliero – Universitaria Consorziale Policlinico di Bari

Bari (BA)

Azienda Ospedaliera Gaetano Rummo

Benevento (BN)

Azienda Ospedaliero-Universitaria Policlinico – S.Orsola Malpighi di Bologna

Bologna (BO)

Ospedale Centrale di Bolzano

Bolzano (BZ)

Spedali Civili di Brescia – Ospedale dei Bambini – ASST Spedali Civili, Brescia

Brescia (BS)

Azienda Ospedaliero Universitaria “G. Rodolico – San Marco”

Catania (CT)

Azienda Ospedaliera Universitaria Meyer

Firenze (FI)

Istituto Giannina Gaslini – Ospedale Pediatrico IRCCS

Genova (GE)

Ospedale Policlinico San Martino – Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico

Genova (GE)

ASL 5 – Presidio Ospedaliero del Levante Ligure – “Ospedale S.Andrea”

La Spezia (SP)

Azienda ospedaliera Universitaria Policlinico “G. Martino”

Messina (ME)

Fondazione IRCCS Ca Granda Ospedale Maggiore Policlinico di Milano

Milano (MI)

Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena

Modena (MO)

ASST Monza – Ospedale San Gerardo

Monza (MB)

AOU  Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”

Napoli (NA)

Azienda Ospedaliera Universitaria “Federico II”

Napoli (NA)

Azienda Ospedaliera di Rilievo Nazionale “Santobono – Pausilipon”

Napoli (NA)

Azienda Ospedale Università di Padova

Padova (PD)

Azienda Ospedaliera Universitaria Policlinico Paolo Giaccone

Palermo (PA)

Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma Ospedale Maggiore

Parma (PR)

Azienda Ospedaliera di Perugia

Perugia (PG)

Azienda Ospedaliera Universitaria Pisa – Ospedale Santa Chiara Pisa

Pisa (PI)

ASS 5 – Azienda per l’Assistenza Sanitaria n.5 “Friuli Occidentale” – Presidio Ospedaliero di Pordenone

Pordenone (PN)

Grande Ospedale Metropolitano – Ospedali Riuniti di Reggio Calabria

Reggio di Calabria (RC)

Azienda AUSL Reggio Emilia – “Arcispedale S. Maria Nuova”

Reggio nell’Emilia (RE)

Fondazione Policlinico Universitario A.Gemelli – Università del Sacro Cuore

Roma (RM)

IRCCS – Istituto Dermopatico Dell’Immacolata

Roma (RM)

IRCCS Istituto Regina Elena – Istituto San Gallicano

Roma (RM)

Ospedale Pediatrico Bambino Gesù – IRCCS

Roma (RM)

Azienda Ospedaliera Universitaria OO.RR “San Giovanni di Dio Ruggi d’Aragona”

Salerno (SA)

Azienda Ospedaliera Universitaria Siena

Siena (SI)

Azienda Ospedaliera S.Maria di Terni

Terni (TR)

Centro Interregionale delle Malattie Rare del Piemonte e della Valle d’Aosta

Torino (TO)

Presidio Ospedaliero “Santa Chiara” – Trento

Trento (TN)

U.L.S.S. 2 Marca Trevigiana – Polo Ospedaliero di Treviso

Treviso (TV)

Azienda Sanitaria Universitaria Giuliano Isontina

Trieste (TS)

IRCCS Materno Infantile Burlo Garofolo

Trieste (TS)

Presidio Ospedaliero Universitario “Santa Maria della Misericordia”

Udine (UD)

Azienda U.L.S.S. 3 Serenissima -Mestre

Venezia (VE)

Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona

Verona (VR)

U.L.S.S. 8 Berica – Ospedale San Bortolo di Vicenza

Vicenza (VI)

Al momento non esistono farmaci specifici o trattamenti curativi per la displasia neuroectodermica tipo CHIME.

Data la complessità e la variabilità dei sintomi, la gestione della displasia neuroectodermica tipo CHIME si concentra principalmente sul trattamento dei sintomi specifici e sul miglioramento della qualità della vita del paziente. Questo può includere:

  • Cure dermatologiche: per gestire la dermatite ittiosiforme
  • Interventi chirurgici: per correggere difetti oculari o cardiaci
  • Apparecchi acustici: per la sordità conduttiva
  • Farmaci antiepilettici: per controllare le convulsioni
  • Terapia fisica, occupazionale e del linguaggio: per migliorare le capacità motorie, cognitive e comunicative