DISPLASIA DIASTROFICA

MALFORMAZIONI CONGENITE, CROMOSOMOPATIE E SINDROMI GENETICHE

NOTE INFORMATIVE
  

La displasia diastrofica è una rara malattia genetica che colpisce lo sviluppo della cartilagine e delle ossa, causando una serie di anomalie scheletriche.

Questa condizione rientra nel gruppo delle osteocondrodisplasie, caratterizzate da crescita anormale delle ossa e delle cartilagini.

Epidemiologia

La displasia diastrofica è una malattia molto rara, con una prevalenza stimata tra 1 e 9 casi ogni 100.000 nati vivi. Non sembra esserci una predilezione di genere o etnia.

Eziologia e Genetica

La displasia diastrofica è causata da mutazioni nel gene DTDST (chiamato anche SLC26A2), localizzato sul cromosoma 5. Questo gene codifica per un trasportatore di solfati, fondamentale per il corretto sviluppo della cartilagine. Le mutazioni in DTDST compromettono la funzione di questo trasportatore, interferendo con la produzione e l’organizzazione della matrice cartilaginea.

La displasia diastrofica si eredita con modalità autosomica recessiva. Ciò significa che un individuo deve ereditare due copie mutate del gene DTDST (una da ciascun genitore) per manifestare la malattia. I genitori di un individuo affetto sono generalmente portatori sani, ovvero possiedono una copia mutata del gene e una copia normale. In questo caso, il rischio di avere un figlio affetto da displasia diastrofica è del 25% per ogni gravidanza.

Manifestazioni Cliniche

Le manifestazioni cliniche della displasia diastrofica sono variabili, ma generalmente includono:

    • Bassa statura: uno dei segni più evidenti, spesso definito come nanismo diastrofico. La crescita ossea è compromessa in diverse parti del corpo, con conseguente bassa statura sproporzionata.
    • Deformità scheletriche:
      • Scoliosi: curvatura anomala della colonna vertebrale.
      • Cifosi: curvatura eccessiva della colonna vertebrale nella regione dorsale.
      • Deformità degli arti: accorciamento e incurvamento delle ossa lunghe, in particolare femore e omero.
      • Deformità delle mani e dei piedi: mani e piedi piccoli e tozzi, con deviazioni delle dita. Un segno caratteristico è il “pollice dell’autostoppista”, in cui il pollice è iperestensibile e deviato verso l’esterno.
      • Deformità del viso: micrognatia (mandibola piccola), palatoschisi (fenditura del palato).
    • Rigidità articolare: limitazione della mobilità articolare, spesso associata a dolore.
    • Instabilità cervicale: debolezza dei legamenti che sostengono le vertebre cervicali, con rischio di compressione del midollo spinale.
    • Problemi respiratori: dovuti a deformità della gabbia toracica e a ipoplasia polmonare (sviluppo incompleto dei polmoni).
    • Deformità delle orecchie: orecchie a basso impianto e deformate.

La diagnosi di displasia diastrofica si basa su:

  • Esame obiettivo: valutazione dei segni clinici caratteristici.
  • Radiografie: per evidenziare le anomalie scheletriche.
  • Test genetici: per identificare le mutazioni nel gene DTDST.

La diagnosi prenatale è possibile mediante ecografia e amniocentesi o villocentesi, con analisi del DNA fetale.

Prognosi

La prognosi della displasia diastrofica è variabile e dipende dalla gravità delle manifestazioni cliniche. L’aspettativa di vita può essere normale, ma alcune complicanze, come l’instabilità cervicale e i problemi respiratori, possono mettere a rischio la vita del paziente.

La qualità di vita può essere compromessa dalle deformità scheletriche, dalla rigidità articolare e dal dolore cronico. Tuttavia, con un’adeguata presa in carico medica e riabilitativa, è possibile migliorare la funzionalità e l’autonomia dei pazienti.

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NOME PRESIDIO

CITTÁ

Azienda Ospedaliero – Universitaria Ospedali Riuniti di Ancona

Ancona (AN)

Centro Interregionale delle Malattie Rare del Piemonte e della Valle d’Aosta

Aosta (AO)

ASL 3 – Ospedale La Colletta

Arenzano (GE)

Azienda Ospedaliera S.G. Moscati

Avellino (AV)

Istituto Ortopedico Rizzoli – Sicilia

Bagheria (PA)

Azienda Ospedaliero – Universitaria Consorziale Policlinico di Bari

Bari (BA)

U.L.S.S. 7 Pedemontana – Ospedale di Bassano del Grappa

Bassano del Grappa (VI)

Azienda Ospedaliera Gaetano Rummo

Benevento (BN)

Azienda Ospedaliero-Universitaria Policlinico – S.Orsola Malpighi di Bologna

Bologna (BO)

Istituto Ortopedico Rizzoli

Bologna (BO)

Ospedale Centrale di Bolzano

Bolzano (BZ)

Spedali Civili di Brescia – Ospedale dei Bambini – ASST Spedali Civili, Brescia

Brescia (BS)

Presidio Ospedaliero “Di Summa – Perrino” – Brindisi

Brindisi (BR)

Azienda Ospedaliera G. Brotzu

Cagliari (CA)

Azienda Ospedaliero Universitaria “G. Rodolico – San Marco”

Catania (CT)

Azienda Ospedaliero Universitaria Catanzaro- Policlinico Germaneto

Catanzaro (CZ)

ASL 2 Chieti – Ospedale Policlinico SS. Annunziata

Chieti (CH)

Azienda Ospedaliera di Cosenza – Presidio Ospedaliero “ANNUNZIATA”

Cosenza (CS)

Azienda Ospedaliera Universitaria Careggi Firenze

Firenze (FI)

Azienda Ospedaliera Universitaria Meyer

Firenze (FI)

Azienda USL Toscana Centro – Azienda USL 11 – Firenze

Firenze (FI)

Ente Ospedaliero Ospedali Galliera

Genova (GE)

Istituto Giannina Gaslini – Ospedale Pediatrico IRCCS

Genova (GE)

Ospedale Policlinico San Martino – Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico

Genova (GE)

ASL 5 – Presidio Ospedaliero del Levante Ligure – “Ospedale S.Andrea”

La Spezia (SP)

ASST Lecco – Presidio Ospedaliero “Alessandro Manzoni”

Lecco (LC)

ASST Ovest Milanese – Ospedale di Magenta

Magenta (MI)

Azienda ospedaliera Universitaria Policlinico “G. Martino”

Messina (ME)

Fondazione IRCCS Ca Granda Ospedale Maggiore Policlinico di Milano

Milano (MI)

IRCCS Istituto Auxologico Italiano

Milano (MI)

IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano

Milano (MI)

Ospedale S. Paolo di Milano -ASST SS. Paolo e Carlo

Milano (MI)

Polo Ortotraumatologico e Reumatologico (ex G. Pini)

Milano (MI)

Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena

Modena (MO)

ASST Monza – Ospedale San Gerardo

Monza (MB)

AOU  Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”

Napoli (NA)

Azienda Ospedaliera Universitaria “Federico II”

Napoli (NA)

Azienda Ospedaliera di Rilievo Nazionale “Santobono – Pausilipon”

Napoli (NA)

Azienda Ospedale Università di Padova

Padova (PD)

Azienda Ospedaliera Universitaria Policlinico Paolo Giaccone

Palermo (PA)

Azienda Ospedaliera- Ospedali riuniti Villa Sofia- Cervello

Palermo (PA)

Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma Ospedale Maggiore

Parma (PR)

Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo di Pavia

Pavia (PV)

Azienda Ospedaliera di Perugia

Perugia (PG)

Azienda Ospedaliera Universitaria Pisa – Ospedale Cisanello

Pisa (PI)

Azienda Ospedaliera Universitaria Pisa – Ospedale Santa Chiara Pisa

Pisa (PI)

Grande Ospedale Metropolitano – Ospedali Riuniti di Reggio Calabria

Reggio di Calabria (RC)

Azienda AUSL Reggio Emilia – “Arcispedale S. Maria Nuova”

Reggio nell’Emilia (RE)

ASL RM 1 – Azienda Ospedaliero – Universitaria Sant’Andrea

Roma (RM)

Azienda Ospedaliera San Camillo Forlanini

Roma (RM)

Azienda Ospedaliero-Universitaria “Policlinico Umberto I”

Roma (RM)

Fondazione Policlinico Universitario A.Gemelli – Università del Sacro Cuore

Roma (RM)

Ospedale Pediatrico Bambino Gesù – IRCCS

Roma (RM)

IRCCS Istituto Clinico Humanitas di Rozzano

Rozzano (MI)

ASST Lariana – Ospedale Sant’Anna

San Fermo della Battaglia (CO)

I.R.C.C.S. “Casa Sollievo della Sofferenza” – San Giovanni Rotondo

San Giovanni Rotondo (FG)

Azienda Ospedaliera Universitaria Sassari

Sassari (SS)

ASL 2 – Ospedale San Paolo

Savona (SV)

Azienda Ospedaliera Universitaria Siena

Siena (SI)

Centro Interregionale delle Malattie Rare del Piemonte e della Valle d’Aosta

Torino (TO)

Presidio Ospedaliero “Santa Chiara” – Trento

Trento (TN)

U.L.S.S. 2 Marca Trevigiana – Polo Ospedaliero di Treviso

Treviso (TV)

Pia Fondazione di Culto e Religione “Cardinale Giovanni Panico” – Azienda Ospedaliera

Tricase (LE)

IRCCS Materno Infantile Burlo Garofolo

Trieste (TS)

Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico Associazione Oasi Maria SS. ONLUS

Troina (EN)

Presidio Ospedaliero Universitario “Santa Maria della Misericordia”

Udine (UD)

Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona

Verona (VR)

U.L.S.S. 8 Berica – Ospedale San Bortolo di Vicenza

Vicenza (VI)

Al momento, non esistono farmaci specifici per curare la displasia diastrofica. La ricerca scientifica sta facendo progressi per comprendere meglio la malattia e sviluppare terapie mirate, ma al momento l’approccio è principalmente sintomatico e di supporto.

Trattamenti:

  • Chirurgia: spesso necessaria per correggere deformità scheletriche, stabilizzare la colonna vertebrale, alleviare la compressione del midollo spinale e migliorare la funzionalità articolare.
  • Fisioterapia: fondamentale per mantenere la mobilità articolare, migliorare la forza muscolare e prevenire complicanze respiratorie.
  • Terapia occupazionale: aiuta i pazienti ad adattarsi alle limitazioni fisiche e a svolgere le attività quotidiane in modo indipendente.
  • Supporto psicologico: importante per affrontare le sfide emotive e sociali associate alla malattia.
  • Monitoraggio regolare: essenziale per individuare e gestire precocemente eventuali complicanze, come problemi respiratori, compressione del midollo spinale e deformità progressive.

Ricerca:

  • Terapia genica: si stanno studiando approcci di terapia genica per correggere il difetto genetico alla base della displasia diastrofica.
  • Farmaci sperimentali: sono in fase di sviluppo farmaci che mirano a migliorare la crescita ossea e a ridurre le deformità scheletriche.