DISPLASIA CRANIOMETAFISARIA

MALFORMAZIONI CONGENITE, CROMOSOMOPATIE E SINDROMI GENETICHE

NOTE INFORMATIVE
  

La displasia craniometafisaria (CMD) è una malattia genetica rara che colpisce lo scheletro, caratterizzata da un’eccessiva crescita ossea (iperostosi) del cranio e da un anomalo allargamento delle metafisi delle ossa lunghe.

Questa condizione porta a una serie di manifestazioni cliniche, tra cui deformità facciali, problemi neurologici e difficoltà motorie.

Epidemiologia

La CMD è estremamente rara, con una prevalenza stimata inferiore a 1 caso per milione di persone. A causa della sua rarità, non ci sono dati epidemiologici precisi sulla sua distribuzione geografica o etnica.

Eziologia e Genetica

La CMD è causata da mutazioni in geni che regolano la crescita e lo sviluppo osseo. Nella maggior parte dei casi, la malattia è ereditata con modalità autosomica dominante, il che significa che una singola copia del gene mutato è sufficiente per causare la malattia. Tuttavia, sono state descritte anche forme autosomiche recessive, in cui sono necessarie due copie del gene mutato per sviluppare la malattia.

Il gene più frequentemente coinvolto nella CMD è ANKH, che codifica per una proteina coinvolta nel trasporto del pirofosfato inorganico, un importante regolatore della mineralizzazione ossea. Mutazioni in questo gene alterano il metabolismo del pirofosfato, portando all’iperostosi e alle anomalie scheletriche caratteristiche della CMD.

Manifestazioni Cliniche

Le manifestazioni cliniche della CMD variano da persona a persona, anche all’interno della stessa famiglia. I sintomi possono manifestarsi in età infantile o più tardi nell’adolescenza. Le caratteristiche più comuni includono:

  • Deformità facciali:
    • Fronte prominente e bombata
    • Ipertelorismo (occhi distanti)
    • Naso appiattito
    • Ipoplasia mascellare (mascella piccola)
    • Prognatismo (mandibola prominente)
  • Anomalie craniche:
    • Iperostosi del cranio, in particolare alla base
    • Chiusura precoce delle suture craniche (craniosinostosi)
    • Ossa wormiane (ossa soprannumerarie nel cranio)
  • Anomalie delle ossa lunghe:
    • Allargamento delle metafisi (estremità delle ossa lunghe)
    • Deformità degli arti
    • Ridotta mobilità articolare
  • Complicazioni neurologiche:
    • Compressione dei nervi cranici, che può causare paralisi facciale, perdita dell’udito, problemi di vista
    • Idrocefalo (accumulo di liquido nel cervello)
    • Ritardo nello sviluppo
  • Altre manifestazioni:
    • Denti piccoli o malformati
    • Problemi respiratori dovuti a restringimento delle vie aeree
    • Suscettibilità alle infezioni

Diagnosi

La diagnosi di CMD si basa sulla valutazione clinica, sull’esame radiologico e sull’analisi genetica.

  • Esame clinico: Il medico valuterà le caratteristiche fisiche del paziente, la storia familiare e i sintomi.
  • Radiografie: Le radiografie dello scheletro mostrano le tipiche anomalie ossee, come l’iperostosi del cranio e l’allargamento delle metafisi. La TC e la risonanza magnetica possono fornire immagini più dettagliate.
  • Test genetici: L’analisi genetica può confermare la diagnosi identificando mutazioni nel gene ANKH o in altri geni associati alla CMD.

Prognosi

La prognosi della CMD varia a seconda della gravità delle manifestazioni cliniche. Le deformità facciali e le anomalie scheletriche possono progredire nel tempo, causando problemi funzionali ed estetici. Le complicazioni neurologiche possono essere gravi e portare a disabilità permanenti.

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NOME PRESIDIO

CITTÁ

Azienda Ospedaliero – Universitaria Ospedali Riuniti di Ancona

Ancona (AN)

Centro Interregionale delle Malattie Rare del Piemonte e della Valle d’Aosta

Aosta (AO)

ASL 3 – Ospedale La Colletta

Arenzano (GE)

Azienda Ospedaliera S.G. Moscati

Avellino (AV)

Istituto Ortopedico Rizzoli – Sicilia

Bagheria (PA)

Azienda Ospedaliero – Universitaria Consorziale Policlinico di Bari

Bari (BA)

U.L.S.S. 7 Pedemontana – Ospedale di Bassano del Grappa

Bassano del Grappa (VI)

Azienda Ospedaliera Gaetano Rummo

Benevento (BN)

Azienda Ospedaliero-Universitaria Policlinico – S.Orsola Malpighi di Bologna

Bologna (BO)

Istituto Ortopedico Rizzoli

Bologna (BO)

Ospedale Centrale di Bolzano

Bolzano (BZ)

Spedali Civili di Brescia – Ospedale dei Bambini – ASST Spedali Civili, Brescia

Brescia (BS)

Presidio Ospedaliero “Di Summa – Perrino” – Brindisi

Brindisi (BR)

Azienda Ospedaliera G. Brotzu

Cagliari (CA)

Azienda Ospedaliero Universitaria “G. Rodolico – San Marco”

Catania (CT)

Azienda Ospedaliero Universitaria Catanzaro- Policlinico Germaneto

Catanzaro (CZ)

ASL 2 Chieti – Ospedale Policlinico SS. Annunziata

Chieti (CH)

Azienda Ospedaliera di Cosenza – Presidio Ospedaliero “ANNUNZIATA”

Cosenza (CS)

Azienda Ospedaliera Universitaria Careggi Firenze

Firenze (FI)

Azienda Ospedaliera Universitaria Meyer

Firenze (FI)

Azienda USL Toscana Centro – Azienda USL 11 – Firenze

Firenze (FI)

Ente Ospedaliero Ospedali Galliera

Genova (GE)

Istituto Giannina Gaslini – Ospedale Pediatrico IRCCS

Genova (GE)

Ospedale Policlinico San Martino – Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico

Genova (GE)

ASL 5 – Presidio Ospedaliero del Levante Ligure – “Ospedale S.Andrea”

La Spezia (SP)

ASST Lecco – Presidio Ospedaliero “Alessandro Manzoni”

Lecco (LC)

ASST Ovest Milanese – Ospedale di Magenta

Magenta (MI)

Azienda ospedaliera Universitaria Policlinico “G. Martino”

Messina (ME)

Fondazione IRCCS Ca Granda Ospedale Maggiore Policlinico di Milano

Milano (MI)

IRCCS Istituto Auxologico Italiano

Milano (MI)

IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano

Milano (MI)

Ospedale S. Paolo di Milano -ASST SS. Paolo e Carlo

Milano (MI)

Polo Ortotraumatologico e Reumatologico (ex G. Pini)

Milano (MI)

Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena

Modena (MO)

ASST Monza – Ospedale San Gerardo

Monza (MB)

AOU  Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”

Napoli (NA)

Azienda Ospedaliera Universitaria “Federico II”

Napoli (NA)

Azienda Ospedaliera di Rilievo Nazionale “A. Cardarelli”

Napoli (NA)

Azienda Ospedaliera di Rilievo Nazionale “Santobono – Pausilipon”

Napoli (NA)

Azienda Ospedale Università di Padova

Padova (PD)

Azienda Ospedaliera Universitaria Policlinico Paolo Giaccone

Palermo (PA)

Azienda Ospedaliera- Ospedali riuniti Villa Sofia- Cervello

Palermo (PA)

Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma Ospedale Maggiore

Parma (PR)

Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo di Pavia

Pavia (PV)

Azienda Ospedaliera di Perugia

Perugia (PG)

Azienda Ospedaliera Universitaria Pisa – Ospedale Cisanello

Pisa (PI)

Azienda Ospedaliera Universitaria Pisa – Ospedale Santa Chiara Pisa

Pisa (PI)

Grande Ospedale Metropolitano – Ospedali Riuniti di Reggio Calabria

Reggio di Calabria (RC)

Azienda AUSL Reggio Emilia – “Arcispedale S. Maria Nuova”

Reggio nell’Emilia (RE)

ASL RM 1 – Azienda Ospedaliero – Universitaria Sant’Andrea

Roma (RM)

Azienda Ospedaliera San Camillo Forlanini

Roma (RM)

Azienda Ospedaliero-Universitaria “Policlinico Umberto I”

Roma (RM)

Fondazione Policlinico Universitario A.Gemelli – Università del Sacro Cuore

Roma (RM)

Ospedale Pediatrico Bambino Gesù – IRCCS

Roma (RM)

IRCCS Istituto Clinico Humanitas di Rozzano

Rozzano (MI)

ASST Lariana – Ospedale Sant’Anna

San Fermo della Battaglia (CO)

I.R.C.C.S. “Casa Sollievo della Sofferenza” – San Giovanni Rotondo

San Giovanni Rotondo (FG)

Azienda Ospedaliera Universitaria Sassari

Sassari (SS)

ASL 2 – Ospedale San Paolo

Savona (SV)

Azienda Ospedaliera Universitaria Siena

Siena (SI)

Centro Interregionale delle Malattie Rare del Piemonte e della Valle d’Aosta

Torino (TO)

Presidio Ospedaliero “Santa Chiara” – Trento

Trento (TN)

U.L.S.S. 2 Marca Trevigiana – Polo Ospedaliero di Treviso

Treviso (TV)

Pia Fondazione di Culto e Religione “Cardinale Giovanni Panico” – Azienda Ospedaliera

Tricase (LE)

IRCCS Materno Infantile Burlo Garofolo

Trieste (TS)

Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico Associazione Oasi Maria SS. ONLUS

Troina (EN)

Presidio Ospedaliero Universitario “Santa Maria della Misericordia”

Udine (UD)

Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona

Verona (VR)

U.L.S.S. 8 Berica – Ospedale San Bortolo di Vicenza

Vicenza (VI)

Non esistono farmaci specifici per la displasia craniometafisaria. Essendo una malattia genetica rara che colpisce lo sviluppo osseo, le opzioni di trattamento si concentrano principalmente sulla gestione dei sintomi e delle complicanze.

Ecco alcuni approcci terapeutici che possono essere considerati:

  • Chirurgia:
    • La decompressione chirurgica può essere necessaria per alleviare la pressione sui nervi cranici causata dall’ispessimento delle ossa del cranio. Questo può aiutare a migliorare problemi come la perdita dell’udito o la paralisi facciale.
    • Il rimodellamento chirurgico delle ossa può essere utilizzato per correggere gravi deformità facciali o degli arti, migliorando l’aspetto estetico e la funzionalità.
  • Terapia di supporto:
    • La fisioterapia può aiutare a mantenere la mobilità articolare e la forza muscolare.
    • La logopedia può essere utile per i bambini con problemi di linguaggio o di udito.
    • Il supporto psicologico può aiutare i pazienti e le loro famiglie a gestire l’impatto emotivo della malattia.
  • Monitoraggio:
    • Visite regolari con specialisti come neurologi, otorinolaringoiatri e oculisti sono importanti per monitorare la progressione della malattia e gestire eventuali complicanze.
    • Esami radiologici periodici, come radiografie e TC, possono essere necessari per valutare la crescita ossea e identificare eventuali problemi.