DISPLASIA CAMPOMELICA

MALFORMAZIONI CONGENITE, CROMOSOMOPATIE E SINDROMI GENETICHE

NOTE INFORMATIVE
  

La displasia campomelica è una malattia rara caratterizzata da anomalie scheletriche e extrascheletriche.

Il termine “campomelico” deriva dal greco kamptos (piegato) e melos (arto) e si riferisce alla curvatura anomala delle ossa lunghe, una delle caratteristiche principali di questa condizione.

Epidemiologia

La displasia campomelica è una malattia molto rara, con un’incidenza stimata di 1 caso ogni 40.000-60.000 nati vivi. Non sembra esserci una predilezione per un particolare sesso o gruppo etnico.

Eziologia e Genetica

La displasia campomelica è causata da mutazioni nel gene SOX9, localizzato sul cromosoma 17q24.3. Questo gene codifica per un fattore di trascrizione coinvolto nello sviluppo scheletrico e in altri processi di sviluppo. Le mutazioni in SOX9 possono essere di diverso tipo, tra cui delezioni, duplicazioni, mutazioni puntiformi e riarrangiamenti cromosomici. La maggior parte dei casi di displasia campomelica sono sporadici, ovvero causati da mutazioni de novo che si verificano per la prima volta nel paziente affetto. In rari casi, la malattia può essere ereditata con modalità autosomica dominante.

Manifestazioni Cliniche

Le manifestazioni cliniche della displasia campomelica sono variabili e possono interessare diversi organi e apparati. Le anomalie scheletriche sono le più comuni e includono:

  • Curvatura anomala delle ossa lunghe, in particolare tibia e femore.
  • Ipoplasia e displasia delle ossa lunghe, che possono essere corte e sottili.
  • Anomalie della colonna vertebrale, come scoliosi e cifoscoliosi.
  • Anomalie del torace, come coste sottili e deformate, e sterno corto.
  • Anomalie del bacino, come displasia dell’anca.
  • Undici paia di costole invece delle normali dodici.

Le anomalie extrascheletriche possono includere:

  • Displasia laringea e tracheale, che può causare difficoltà respiratorie.
  • Palatoschisi.
  • Difetti cardiaci.
  • Anomalie genitali, come ambiguità sessuale o inversione sessuale nei maschi genetici.
  • Disabilità intellettiva, in alcuni casi.
  • Dismorfismi facciali, come ipertelorismo (occhi distanti), impianto basso delle orecchie, micrognazia (mandibola piccola).

Diagnosi

La diagnosi di displasia campomelica può essere sospettata in epoca prenatale mediante ecografia, che può evidenziare anomalie scheletriche come la curvatura anomala delle ossa lunghe. La diagnosi definitiva si basa sull’esame clinico e radiologico dopo la nascita, e può essere confermata mediante analisi genetica per identificare mutazioni nel gene SOX9.

Prognosi

La prognosi della displasia campomelica è variabile e dipende dalla gravità delle manifestazioni cliniche. Le difficoltà respiratorie dovute alla displasia laringea e tracheale sono la principale causa di morte nei neonati affetti. La sopravvivenza a lungo termine è possibile, ma i pazienti possono presentare complicanze come insufficienza respiratoria cronica, scoliosi grave e disabilità intellettiva.

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NOME PRESIDIO

CITTÁ

Azienda Ospedaliero – Universitaria Ospedali Riuniti di Ancona

Ancona (AN)

Centro Interregionale delle Malattie Rare del Piemonte e della Valle d’Aosta

Aosta (AO)

Azienda Ospedaliera S.G. Moscati

Avellino (AV)

Istituto Ortopedico Rizzoli – Sicilia

Bagheria (PA)

Azienda Ospedaliero – Universitaria Consorziale Policlinico di Bari

Bari (BA)

U.L.S.S. 7 Pedemontana – Ospedale di Bassano del Grappa

Bassano del Grappa (VI)

Azienda Ospedaliera Gaetano Rummo

Benevento (BN)

Azienda Ospedaliero-Universitaria Policlinico – S.Orsola Malpighi di Bologna

Bologna (BO)

Istituto Ortopedico Rizzoli

Bologna (BO)

Ospedale Centrale di Bolzano

Bolzano (BZ)

Spedali Civili di Brescia – Ospedale dei Bambini – ASST Spedali Civili, Brescia

Brescia (BS)

Azienda Ospedaliero Universitaria “G. Rodolico – San Marco”

Catania (CT)

Azienda Ospedaliero Universitaria Catanzaro- Policlinico Germaneto

Catanzaro (CZ)

ASL 2 Chieti – Ospedale Policlinico SS. Annunziata

Chieti (CH)

Azienda Ospedaliera di Cosenza – Presidio Ospedaliero “ANNUNZIATA”

Cosenza (CS)

Azienda Ospedaliera Universitaria Careggi Firenze

Firenze (FI)

Azienda Ospedaliera Universitaria Meyer

Firenze (FI)

Istituto Giannina Gaslini – Ospedale Pediatrico IRCCS

Genova (GE)

Ospedale Policlinico San Martino – Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico

Genova (GE)

Azienda Usl Toscana Sud-Est – USL 9 Grosseto

Grosseto (GR)

ASL 5 – Presidio Ospedaliero del Levante Ligure – “Ospedale S.Andrea”

La Spezia (SP)

ASST Lecco – Presidio Ospedaliero “Alessandro Manzoni”

Lecco (LC)

Azienda ospedaliera Universitaria Policlinico “G. Martino”

Messina (ME)

Fondazione IRCCS Ca Granda Ospedale Maggiore Policlinico di Milano

Milano (MI)

IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano

Milano (MI)

Polo Ortotraumatologico e Reumatologico (ex G. Pini)

Milano (MI)

Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena

Modena (MO)

ASST Monza – Ospedale San Gerardo

Monza (MB)

AOU  Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”

Napoli (NA)

Azienda Ospedaliera Universitaria “Federico II”

Napoli (NA)

Azienda Ospedaliera di Rilievo Nazionale “A. Cardarelli”

Napoli (NA)

Azienda Ospedaliera di Rilievo Nazionale “Santobono – Pausilipon”

Napoli (NA)

Azienda Ospedale Università di Padova

Padova (PD)

ARNAS Civico – Di Cristina Benfratelli

Palermo (PA)

Azienda Ospedaliera Universitaria Policlinico Paolo Giaccone

Palermo (PA)

Azienda Ospedaliera- Ospedali riuniti Villa Sofia- Cervello

Palermo (PA)

Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma Ospedale Maggiore

Parma (PR)

Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo di Pavia

Pavia (PV)

Azienda Ospedaliera di Perugia

Perugia (PG)

ASL 3 – Ospedale Civile Spirito Santo

Pescara (PE)

Azienda Ospedaliera Universitaria Pisa – Ospedale Santa Chiara Pisa

Pisa (PI)

IRCCS Stella Maris Pisa

Pisa (PI)

Grande Ospedale Metropolitano – Ospedali Riuniti di Reggio Calabria

Reggio di Calabria (RC)

Azienda AUSL Reggio Emilia – “Arcispedale S. Maria Nuova”

Reggio nell’Emilia (RE)

Azienda Ospedaliera San Camillo Forlanini

Roma (RM)

Azienda Ospedaliero-Universitaria “Policlinico Umberto I”

Roma (RM)

Fondazione Policlinico Universitario A.Gemelli – Università del Sacro Cuore

Roma (RM)

Ospedale Pediatrico Bambino Gesù – IRCCS

Roma (RM)

ASST Lariana – Ospedale Sant’Anna

San Fermo della Battaglia (CO)

I.R.C.C.S. “Casa Sollievo della Sofferenza” – San Giovanni Rotondo

San Giovanni Rotondo (FG)

Azienda Ospedaliera Universitaria Siena

Siena (SI)

Centro Interregionale delle Malattie Rare del Piemonte e della Valle d’Aosta

Torino (TO)

Presidio Ospedaliero “Santa Chiara” – Trento

Trento (TN)

U.L.S.S. 2 Marca Trevigiana – Polo Ospedaliero di Treviso

Treviso (TV)

IRCCS Materno Infantile Burlo Garofolo

Trieste (TS)

Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico Associazione Oasi Maria SS. ONLUS

Troina (EN)

Presidio Ospedaliero Universitario “Santa Maria della Misericordia”

Udine (UD)

Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona

Verona (VR)

U.L.S.S. 8 Berica – Ospedale San Bortolo di Vicenza

Vicenza (VI)

Al momento non esistono farmaci specifici per curare la displasia campomelica. Questa malattia rara colpisce principalmente lo sviluppo scheletrico, causando ossa curve e corte, e può presentare anche altre anomalie.

Il trattamento per la displasia campomelica è principalmente sintomatico e di supporto. Ciò significa che si concentra sulla gestione delle complicazioni e sul miglioramento della qualità della vita del paziente.

Alcuni esempi di trattamenti includono:

  • Interventi chirurgici: per correggere deformità scheletriche, stabilizzare la colonna vertebrale, o trattare problemi respiratori.
  • Fisioterapia: per migliorare la mobilità, la forza muscolare e la funzione respiratoria.
  • Terapia occupazionale: per aiutare il paziente a svolgere le attività quotidiane e adattarsi alle limitazioni fisiche.
  • Supporto psicologico: per affrontare le sfide emotive e sociali associate alla malattia.
  • Monitoraggio regolare: per individuare e gestire eventuali complicazioni, come scoliosi, problemi respiratori, o difficoltà di apprendimento.