DIFETTI EREDITARI TROMBOFILICI

MALATTIE DEL SANGUE E DEGLI ORGANI EMATOPOIETICI

NOTE INFORMATIVE
  

I difetti ereditari trombofilici sono un gruppo di malattie genetiche rare che predispongono gli individui a sviluppare trombosi, ovvero la formazione di coaguli di sangue all’interno dei vasi sanguigni.

Questi coaguli possono ostruire il flusso sanguigno, causando una serie di complicanze potenzialmente gravi, come trombosi venosa profonda, embolia polmonare, ictus, infarto miocardico e complicanze in gravidanza.

Epidemiologia

La prevalenza dei difetti ereditari trombofilici varia a seconda della specifica mutazione genetica e della popolazione considerata. Alcune delle mutazioni più comuni, come il Fattore V Leiden e la mutazione G20210A del gene della protrombina, possono essere presenti in una percentuale significativa della popolazione generale (dal 2% al 15%), mentre altre mutazioni sono molto più rare. Si stima che circa il 5-10% della popolazione generale sia portatrice di almeno un difetto trombofilico ereditario.

Eziologia e Genetica

I difetti ereditari trombofilici sono causati da mutazioni in geni che codificano per proteine coinvolte nel processo di coagulazione del sangue. Queste mutazioni possono alterare la funzione di proteine anticoagulanti naturali (come l’antitrombina, la proteina C e la proteina S) o aumentare l’attività di fattori procoagulanti (come il fattore V e la protrombina).

Alcune delle mutazioni genetiche più comuni associate a difetti trombofilici ereditari includono:

  • Fattore V Leiden: una mutazione nel gene del fattore V che rende la proteina resistente all’azione della proteina C attivata, un anticoagulante naturale.
  • Mutazione G20210A del gene della protrombina: una mutazione che aumenta i livelli di protrombina nel sangue, favorendo la coagulazione.
  • Deficit di antitrombina, proteina C o proteina S: mutazioni che causano una riduzione dei livelli o dell’attività di queste proteine anticoagulanti.

La maggior parte dei difetti ereditari trombofilici sono trasmessi con modalità autosomica dominante, il che significa che è sufficiente ereditare una copia del gene mutato da uno dei genitori per essere affetti dalla malattia.

Manifestazioni Cliniche

Le manifestazioni cliniche dei difetti ereditari trombofilici sono variabili e dipendono da diversi fattori, tra cui la specifica mutazione genetica, la presenza di altri fattori di rischio per trombosi (come l’età, l’obesità, l’immobilizzazione prolungata, l’uso di contraccettivi orali) e la presenza di altri eventi scatenanti (come interventi chirurgici, traumi, gravidanza).

Alcune delle manifestazioni cliniche più comuni includono:

  • Trombosi venosa profonda (TVP): formazione di coaguli di sangue nelle vene profonde, solitamente degli arti inferiori. La TVP può causare dolore, gonfiore, arrossamento e calore nella zona interessata.
  • Embolia polmonare (EP): quando un coagulo di sangue si stacca dalla vena e si sposta nei polmoni, ostruendo un’arteria polmonare. L’EP può causare dolore toracico, difficoltà respiratorie e, nei casi più gravi, arresto cardiaco.
  • Trombosi in sedi inusuali: i difetti trombofilici ereditari possono predisporre alla formazione di coaguli di sangue in sedi meno comuni, come le vene cerebrali, le vene mesenteriche e le vene retiniche.
  • Complicanze in gravidanza: le donne con difetti trombofilici ereditari hanno un rischio aumentato di sviluppare complicanze in gravidanza, come aborto spontaneo, preeclampsia, ritardo di crescita intrauterina e trombosi placentare.

Diagnosi

La diagnosi di un difetto trombofilico ereditario si basa su:

  • Anamnesi personale e familiare: è importante raccogliere informazioni sulla storia clinica del paziente e dei suoi familiari, in particolare riguardo a episodi di trombosi o complicanze in gravidanza.
  • Esami del sangue: vengono eseguiti test di laboratorio per valutare la presenza di mutazioni genetiche e per misurare i livelli e l’attività delle proteine coinvolte nella coagulazione del sangue.
  • Esami strumentali: in caso di sospetta trombosi, vengono eseguiti esami strumentali come l’ecografia doppler, l’angio-TC o la risonanza magnetica per confermare la diagnosi e valutare l’estensione del coagulo.

Prognosi

La prognosi per i pazienti con difetti ereditari trombofilici è generalmente buona, ma dipende da diversi fattori, tra cui la specifica mutazione genetica, la presenza di altri fattori di rischio per trombosi e la tempestività della diagnosi e del trattamento.

Nella maggior parte dei casi, i pazienti con difetti trombofilici ereditari possono condurre una vita normale, ma potrebbero necessitare di adottare misure preventive per ridurre il rischio di trombosi, come l’uso di calze elastiche, l’evitare l’immobilizzazione prolungata e, in alcuni casi, l’assunzione di farmaci anticoagulanti.

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NOME PRESIDIO

CITTÁ

Ospedale Generale Regionale “ F. Miulli ” – Acquaviva delle Fonti

Acquaviva delle Fonti (BA)

Azienda Ospedaliero – Universitaria Ospedali Riuniti di Ancona

Ancona (AN)

Centro Interregionale delle Malattie Rare del Piemonte e della Valle d’Aosta

Aosta (AO)

Azienda Ospedaliera S.G. Moscati

Avellino (AV)

Azienda Ospedaliero – Universitaria Consorziale Policlinico di Bari

Bari (BA)

Azienda Ospedaliera Gaetano Rummo

Benevento (BN)

ASST Papa Giovanni XXIII – Ospedale Papa Giovanni XXIII

Bergamo (BG)

Azienda Ospedaliero-Universitaria Policlinico – S.Orsola Malpighi di Bologna

Bologna (BO)

Ospedale Centrale di Bolzano

Bolzano (BZ)

Spedali Civili di Brescia – Ospedale dei Bambini – ASST Spedali Civili, Brescia

Brescia (BS)

Azienda Ospedaliera G. Brotzu

Cagliari (CA)

Azienda Ospedaliero-Universitaria di Cagliari

Cagliari (CA)

A.S.Re.M – Policlinico Ospedaliero ” A.Cardarelli”

Campobasso (CB)

Azienda Ospedaliera di Caserta “Sant’Anna e San Sebastiano”

Caserta (CE)

U.L.S.S. 2 Marca Trevigiana – Presidio Ospedaliero di Castelfranco Veneto

Castelfranco Veneto (TV)

Azienda Ospedaliero Universitaria “G. Rodolico – San Marco”

Catania (CT)

Azienda Ospedaliera di Catanzaro Pugliese Ciaccio

Catanzaro (CZ)

Azienda USL di Cesena – “Ospedale M. Bufalini”

Cesena (FC)

ASL 2 Chieti – Ospedale Policlinico SS. Annunziata

Chieti (CH)

Azienda Ospedaliera di Cosenza – Presidio Ospedaliero “ANNUNZIATA”

Cosenza (CS)

Ospedale di Cremona

Cremona (CR)

Azienda Ospedaliera Universitaria di Ferrara – “Arcispedale S.Anna”

Ferrara (FE)

Azienda Ospedaliera Universitaria Careggi Firenze

Firenze (FI)

Azienda Ospedaliera Universitaria “Ospedali Riuniti” – Foggia

Foggia (FG)

Ente Ospedaliero Ospedali Galliera

Genova (GE)

Istituto Giannina Gaslini – Ospedale Pediatrico IRCCS

Genova (GE)

Ospedale Policlinico San Martino – Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico

Genova (GE)

Azienda Usl Toscana Sud-Est – USL 9 Grosseto

Grosseto (GR)

ASL 1 – Ospedale di Imperia

Imperia (IM)

ASL Latina

Latina (LT)

ASST Lecco – Presidio Ospedaliero “Alessandro Manzoni”

Lecco (LC)

ASST Ovest Milanese – Ospedale di Legnano

Legnano (MI)

ASUR Marche Area Vasta 3 – Ospedale Generale Provinciale Macerata

Macerata (MC)

ASST Mantova – Presidio Ospedaliero di Mantova

Mantova (MN)

Azienda Sanitaria Locale di Matera (ASM)

Matera (MT)

Fondazione IRCCS Ca Granda Ospedale Maggiore Policlinico di Milano

Milano (MI)

IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano

Milano (MI)

Ospedale L. Sacco di Milano – ASST Fatebenefratelli-Sacco

Milano (MI)

Ospedale Niguarda di Milano – ASST Grande Ospedale Metropolitano Niguarda

Milano (MI)

Ospedale S. Paolo di Milano -ASST SS. Paolo e Carlo

Milano (MI)

Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena

Modena (MO)

ASST Monza – Ospedale San Gerardo

Monza (MB)

Azienda Ospedaliera Universitaria “Federico II”

Napoli (NA)

Azienda Ospedaliera di Rilievo Nazionale “Santobono – Pausilipon”

Napoli (NA)

Azienda Ospedale Università di Padova

Padova (PD)

Azienda Ospedaliera Universitaria Policlinico Paolo Giaccone

Palermo (PA)

Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma Ospedale Maggiore

Parma (PR)

Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo di Pavia

Pavia (PV)

Azienda Ospedaliera di Perugia

Perugia (PG)

ASL 3 – Ospedale Civile Spirito Santo

Pescara (PE)

Azienda USL di Piacenza – Ospedale Guglielmo da Saliceto

Piacenza (PC)

Azienda Ospedaliera Universitaria Pisa – Ospedale Cisanello

Pisa (PI)

Azienda Ospedaliera Universitaria Pisa – Ospedale Santa Chiara Pisa

Pisa (PI)

Azienda Usl Toscana nord ovest – Versilia e Lucca

Pisa (PI)

ASS 5 – Azienda per l’Assistenza Sanitaria n.5 “Friuli Occidentale” – Presidio Ospedaliero di Pordenone

Pordenone (PN)

Azienda Ospedaliera Regionale San Carlo di Potenza

Potenza (PZ)

Grande Ospedale Metropolitano – Ospedali Riuniti di Reggio Calabria

Reggio di Calabria (RC)

Azienda AUSL Reggio Emilia – “Arcispedale S. Maria Nuova”

Reggio nell’Emilia (RE)

Azienda Ospedaliera San Camillo Forlanini

Roma (RM)

Azienda Ospedaliero-Universitaria “Policlinico Umberto I”

Roma (RM)

Fondazione Policlinico Universitario A.Gemelli – Università del Sacro Cuore

Roma (RM)

Fondazione Policlinico Universitario Campus Bio-Medico

Roma (RM)

Ospedale Pediatrico Bambino Gesù – IRCCS

Roma (RM)

IRCCS Istituto Clinico Humanitas di Rozzano

Rozzano (MI)

I.R.C.C.S. “Casa Sollievo della Sofferenza” – San Giovanni Rotondo

San Giovanni Rotondo (FG)

Azienda Ospedaliera Universitaria Sassari

Sassari (SS)

Ospedale “Veris Delli Ponti” – Scorrano

Scorrano (LE)

Azienda Ospedaliera Universitaria Siena

Siena (SI)

Presidio Ospedaliero Centrale “SS. Annunziata” – Taranto

Taranto (TA)

ASL 4 – Presidio Ospedaliero “G. Mazzini”

Teramo (TE)

Centro Interregionale delle Malattie Rare del Piemonte e della Valle d’Aosta

Torino (TO)

Presidio Ospedaliero “Santa Chiara” – Trento

Trento (TN)

U.L.S.S. 2 Marca Trevigiana – Polo Ospedaliero di Treviso

Treviso (TV)

Pia Fondazione di Culto e Religione “Cardinale Giovanni Panico” – Azienda Ospedaliera

Tricase (LE)

Azienda Sanitaria Universitaria Giuliano Isontina

Trieste (TS)

IRCCS Materno Infantile Burlo Garofolo

Trieste (TS)

Presidio Ospedaliero Universitario “Santa Maria della Misericordia”

Udine (UD)

Ospedale di Circolo e Fondazione Macchi di Varese

Varese (VA)

Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona

Verona (VR)

U.L.S.S. 9 Scaligera – Ospedale Polo Riabilitativo Provinciale

Verona (VR)

U.L.S.S. 8 Berica – Ospedale San Bortolo di Vicenza

Vicenza (VI)

ASL Viterbo – Ospedale di Belcolle

Viterbo (VT)

Esistono farmaci specifici e altri trattamenti per i difetti ereditari trombofilici. La scelta del trattamento dipende da diversi fattori, tra cui il tipo specifico di difetto, la gravità della condizione, la storia clinica del paziente e la presenza di altri fattori di rischio.

Farmaci:

  • Anticoagulanti: Sono i farmaci più comunemente usati per prevenire la formazione di coaguli di sangue. Esistono diverse classi di anticoagulanti, tra cui:
    • Eparina: Somministrata per via iniettiva, è usata in situazioni di emergenza o per la profilassi a breve termine.
    • Warfarin (Coumadin): Un farmaco orale che richiede un attento monitoraggio della coagulazione del sangue.
    • Anticoagulanti orali diretti (DOAC): Farmaci orali più recenti, come apixaban, rivaroxaban, edoxaban e dabigatran, che offrono una maggiore praticità rispetto al warfarin.
  • Antiaggreganti piastrinici: Come l’aspirina, possono essere usati in alcuni casi per ridurre il rischio di trombosi arteriosa.
  • Trombolitici: Usati per dissolvere i coaguli di sangue esistenti in caso di trombosi acuta.

Altri trattamenti:

  • Calze elastiche a compressione graduata: Aiutano a migliorare il flusso sanguigno nelle vene delle gambe e a prevenire la formazione di coaguli.
  • Interventi chirurgici: In alcuni casi, come la trombosi venosa profonda, può essere necessario un intervento chirurgico per rimuovere il coagulo di sangue.
  • Cambiamenti dello stile di vita: Mantenere un peso sano, fare esercizio fisico regolarmente e smettere di fumare possono aiutare a ridurre il rischio di trombosi.