DIFETTI EREDITARI DELLA COAGULAZIONE

MALATTIE DEL SANGUE E DEGLI ORGANI EMATOPOIETICI

NOTE INFORMATIVE
  

I Difetti Ereditari della Coagulazione (DEC) sono un gruppo eterogeneo di malattie genetiche rare caratterizzate da un’alterazione del processo di coagulazione del sangue.

Questo processo, fondamentale per arrestare le emorragie, coinvolge una complessa cascata di reazioni biochimiche che culminano nella formazione di un coagulo di fibrina. Nei DEC, difetti qualitativi o quantitativi di uno o più fattori della coagulazione compromettono la formazione del coagulo, aumentando il rischio di sanguinamenti anomali.

Epidemiologia

L’incidenza complessiva dei DEC è stimata in circa 1 caso ogni 5.000 individui. Tuttavia, la frequenza delle singole patologie varia notevolmente. Le forme più comuni sono l’emofilia A e l’emofilia B, con una prevalenza rispettivamente di 1 caso ogni 5.000-10.000 maschi e 1 caso ogni 20.000-34.000 maschi. Le altre forme di DEC sono molto più rare.

Eziologia e Genetica

I DEC sono causati da mutazioni in geni che codificano per proteine coinvolte nella coagulazione. La maggior parte di queste malattie sono ereditate con modalità autosomica recessiva, il che significa che un individuo deve ereditare due copie del gene mutato (una da ciascun genitore) per manifestare la malattia. L’emofilia A e B, invece, sono ereditate con modalità legata al cromosoma X, colpendo prevalentemente i maschi.

Manifestazioni Cliniche

Le manifestazioni cliniche dei DEC variano a seconda del tipo e della gravità del difetto. In generale, i sintomi più comuni sono:

  • Ematomi: facili e ricorrenti, anche in seguito a traumi minimi.
  • Epistassi: sanguinamento dal naso frequente e prolungato.
  • Emorragie gengivali: sanguinamento delle gengive spontaneo o dopo lo spazzolamento.
  • Menorragia: flusso mestruale abbondante e prolungato.
  • Ematuria: presenza di sangue nelle urine.
  • Emartro: sanguinamento all’interno delle articolazioni, che causa dolore, gonfiore e limitazione funzionale.
  • Sanguinamenti in sede intracranica o in altri organi interni: complicanza grave che può mettere a rischio la vita.

Diagnosi

La diagnosi di DEC si basa su:

  • Anamnesi: raccolta di informazioni sulla storia clinica del paziente e della sua famiglia.
  • Esame obiettivo: valutazione dei segni clinici di sanguinamento.
  • Esami di laboratorio:
    • Tempo di protrombina (PT): valuta la via estrinseca della coagulazione.
    • Tempo di tromboplastina parziale attivata (aPTT): valuta la via intrinseca della coagulazione.
    • Tempo di trombina (TT): valuta la fase finale della coagulazione.
    • Dosaggio dei fattori della coagulazione: misura la quantità e l’attività dei singoli fattori.
    • Test genetici: identificano le mutazioni responsabili della malattia.

Prognosi

La prognosi dei DEC dipende dal tipo e dalla gravità del difetto, dalla tempestività della diagnosi e dall’appropriatezza del trattamento. Grazie ai progressi nella terapia, la maggior parte dei pazienti con DEC può condurre una vita normale. Tuttavia, alcune forme gravi possono comportare complicanze significative, come danni articolari permanenti o emorragie potenzialmente letali.

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NOME PRESIDIO

CITTÁ

Ospedale Generale Regionale “ F. Miulli ” – Acquaviva delle Fonti

Acquaviva delle Fonti (BA)

Azienda Ospedaliero – Universitaria Ospedali Riuniti di Ancona

Ancona (AN)

Centro Interregionale delle Malattie Rare del Piemonte e della Valle d’Aosta

Aosta (AO)

Azienda Ospedaliera S.G. Moscati

Avellino (AV)

Azienda Ospedaliero – Universitaria Consorziale Policlinico di Bari

Bari (BA)

Azienda Ospedaliera Gaetano Rummo

Benevento (BN)

ASST Papa Giovanni XXIII – Ospedale Papa Giovanni XXIII

Bergamo (BG)

Azienda Ospedaliero-Universitaria Policlinico – S.Orsola Malpighi di Bologna

Bologna (BO)

Ospedale Centrale di Bolzano

Bolzano (BZ)

Spedali Civili di Brescia – Ospedale dei Bambini – ASST Spedali Civili, Brescia

Brescia (BS)

Azienda Ospedaliera G. Brotzu

Cagliari (CA)

Azienda Ospedaliero-Universitaria di Cagliari

Cagliari (CA)

A.S.Re.M – Policlinico Ospedaliero ” A.Cardarelli”

Campobasso (CB)

Azienda Ospedaliera di Caserta “Sant’Anna e San Sebastiano”

Caserta (CE)

U.L.S.S. 2 Marca Trevigiana – Presidio Ospedaliero di Castelfranco Veneto

Castelfranco Veneto (TV)

Azienda Ospedaliero Universitaria “G. Rodolico – San Marco”

Catania (CT)

Azienda Ospedaliera di Catanzaro Pugliese Ciaccio

Catanzaro (CZ)

Azienda USL di Cesena – “Ospedale M. Bufalini”

Cesena (FC)

ASL 2 Chieti – Ospedale Policlinico SS. Annunziata

Chieti (CH)

Azienda Ospedaliera di Cosenza – Presidio Ospedaliero “ANNUNZIATA”

Cosenza (CS)

Ospedale di Cremona

Cremona (CR)

Azienda Ospedaliera Universitaria Careggi Firenze

Firenze (FI)

Azienda Ospedaliera Universitaria Meyer

Firenze (FI)

Azienda Ospedaliera Universitaria “Ospedali Riuniti” – Foggia

Foggia (FG)

Ente Ospedaliero Ospedali Galliera

Genova (GE)

Istituto Giannina Gaslini – Ospedale Pediatrico IRCCS

Genova (GE)

Ospedale Policlinico San Martino – Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico

Genova (GE)

Azienda Usl Toscana Sud-Est – USL 9 Grosseto

Grosseto (GR)

ASL 1 – Ospedale di Imperia

Imperia (IM)

ASL Latina

Latina (LT)

ASST Lecco – Presidio Ospedaliero “Alessandro Manzoni”

Lecco (LC)

ASST Ovest Milanese – Ospedale di Legnano

Legnano (MI)

ASUR Marche Area Vasta 3 – Ospedale Generale Provinciale Macerata

Macerata (MC)

ASST Mantova – Presidio Ospedaliero di Mantova

Mantova (MN)

Azienda Sanitaria Locale di Matera (ASM)

Matera (MT)

Fondazione IRCCS Ca Granda Ospedale Maggiore Policlinico di Milano

Milano (MI)

IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano

Milano (MI)

Ospedale L. Sacco di Milano – ASST Fatebenefratelli-Sacco

Milano (MI)

Ospedale Niguarda di Milano – ASST Grande Ospedale Metropolitano Niguarda

Milano (MI)

Ospedale S. Paolo di Milano -ASST SS. Paolo e Carlo

Milano (MI)

ASST Monza – Ospedale San Gerardo

Monza (MB)

Azienda Ospedaliera Universitaria “Federico II”

Napoli (NA)

Azienda Ospedaliera di Rilievo Nazionale “Santobono – Pausilipon”

Napoli (NA)

Azienda Ospedale Università di Padova

Padova (PD)

Azienda Ospedaliera Universitaria Policlinico Paolo Giaccone

Palermo (PA)

Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma Ospedale Maggiore

Parma (PR)

Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo di Pavia

Pavia (PV)

Azienda Ospedaliera di Perugia

Perugia (PG)

ASL 3 – Ospedale Civile Spirito Santo

Pescara (PE)

Azienda Ospedaliera Universitaria Pisa – Ospedale Cisanello

Pisa (PI)

Azienda Ospedaliera Universitaria Pisa – Ospedale Santa Chiara Pisa

Pisa (PI)

Azienda Usl Toscana nord ovest – Versilia e Lucca

Pisa (PI)

ASS 5 – Azienda per l’Assistenza Sanitaria n.5 “Friuli Occidentale” – Presidio Ospedaliero di Pordenone

Pordenone (PN)

Azienda Ospedaliera Regionale San Carlo di Potenza

Potenza (PZ)

Grande Ospedale Metropolitano – Ospedali Riuniti di Reggio Calabria

Reggio di Calabria (RC)

Azienda Ospedaliera San Camillo Forlanini

Roma (RM)

Azienda Ospedaliero-Universitaria “Policlinico Umberto I”

Roma (RM)

Fondazione Policlinico Universitario A.Gemelli – Università del Sacro Cuore

Roma (RM)

Fondazione Policlinico Universitario Campus Bio-Medico

Roma (RM)

Ospedale Pediatrico Bambino Gesù – IRCCS

Roma (RM)

IRCCS Istituto Clinico Humanitas di Rozzano

Rozzano (MI)

I.R.C.C.S. “Casa Sollievo della Sofferenza” – San Giovanni Rotondo

San Giovanni Rotondo (FG)

Azienda Ospedaliera Universitaria Sassari

Sassari (SS)

Ospedale “Veris Delli Ponti” – Scorrano

Scorrano (LE)

Azienda Ospedaliera Universitaria Siena

Siena (SI)

Presidio Ospedaliero Centrale “SS. Annunziata” – Taranto

Taranto (TA)

ASL 4 – Presidio Ospedaliero “G. Mazzini”

Teramo (TE)

Centro Interregionale delle Malattie Rare del Piemonte e della Valle d’Aosta

Torino (TO)

Presidio Ospedaliero “Santa Chiara” – Trento

Trento (TN)

U.L.S.S. 2 Marca Trevigiana – Polo Ospedaliero di Treviso

Treviso (TV)

Pia Fondazione di Culto e Religione “Cardinale Giovanni Panico” – Azienda Ospedaliera

Tricase (LE)

Azienda Sanitaria Universitaria Giuliano Isontina

Trieste (TS)

IRCCS Materno Infantile Burlo Garofolo

Trieste (TS)

Presidio Ospedaliero Universitario “Santa Maria della Misericordia”

Udine (UD)

Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona

Verona (VR)

U.L.S.S. 9 Scaligera – Ospedale Polo Riabilitativo Provinciale

Verona (VR)

U.L.S.S. 8 Berica – Ospedale San Bortolo di Vicenza

Vicenza (VI)

ASL Viterbo – Ospedale di Belcolle

Viterbo (VT)

Esistono farmaci specifici e altri trattamenti per i difetti ereditari della coagulazione. La terapia varia a seconda del difetto specifico e della sua gravità.

Ecco alcune opzioni terapeutiche comuni:

Farmaci:

  • Terapia sostitutiva: è il trattamento principale per molti difetti della coagulazione, come l’emofilia A e B. Consiste nella somministrazione endovenosa del fattore di coagulazione mancante o carente. Esistono diverse formulazioni di fattori di coagulazione, inclusi quelli derivati dal plasma e quelli ricombinanti.
  • Desmopressina (DDAVP): è un farmaco che stimola il rilascio del fattore VIII e del fattore di von Willebrand dalle cellule endoteliali. È efficace in alcuni pazienti con malattia di von Willebrand lieve o emofilia A lieve.
  • Antifibrinolitici: come l’acido tranexamico, aiutano a prevenire il sanguinamento eccessivo inibendo la fibrinolisi (il processo di dissoluzione dei coaguli). Sono spesso usati in combinazione con la terapia sostitutiva o la DDAVP.

Altri trattamenti:

  • Trapianto di fegato: può essere un’opzione per alcune persone con deficit grave di fattore di coagulazione, in quanto il fegato produce la maggior parte di questi fattori.
  • Terapia genica: è una nuova promettente opzione terapeutica per alcuni difetti della coagulazione, come l’emofilia. Consiste nell’inserimento di una copia corretta del gene difettoso nelle cellule del paziente.