DIFETTI DELLO SVILUPPO SESSUALE CON AMBIGUITA’ DEI GENITALI E/O DISCORDANZA CARIOTIPO/SVILUPPO GONADICO E/O FENOTIPO

MALFORMAZIONI CONGENITE, CROMOSOMOPATIE E SINDROMI GENETICHE

NOTE INFORMATIVE
  

I difetti dello sviluppo sessuale (DSD) con ambiguità dei genitali rappresentano un gruppo eterogeneo di condizioni congenite in cui lo sviluppo del sesso cromosomico, gonadico o anatomico è atipico.

L’ambiguità genitale si riferisce a genitali esterni che non sono chiaramente maschili o femminili. Questa ambiguità può manifestarsi in vari gradi, da un clitoride leggermente ingrossato a una struttura simile a un pene in un individuo con un cariotipo femminile (46,XX), o da un pene piccolo con ipospadia a genitali apparentemente femminili in un individuo con cariotipo maschile (46,XY).

Epidemiologia

La prevalenza precisa dei DSD è difficile da determinare a causa della variabilità delle presentazioni cliniche e delle difficoltà diagnostiche. Si stima che l’incidenza complessiva dei DSD sia di circa 1:4500 nati vivi, ma alcune forme specifiche sono molto più rare.

Eziologia e Genetica

Le cause dei DSD sono complesse e multifattoriali. Possono essere suddivise in tre categorie principali:

  • Anomalie cromosomiche: La più comune è la sindrome di Turner (45,X), ma possono essere coinvolte anche altre anomalie dei cromosomi sessuali o autosomiche.
  • Mutazioni geniche: Numerosi geni sono coinvolti nello sviluppo sessuale, e mutazioni in questi geni possono portare a DSD. Alcuni esempi includono mutazioni nei geni SRYSOX9WT1DAX1 e SF1.
  • Fattori ambientali: L’esposizione a sostanze chimiche che interferiscono con il sistema endocrino durante la gravidanza può contribuire allo sviluppo di DSD.

Manifestazioni Cliniche

Le manifestazioni cliniche dei DSD sono estremamente variabili e dipendono dalla causa sottostante. Possono includere:

  • Ambiguità genitale: come descritto in precedenza.
  • Anomalie gonadiche: come gonadi disgenetiche, testicoli ritenuti o ovaie non sviluppate.
  • Caratteristiche sessuali secondarie atipiche: come sviluppo mammario in individui con cariotipo maschile o mancanza di sviluppo mammario in individui con cariotipo femminile.
  • Anomalie di altri organi: alcuni DSD possono essere associati a malformazioni di altri organi, come reni, cuore o sistema nervoso centrale.

Diagnosi

La diagnosi dei DSD richiede un approccio multidisciplinare che coinvolge:

  • Esame fisico: per valutare i genitali esterni e identificare eventuali altre anomalie.
  • Analisi del cariotipo: per determinare il sesso cromosomico.
  • Studi di imaging: come ecografia pelvica e risonanza magnetica, per visualizzare le gonadi e gli organi interni.
  • Test ormonali: per valutare la funzione delle gonadi e delle ghiandole surrenali.
  • Test genetici: per identificare eventuali mutazioni geniche.

Prognosi

La prognosi dei DSD varia a seconda della causa sottostante e della gravità delle manifestazioni cliniche. Molti individui con DSD possono vivere una vita sana e appagante con un’adeguata gestione medica e supporto psicologico. Tuttavia, alcuni DSD possono essere associati a complicanze a lungo termine, come infertilità, problemi di salute mentale e un aumentato rischio di alcuni tipi di cancro.

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NOME PRESIDIO

CITTÁ

Azienda Ospedaliero – Universitaria Ospedali Riuniti di Ancona

Ancona (AN)

Centro Interregionale delle Malattie Rare del Piemonte e della Valle d’Aosta

Aosta (AO)

Azienda Ospedaliero – Universitaria Consorziale Policlinico di Bari

Bari (BA)

Azienda Ospedaliera Gaetano Rummo

Benevento (BN)

Azienda Ospedaliero-Universitaria Policlinico – S.Orsola Malpighi di Bologna

Bologna (BO)

Ospedale Centrale di Bolzano

Bolzano (BZ)

Spedali Civili di Brescia – Ospedale dei Bambini – ASST Spedali Civili, Brescia

Brescia (BS)

Azienda Ospedaliera G. Brotzu

Cagliari (CA)

Azienda Ospedaliero-Universitaria di Cagliari

Cagliari (CA)

Azienda Ospedaliero Universitaria “G. Rodolico – San Marco”

Catania (CT)

Azienda Ospedaliero Universitaria Catanzaro- Policlinico Germaneto

Catanzaro (CZ)

ASL 2 Chieti – Ospedale Policlinico SS. Annunziata

Chieti (CH)

Azienda Ospedaliera di Cosenza – Presidio Ospedaliero “ANNUNZIATA”

Cosenza (CS)

Azienda Ospedaliera Universitaria Careggi Firenze

Firenze (FI)

Azienda Ospedaliera Universitaria Meyer

Firenze (FI)

Azienda USL di Forlì – Ospedale G.B. Morgagni – L. Pierantoni

Forlì (FC)

Istituto Giannina Gaslini – Ospedale Pediatrico IRCCS

Genova (GE)

Ospedale Policlinico San Martino – Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico

Genova (GE)

ASL 5 – Presidio Ospedaliero del Levante Ligure – “Ospedale S.Andrea”

La Spezia (SP)

Azienda ospedaliera Universitaria Policlinico “G. Martino”

Messina (ME)

Fondazione IRCCS Ca Granda Ospedale Maggiore Policlinico di Milano

Milano (MI)

IRCCS Istituto Auxologico Italiano

Milano (MI)

IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano

Milano (MI)

AUSL Modena – Ospedale S.Agostino Estense di Baggiovara

Modena (MO)

Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena

Modena (MO)

ASST Monza – Ospedale San Gerardo

Monza (MB)

AOU  Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”

Napoli (NA)

Azienda Ospedaliera Universitaria “Federico II”

Napoli (NA)

Azienda Ospedaliera di Rilievo Nazionale “A. Cardarelli”

Napoli (NA)

Azienda Ospedaliera di Rilievo Nazionale “Santobono – Pausilipon”

Napoli (NA)

Azienda Ospedale Università di Padova

Padova (PD)

Azienda Ospedaliera Universitaria Policlinico Paolo Giaccone

Palermo (PA)

Azienda Ospedaliera- Ospedali riuniti Villa Sofia- Cervello

Palermo (PA)

Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma Ospedale Maggiore

Parma (PR)

Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo di Pavia

Pavia (PV)

Azienda Ospedaliera di Perugia

Perugia (PG)

ASL 3 – Ospedale Civile Spirito Santo

Pescara (PE)

Azienda USL di Piacenza – Ospedale Guglielmo da Saliceto

Piacenza (PC)

Azienda Ospedaliera Universitaria Pisa – Ospedale Cisanello

Pisa (PI)

Azienda Ospedaliera Universitaria Pisa – Ospedale Santa Chiara Pisa

Pisa (PI)

IRCCS Stella Maris Pisa

Pisa (PI)

Azienda AUSL Reggio Emilia – “Arcispedale S. Maria Nuova”

Reggio nell’Emilia (RE)

Azienda Ospedaliera San Camillo Forlanini

Roma (RM)

Azienda Ospedaliero-Universitaria “Policlinico Umberto I”

Roma (RM)

Fondazione Policlinico Universitario A.Gemelli – Università del Sacro Cuore

Roma (RM)

Ospedale Pediatrico Bambino Gesù – IRCCS

Roma (RM)

Azienda Ospedaliera Universitaria OO.RR “San Giovanni di Dio Ruggi d’Aragona”

Salerno (SA)

Azienda Ospedaliera Universitaria Sassari

Sassari (SS)

Azienda Ospedaliera Universitaria Siena

Siena (SI)

Centro Interregionale delle Malattie Rare del Piemonte e della Valle d’Aosta

Torino (TO)

Presidio Ospedaliero “Santa Chiara” – Trento

Trento (TN)

U.L.S.S. 2 Marca Trevigiana – Polo Ospedaliero di Treviso

Treviso (TV)

IRCCS Materno Infantile Burlo Garofolo

Trieste (TS)

Presidio Ospedaliero Universitario “Santa Maria della Misericordia”

Udine (UD)

Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona

Verona (VR)

U.L.S.S. 8 Berica – Ospedale San Bortolo di Vicenza

Vicenza (VI)

Non esiste un trattamento farmacologico specifico unico per tutte le forme di DSD. La terapia è individualizzata e dipende da una serie di fattori, tra cui:

  • La causa sottostante: Identificare la causa genetica o ormonale è fondamentale per definire il trattamento più appropriato.
  • Il sesso assegnato: La scelta del sesso di allevamento è una decisione complessa che tiene conto di diversi fattori, tra cui l’anatomia, il potenziale di fertilità e il benessere psicosociale del bambino.
  • La presenza di altre anomalie: Alcune forme di DSD possono essere associate ad altre condizioni mediche che richiedono un trattamento specifico.

I trattamenti possibili includono:

  • Terapia ormonale: Può essere utilizzata per indurre la pubertà, mantenere i caratteri sessuali secondari e prevenire problemi di salute a lungo termine, come l’osteoporosi.
  • Chirurgia: Può essere necessaria per correggere anomalie anatomiche, migliorare la funzionalità degli organi genitali e/o adeguare l’aspetto estetico ai genitali del sesso assegnato.
  • Supporto psicologico: È essenziale per aiutare i pazienti e le loro famiglie a gestire le sfide emotive e sociali associate a queste condizioni.