DIFETTI DELLA FOSFORILAZIONE OSSIDATIVA MITOCONDRIALE DA ALTERAZIONI DEL DNA NUCLEARE

MALATTIE DEL METABOLISMO

NOTE INFORMATIVE
  

I difetti della fosforilazione ossidativa mitocondriale da alterazioni del DNA nucleare sono un gruppo eterogeneo di malattie genetiche rare causate da mutazioni in geni nucleari che codificano per proteine coinvolte nella OXPHOS.

Queste mutazioni compromettono la funzione dei complessi enzimatici, riducendo la produzione di ATP e causando un’ampia gamma di manifestazioni cliniche.

  • –  La fosforilazione ossidativa (OXPHOS) è un processo biochimico cruciale che avviene nei mitocondri, gli organelli responsabili della produzione di energia cellulare sotto forma di ATP. Questo processo coinvolge una serie di complessi enzimatici (complessi I-V) situati nella membrana mitocondriale interna.

Epidemiologia

La prevalenza esatta di queste malattie è sconosciuta, ma si stima che colpiscano circa 1 persona su 5.000. Data l’eterogeneità genetica e clinica, la diagnosi può essere complessa, portando a una sottostima della prevalenza reale.

Eziologia e Genetica

Le mutazioni che causano i difetti della OXPHOS possono interessare geni che codificano per:

  • Subunità strutturali dei complessi enzimatici: Mutazioni in questi geni alterano direttamente la struttura e la funzione dei complessi OXPHOS.
  • Fattori di assemblaggio: Questi fattori sono essenziali per il corretto assemblaggio dei complessi enzimatici. Mutazioni in questi geni compromettono la formazione e la stabilità dei complessi.
  • Proteine coinvolte nella biogenesi mitocondriale: Queste proteine regolano la replicazione, la trascrizione e la traduzione del DNA mitocondriale (mtDNA), processi essenziali per la funzione mitocondriale.
  • Proteine del metabolismo del Coenzima Q10: Il Coenzima Q10 è un componente essenziale della catena di trasporto degli elettroni. Mutazioni in geni coinvolti nel suo metabolismo possono compromettere la OXPHOS.

La maggior parte di queste malattie segue un pattern di ereditarietà autosomica recessiva, il che significa che un individuo deve ereditare due copie del gene mutato (una da ciascun genitore) per sviluppare la malattia. Tuttavia, esistono anche forme a ereditarietà autosomica dominante e legate al cromosoma X.

Manifestazioni Cliniche

Le manifestazioni cliniche sono estremamente variabili e dipendono da diversi fattori, tra cui:

  • Il gene specifico coinvolto: Mutazioni in geni diversi possono causare quadri clinici differenti.
  • Il tipo di mutazione: Diverse mutazioni nello stesso gene possono avere un impatto diverso sulla funzione proteica.
  • L’eteroplasmia: La presenza di una miscela di mtDNA normale e mutato all’interno delle cellule può influenzare la gravità della malattia.
  • Fattori ambientali: L’esposizione a tossine o infezioni può aggravare i sintomi.

I tessuti con un elevato fabbisogno energetico, come cervello, muscoli, cuore e fegato, sono particolarmente vulnerabili ai difetti della OXPHOS.

Alcuni dei sintomi più comuni includono:

  • Sintomi neurologici: Ritardo dello sviluppo, regressione psicomotoria, epilessia, atassia, demenza, neuropatia, ictus.
  • Sintomi muscolari: Debolezza muscolare, miopatia, intolleranza all’esercizio fisico.
  • Sintomi cardiaci: Cardiomiopatia, aritmie.
  • Sintomi epatici: Insufficienza epatica, epatomegalia.
  • Sintomi renali: Insufficienza renale, acidosi tubulare renale.
  • Sintomi oculari: Oftalmoplegia, atrofia ottica, retinite pigmentosa.
  • Sintomi endocrini: Diabete mellito, ipoparatiroidismo.
  • Sintomi gastrointestinali: Disfagia, vomito, diarrea, malassorbimento.

Diagnosi

La diagnosi di un difetto della OXPHOS è complessa e richiede un approccio multidisciplinare che include:

  • Valutazione clinica: Anamnesi accurata e esame obiettivo per identificare i sintomi e i segni clinici.
  • Esami di laboratorio: Dosaggio del lattato nel sangue e nel liquido cerebrospinale, analisi delle urine per la ricerca di acidi organici, test di funzionalità epatica e renale.
  • Studi di imaging: Risonanza magnetica (RM) cerebrale e spettroscopia RM per valutare l’anatomia e il metabolismo cerebrale.
  • Studi elettrofisiologici: Elettromiografia (EMG) e studi della conduzione nervosa per valutare la funzione muscolare e nervosa.
  • Biopsia muscolare: Analisi istologica e biochimica del tessuto muscolare per valutare la morfologia mitocondriale e l’attività dei complessi OXPHOS.
  • Analisi genetica: Sequenziamento di geni nucleari candidati o analisi di pannelli genetici per identificare mutazioni patogenetiche.

Prognosi

La prognosi è variabile e dipende dalla gravità della malattia e dagli organi coinvolti. Alcune forme sono associate a una prognosi sfavorevole con decesso in età infantile, mentre altre consentono una sopravvivenza più lunga con un impatto significativo sulla qualità della vita.

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NOME PRESIDIO

CITTÁ

Azienda Ospedaliero – Universitaria Ospedali Riuniti di Ancona

Ancona (AN)

Centro Interregionale delle Malattie Rare del Piemonte e della Valle d’Aosta

Aosta (AO)

Azienda Ospedaliero – Universitaria Consorziale Policlinico di Bari

Bari (BA)

Azienda Ospedaliero-Universitaria Policlinico – S.Orsola Malpighi di Bologna

Bologna (BO)

Aziende AUSL di Bologna

Bologna (BO)

Ospedale Centrale di Bolzano

Bolzano (BZ)

IRCCS Eugenio Medea – Associazione La Nostra Famiglia – Polo di Bosisio Parini (LC)

Bosisio Parini (LC)

Centro Clinico NeMO – Fondazione Serena ONLUS di Brescia

Brescia (BS)

Spedali Civili di Brescia – Ospedale dei Bambini – ASST Spedali Civili, Brescia

Brescia (BS)

ASSL Cagliari – Ospedale Binaghi

Cagliari (CA)

Azienda Ospedaliera G. Brotzu

Cagliari (CA)

A.S.Re.M – Policlinico Ospedaliero ” A.Cardarelli”

Campobasso (CB)

Azienda Ospedaliero Universitaria “G. Rodolico – San Marco”

Catania (CT)

Azienda Ospedaliero Universitaria Catanzaro- Policlinico Germaneto

Catanzaro (CZ)

Istituto Giannina Gaslini – Ospedale Pediatrico IRCCS

Genova (GE)

ASL Latina

Latina (LT)

Azienda ospedaliera Universitaria Policlinico “G. Martino”

Messina (ME)

Fondazione IRCCS Ca Granda Ospedale Maggiore Policlinico di Milano

Milano (MI)

Fondazione IRCCS Istituto Neurologico Carlo Besta di Milano

Milano (MI)

IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano

Milano (MI)

Ospedale S. Paolo di Milano -ASST SS. Paolo e Carlo

Milano (MI)

ASST Monza – Ospedale San Gerardo

Monza (MB)

AOU  Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”

Napoli (NA)

Azienda Ospedaliera Specialistica “Dei Colli”

Napoli (NA)

Azienda Ospedaliera Universitaria “Federico II”

Napoli (NA)

Azienda Ospedale Università di Padova

Padova (PD)

U.L.S.S. 6 – Euganea

Padova (PD)

ARNAS Civico – Di Cristina Benfratelli

Palermo (PA)

Azienda Ospedaliera Universitaria Policlinico Paolo Giaccone

Palermo (PA)

Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo di Pavia

Pavia (PV)

IRCCS Istituto Neurologico Nazionale a Carattere Scientifico “Fondazione Mondino” di Pavia

Pavia (PV)

Azienda Ospedaliera di Perugia

Perugia (PG)

ASL 3 – Ospedale Civile Spirito Santo

Pescara (PE)

Azienda Ospedaliera Universitaria Pisa – Ospedale Santa Chiara Pisa

Pisa (PI)

Azienda Usl Toscana nord ovest – Versilia e Lucca

Pisa (PI)

IRCCS Stella Maris Pisa

Pisa (PI)

ASS 5 – Azienda per l’Assistenza Sanitaria n.5 “Friuli Occidentale” – Presidio Ospedaliero di Pordenone

Pordenone (PN)

Grande Ospedale Metropolitano – Ospedali Riuniti di Reggio Calabria

Reggio di Calabria (RC)

Azienda AUSL Reggio Emilia – “Arcispedale S. Maria Nuova”

Reggio nell’Emilia (RE)

Azienda Ospedaliero-Universitaria “Policlinico Umberto I”

Roma (RM)

Fondazione Policlinico Universitario A.Gemelli – Università del Sacro Cuore

Roma (RM)

Ospedale Pediatrico Bambino Gesù – IRCCS

Roma (RM)

Azienda Ospedaliera Universitaria Sassari

Sassari (SS)

Azienda Ospedaliera Universitaria Siena

Siena (SI)

Centro Interregionale delle Malattie Rare del Piemonte e della Valle d’Aosta

Torino (TO)

Presidio Ospedaliero “Santa Chiara” – Trento

Trento (TN)

U.L.S.S. 2 Marca Trevigiana – Polo Ospedaliero di Treviso

Treviso (TV)

Azienda Sanitaria Universitaria Giuliano Isontina

Trieste (TS)

IRCCS Materno Infantile Burlo Garofolo

Trieste (TS)

Presidio Ospedaliero Universitario “Santa Maria della Misericordia”

Udine (UD)

Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona

Verona (VR)

Non esistono ancora farmaci specifici per curare i difetti della fosforilazione ossidativa mitocondriale da alterazioni del DNA nucleare. La ricerca in questo campo è attiva e in corso, ma al momento le opzioni terapeutiche sono principalmente di supporto e sintomatiche.

Tuttavia, diverse strategie terapeutiche possono aiutare a gestire i sintomi e migliorare la qualità della vita dei pazienti:

Terapie di supporto:

  • Supplementazione vitaminica e cofattori: Spesso si utilizzano integratori di vitamine e cofattori coinvolti nella fosforilazione ossidativa, come coenzima Q10, riboflavina, tiamina, acido lipoico e creatina.
  • Dieta: Una dieta specifica può essere utile per alcuni pazienti, ad esempio una dieta chetogenica o povera di carboidrati.
  • Fisioterapia e logopedia: Per migliorare la forza muscolare, la coordinazione e le capacità comunicative.
  • Supporto psicologico: Per aiutare i pazienti e le loro famiglie a gestire l’impatto della malattia.

Altri trattamenti:

  • Farmaci: Alcuni farmaci possono essere utilizzati per trattare sintomi specifici, come anticonvulsivanti per le crisi epilettiche o farmaci per il controllo del dolore.
  • Terapia genica: La terapia genica è una strategia promettente, ma ancora in fase sperimentale per queste patologie.