DIFETTI CONGENITI GRAVI ED INVALIDANTI DEL TRASPORTO INTESTINALE

MALATTIE DELL’APPARATO DIGERENTE

NOTE INFORMATIVE
  

I difetti congeniti gravi ed invalidanti del trasporto intestinale rappresentano un gruppo eterogeneo di malattie rare che compromettono la capacità dell’intestino di assorbire nutrienti e liquidi.

Queste condizioni, spesso ereditarie, si manifestano tipicamente nell’infanzia e possono portare a gravi complicanze se non trattate adeguatamente.

Epidemiologia

Data la rarità di queste condizioni, i dati epidemiologici precisi sono limitati. Tuttavia, si stima che l’incidenza complessiva dei difetti congeniti del trasporto intestinale sia di circa 1 su 5.000 nati vivi. Alcune forme specifiche, come la sindrome da diarrea congenita con perdita di cloruri, sono ancora più rare, con un’incidenza stimata di 1 su 400.000 nati vivi.

Eziologia e genetica

La maggior parte dei difetti congeniti del trasporto intestinale sono causati da mutazioni genetiche che alterano la funzione di proteine coinvolte nell’assorbimento intestinale di nutrienti, elettroliti e acqua. Queste mutazioni possono essere ereditate in modo autosomico recessivo, autosomico dominante o legato al cromosoma X.

Tra i geni più frequentemente coinvolti troviamo:

  • SLC26A3: mutazioni in questo gene causano la sindrome da diarrea congenita con perdita di cloruri (CLD), caratterizzata da grave diarrea acquosa e alcalosi metabolica.
  • SLC9A3: mutazioni in questo gene causano la sindrome da diarrea congenita con malassorbimento di sodio (CSD), caratterizzata da diarrea acquosa e acidosi metabolica.
  • MYO5B: mutazioni in questo gene causano la microvillus inclusion disease (MVID), una grave malattia caratterizzata da atrofia dei villi intestinali e malassorbimento generalizzato.

Manifestazioni cliniche

Le manifestazioni cliniche dei difetti congeniti del trasporto intestinale variano a seconda della specifica condizione e della gravità del difetto. Tuttavia, alcuni sintomi comuni includono:

  • Diarrea cronica: spesso grave e acquosa, può portare a disidratazione e squilibrio elettrolitico.
  • Malassorbimento: difficoltà nell’assorbire nutrienti, con conseguente ritardo di crescita, perdita di peso e carenze nutrizionali.
  • Distensione addominale: causata dall’accumulo di liquidi e gas nell’intestino.
  • Vomito: può essere presente in alcune forme.

Diagnosi

La diagnosi dei difetti congeniti del trasporto intestinale si basa su una combinazione di:

  • Anamnesi ed esame obiettivo: valutazione dei sintomi e della storia clinica del paziente.
  • Esami di laboratorio: analisi delle feci, del sangue e delle urine per valutare la presenza di diarrea, malassorbimento e squilibrio elettrolitico.
  • Biopsia intestinale: esame microscopico di un campione di tessuto intestinale per valutare la struttura dei villi intestinali e identificare eventuali anomalie.
  • Test genetici: analisi del DNA per identificare mutazioni nei geni coinvolti nel trasporto intestinale.

Prognosi

La prognosi dei difetti congeniti del trasporto intestinale varia a seconda della specifica condizione, della gravità del difetto e della tempestività della diagnosi e del trattamento.

In generale, le forme più gravi, come la MVID, possono avere una prognosi infausta se non trattate tempestivamente. Tuttavia, grazie ai progressi nella terapia di supporto, come la nutrizione parenterale e il trapianto intestinale, la sopravvivenza e la qualità di vita dei pazienti con difetti congeniti del trasporto intestinale sono migliorate significativamente negli ultimi anni.

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NOME PRESIDIO

CITTÁ

Azienda Ospedaliero – Universitaria Ospedali Riuniti di Ancona

Ancona (AN)

Centro Interregionale delle Malattie Rare del Piemonte e della Valle d’Aosta

Aosta (AO)

Azienda Ospedaliera S.G. Moscati

Avellino (AV)

Azienda Ospedaliero-Universitaria Policlinico – S.Orsola Malpighi di Bologna

Bologna (BO)

Ospedale Centrale di Bolzano

Bolzano (BZ)

Spedali Civili di Brescia – Ospedale dei Bambini – ASST Spedali Civili, Brescia

Brescia (BS)

ASSL Cagliari – Ospedale Santissima Trinità

Cagliari (CA)

Azienda Ospedaliera G. Brotzu

Cagliari (CA)

Azienda Ospedaliera di Rilievo Nazionale e di Alta Specializzazione (ARNAS) Garibaldi – Nesima

Catania (CT)

Azienda Ospedaliero Universitaria “G. Rodolico – San Marco”

Catania (CT)

Azienda Ospedaliera Universitaria Careggi Firenze

Firenze (FI)

Istituto Giannina Gaslini – Ospedale Pediatrico IRCCS

Genova (GE)

Azienda ospedaliera Universitaria Policlinico “G. Martino”

Messina (ME)

Ospedale dei Bambini V. Buzzi di Milano – ASST Fatebenefratelli-Sacco

Milano (MI)

Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena

Modena (MO)

AOU  Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”

Napoli (NA)

Azienda Ospedaliera Universitaria “Federico II”

Napoli (NA)

Azienda Ospedaliera di Rilievo Nazionale “Santobono – Pausilipon”

Napoli (NA)

Azienda Ospedale Università di Padova

Padova (PD)

ARNAS Civico – Di Cristina Benfratelli

Palermo (PA)

Azienda Ospedaliera- Ospedali riuniti Villa Sofia- Cervello

Palermo (PA)

Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico (IRCCS) Istituto Mediterraneo per i Trapianti e Terapie ad Alta Specializzazione (ISMETT)

Palermo (PA)

Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo di Pavia

Pavia (PV)

Azienda Ospedaliera di Perugia

Perugia (PG)

Azienda Ospedaliera Universitaria Pisa – Ospedale Cisanello

Pisa (PI)

ASS 5 – Azienda per l’Assistenza Sanitaria n.5 “Friuli Occidentale” – Presidio Ospedaliero di Pordenone

Pordenone (PN)

Azienda Ospedaliero-Universitaria “Policlinico Umberto I”

Roma (RM)

Fondazione Policlinico Universitario A.Gemelli – Università del Sacro Cuore

Roma (RM)

Ospedale Pediatrico Bambino Gesù – IRCCS

Roma (RM)

Azienda Ospedaliera Universitaria OO.RR “San Giovanni di Dio Ruggi d’Aragona”

Salerno (SA)

Azienda Ospedaliera Universitaria Sassari

Sassari (SS)

Azienda Ospedaliera Universitaria Siena

Siena (SI)

Centro Interregionale delle Malattie Rare del Piemonte e della Valle d’Aosta

Torino (TO)

Presidio Ospedaliero “Santa Chiara” – Trento

Trento (TN)

U.L.S.S. 2 Marca Trevigiana – Polo Ospedaliero di Treviso

Treviso (TV)

Azienda Sanitaria Universitaria Giuliano Isontina

Trieste (TS)

IRCCS Materno Infantile Burlo Garofolo

Trieste (TS)

Presidio Ospedaliero Universitario “Santa Maria della Misericordia”

Udine (UD)

Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona

Verona (VR)

Non esistono farmaci specifici per i difetti congeniti gravi ed invalidanti del trasporto intestinale. Il trattamento si concentra sulla gestione dei sintomi e sul miglioramento della qualità della vita del paziente.

Ecco alcune delle opzioni terapeutiche comunemente utilizzate:

  • Nutrizione parenterale: Somministrazione di nutrienti direttamente in vena, bypassando l’intestino. Questo è spesso necessario nei casi più gravi in cui l’assorbimento intestinale è compromesso.
  • Nutrizione enterale: Somministrazione di nutrienti direttamente nello stomaco o nell’intestino tenue tramite sondino. Può essere utilizzata in aggiunta o in alternativa alla nutrizione parenterale.
  • Dieta: Una dieta personalizzata può aiutare a gestire i sintomi e a migliorare l’assorbimento dei nutrienti. Potrebbe includere l’eliminazione di cibi difficili da digerire o l’utilizzo di formule speciali.
  • Farmaci: Possono essere prescritti farmaci per controllare sintomi specifici come diarrea, vomito o dolore addominale.
  • Chirurgia: In alcuni casi, può essere necessario un intervento chirurgico per correggere anomalie strutturali o rimuovere parti dell’intestino danneggiate.
  • Trapianto di intestino: In casi estremi, il trapianto di intestino può essere un’opzione.