DIFETTI CONGENITI DEL METABOLISMO DELLE PURINE E DELLE PIRIMIDINE

MALATTIE DEL METABOLISMO

NOTE INFORMATIVE
  

I difetti congeniti del metabolismo delle purine e delle pirimidine sono un gruppo eterogeneo di malattie genetiche rare causate da deficit enzimatici che alterano la sintesi, il recupero o la degradazione di queste basi.

Queste alterazioni portano all’accumulo di metaboliti intermedi tossici o alla carenza di prodotti essenziali, con conseguenti danni a diversi organi e sistemi, in particolare al sistema nervoso, immunitario ed ematopoietico.

Epidemiologia

La prevalenza complessiva di questi difetti è stimata in circa 1:50.000 nati vivi, ma varia significativamente a seconda del difetto specifico. Alcuni difetti, come la deficienza di adenosina deaminasi (ADA), sono relativamente più comuni, mentre altri sono estremamente rari.

Eziologia e Genetica

Queste malattie sono causate da mutazioni in geni che codificano per enzimi coinvolti nelle vie metaboliche delle purine e delle pirimidine. La maggior parte di esse si trasmette con modalità autosomica recessiva, il che significa che un individuo deve ereditare due copie del gene mutato (una da ciascun genitore) per manifestare la malattia. Esistono però alcune eccezioni, come la sindrome di Lesch-Nyhan, che è legata al cromosoma X.

Manifestazioni Cliniche

Le manifestazioni cliniche sono molto variabili e dipendono dal difetto enzimatico specifico. Possono esordire in qualsiasi età, dall’epoca neonatale all’età adulta. Alcuni sintomi comuni includono:

  • Ritardo di crescita e sviluppo psicomotorio
  • Immunodeficienza: infezioni ricorrenti, spesso gravi
  • Disordini neurologici: ritardo mentale, convulsioni, spasticità, atassia, disturbi del movimento
  • Ematologici: anemia megaloblastica, leucopenia, trombocitopenia
  • Gastrointestinali: diarrea cronica, vomito, epatosplenomegalia
  • Renali: calcolosi renale, nefropatia
  • Cutanei: rash cutanei, fotosensibilità

Diagnosi

La diagnosi si basa su:

  • Anamnesi familiare e valutazione clinica: individuazione di segni e sintomi suggestivi
  • Esami di laboratorio:
    • Analisi delle urine: ricerca di metaboliti anomali
    • Esami del sangue: emocromo, dosaggio di acido urico, enzimi epatici, ammoniemia
    • Test genetici: identificazione delle mutazioni nei geni coinvolti
  • Biopsia tissutale: in alcuni casi, per confermare la diagnosi

Prognosi

La prognosi è variabile e dipende dal difetto enzimatico specifico, dalla gravità della malattia e dalla tempestività della diagnosi e del trattamento. Alcune forme sono associate a una prognosi sfavorevole, con elevata mortalità infantile, mentre altre consentono una sopravvivenza a lungo termine con un’adeguata gestione clinica.

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NOME PRESIDIO

CITTÁ

Centro Interregionale delle Malattie Rare del Piemonte e della Valle d’Aosta

Aosta (AO)

Azienda Ospedaliero – Universitaria Consorziale Policlinico di Bari

Bari (BA)

ASST Papa Giovanni XXIII – Ospedale Papa Giovanni XXIII

Bergamo (BG)

Ospedale Centrale di Bolzano

Bolzano (BZ)

Spedali Civili di Brescia – Ospedale dei Bambini – ASST Spedali Civili, Brescia

Brescia (BS)

Azienda Ospedaliero Universitaria “G. Rodolico – San Marco”

Catania (CT)

Azienda Ospedaliero Universitaria Catanzaro- Policlinico Germaneto

Catanzaro (CZ)

ASL 2 Chieti – Ospedale Policlinico SS. Annunziata

Chieti (CH)

Azienda Ospedaliera di Cosenza – Presidio Ospedaliero “ANNUNZIATA”

Cosenza (CS)

Azienda Ospedaliera Universitaria Meyer

Firenze (FI)

Istituto Giannina Gaslini – Ospedale Pediatrico IRCCS

Genova (GE)

Ospedale Policlinico San Martino – Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico

Genova (GE)

Azienda ospedaliera Universitaria Policlinico “G. Martino”

Messina (ME)

Fondazione IRCCS Istituto Neurologico Carlo Besta di Milano

Milano (MI)

Ospedale L. Sacco di Milano – ASST Fatebenefratelli-Sacco

Milano (MI)

ASST Monza – Ospedale San Gerardo

Monza (MB)

AOU  Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”

Napoli (NA)

Azienda Ospedaliera Universitaria “Federico II”

Napoli (NA)

Azienda Ospedale Università di Padova

Padova (PD)

U.L.S.S. 6 – Euganea

Padova (PD)

Azienda Ospedaliera Universitaria Policlinico Paolo Giaccone

Palermo (PA)

Azienda Ospedaliera di Perugia

Perugia (PG)

ASL 3 – Ospedale Civile Spirito Santo

Pescara (PE)

Azienda USL di Piacenza – Ospedale Guglielmo da Saliceto

Piacenza (PC)

Azienda Ospedaliera Universitaria Pisa – Ospedale Santa Chiara Pisa

Pisa (PI)

IRCCS Stella Maris Pisa

Pisa (PI)

ASS 5 – Azienda per l’Assistenza Sanitaria n.5 “Friuli Occidentale” – Presidio Ospedaliero di Pordenone

Pordenone (PN)

Azienda USL di Rimini – Ospedale Infermi

Rimini (RN)

Ospedale Pediatrico Bambino Gesù – IRCCS

Roma (RM)

Azienda Ospedaliera Universitaria Siena

Siena (SI)

Centro Interregionale delle Malattie Rare del Piemonte e della Valle d’Aosta

Torino (TO)

Presidio Ospedaliero “Santa Chiara” – Trento

Trento (TN)

U.L.S.S. 2 Marca Trevigiana – Polo Ospedaliero di Treviso

Treviso (TV)

Azienda Sanitaria Universitaria Giuliano Isontina

Trieste (TS)

IRCCS Materno Infantile Burlo Garofolo

Trieste (TS)

Presidio Ospedaliero Universitario “Santa Maria della Misericordia”

Udine (UD)

Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona

Verona (VR)

Purtroppo, non esiste una cura universale per questi disturbi, e i trattamenti specifici variano a seconda del difetto enzimatico specifico. Tuttavia, esistono diverse opzioni terapeutiche che possono aiutare a gestire i sintomi e migliorare la qualità della vita dei pazienti.

Farmaci specifici:

  • Allopurinolo: Questo farmaco è spesso usato per ridurre i livelli di acido urico nel sangue, un problema comune in alcuni difetti del metabolismo delle purine.
  • Febuxostat: Simile all’allopurinolo, il febuxostat può essere utilizzato per abbassare i livelli di acido urico.
  • Rasburicase: Questo farmaco può essere utilizzato per prevenire o trattare la sindrome da lisi tumorale, una complicanza che può verificarsi in alcuni pazienti con difetti del metabolismo delle purine.
  • Terapia enzimatica sostitutiva: Per alcuni difetti enzimatici specifici, potrebbe essere disponibile la terapia enzimatica sostitutiva, che consiste nella somministrazione dell’enzima mancante o difettoso.

Altri trattamenti:

  • Dieta: La modifica della dieta può essere un componente importante del trattamento. A seconda del difetto specifico, potrebbe essere necessario limitare l’assunzione di purine o pirimidine, o integrare la dieta con vitamine e minerali specifici.
  • Trapianto di midollo osseo: In alcuni casi, il trapianto di midollo osseo può essere un’opzione terapeutica, soprattutto per i disturbi che colpiscono il sistema immunitario.
  • Terapia genica: La terapia genica è un’area di ricerca promettente per il trattamento dei difetti congeniti del metabolismo delle purine e delle pirimidine, ma al momento non è ancora disponibile come trattamento standard.
  • Gestione delle complicanze: Molti difetti congeniti del metabolismo delle purine e delle pirimidine possono causare complicanze come ritardo dello sviluppo, disabilità intellettiva, problemi neurologici e insufficienza renale. La gestione di queste complicanze è una parte importante del trattamento complessivo.