DIARREA CONGENITA CON PERDITA DI CLORURI

MALATTIE DELL’APPARATO DIGERENTE

NOTE INFORMATIVE
  

La Diarrea Congenita con Perdita di Cloruri (CLD) è una malattia rara dell’intestino caratterizzata da diarrea acquosa persistente fin dalla nascita.

Questa condizione porta a una significativa perdita di cloruri nelle feci, con conseguente squilibrio elettrolitico che può mettere a repentaglio la vita del paziente.

Epidemiologia

La CLD è una malattia estremamente rara, con una prevalenza stimata inferiore a 1 su 1.000.000 di nati vivi. Non sembra esserci una predisposizione etnica o geografica specifica.

Eziologia e Genetica

La CLD è causata da mutazioni nel gene SLC26A3, che codifica per un trasportatore di cloruro situato sulla membrana apicale degli enterociti, le cellule che rivestono l’intestino tenue. Questo trasportatore, noto come DRA (Down-Regulated in Adenoma), svolge un ruolo cruciale nell’assorbimento di cloruro dall’intestino. Le mutazioni in SLC26A3 compromettono la funzione di DRA, causando un’eccessiva secrezione di cloruro nell’intestino e la conseguente diarrea.

La CLD è ereditata con modalità autosomica recessiva, il che significa che un individuo deve ereditare due copie mutate del gene SLC26A3 (una da ciascun genitore) per sviluppare la malattia. I genitori di un individuo affetto sono generalmente portatori sani, ovvero hanno una copia mutata del gene e una copia normale.

Manifestazioni Cliniche

La principale manifestazione clinica della CLD è la diarrea acquosa profusa, presente fin dalla nascita. Altri sintomi includono:

  • Disidratazione: La perdita di liquidi e elettroliti attraverso la diarrea può portare a disidratazione, con sintomi come sete intensa, secchezza delle fauci, riduzione della produzione di urina, debolezza e letargia.
  • Squilibrio elettrolitico: La perdita di cloruri nelle feci provoca ipocloremia (bassi livelli di cloruro nel sangue), che può portare a iponatriemia (bassi livelli di sodio), ipokaliemia (bassi livelli di potassio) e alcalosi metabolica (aumento del pH del sangue).
  • Disturbi della crescita: La diarrea cronica e il malassorbimento dei nutrienti possono portare a ritardo della crescita e malnutrizione.
  • Complicazioni: Nei casi gravi non trattati, la CLD può portare a complicanze come insufficienza renale, ileo paralitico (blocco intestinale) e persino la morte.

Diagnosi

La diagnosi di CLD si basa sulla combinazione di:

  • Storia clinica: Presenza di diarrea acquosa dalla nascita.
  • Esame fisico: Segni di disidratazione e malnutrizione.
  • Esami di laboratorio:
    • Elevate concentrazioni di cloruro nelle feci (>90 mmol/l).
    • Ipocloremia, iponatriemia, ipokaliemia e alcalosi metabolica nel sangue.
  • Test genetici: Identificazione di mutazioni nel gene SLC26A3.

Diagnosi differenziale

La CLD deve essere distinta da altre cause di diarrea cronica nei neonati e nei bambini, tra cui:

  • Malassorbimento di glucosio-galattosio
  • Sindrome dell’intestino corto
  • Malattia celiaca
  • Fibrosi cistica
  • Enterite eosinofila

Prognosi

La prognosi per i pazienti con CLD è generalmente buona se la diagnosi è tempestiva e il trattamento è adeguato. La terapia di supporto con reintegrazione di liquidi ed elettroliti è fondamentale per prevenire la disidratazione e le complicanze correlate. Nei casi più gravi, può essere necessario il ricorso alla nutrizione parenterale (somministrazione di nutrienti direttamente in vena) per garantire un adeguato apporto nutrizionale.

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NOME PRESIDIO

CITTÁ

Azienda Ospedaliero – Universitaria Ospedali Riuniti di Ancona

Ancona (AN)

Centro Interregionale delle Malattie Rare del Piemonte e della Valle d’Aosta

Aosta (AO)

Azienda Ospedaliera S.G. Moscati

Avellino (AV)

Azienda Ospedaliero-Universitaria Policlinico – S.Orsola Malpighi di Bologna

Bologna (BO)

Ospedale Centrale di Bolzano

Bolzano (BZ)

Spedali Civili di Brescia – Ospedale dei Bambini – ASST Spedali Civili, Brescia

Brescia (BS)

ASSL Cagliari – Ospedale Santissima Trinità

Cagliari (CA)

Azienda Ospedaliera G. Brotzu

Cagliari (CA)

Azienda Ospedaliera di Rilievo Nazionale e di Alta Specializzazione (ARNAS) Garibaldi – Nesima

Catania (CT)

Azienda Ospedaliero Universitaria “G. Rodolico – San Marco”

Catania (CT)

Azienda Ospedaliera Universitaria Meyer

Firenze (FI)

Istituto Giannina Gaslini – Ospedale Pediatrico IRCCS

Genova (GE)

Azienda ospedaliera Universitaria Policlinico “G. Martino”

Messina (ME)

Ospedale dei Bambini V. Buzzi di Milano – ASST Fatebenefratelli-Sacco

Milano (MI)

Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena

Modena (MO)

AOU  Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”

Napoli (NA)

Azienda Ospedaliera Universitaria “Federico II”

Napoli (NA)

Azienda Ospedaliera di Rilievo Nazionale “Santobono – Pausilipon”

Napoli (NA)

Azienda Ospedale Università di Padova

Padova (PD)

ARNAS Civico – Di Cristina Benfratelli

Palermo (PA)

Azienda Ospedaliera- Ospedali riuniti Villa Sofia- Cervello

Palermo (PA)

Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico (IRCCS) Istituto Mediterraneo per i Trapianti e Terapie ad Alta Specializzazione (ISMETT)

Palermo (PA)

Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo di Pavia

Pavia (PV)

Azienda Ospedaliera di Perugia

Perugia (PG)

ASS 5 – Azienda per l’Assistenza Sanitaria n.5 “Friuli Occidentale” – Presidio Ospedaliero di Pordenone

Pordenone (PN)

Azienda Ospedaliero-Universitaria “Policlinico Umberto I”

Roma (RM)

Fondazione Policlinico Universitario A.Gemelli – Università del Sacro Cuore

Roma (RM)

Ospedale Pediatrico Bambino Gesù – IRCCS

Roma (RM)

Azienda Ospedaliera Universitaria OO.RR “San Giovanni di Dio Ruggi d’Aragona”

Salerno (SA)

Azienda Ospedaliera Universitaria Sassari

Sassari (SS)

Centro Interregionale delle Malattie Rare del Piemonte e della Valle d’Aosta

Torino (TO)

Presidio Ospedaliero “Santa Chiara” – Trento

Trento (TN)

U.L.S.S. 2 Marca Trevigiana – Polo Ospedaliero di Treviso

Treviso (TV)

Azienda Sanitaria Universitaria Giuliano Isontina

Trieste (TS)

IRCCS Materno Infantile Burlo Garofolo

Trieste (TS)

Presidio Ospedaliero Universitario “Santa Maria della Misericordia”

Udine (UD)

Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona

Verona (VR)

Purtroppo, non esiste una cura per la diarrea congenita con perdita di cloruri. Tuttavia, il trattamento può aiutare a gestire i sintomi e prevenire le complicanze.

Trattamenti principali:

  • Reidratazione: La diarrea grave può portare a disidratazione, quindi è fondamentale reintegrare i liquidi e gli elettroliti persi. Questo di solito viene fatto con soluzioni di reidratazione orale o, nei casi più gravi, con fluidi per via endovenosa.
  • Supplementazione di elettroliti: Potrebbe essere necessario assumere integratori di sodio, potassio e altri elettroliti per mantenere l’equilibrio elettrolitico.
  • Gestione dietetica: Una dieta a basso contenuto di grassi e con un elevato apporto di carboidrati complessi può aiutare a ridurre la diarrea. In alcuni casi, può essere necessaria una nutrizione parenterale (alimentazione per via endovenosa) per garantire un’adeguata nutrizione.
  • Farmaci:
    • Inibitori dell’anidrasi carbonica: Questi farmaci, come l’acetazolamide, possono aiutare a ridurre la secrezione di cloruro nell’intestino.
    • Antidiarroici: In alcuni casi, possono essere utilizzati antidiarroici come la loperamide, ma con cautela, poiché possono peggiorare la situazione in alcune persone.
    • Ormone della crescita: In alcuni casi, l’ormone della crescita può aiutare a migliorare l’assorbimento intestinale.

Altri trattamenti:

  • Trapianto di intestino tenue: In casi molto gravi, il trapianto di intestino tenue può essere un’opzione.
  • Terapia genica: La terapia genica è in fase di studio come possibile trattamento per la diarrea congenita con perdita di cloruri.