DEFICIT FAMILIARE DI LIPASI LIPOPROTEICA

MALATTIE DEL METABOLISMO

NOTE INFORMATIVE
  

Il Deficit Familiare di Lipasi Lipoproteica (LPLD), anche noto come Sindrome da Chilomicronemia Familiare (FCS), è una malattia genetica rara caratterizzata dall’incapacità del corpo di scomporre i grassi (trigliceridi) presenti nel sangue.

Ciò porta ad un accumulo di chilomicroni, particelle ricche di trigliceridi, nel plasma sanguigno, causando una condizione chiamata iperchilomicronemia grave.

Epidemiologia

La LPLD è una malattia molto rara, con una prevalenza stimata di 1-2 casi per milione di persone a livello globale. Tuttavia, la sua prevalenza può variare a seconda delle popolazioni. Ad esempio, è più comune in alcune popolazioni canadesi di origine francese, mentre è meno frequente in altre.

Eziologia e Genetica

La LPLD è causata da mutazioni nel gene LPL, che codifica per l’enzima lipoproteina lipasi (LPL). Questo enzima è essenziale per l’idrolisi dei trigliceridi presenti nei chilomicroni e nelle lipoproteine a densità molto bassa (VLDL), rendendoli disponibili come fonte di energia per i tessuti. Le mutazioni nel gene LPL portano alla produzione di un enzima LPL difettoso o assente, impedendo la corretta scomposizione dei trigliceridi. La LPLD è ereditata con modalità autosomica recessiva, il che significa che un individuo deve ereditare due copie del gene mutato (una da ciascun genitore) per sviluppare la malattia.

Manifestazioni Cliniche

Le manifestazioni cliniche della LPLD possono variare da individuo a individuo e possono manifestarsi a qualsiasi età, anche se spesso i primi sintomi compaiono durante l’infanzia. I sintomi più comuni includono:

    • Dolore addominale ricorrente: causato da pancreatite acuta, un’infiammazione del pancreas.
    • Xantomi eruttivi: piccole protuberanze giallastre sulla pelle, contenenti depositi di grasso.
    • Epatosplenomegalia: ingrossamento del fegato e della milza.
    • Lipemia retinalis: aspetto lattescente dei vasi sanguigni della retina.
    • Sintomi neurologici: in rari casi, possono verificarsi convulsioni o deficit neurologici.

Diagnosi

La diagnosi di LPLD si basa su una combinazione di elementi:

  • Storia clinica e familiare: presenza di sintomi caratteristici e familiarità per la malattia.
  • Esame fisico: osservazione di xantomi eruttivi e altri segni clinici.
  • Esami di laboratorio:
    • Profilo lipidico a digiuno: mostra livelli estremamente elevati di trigliceridi (spesso superiori a 1000 mg/dL) e livelli bassi di colesterolo HDL.
    • Analisi del sangue: può rivelare la presenza di chilomicroni nel plasma dopo un pasto ricco di grassi.
    • Test genetici: conferma la diagnosi identificando le mutazioni nel gene LPL.
    • Misurazione dell’attività della LPL: può essere eseguita su un campione di sangue o di tessuto.

Prognosi

La LPLD è una malattia cronica che richiede una gestione a lungo termine. Se non trattata, può portare a complicanze gravi come pancreatite ricorrente, malattie cardiovascolari e problemi neurologici. Tuttavia, con una diagnosi precoce e un trattamento adeguato, è possibile prevenire o ridurre significativamente il rischio di complicanze e migliorare la qualità di vita dei pazienti.

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NOME PRESIDIO

CITTÁ

Centro Interregionale delle Malattie Rare del Piemonte e della Valle d’Aosta

Aosta (AO)

Azienda Ospedaliero – Universitaria Consorziale Policlinico di Bari

Bari (BA)

Azienda Ospedaliera Gaetano Rummo

Benevento (BN)

ASST Papa Giovanni XXIII – Ospedale Papa Giovanni XXIII

Bergamo (BG)

Azienda Ospedaliero-Universitaria Policlinico – S.Orsola Malpighi di Bologna

Bologna (BO)

Aziende AUSL di Bologna

Bologna (BO)

Ospedale Centrale di Bolzano

Bolzano (BZ)

Spedali Civili di Brescia – Ospedale dei Bambini – ASST Spedali Civili, Brescia

Brescia (BS)

Presidio Ospedaliero “Di Summa – Perrino” – Brindisi

Brindisi (BR)

ASSL Cagliari – Ospedale Binaghi

Cagliari (CA)

Azienda Ospedaliera G. Brotzu

Cagliari (CA)

ASSL Carbonia – Presidio Ospedaliero Sirai

Carbonia (SU)

Azienda Ospedaliero Universitaria “G. Rodolico – San Marco”

Catania (CT)

Azienda Ospedaliero Universitaria Catanzaro- Policlinico Germaneto

Catanzaro (CZ)

ASL 2 Chieti – Ospedale Policlinico SS. Annunziata

Chieti (CH)

ASST Nord Milano – Ospedale “Edoardo Bassini” di Cinisello Balsamo

Cinisello Balsamo (MI)

Azienda Ospedaliera di Cosenza – Presidio Ospedaliero “ANNUNZIATA”

Cosenza (CS)

Azienda Ospedaliera Universitaria di Ferrara – “Arcispedale S.Anna”

Ferrara (FE)

Azienda USL di Forlì – Ospedale G.B. Morgagni – L. Pierantoni

Forlì (FC)

Presidio di Francavilla Fontana – Ceglie Messapica

Francavilla Fontana (BR)

Ospedale “Sacro Cuore di Gesù” Gallipoli

Gallipoli (LE)

Istituto Giannina Gaslini – Ospedale Pediatrico IRCCS

Genova (GE)

Ospedale Policlinico San Martino – Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico

Genova (GE)

ASL 1 L’Aquila – Ospedale regionale San Salvatore

L’Aquila (AQ)

Fondazione IRCCS Ca Granda Ospedale Maggiore Policlinico di Milano

Milano (MI)

Fondazione IRCCS Istituto Neurologico Carlo Besta di Milano

Milano (MI)

Ospedale Niguarda di Milano – ASST Grande Ospedale Metropolitano Niguarda

Milano (MI)

Ospedale S. Paolo di Milano -ASST SS. Paolo e Carlo

Milano (MI)

AUSL Modena – Ospedale S.Agostino Estense di Baggiovara

Modena (MO)

Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena

Modena (MO)

ASST Monza – Ospedale San Gerardo

Monza (MB)

Azienda Ospedaliera Universitaria “Federico II”

Napoli (NA)

Azienda Ospedaliera di Rilievo Nazionale “Santobono – Pausilipon”

Napoli (NA)

ASSL Nuoro – Ospedale “San Francesco” di Nuoro

Nuoro (NU)

ASSL Olbia – Ospedale Giovanni Paolo II

Olbia (SS)

Azienda Ospedale Università di Padova

Padova (PD)

U.L.S.S. 6 – Euganea

Padova (PD)

Azienda Ospedaliera Universitaria Policlinico Paolo Giaccone

Palermo (PA)

Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma Ospedale Maggiore

Parma (PR)

Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo di Pavia

Pavia (PV)

Azienda Ospedaliera di Perugia

Perugia (PG)

ASL 3 – Ospedale Civile Spirito Santo

Pescara (PE)

Azienda USL di Piacenza – Ospedale Guglielmo da Saliceto

Piacenza (PC)

Fondazione CNR Regione Toscana Gabriele Monasterio – Stabilimento di Pisa

Pisa (PI)

ASS 5 – Azienda per l’Assistenza Sanitaria n.5 “Friuli Occidentale” – Presidio Ospedaliero di Pordenone

Pordenone (PN)

Azienda AUSL Reggio Emilia – “Arcispedale S. Maria Nuova”

Reggio nell’Emilia (RE)

ASL RM 1 – Azienda Ospedaliero – Universitaria Sant’Andrea

Roma (RM)

Azienda Ospedaliero-Universitaria “Policlinico Umberto I”

Roma (RM)

Fondazione Policlinico Universitario A.Gemelli – Università del Sacro Cuore

Roma (RM)

Ospedale Pediatrico Bambino Gesù – IRCCS

Roma (RM)

Policlinico Tor Vergata

Roma (RM)

Azienda Ospedaliera Universitaria Sassari

Sassari (SS)

Azienda Ospedaliera S.Maria di Terni

Terni (TR)

Centro Interregionale delle Malattie Rare del Piemonte e della Valle d’Aosta

Torino (TO)

Presidio Ospedaliero “Santa Chiara” – Trento

Trento (TN)

U.L.S.S. 2 Marca Trevigiana – Polo Ospedaliero di Treviso

Treviso (TV)

Azienda Sanitaria Universitaria Giuliano Isontina

Trieste (TS)

IRCCS Materno Infantile Burlo Garofolo

Trieste (TS)

Presidio Ospedaliero Universitario “Santa Maria della Misericordia”

Udine (UD)

Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona

Verona (VR)

Esistono farmaci specifici e altri trattamenti per il deficit familiare di lipasi lipoproteica (LPLD), anche nota come sindrome da chilomicronemia familiare (FCS).

Farmaci specifici:

  • Volanesorsen (Waylivra®): è un oligonucleotide antisenso che riduce la produzione di apolipoproteina C-III, una proteina che interferisce con l’attività della lipasi lipoproteica. Questo farmaco è stato approvato in Europa per il trattamento della FCS e ha dimostrato di ridurre significativamente i livelli di trigliceridi e il rischio di pancreatite acuta.

Altri trattamenti:

  • Dieta: la terapia principale per la LPLD è una dieta estremamente povera di grassi (meno di 20 grammi al giorno). Questo perché la LPLD impedisce all’organismo di digerire correttamente i grassi, che si accumulano nel sangue.
  • Aferesi: in caso di grave ipertrigliceridemia con rischio di pancreatite, può essere necessaria l’aferesi, una procedura che rimuove i trigliceridi dal sangue.
  • Terapia genica: sono in corso studi clinici per valutare l’efficacia della terapia genica per la LPLD. Questa terapia mira a correggere il difetto genetico che causa la malattia.