DEFICIT DI ACIL – COA DEIDROGENASI DEGLI ACIDI GRASSI A CATENA MEDIA (MCAD)

MALATTIE DEL METABOLISMO

NOTE INFORMATIVE
  

Il deficit di acil-CoA deidrogenasi degli acidi grassi a catena media (MCAD) è una malattia genetica rara che impedisce al corpo di metabolizzare correttamente i grassi per produrre energia.

In particolare, il difetto riguarda l’enzima acil-CoA deidrogenasi a catena media, essenziale per la beta-ossidazione degli acidi grassi a catena media (da 6 a 12 atomi di carbonio) nei mitocondri. Quando questo processo è compromesso, il corpo non può utilizzare questi grassi come fonte di energia, specialmente durante periodi di digiuno o aumentato fabbisogno energetico (come in caso di febbre o infezioni).

Epidemiologia

MCAD è uno dei più comuni difetti congeniti dell’ossidazione degli acidi grassi. La prevalenza varia a seconda della popolazione:

  • Popolazione caucasica: 1/4.900 – 1/27.000 nati vivi.
  • Nord Europa: maggiore prevalenza.
  • Prevalenza mondiale: 1/14.600 nati vivi.

Eziologia e genetica

MCAD è una malattia autosomica recessiva, il che significa che un individuo deve ereditare due copie del gene difettoso (una da ciascun genitore) per manifestare la malattia. Il gene responsabile, ACADM, si trova sul cromosoma 1p31 e codifica per l’enzima acil-CoA deidrogenasi a catena media. La mutazione più comune è la sostituzione di una singola base (A>G) nella posizione 985 del gene, che porta alla sostituzione dell’aminoacido lisina con l’acido glutammico nella posizione 329 della proteina (K329E). Questa mutazione è responsabile di circa il 90% dei casi di MCAD in Europa.

Manifestazioni cliniche

I sintomi di MCAD di solito compaiono tra i 3 e i 24 mesi di età, ma possono manifestarsi anche in età neonatale o nell’età adulta. Le manifestazioni cliniche sono spesso scatenate da periodi di digiuno prolungato, infezioni, stress o sforzo fisico intenso. I sintomi più comuni includono:

  • Ipoglicemia ipochetotica: bassi livelli di glucosio nel sangue (ipoglicemia) associati a bassi livelli di corpi chetonici (ipochetosi).
  • Letargia: sonnolenza e mancanza di energia.
  • Vomito.
  • Convulsioni.
  • Coma.
  • Epatomegalia: ingrossamento del fegato.
  • Ipotonia: ridotto tono muscolare.

In assenza di un intervento medico tempestivo, le crisi metaboliche possono essere letali. Complicanze a lungo termine possono includere:

  • Ritardo dello sviluppo.
  • Disabilità intellettiva.
  • Problemi comportamentali.
  • Cardiomiopatia: malattia del muscolo cardiaco.
  • Morte improvvisa.

Diagnosi

La diagnosi di MCAD si basa su:

  • Esame degli acidi organici nelle urine: rileva la presenza di acidi dicarbossilici a catena media e di acilglicine.
  • Analisi degli acilcarnitine nel sangue: mostra un aumento delle acilcarnitine a catena media.
  • Test genetico: conferma la diagnosi e identifica la mutazione specifica nel gene ACADM.
  • Screening neonatale: in molti paesi, MCAD è incluso nei programmi di screening neonatale.

Prognosi

La prognosi per i pazienti con MCAD è generalmente buona se la diagnosi viene fatta precocemente e viene instaurato un trattamento adeguato.

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NOME PRESIDIO

CITTÁ

Azienda Ospedaliero – Universitaria Ospedali Riuniti di Ancona

Ancona (AN)

Centro Interregionale delle Malattie Rare del Piemonte e della Valle d’Aosta

Aosta (AO)

Azienda Ospedaliero – Universitaria Consorziale Policlinico di Bari

Bari (BA)

Azienda Ospedaliero-Universitaria Policlinico – S.Orsola Malpighi di Bologna

Bologna (BO)

Aziende AUSL di Bologna

Bologna (BO)

Ospedale Centrale di Bolzano

Bolzano (BZ)

IRCCS Eugenio Medea – Associazione La Nostra Famiglia – Polo di Bosisio Parini (LC)

Bosisio Parini (LC)

Centro Clinico NeMO – Fondazione Serena ONLUS di Brescia

Brescia (BS)

Spedali Civili di Brescia – Ospedale dei Bambini – ASST Spedali Civili, Brescia

Brescia (BS)

ASSL Cagliari – Ospedale Binaghi

Cagliari (CA)

Azienda Ospedaliera G. Brotzu

Cagliari (CA)

A.S.Re.M – Policlinico Ospedaliero ” A.Cardarelli”

Campobasso (CB)

Azienda Ospedaliero Universitaria “G. Rodolico – San Marco”

Catania (CT)

AOU Renato Dulbecco di Catanzaro

Catanzaro (CZ)

Azienda Ospedaliero Universitaria Catanzaro- Policlinico Germaneto

Catanzaro (CZ)

ASL 2 Chieti – Ospedale Policlinico SS. Annunziata

Chieti (CH)

Azienda Ospedaliera Universitaria di Ferrara – “Arcispedale S.Anna”

Ferrara (FE)

Azienda USL di Forlì – Ospedale G.B. Morgagni – L. Pierantoni

Forlì (FC)

Istituto Giannina Gaslini – Ospedale Pediatrico IRCCS

Genova (GE)

Azienda ospedaliera Universitaria Policlinico “G. Martino”

Messina (ME)

Fondazione IRCCS Ca Granda Ospedale Maggiore Policlinico di Milano

Milano (MI)

Fondazione IRCCS Istituto Neurologico Carlo Besta di Milano

Milano (MI)

IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano

Milano (MI)

Ospedale S. Paolo di Milano -ASST SS. Paolo e Carlo

Milano (MI)

Ospedale dei Bambini V. Buzzi di Milano – ASST Fatebenefratelli-Sacco

Milano (MI)

ASST Monza – Ospedale San Gerardo

Monza (MB)

AOU  Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”

Napoli (NA)

Azienda Ospedaliera Universitaria “Federico II”

Napoli (NA)

Azienda Ospedaliera di Rilievo Nazionale “Santobono – Pausilipon”

Napoli (NA)

ASSL Nuoro – Ospedale “San Francesco” di Nuoro

Nuoro (NU)

Azienda Ospedale Università di Padova

Padova (PD)

U.L.S.S. 6 – Euganea

Padova (PD)

Azienda Ospedaliera Universitaria Policlinico Paolo Giaccone

Palermo (PA)

IRCCS Istituto Neurologico Nazionale a Carattere Scientifico “Fondazione Mondino” di Pavia

Pavia (PV)

Azienda Ospedaliera di Perugia

Perugia (PG)

ASL 3 – Ospedale Civile Spirito Santo

Pescara (PE)

Azienda USL di Piacenza – Ospedale Guglielmo da Saliceto

Piacenza (PC)

IRCCS Stella Maris Pisa

Pisa (PI)

ASS 5 – Azienda per l’Assistenza Sanitaria n.5 “Friuli Occidentale” – Presidio Ospedaliero di Pordenone

Pordenone (PN)

Grande Ospedale Metropolitano – Ospedali Riuniti di Reggio Calabria

Reggio di Calabria (RC)

Azienda AUSL Reggio Emilia – “Arcispedale S. Maria Nuova”

Reggio nell’Emilia (RE)

Azienda Ospedaliero-Universitaria “Policlinico Umberto I”

Roma (RM)

Fondazione Policlinico Universitario A.Gemelli – Università del Sacro Cuore

Roma (RM)

Ospedale Pediatrico Bambino Gesù – IRCCS

Roma (RM)

Azienda Ospedaliera Universitaria Sassari

Sassari (SS)

Azienda Ospedaliera Universitaria Siena

Siena (SI)

Centro Interregionale delle Malattie Rare del Piemonte e della Valle d’Aosta

Torino (TO)

Presidio Ospedaliero “Santa Chiara” – Trento

Trento (TN)

U.L.S.S. 2 Marca Trevigiana – Polo Ospedaliero di Treviso

Treviso (TV)

Azienda Sanitaria Universitaria Giuliano Isontina

Trieste (TS)

IRCCS Materno Infantile Burlo Garofolo

Trieste (TS)

Presidio Ospedaliero Universitario “Santa Maria della Misericordia”

Udine (UD)

Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona

Verona (VR)

Non esistono farmaci specifici per curare il deficit di acil-CoA deidrogenasi degli acidi grassi a catena media (MCAD). Tuttavia, la malattia può essere gestita efficacemente evitando il digiuno e seguendo una dieta specifica.

Ecco alcuni punti chiave sul trattamento dell’MCAD:

  • Evitare il digiuno: È fondamentale evitare periodi di digiuno prolungati, poiché il corpo, non potendo ricavare energia dagli acidi grassi, inizia a consumare le riserve di glucosio, causando ipoglicemia. I bambini con MCAD devono mangiare frequentemente, soprattutto durante la notte.
  • Dieta ricca di carboidrati: La dieta deve essere ricca di carboidrati complessi, che forniscono un rilascio graduale di glucosio nel sangue.
  • Supplementazione di carnitina: In alcuni casi, può essere utile la supplementazione di carnitina, una sostanza che aiuta a trasportare gli acidi grassi nei mitocondri per la produzione di energia.
  • Monitoraggio regolare: È importante un monitoraggio medico regolare per valutare la crescita e lo sviluppo del bambino e per adattare il trattamento in base alle necessità.
  • Terapia di emergenza: In caso di crisi metabolica, è necessario intervenire tempestivamente con la somministrazione di glucosio per via endovenosa.