DEFICIT CONGENITO DI SACCARASI-ISOMALTASI

MALATTIE DEL METABOLISMO

NOTE INFORMATIVE
  

Il Deficit Congenito di Saccarasi-Isomaltasi (CSID) è una malattia rara a trasmissione autosomica recessiva che colpisce l’intestino tenue.

È caratterizzata da un deficit dell’enzima saccarasi-isomaltasi, responsabile della digestione di zuccheri complessi come il saccarosio (lo zucchero da tavola) e alcuni amidi. L’incapacità di digerire questi zuccheri porta al loro accumulo nell’intestino, causando una serie di sintomi gastrointestinali.

Epidemiologia

La CSID è considerata una malattia rara, con una prevalenza stimata tra lo 0,02% e lo 0,2% nella popolazione generale. Tuttavia, la sua prevalenza può variare significativamente in base all’etnia e alla regione geografica. Ad esempio, è più comune nelle popolazioni Inuit della Groenlandia e del Canada settentrionale, con una prevalenza che raggiunge il 10%.

Eziologia e Genetica

La CSID è causata da mutazioni nel gene SI, che codifica per l’enzima saccarasi-isomaltasi. Questo gene si trova sul cromosoma 3. Poiché la malattia è autosomica recessiva, un individuo deve ereditare due copie del gene mutato (una da ciascun genitore) per sviluppare la CSID. Sono state identificate numerose mutazioni nel gene SI, e la gravità della malattia può variare a seconda della specifica mutazione presente.

Manifestazioni Cliniche

I sintomi della CSID si manifestano in genere durante l’infanzia, quando il bambino inizia ad assumere alimenti contenenti saccarosio e amidi. La sintomatologia può variare da lieve a grave e include:

  • Diarrea cronica, spesso acquosa ed esplosiva
  • Gonfiore addominale
  • Crampi addominali
  • Flatulenza
  • Nausea e vomito
  • Perdita di peso o difficoltà ad aumentare di peso
  • Irritabilità e pianto nel bambino
  • Dermatite da pannolino

Nei casi più gravi, la CSID può portare a malnutrizione, disidratazione e ritardo nella crescita.

Diagnosi

La diagnosi di CSID si basa su una combinazione di elementi:

  • Anamnesi: raccolta dettagliata dei sintomi e della storia familiare del paziente.
  • Esame obiettivo: valutazione dello stato nutrizionale e della crescita del bambino.
  • Esami di laboratorio:
    • Test del respiro all’idrogeno: misura la quantità di idrogeno nell’aria espirata dopo l’ingestione di una soluzione di saccarosio. Un aumento dei livelli di idrogeno indica un malassorbimento di saccarosio.
    • Biopsia intestinale: prelievo di un piccolo campione di tessuto intestinale per l’analisi dell’attività enzimatica della saccarasi-isomaltasi. Questo è il test diagnostico più accurato.
  • Test genetici: analisi del DNA per identificare mutazioni nel gene SI.

Prognosi

La CSID è una malattia cronica che richiede una gestione a lungo termine. Tuttavia, con una diagnosi precoce e un trattamento adeguato, la maggior parte dei pazienti può condurre una vita normale e sana. La prognosi è generalmente buona, e le complicanze gravi sono rare.

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NOME PRESIDIO

CITTÁ

Centro Interregionale delle Malattie Rare del Piemonte e della Valle d’Aosta Aosta (AO)
Azienda Ospedaliero – Universitaria Consorziale Policlinico di Bari Bari (BA)
ASST Papa Giovanni XXIII – Ospedale Papa Giovanni XXIII Bergamo (BG)
Azienda Ospedaliero-Universitaria Policlinico – S.Orsola Malpighi di Bologna Bologna (BO)
Ospedale Centrale di Bolzano Bolzano (BZ)
Centro Clinico NeMO – Fondazione Serena ONLUS di Brescia Brescia (BS)
Spedali Civili di Brescia – Ospedale dei Bambini – ASST Spedali Civili, Brescia Brescia (BS)
I.R.C.C.S. “Eugenio Medea” – Brindisi Brindisi (BR)
Azienda Ospedaliero Universitaria “G. Rodolico – San Marco” Catania (CT)
AOU Renato Dulbecco di Catanzaro Catanzaro (CZ)
Azienda Ospedaliero Universitaria Catanzaro- Policlinico Germaneto Catanzaro (CZ)
ASL 2 Chieti – Ospedale Policlinico SS. Annunziata Chieti (CH)
Azienda Ospedaliera di Cosenza – Presidio Ospedaliero “ANNUNZIATA” Cosenza (CS)
Azienda Ospedaliera Universitaria di Ferrara – “Arcispedale S.Anna” Ferrara (FE)
Azienda Ospedaliera Universitaria Meyer Firenze (FI)
Istituto Giannina Gaslini – Ospedale Pediatrico IRCCS Genova (GE)
Ospedale Policlinico San Martino – Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico Genova (GE)
Azienda ospedaliera Universitaria Policlinico “G. Martino” Messina (ME)
Fondazione IRCCS Ca Granda Ospedale Maggiore Policlinico di Milano Milano (MI)
Fondazione IRCCS Istituto Neurologico Carlo Besta di Milano Milano (MI)
IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano Milano (MI)
Ospedale S. Paolo di Milano -ASST SS. Paolo e Carlo Milano (MI)
Ospedale dei Bambini V. Buzzi di Milano – ASST Fatebenefratelli-Sacco Milano (MI)
AUSL Modena – Ospedale S.Agostino Estense di Baggiovara Modena (MO)
Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena Modena (MO)
ASST Monza – Ospedale San Gerardo Monza (MB)
AOU  Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli” Napoli (NA)
Azienda Ospedaliera Universitaria “Federico II” Napoli (NA)
Azienda Ospedaliera di Rilievo Nazionale “Santobono – Pausilipon” Napoli (NA)
Azienda Ospedale Università di Padova Padova (PD)
U.L.S.S. 6 – Euganea Padova (PD)
ARNAS Civico – Di Cristina Benfratelli Palermo (PA)
Azienda Ospedaliera Universitaria Policlinico Paolo Giaccone Palermo (PA)
IRCCS Istituto Neurologico Nazionale a Carattere Scientifico “Fondazione Mondino” di Pavia Pavia (PV)
Azienda Ospedaliera di Perugia Perugia (PG)
Azienda USL di Piacenza – Ospedale Guglielmo da Saliceto Piacenza (PC)
Azienda Ospedaliera Universitaria Pisa – Ospedale Santa Chiara Pisa Pisa (PI)
ASS 5 – Azienda per l’Assistenza Sanitaria n.5 “Friuli Occidentale” – Presidio Ospedaliero di Pordenone Pordenone (PN)
ASL RM 1 – Azienda Ospedaliero – Universitaria Sant’Andrea Roma (RM)
Azienda Ospedaliero-Universitaria “Policlinico Umberto I” Roma (RM)
Fondazione Policlinico Universitario A.Gemelli – Università del Sacro Cuore Roma (RM)
Ospedale Pediatrico Bambino Gesù – IRCCS Roma (RM)
Policlinico Tor Vergata Roma (RM)
Azienda Ospedaliera Universitaria Siena Siena (SI)
Centro Interregionale delle Malattie Rare del Piemonte e della Valle d’Aosta Torino (TO)
Presidio Ospedaliero “Santa Chiara” – Trento Trento (TN)
U.L.S.S. 2 Marca Trevigiana – Polo Ospedaliero di Treviso Treviso (TV)
Azienda Sanitaria Universitaria Giuliano Isontina Trieste (TS)
IRCCS Materno Infantile Burlo Garofolo Trieste (TS)
Presidio Ospedaliero Universitario “Santa Maria della Misericordia” Udine (UD)
Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona Verona (VR)
ASL Viterbo – Ospedale di Belcolle Viterbo (VT)

Al momento, non esistono farmaci specifici per il deficit congenito di saccarasi-isomaltasi (CSID). Il trattamento principale si basa sulla gestione dietetica, ovvero l’eliminazione o la forte riduzione del saccarosio (zucchero da tavola) e, in alcuni casi, dell’amido dalla dieta.

Tuttavia, ci sono alcune opzioni terapeutiche che possono essere utili:

  • Enzimi digestivi: in alcuni casi, può essere prescritto un integratore di saccarasi-isomaltasi per aiutare a digerire lo zucchero. Questi enzimi sono disponibili in diverse forme, come compresse, capsule o polvere. L’efficacia di questi integratori varia da persona a persona e dipende dalla gravità del deficit enzimatico.
  • Probiotici: alcuni studi suggeriscono che i probiotici potrebbero essere utili per migliorare la digestione e ridurre i sintomi del CSID. Tuttavia, sono necessarie ulteriori ricerche per confermare l’efficacia dei probiotici in questa condizione.
  • Terapia nutrizionale: un dietologo specializzato in malattie rare può aiutare a creare un piano alimentare personalizzato che soddisfi le esigenze nutrizionali del paziente, evitando al contempo gli zuccheri che causano i sintomi.