CUTIS LAXA

MALATTIE DELLA CUTE E DEL TESSUTO SOTTOCUTANEO

NOTE INFORMATIVE
  

La Cutis Laxa (CL) è una rara malattia del tessuto connettivo caratterizzata da pelle lassa, anelastica e cadente, che forma pieghe e conferisce un aspetto precocemente invecchiato.

Questa condizione è causata da un’anomalia nel metabolismo dell’elastina, una proteina fondamentale per l’elasticità della pelle e di altri tessuti connettivi.

Eziologia e Classificazione:

La CL può essere ereditaria o acquisita.

  • Forme ereditarie: Sono causate da mutazioni genetiche che alterano la produzione o la struttura dell’elastina. Si distinguono diverse forme ereditarie, classificate in base al modello di trasmissione genetica (autosomico dominante, autosomico recessivo o legato al cromosoma X) e al gene coinvolto. Le forme autosomiche recessive tendono ad essere più gravi e associate a complicanze sistemiche.
  • Forme acquisite: Sono meno comuni e possono essere associate a malattie autoimmuni, infezioni, farmaci o esposizione a sostanze chimiche.

Manifestazioni Cliniche:

La CL si manifesta principalmente con lassità cutanea, che può essere generalizzata o localizzata. La pelle appare rugosa, ridondante e priva di elasticità, formando pieghe e cedimenti, soprattutto sul viso, sul collo, sulle braccia e sull’addome. Oltre alla pelle, la CL può colpire anche altri organi e tessuti, causando:

  • Manifestazioni scheletriche: Ipermobilità articolare, scoliosi, deformità toraciche.
  • Manifestazioni cardiovascolari: Aneurismi, prolasso della valvola mitrale, insufficienza cardiaca.
  • Manifestazioni respiratorie: Enfisema polmonare, bronchiectasie.
  • Manifestazioni gastrointestinali: Diverticoli, ernie.

Diagnosi:

La diagnosi di CL si basa sull’esame clinico e sull’anamnesi familiare. Per confermare la diagnosi e identificare la forma specifica di CL, possono essere utili:

  • Biopsia cutanea: Per l’analisi istologica e la valutazione dell’elastina.
  • Test genetici: Per identificare mutazioni nei geni associati alla CL.
  • Ecocardiografia, radiografie del torace e altri esami strumentali: Per valutare il coinvolgimento di altri organi.

Prognosi:

La prognosi della CL varia a seconda della forma e della gravità della malattia. Le forme autosomiche recessive tendono ad avere una prognosi più sfavorevole, con un rischio elevato di complicanze potenzialmente letali. Le forme autosomiche dominanti e acquisite hanno generalmente un decorso più lieve.

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NOME PRESIDIO

CITTÁ

Azienda Ospedaliero – Universitaria Ospedali Riuniti di Ancona

Ancona (AN)

Centro Interregionale delle Malattie Rare del Piemonte e della Valle d’Aosta

Aosta (AO)

Azienda Ospedaliera S.G. Moscati

Avellino (AV)

Azienda Ospedaliera Gaetano Rummo

Benevento (BN)

Azienda Ospedaliero-Universitaria Policlinico – S.Orsola Malpighi di Bologna

Bologna (BO)

Ospedale Centrale di Bolzano

Bolzano (BZ)

Spedali Civili di Brescia – Ospedale dei Bambini – ASST Spedali Civili, Brescia

Brescia (BS)

Azienda Ospedaliero Universitaria “G. Rodolico – San Marco”

Catania (CT)

Azienda Ospedaliero Universitaria Catanzaro- Policlinico Germaneto

Catanzaro (CZ)

Azienda Ospedaliera Universitaria Meyer

Firenze (FI)

Azienda USL Toscana Centro – Azienda USL 11 – Firenze

Firenze (FI)

Ospedale Policlinico San Martino – Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico

Genova (GE)

Azienda ospedaliera Universitaria Policlinico “G. Martino”

Messina (ME)

Fondazione IRCCS Ca Granda Ospedale Maggiore Policlinico di Milano

Milano (MI)

ASST Monza – Ospedale San Gerardo

Monza (MB)

AOU  Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”

Napoli (NA)

Azienda Ospedaliera Universitaria “Federico II”

Napoli (NA)

Azienda Ospedaliera di Rilievo Nazionale “A. Cardarelli”

Napoli (NA)

Azienda Ospedaliera di Rilievo Nazionale “Santobono – Pausilipon”

Napoli (NA)

Azienda Ospedale Università di Padova

Padova (PD)

Azienda Ospedaliera Universitaria Policlinico Paolo Giaccone

Palermo (PA)

Azienda Ospedaliera di Perugia

Perugia (PG)

ASS 5 – Azienda per l’Assistenza Sanitaria n.5 “Friuli Occidentale” – Presidio Ospedaliero di Pordenone

Pordenone (PN)

Azienda AUSL Reggio Emilia – “Arcispedale S. Maria Nuova”

Reggio nell’Emilia (RE)

Azienda Ospedaliero-Universitaria “Policlinico Umberto I”

Roma (RM)

Fondazione Policlinico Universitario A.Gemelli – Università del Sacro Cuore

Roma (RM)

IRCCS – Istituto Dermopatico Dell’Immacolata

Roma (RM)

I.R.C.C.S. “Casa Sollievo della Sofferenza” – San Giovanni Rotondo

San Giovanni Rotondo (FG)

Azienda Ospedaliera Universitaria Siena

Siena (SI)

Centro Interregionale delle Malattie Rare del Piemonte e della Valle d’Aosta

Torino (TO)

Presidio Ospedaliero “Santa Chiara” – Trento

Trento (TN)

U.L.S.S. 2 Marca Trevigiana – Polo Ospedaliero di Treviso

Treviso (TV)

Azienda Sanitaria Universitaria Giuliano Isontina

Trieste (TS)

IRCCS Materno Infantile Burlo Garofolo

Trieste (TS)

Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico Associazione Oasi Maria SS. ONLUS

Troina (EN)

Presidio Ospedaliero Universitario “Santa Maria della Misericordia”

Udine (UD)

Azienda U.L.S.S. 3 Serenissima -Mestre

Venezia (VE)

Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona

Verona (VR)

U.L.S.S. 8 Berica – Ospedale San Bortolo di Vicenza

Vicenza (VI)

Al momento, non esistono farmaci specifici per curare la CMTC. La buona notizia è che nella maggior parte dei casi, le lesioni cutanee tendono a migliorare spontaneamente con il tempo, soprattutto durante i primi due anni di vita.

Tuttavia, a seconda della gravità dei sintomi e della presenza di eventuali complicazioni, possono essere presi in considerazione diversi approcci terapeutici per gestire la CMTC.

Trattamenti per la CMTC:

  • Monitoraggio: Nei casi lievi, può essere sufficiente un attento monitoraggio delle lesioni cutanee nel tempo.
  • Terapia laser: Il laser a luce pulsata può essere utilizzato per ridurre la visibilità delle teleangectasie e migliorare l’aspetto della pelle.
  • Chirurgia: In rari casi, se le lesioni cutanee sono molto estese o causano problemi funzionali, può essere valutata la possibilità di un intervento chirurgico.
  • Trattamento delle complicanze: Se la CMTC è associata ad altre anomalie, come ad esempio l’asimmetria degli arti o il glaucoma, sarà necessario un trattamento specifico per queste condizioni.

Farmaci:

  • Rapamicina: In alcuni casi, soprattutto in presenza di malformazioni linfatiche associate alla CMTC, può essere prescritta la rapamicina, un farmaco immunosoppressore. La rapamicina può aiutare a ridurre la crescita delle lesioni e migliorare i sintomi. È importante sottolineare che l’uso della rapamicina per la CMTC è considerato “off-label”, ovvero al di fuori delle indicazioni approvate.
  • Sirolimus topico: In alcuni casi, può essere utilizzato il sirolimus in forma di crema o soluzione liquida per applicazione topica sulle lesioni cutanee. Questo può aiutare a ridurre l’infiammazione, il prurito e altri sintomi.