CRANIOSINOSTOSI PRIMARIA

MALFORMAZIONI CONGENITE, CROMOSOMOPATIE E SINDROMI GENETICHE

NOTE INFORMATIVE
  

La craniosinostosi primaria è una condizione rara caratterizzata dalla chiusura prematura di una o più suture craniche. Le suture craniche sono articolazioni fibrose che connettono le ossa del cranio, permettendo al cervello di crescere e svilupparsi correttamente durante l’infanzia. La loro fusione prematura può causare una crescita anomala del cranio, con conseguenti deformità craniofacciali e potenziali complicazioni neurologiche.

Epidemiologia

La craniosinostosi primaria colpisce circa 1 bambino su 2000-2500 nati vivi. Si verifica più frequentemente nei maschi rispetto alle femmine.

Eziologia

Nella maggior parte dei casi, la causa della craniosinostosi primaria è sconosciuta. Tuttavia, si ritiene che una combinazione di fattori genetici e ambientali possa giocare un ruolo nello sviluppo della condizione.

  • Fattori genetici: Mutazioni in diversi geni sono state associate alla craniosinostosi primaria, tra cui FGFR1, FGFR2, FGFR3, TWIST1 e MSX2. Queste mutazioni possono essere ereditate dai genitori o verificarsi spontaneamente.
  • Fattori ambientali: L’esposizione a determinati farmaci o sostanze chimiche durante la gravidanza può aumentare il rischio di craniosinostosi primaria nel bambino. Anche fattori come l’età materna avanzata e il fumo durante la gravidanza possono essere associati a un rischio maggiore.

Classificazione

La craniosinostosi primaria può essere classificata in base al tipo di sutura coinvolta e al numero di suture chiuse prematuramente.

Tipi di craniosinostosi primaria:

  • Scafocefalia: Chiusura prematura della sutura sagittale. È il tipo più comune di craniosinostosi primaria, caratterizzato da un cranio lungo e stretto.
  • Plagiocefalia anteriore: Chiusura prematura di una sutura coronale. Provoca un appiattimento della fronte e dell’orbita oculare sul lato interessato.
  • Brachicefalia: Chiusura prematura di entrambe le suture coronali. Il cranio appare corto e largo.
  • Trigonocefalia: Chiusura prematura della sutura metopica. La fronte assume una forma triangolare.
  • Plagiocefalia posteriore: Chiusura prematura di una sutura lambdoidea. Provoca un appiattimento della parte posteriore del cranio sul lato interessato.

Presentazione clinica

La craniosinostosi primaria è spesso evidente alla nascita, con deformità craniche caratteristiche. Oltre alle deformità craniche, la craniosinostosi primaria può causare una serie di altri sintomi, tra cui:

  • Aumento della pressione intracranica: La chiusura prematura delle suture craniche può impedire al cervello di crescere normalmente, causando un aumento della pressione all’interno del cranio. Questo può portare a sintomi come mal di testa, vomito, irritabilità, ritardo dello sviluppo e convulsioni.
  • Problemi di vista: La deformità delle orbite oculari può causare strabismo, ambliopia (occhio pigro) e altri problemi di vista.
  • Problemi respiratori: La deformità delle ossa facciali può ostruire le vie respiratorie, causando difficoltà respiratorie, soprattutto durante il sonno.
  • Problemi di udito: La deformità delle ossa dell’orecchio può causare perdita dell’udito.
  • Problemi dentali: La deformità delle ossa mascellari può causare malocclusione dentale.

Diagnosi

La diagnosi di craniosinostosi primaria si basa sull’esame fisico del bambino, sulla storia clinica e su indagini strumentali.

  • Esame fisico: Il medico valuterà la forma del cranio del bambino, cercando eventuali deformità o asimmetrie.
  • Storia clinica: Il medico raccoglierà informazioni sulla storia familiare del bambino, cercando eventuali casi di craniosinostosi o altre anomalie craniofacciali.
  • Indagini strumentali:
    • Radiografia del cranio: Può mostrare la chiusura prematura delle suture craniche.
    • Tomografia computerizzata (TC) del cranio: Fornisce immagini dettagliate del cranio e del cervello, permettendo di valutare l’estensione della craniosinostosi e di identificare eventuali anomalie associate.
    • Risonanza magnetica (RM) del cervello: Può essere utile per valutare lo sviluppo del cervello e identificare eventuali complicazioni neurologiche.

Prognosi

La prognosi per i bambini con craniosinostosi primaria è generalmente buona, soprattutto se la condizione viene diagnosticata e trattata precocemente. L’intervento chirurgico può correggere la deformità cranica e prevenire le complicazioni neurologiche. Tuttavia, alcuni bambini possono presentare problemi di sviluppo neurologico o cognitivo, anche dopo l’intervento chirurgico.

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NOME PRESIDIO

CITTÁ

Azienda Ospedaliero – Universitaria Ospedali Riuniti di Ancona

Ancona (AN)

Centro Interregionale delle Malattie Rare del Piemonte e della Valle d’Aosta

Aosta (AO)

Azienda Ospedaliera S.G. Moscati

Avellino (AV)

Istituto Ortopedico Rizzoli – Sicilia

Bagheria (PA)

Azienda Ospedaliero – Universitaria Consorziale Policlinico di Bari

Bari (BA)

U.L.S.S. 7 Pedemontana – Ospedale di Bassano del Grappa

Bassano del Grappa (VI)

Azienda Ospedaliera Gaetano Rummo

Benevento (BN)

Azienda Ospedaliero-Universitaria Policlinico – S.Orsola Malpighi di Bologna

Bologna (BO)

Ospedale Centrale di Bolzano

Bolzano (BZ)

Spedali Civili di Brescia – Ospedale dei Bambini – ASST Spedali Civili, Brescia

Brescia (BS)

I.R.C.C.S. “Eugenio Medea” – Brindisi

Brindisi (BR)

ASSL Cagliari – Ospedale Santissima Trinità

Cagliari (CA)

Azienda Ospedaliera G. Brotzu

Cagliari (CA)

Azienda Ospedaliero Universitaria “G. Rodolico – San Marco”

Catania (CT)

Azienda Ospedaliero Universitaria Catanzaro- Policlinico Germaneto

Catanzaro (CZ)

Polo Regionale IRCCS “E. Medea” – Conegliano

Conegliano (TV)

Azienda Ospedaliera Universitaria di Ferrara – “Arcispedale S.Anna”

Ferrara (FE)

Azienda Ospedaliera Universitaria “Ospedali Riuniti” – Foggia

Foggia (FG)

Ente Ospedaliero Ospedali Galliera

Genova (GE)

Istituto Giannina Gaslini – Ospedale Pediatrico IRCCS

Genova (GE)

ASL 5 – Presidio Ospedaliero del Levante Ligure – “Ospedale S.Andrea”

La Spezia (SP)

Azienda ospedaliera Universitaria Policlinico “G. Martino”

Messina (ME)

Fondazione IRCCS Ca Granda Ospedale Maggiore Policlinico di Milano

Milano (MI)

Fondazione IRCCS Istituto Neurologico Carlo Besta di Milano

Milano (MI)

Ospedale Niguarda di Milano – ASST Grande Ospedale Metropolitano Niguarda

Milano (MI)

Ospedale S. Paolo di Milano -ASST SS. Paolo e Carlo

Milano (MI)

Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena

Modena (MO)

ASST Monza – Ospedale San Gerardo

Monza (MB)

Azienda Ospedaliera di Rilievo Nazionale “A. Cardarelli”

Napoli (NA)

Azienda Ospedaliera di Rilievo Nazionale “Santobono – Pausilipon”

Napoli (NA)

Azienda Ospedale Università di Padova

Padova (PD)

Azienda Ospedaliera Universitaria Policlinico Paolo Giaccone

Palermo (PA)

Azienda Ospedaliera- Ospedali riuniti Villa Sofia- Cervello

Palermo (PA)

Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma Ospedale Maggiore

Parma (PR)

Azienda Ospedaliera di Perugia

Perugia (PG)

ASL 3 – Ospedale Civile Spirito Santo

Pescara (PE)

Azienda Ospedaliera Regionale San Carlo di Potenza

Potenza (PZ)

Grande Ospedale Metropolitano – Ospedali Riuniti di Reggio Calabria

Reggio di Calabria (RC)

Azienda AUSL Reggio Emilia – “Arcispedale S. Maria Nuova”

Reggio nell’Emilia (RE)

Azienda Ospedaliero-Universitaria “Policlinico Umberto I”

Roma (RM)

Fondazione Policlinico Universitario A.Gemelli – Università del Sacro Cuore

Roma (RM)

Ospedale Pediatrico Bambino Gesù – IRCCS

Roma (RM)

ASST Lariana – Ospedale Sant’Anna

San Fermo della Battaglia (CO)

I.R.C.C.S. “Casa Sollievo della Sofferenza” – San Giovanni Rotondo

San Giovanni Rotondo (FG)

Azienda Ospedaliera Universitaria Sassari

Sassari (SS)

Centro Interregionale delle Malattie Rare del Piemonte e della Valle d’Aosta

Torino (TO)

Presidio Ospedaliero “Santa Chiara” – Trento

Trento (TN)

U.L.S.S. 2 Marca Trevigiana – Polo Ospedaliero di Treviso

Treviso (TV)

IRCCS Materno Infantile Burlo Garofolo

Trieste (TS)

Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico Associazione Oasi Maria SS. ONLUS

Troina (EN)

Presidio Ospedaliero Universitario “Santa Maria della Misericordia”

Udine (UD)

Azienda U.L.S.S. 3 Serenissima -Mestre

Venezia (VE)

U.L.S.S. 3 Serenissima – I.R.C.C.S. Fondazione Ospedale San Camillo – Venezia Lido

Venezia (VE)

Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona

Verona (VR)

U.L.S.S. 9 Scaligera – Ospedale Polo Riabilitativo Provinciale

Verona (VR)

U.L.S.S. 8 Berica – Ospedale San Bortolo di Vicenza

Vicenza (VI)

Non esistono farmaci specifici per trattare la craniosinostosi primaria. Il trattamento principale è chirurgico, con l’obiettivo di:

  • Decomprimere la crescita del cervello: creando più spazio nel cranio per consentire al cervello di crescere normalmente.
  • Normalizzare le dismorfie cranio-orbitarie: correggendo la forma della testa e delle orbite per migliorare l’aspetto estetico e prevenire problemi di vista.
  • Interrompere i condizionamenti negativi sulla crescita dello scheletro: permettendo un corretto sviluppo delle ossa del viso.

L’intervento chirurgico viene solitamente eseguito entro il primo anno di vita e può comportare diverse tecniche, a seconda della gravità e del tipo di craniosinostosi.

Oltre alla chirurgia, possono essere utilizzati altri trattamenti:

  • Terapia cranio-facciale plastica: in alcuni casi, si utilizzano caschi o bendaggi per aiutare a rimodellare la forma della testa.
  • Fisioterapia: può essere utile per migliorare la mobilità del collo e della testa.
  • Supporto psicologico: per aiutare i bambini e le loro famiglie ad affrontare le sfide emotive e sociali associate alla craniosinostosi.